La pietà è svanita…
La tua ultima speranza l’ha seguita!
Morirai. Tutti i traditori devono morire!
Moriranno tutti, Quant’è
vero che possiedo la potenza di un Dio!
Morirai… perché non sei nulla.
Morirai è
sprofonderai nell’abisso dal quale
non risorgerai come un
tempo.
Morirai e brucerai, brucerai in quell’oscuro mare
chiamato
inferno.
In quell’oscuro mare che governo e
che viene mantenuto intatto
Dalle fiamme che ardono in me.
Le fiamme dell’odio.
“Le fiamme dell’odio…”
14
settembre ore 12:20 p.m.,
La pietà è
svanita…
La tua ultima speranza
l’ha seguita!
Morirai. Tutti i traditori
devono morire!
Moriranno tutti, Quant’è vero che possiedo la potenza di un
Dio!
Morirai… perché non
sei nulla.
Morirai è sprofonderai nell’abisso dal quale
non risorgerai come un tempo.
Morirai e brucerai, brucerai in quell’oscuro
mare
chiamato inferno.
In quell’oscuro
mare che governo e che viene mantenuto intatto
Dalle fiamme che ardono in me.
Le fiamme dell’odio.
-Smettila
di parlarmi mentalmente!- ringhiò Blacky
avanzando verso il trono macchiato di sangue –Smettila.- la sua voce vacillò e Seto non
poté non rendersene conto per via della loro distanza. Sorrise, anzi no… ghignò. La sua reazione
sorprese la ragazza che sgranò gli occhi e si fermò.
-Se
chiederai il mio perdono inginocchio ti prometto che
la tua morte non sarà dolorosa…-
-Se
chiederai il mio perdono inginocchio ti prometto che
la tua morte sarà lenta e dolorosa… altrimenti sarà
peggio.- azzardò Blacky. Lui rise e diede un
calcio al corpo di Zak –Smettila!- ringhiò
Blacky con le lacrime agli occhi, lui la
guardò per un momento prima di lanciare
giù dalla pedana il cadavere con la sola forza del pensiero.
-Ti
concedo l’onore di morire accanto a lui…- il corpo di zak cadde ai piedi di Blacky che non riuscì a trattenere le lacrime. Due gocce cremisi le scivolarono dagli occhi percorrendole
le guance arrossate. Tremava… aveva forse paura?
Il ragazzo dalle iridi azzurre non si lasciò sfuggire l’occasione
–Piangi? Hai paura? Ti vedo fragile e indifesa… cara Blacky… tu stessa hai detto
che le mele marce vanno gettate via!- tutta la certezza che aveva avuto fino a
qualche secondo prima scomparve… avrebbe voluto stringere il corpo di Zak a se e tentare di risvegliarlo… ma era
impossibile. Non si sarebbe mai risvegliato. MAI. La testa eta
quasi completamente distrutta e il sangue con parti di cervello era sparso
sulle scale che portavano da lui. Da quel maledetto mostro che l’aveva
ridotto in quello stato –Che lo spettacolo cominci!- disse il capo
battendo le mani una sola volta. Improvvisamente Blacky
sentì un intenso dolore alla testa, come se la stessero trapassando con
delle lame e cadde… cadde sul freddo pavimento
priva di sensi.
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14 settembre
ore 6:30 p.m.,
Le
immagini diventavano piano, piano nitide… si
trovava in una stanza buia, completamente buia. Non c’era nemmeno una
piccola fessura che facesse vedere cosa si celasse
all’esterno ed era tutto così freddo e malvagio. Improvvisamente notò
una figura distesa sul pavimento accanto ad un muro
-YUGI!-
gridò alzandosi e correndogli incontro. Il ragazzino stranamente non si
mosse –Yugi…- sussurrò
quando fu arrivata a pochi centimetri dal suo corpo. Improvvisamente si
mosse, e lei non fece nulla per bloccarlo. Le aveva afferrato
la caviglia e adesso la stava fissando con gli occhi purpurei dei dannati
–… no.- le veniva da piangere, il suo amico aveva perso la sua
umanità. Si ricordava di lei? Si ricordava di colei che lo aveva messo
nei pasticci? Se lo aveva dimenticato sarebbe stato disastroso…
ma se lo avesse ricordato sarebbe stato ancora peggio, adesso, privo
della volontà e bontà umana poteva vendicarsi.
