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Autore: Tara e Magenta    07/09/2006    7 recensioni
Minerva sta scartando il suo regalo di Natale da parte di Severus Piton... cosa succederà?
Amore, comicità e idiozia in una piccola one-shot!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Minerva, McGranitt, Severus, Piton, Sibilla, Coomna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata assolata, e una miriade di colombe bianche stava lanciando confetti sull’Espresso di Hogwarts. Era difatti il giorno delle nozze fra Albus Silente e Minerva McGranitt, noti insegnanti della scuola. Ma com’è successo tutto ciò, vi chiederete voi? E noi, difatti, siamo qui per spiegarvelo.

25 Dicembre, Natale, ufficio di Minnie
Minerva stava scartando il suo regalo di Natale da parte di Severus Piton, suo acerrimo nemico e glorioso compagno di bevute da Madama Rosmerta. Intendiamoci… non che fossero grandi bevitori, ma se le bevande sono buone e la compagnia un po’ meno, un goccetto per dimenticare non è mica da disdegnare! Soprattutto se la bevanda in questione è l’ottima acquaviola dei Tre manici di scopa, una delle migliori di tutta la Scozia. Ritornando a noi…
Appena vide il contenuto del pacchetto lanciò un urlo che si udì dal bagno di Mirtilla Malcontenta (dove un povero Draco Malfoy stava sfogando le sue pene, e una pallida fantasmina gli faceva gli occhi dolci) fino alla Torre di Astronomia (dove Ron Weasley e Hermione Granger stavano pomiciando alla grande). Come… come aveva osato quel lurido pezzente! Infido serpente strisciante! Come aveva osato pietrificare il suo povero Gufo per trasformarlo in un freddo soprammobile?! Voleva guerra? E guerra sia, pensò Minnie piangendo lacrime amare dalla stizza e dalla rabbia; togliendo poi l’incantesimo al povero animale.
La donna uscì di corsa dalla stanza con il fumo che le usciva dalle orecchie e un pericoloso luccichio omicida negli occhi. A passo di marcia si diresse verso i sotterranei, sfilando in ciabatte a forma di coniglietto, vestaglia scozzese con i pompon, degni del cappello di Babbo Natale, e vaporosi paraorecchi fosforescenti, regalo dell’anno precedente di Albus Silente.
25 Dicembre, Natale, ufficio di Sevy
Severus stava finendo di scrivere il suo capolavoro letterario, che presto sarebbe stato pubblicato dalla D.E.D. (Death Eaters Edizioni), intitolato “Come uccidere Harry Potter: 10.000 consigli teorici da mettere in pratica”, quando un urlo sovraumano lo fece ridere di gusto: evidentemente Minerva aveva trovato il suo regalino di Natale!
Tutto contento, iniziò a cantare “Jingle Bells”, in maniera parecchio stonata, seguito a ruota dal vecchio Cappello Parlante ( -TsK! Mai sopportata quella donna! Nemmeno da bambina! Pensa che non voleva mettermi sulla testa, perché troppo polveroso! Ma dico? Se mai vista allo specchio? Vecchia racchia inacidita!-).
All’improvviso un ariete, vivo e vegeto, sfuggito al pranzo di Pasqua, sfondò la porta dell’ufficio a suon di cornate, seguito da una Minnie parecchio arrabbiata.
- Ti serve qualcosa, mia cara ranocchia brufolosa? – chiese con tono amabile, sorridendo vistosamente, il professore.
- Cosa hai osato? La mia povera Betty! Brutta lumaca limacciosa! – gridò la donna, prendendolo per il bavero della camicia e obbligandolo a guardarla in faccia.
- Sai com’è… la noia, lo stress, fanno brutti alle volte… non trovi? – disse sforzandosi di sorridere. Possibile che quella vecchiaccia dovesse sempre rompere? Come compativa quei poveri studenti di Grifondoro, capitati fra le sue grinfie. Tranne Potter & Co. ovviamente.
Minerva presa da un raptus di follia lasciò cadere come un salame Severus, e preso il manoscritto dalla scrivania lo gettò nel fuoco, senza nemmeno sapere di cosa si trattasse. Poi, com’era venuta, se ne andò seguita dal suo ariete.
Piton inginocchiato a terra guardò terrorizzato le fiamme del camino, senza osare muovere un muscolo. Poi vedendo l’inchiostro liquefarsi e la carta arricciarsi e prendere fuoco, non c’è la fece più e diede sfogo alle sue lacrime singhiozzando come un bambino abbracciato all’orsacchiotto Morto, precipitato da una mensola presa a cornate dall’animale lanoso.
25 dicembre, Natale, corridoio del secondo piano
- Miineeervaaa! Fermaaatiii! – urlò la professoressa Cooman, leggermente brilla, stringendo in una mano la sua adorata bottiglia di Whisky Incendiario Extra Vecchio, aggrappandosi all’orlo della sua vestaglia e facendosi trascinare per terra.
Minnie scosse il capo scocciata e proseguì il suo cammino, ma Sibilla riprese a parlare e lei non poté fare a meno d’ascoltarla. Poi le due donne si presero a braccetto e canticchiando White Christams si diressero verso il quinto piano.
25 dicembre, Natale, corridoio del quinto piano
Minerva, lasciata in un’aula Sibilla, prese a camminare senza meta rimuginando, ma era così assorta nei suoi pensieri che… sbonk! Si scontrò con Silly.
- Minerva! –
- Albus! –
Urlarono i due all’unisono.
- Proprio te cercavo! –
Dissero nuovamente assieme.
- Andiamo nel mio ufficio, vieni, cara! – disse il Preside facendo strada alla donna, mentre un leggero rossore si faceva strada sulle guance dei due.
25 dicembre, Natale, ufficio di Silly
Nella stanza la tensione era alle stelle. Minerva continuava a torcere le mani in grembo, e Silente a ridacchiare imbarazzato.
- Minnie! Sai… è da molto tempo che vorrei chiederti una cosa… - disse il Preside arrossendo indicibilmente.
- Sì, ma… - iniziò la professoressa, bruscamente interrotta dal rumore prodotto dallo spostamento della seggiola dell’altro. L’uomo s’inginocchiò per terra davanti a lei, e le prese le mani fra le sue.
- Minerva… in questo giorno di gioia, vorresti diventare la mia splendida, leggiadra, devota, aggraziata, studiosa, stupenda, incantevole,... –, -Taglia!!! -, - Sposa? – chiese infine imbarazzato.
Le guance della donna s’imporporarono e un dolce sorriso le apparve sul volto. – Con molto piacere, Albus, a patto che… - iniziò Minerva.
- Farò tutto ciò che vuoi, mia adorata! – disse in tono leggermente stridulo l’altro.
- A patto che non mi regali quell’orribile anello che tieni in tasca! –

Ed è così, che i nostri teneri piccioncini si giurarono amore eterno.

Tara e Magenta si girano a vomitare.
Magenta: ma cosa cavolo abbiamo scritto?! >___<
Tara: una cavolata! Per non dire altro…
Magenta: -___- In effetti… però io mi sono divertita a scriverla! ^o^
Tara: Anch’io! ^///^
Tara e Magenta: E se voi avete letto un commentino piccino picciò lo potete lasciare, vero? *___* Sono accetti sia positivi che negativi! ^___^ Grazie a tutti!
  
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