-Trasformati!-
le intimò strattonandole la caviglia e facendola cadere sulla fredda pietra.
-…
no…-
-Battiti!-
le salì addosso e le bloccò i colsi ai
lati della testa –Liberati… attaccami!- l’unica risposta che
ottenne fu un cenno negativo della testa –BATTITI!- ringhiò Yugi liberandole un polso solo per colpirla con un pugno
all’addome. Aveva gli occhi lucidi di pianto e Blacky
non sapeva dare una risposta a quel gesto. Sapeva solo che non avrebbe
combattuto contro di lui. No, non avrebbe combattuto contro Yugi.
Era andata a salvarlo infiltrandosi fin dentro il castello in cui si trovava
adesso, era sparito, e lei era rimasta sola con Zak,
poi più nessuno. Adesso era veramente sola! Zak
era morto… non c’era più. Yugi era dannato, un mostro senza
più controllo, e Yami?! Yami era sparito. Yami… non
c’era semplicemente più.
-Dimmi perché
piangi e mi batterò.- promise Blacky cercando di liberarsi dalla presa stranamente ferrea
del ragazzino. Lui non rispose, guardava solamente gli occhi di Blacky che si facevano lucidi dalle lacrime cremisi.
Niente. Solo il silenzio –Dimmi per quale motivo
i tuoi bellissimi occhi viola sono diventati di questo colore disgustoso!- Yugi ringhiò mostrando involontariamente i denti non
umani che aveva ormai in bocca –Dimmi perché il tuo sorriso si
è trasformato in un ghigno e perché non sento la tua voce
parlarmi tranquilla senza minacce!- le diede un altro pugno nello stomaco.
Ormai era troppo, fin troppo da sopportare. Blacky
cambiò le posizioni bloccandolo sotto di se –Parlami Yugi… voglio sentirti rispondere alle mie domande
come facevi fino a ieri. Voglio rivedere i tuoi occhi
del loro naturale e bellissimo colore. Voglio rivederti sorridere alla vita con
la certezza che le persone come te al mondo possano
esistere!- niente. Solo il respiro del nuovo dannato che si faceva sempre
più veloce –Rispondimi!- in un attimo la
spinse via facendola arrivare fino al muro dalla parte opposta della stanza. Blacky sbattè la testa,
stava per svenire quando sentì solo “Yugi è morto! Eccoti la risposta
che cercavi!”.
Possibile? Possibile
che fossero riusciti a cambiare così tanto quel
ragazzino innocente? Possibile che avessero annientato la sua volontà?
Non voleva crederci…
Nell’abbisso infuocato ci sono
io che ti attendo per il gran finale. Non vorresti perdertelo vero?!
Si… Blacky aveva tutta l’intenzione di perdersi ‘il gran finale’. Era
in dormiveglia e ancora sentiva parlare quel maledetto demone dei lineamenti
d’angelo… avrebbe voluto smetterla. Lo
vedeva. Era fermo sul suo corpo privo di sensi nell’angusta stanzetta in
cui si era precedentemente risvegliata. Voleva darle il colpo di grazia…
Oh… vuoi perderti il gran finale?!
Perché rinunci adesso? Non vuoi selvere nemmeno il tuo amichetto Yami?
Peccato. Vorrà dire che sarà
un’ottima pedina!
-No! Maledetto non
lo toccare!- si alzò di scatto affondando il pugnale che aveva nella
cinta nel corpo del suo ex capo. Del sangue usciva dalla ferita. Non un solo
grido fuoriuscì dalla sua bocca. Le labbra del suo aggressore erano
macchiate di quel liquido cremisi che salendogli per lo stomaco cercava in
qualche modo di uscire.
La morte…
voleva guardarlo in faccia mentre spirava ed
abbandonava questo mondo.
I suoi occhi di
ghiaccio sarebbero stati sgranati dal terrore e dal dolore…
se solo…
quello…
fosse stato…
veramente…
Seto.
-Yugi!!!!!!!- I suoi occhi ametista erano fissi sulla ferita al ventre, poi si
spostarono verso quelli di Blacky come per chiedere
una spiegazione, ma non la trovò. Come prevedibile aveva gli occhi
sgranati e leggermente offuscati da quelle maledette lacrime rosso sangue
–no, no,no…- continuava a balbettare Blacky mentre una risata agghiacciante le risuonava nelle
orecchie –Yugi… no, non_non è…- lo stesso sguardo di
terrore lo aveva anche lei mentre le troppe lacrime non potevano essere
contenute dai suoi occhi e colavano via lungo le sue guance. Lo abbracciò
sentendo il suo sangue bagnargli i vestiti. Sentiva ancora quella risata, quella maledetta risata! Gli avrebbe fatto ingoiare la
lingua se solo fosse riuscita ad arrivare da lui.
-B_blacky…
co_s…- cercò di dire Yugi mentre il sangue che
aveva in bocca colava via lungo la spalla della ragazza.
-Dimmi che non è vero! Dimmi che non sei
tu!- urlò in tono roco abbracciandolo più forte.
-Ahg…- forse l’aveva stretto troppo forte. Quanto
può durare una morte del genere?! Non molto. E in tutto quel tempo Blacky non
si staccò da lui piangendo e maledicendo quel bastardo di un demone che
aveva potuto architettare una così simile tortura. Seto.
Lui sarebbe morto. Ma perché l’aveva
fatto? Non voleva uccidere lei? Perché aveva permesso una cosa del
genere??
-Yu_gi…-
singhiozzò mentre il respiro di lui veniva a
mancare –E’… finita…- un’altra risata la
raggelò
Ma no che non è finita. Sei già stanca mia bella? Vuoi lottare o vuoi gettare la spugna?
Non m’importa
nulla… vuoi uccidermi? E allora fallo. Cosa aspetti?
Aspetto il momento migliore.
Ma io mi sto arrendendo. Fatto adesso. Uccidimi!
E’ troppo facile… e
io voglio vedere il tuo sguardo nel momento del gran finale. Voglio vedere come
reagirai… e ricordati: la vita del tuo amichetto Yami
è nelle tue mani.
-Ya_mi…-
riuscì finalmente a parlare e a distaccarsi da quel contatto mentale con
la fonte dei suoi dispiaceri. Si alzò tremante e a malincuore. Lo aveva
ucciso. Non era morto… lo aveva ucciso lei, con
le sue mani. E adesso aveva da salvare l’unica
persona che le restava: Yami. Improvvisamente dei
massi rocciosi che componevano la parete si mossero per rivelare un passaggio.
Voleva farla arrivare fino a lui… -Io ti uccido maledetto bastardo!! Hai capito?! Ascolta le mie
parole perché così quando sarà arrivata la tua ora le
ricorderai come se fossero state impresse sul marmo della tua lapide da mortale
che tanto conosci… Io ti ucciderò. Lo farò, e finché
la mia vendetta non sarà compiuta io non avrò pace! E non morirò
prima di te per vederti spirare!-
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14
settembre ore 6:33 p.m.,
Io ti ucciderò. Lo
farò, e finché la mia vendetta non sarà compiuta io non
avrò pace! E non morirò prima di te per
vederti spirare!
Le pareti
tremavano ancora facendo rimbombare nei corridoi quella promessa, quel giuramento. Lui sentiva ancora quelle parole nella sua
mente, e lo infastidivano molto…
-Avrei
potuto anche perdonarti piccola stupida. Dovevo solo eliminare i tuoi
legami… tutti quelli che ti portavano via da me.- sospirò
pesantemente. Era seduto ancora la, sul suo trono, con
ai piedi quel macabro spettacolo che era il corpo del povero Zak –Max…- lo chiamò il suo capo con
tutta l’autorità che possedeva. Il ragazzo dalle iridi smeraldo si
presentò dinnanzi a colui che lo aveva appena
nominato. Apparve dal nulla e per un attimo fece
trasalire Seto poiché preso alla sprovvista da
quella nuova entrata in scena.
-Il
sangue d’unicorno fa miracoli…- se fosse stato solo quello -…
non è forse la risposta a ciò che stavate
per chiedermi?!- s’inchinò cordialmente al bruno dagli occhi di
ghiaccio e poi si rialzò –Mi avete chiamato?- fece sogghignando.
-Ho cambiato idea… tu mi sarai più utile di quel pazzo
di James.- concluse il capo congedando Maz.
-Come desidera…- svanì. Com’era
entrato così uscì.
-Utile…
ma non abbastanza per il gran finale.- anche il ragazzo dalle iridi di ghiaccio
si lasciò trascinare da un leggero sogghigno –Credo di aver
piazzato bene le mie pedine, vero Yami?!- il bruno si voltò verso la parte più scura
della stanza, dove su un tappeto persino dai colori del fuoco torreggiava un
grande divano stile Ottocentesco. Yami era proprio li, semi sdraiato sul prezioso tessuto importato dalla
Francia. La gamba destra piegata con la suola degli anfibi sul divano e quella
sinistra che scendeva ciondoloni fuori dalla struttura
per sfiorare il tappeto. Indossava dei nuovi abiti che gli aveva
procurato il capo. I pantaloni di pelle con riflessi indaco, abbinati ad una
camicia di seta bianca leggermente trasparente, almeno traspariva abbastanza per far vedere una strana macchia nera sull’addome del
ragazzo. Un mantello dello stesso tessuto dei pantaloni era sostenuto sulle sue
spalle grazie ad una piccola catena che univa i due lembi di tessuto posati
alle due rispettive spalle. Quando venne chiamato
alzò la schiena dai cuscini del divano mettendosi a sedere (sempre con
la posizione precedente) e posando un braccio sulla gamba piegata.
-Certamente…-
disse sogghignando. Quella sua espressione poteva far notare i suoi due canini innaturalmente lunghi e i denti leggermente
più sfinati (e più taglienti)
–Non potevate comporre una scacchiera migliore.- parlavano come se
stessero giocando a scacchi, solo che quello non era un gioco… almeno per
Blacky…
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Ita rb- Hola ragazzi!! Sono tornata!!! Vacanze finite e
internet riallacciato! (Si, c’era stato un
problema della linea ç_________________ç ndIta
rb)(-________- ndtutti)
Purtroppo per voi adesso dovrete ricominciare a subire i miei scleramenti sul mondo degli’anime
e manga!! ^__________________________^ (-___- ma chi ti ha detto
che continueranno a seguire sta ciofeca?! ndSeto)(taci!!! >__<
Ricominci a lavorare e gia ricominci a usare quella bocca a sproposito?!
>__< ndIta rb)(è__é*** come ti permetti???? ndSeto)(mi permetto perché
sono io, CARISSIMO… che ti pago per girare questa ‘ciofeca’!! Vedi di recitare al max
delle forze claro??? Altrimenti ti licenzio e ti faccio
rimpiazzare da Scimon! è__é****
ndIta rb)(O_______________O
da chi???????????????? ndSeto)(capito
bene dolcezza… capito bene… V__V ndIta rb)(è__é ndSeto).
Ringrazio tutti per aver avuto pazienza che ritornassi
dalle vacanze, ma soprattutto:
Death Angel, grazie per aver continuato a
seguire la mia ficcy… spero che questo cappy ti piacerà! Anche se
sinceramente a me è dispiaciuto un mondo per Yugi!
Ç__ç (ma 6 fusa?? Prima mi fai morire e
poi ti dispiace?? O__o ndYugi) Vabbè, alla
prossima vero?! Bye ^^
=Hermione=, ho ricevuto anche la tua email!
Come gia ti avevo detto sono felicissima che ti piaccia la mia storia, e spero
che continuerai a seguirla… vero?! *____* Fammi sapere se ti piace il cappy ok! Bye
^^