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Autore: londra555    27/01/2012    5 recensioni
Universo parallelo. Questa volta Santana non ha problemi ad accettarsi. Cosa succede se chi si nasconde è Brittany?
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: AUOOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 16
Santana era tornata a Lima da appena un paio di giorni e già voleva tornare alla Duke. Non che le dispiacesse passare del tempo con la sua famiglia ma avere tutto quel tempo libero le dava modo di pensare. E le cose che pensava non le piacevano per niente. Kurt era passato quella mattina per salutare i signori Lopez ma non si era fermato molto e le aveva dedicato solo occhiate preoccupate.
Si buttò sul letto accendendo il televisore, guardando distrattamente un telefilm che era appena iniziato. Il vibrare del suo cellulare attirò la sua attenzione. Lo prese per leggere il messaggio. Si alzò per aprire la finestra e si affacciò con le sopracciglia corrugate.
-Cosa ci fai li sotto?
-Parla a voce bassa! Non voglio svegliare i tuoi!
-Non preoccuparti i miei sono... cosa stai facendo?
-Mi arrampico sull'albero!
-Attenta! Ferma! Scendi!
-Non voglio disturbare! Se smetti di urlare magari riusciamo a non svegliare il quartiere!
Santana allungò il braccio per porgerlo a Brittany che si issò agilmente e si infilò attraverso la finestra con un sorrise radiante.
-Mi spieghi perché non hai usato la porta?
-Te l'ho detto! Non volevo svegliare i tuoi!
-Se mi avessi lasciato parlare prima di comportarti da adolescente avresti saputo che i miei non ci sono!
Brittany si guardò intorno imbarazzata mentre si accarezzava la nuca.
-Oh! Scusa.
Improvvisamente il cuore di Santana iniziò a battere furiosamente. Non era preparata a quello che doveva dirle, non si aspettava di vederla così presto. L'altra si accorse subito che qualcosa non andava, le dedicò una lieve carezza sul volto per cercare di guardarla negli occhi.
-Tutto bene, San? Sono venuta in un brutto momento?
-No, non è questo. Solo che c'è una cosa che devo dirti.- distolse lo sguardo, non voleva girarci intorno. L'avrebbe fatto e sarebbe stato rapido.
-Di cosa devi parlarmi?
Santana non voleva guardarla negli occhi, non era nemmeno sicura che sarebbe riuscita a farlo. Ma ormai aveva preso la sua decisione e non poteva tornare indietro.
-Io credo che sia meglio se non ci vediamo più.
Brittany boccheggiò un paio di volte.
-Aspetta, cosa vuoi dire?
-Voglio dire che siamo in un vicolo cieco e io ho bisogno di andare avanti. Quanto può durare tutta questa storia? Se il caso non avesse voluto che finissimo alla stessa università sarebbe già finita.
-Mi stai davvero dicendo quello che penso?
-Britt, credo che sia la scelta migliore, per entrambe. Tu stai con Josh. Ti sposerai con lui e avrai la tua vita. Io non posso essere l'altra. Non più.
Brittany strinse le braccia intorno a se stessa, come a cercare un abbraccio che potesse confortarla. Non aveva niente da dire. Non poteva dire niente. In fondo sapeva che, se non avesse trovato il coraggio in se stessa, quel momento sarebbe arrivato. Non poteva essere altrimenti, alla fine non era giusto legare Santana a se. Solo che non pensava sarebbe successo così presto. Sospirò.
-Devo andare.
-Brit, mi dispiace. Non pensare che quello che ti ho detto non fosse vero. Quello che sento non è cambiato.
-No, ti capisco.
Brittany si voltò lentamente e aprì la porta della stanza per uscire. Strinse tanto la maniglia che le nocche divennero bianche. Se solo avesse trovato quella forza che le mancava.
-San...il caso non esiste!


Erano tornati alla Duke da ormai un paio di settimane. Kurt aveva provato a parlarle di Brittany ma con scarsi risultati. Santana si dimostrava tranquilla e serena, non l'aveva mai vista crollare in un pianto disperato. Sembrava la stessa persona di sempre. Ma Kurt sapeva che stava soffrendo. Solo che quando tirava fuori l'argomento lei semplicemente gli sorrideva, un sorriso così triste da spezzare il cuore, e si limitava a dirgli che con il tempo le cose sarebbero migliorate. Dave ogni tanto la portava fuori con la scusa di bere qualcosa insieme. Non aveva mai cercato di farla parlare direttamente ma aspettava pazientemente che fosse lei a sentire la necessità di sfogarsi. Santana semplicemente si limitava a seguire le lezioni e trovava piacevole chiudersi in camera accompagnata solo dai libri. Almeno quella situazione aveva un lato positivo, i suoi voti sarebbero migliorati esponenzialmente.
Non aveva visto Brittany, non l'aveva cercata, anzi, probabilmente si poteva dire che la stava evitando. Evitava i posti dove avrebbe potuto anche solo incrociarla per un attimo. Non credeva che avrebbe potuto resistere alla tentazione di fermarla per stringerla e non lasciarla più andare. Perché, anche se si era imposta di non versare nemmeno una lacrima per una situazione che lei aveva scelto di vivere, non poteva negare che Brittany le mancasse come l'aria.
Quando bussarono alla porta quella sera, non aspettava nessuno. Chiuse il libro che stava leggendo e aprì.
-Kurt, cosa ci fai a quest'ora?
-Ti ho portato una sorpresa!
Santana lo fissò incuriosita mentre lui sorrideva e sembrava che si trattenesse a fatica dallo saltellare sul posto.
-Ok, devo preoccuparmi?
Lui scosse la testa mentre si spostava per fare entrare una ragazza che aspettava pazientemente fuori dal campo visivo di Santana. Questa spalancò la bocca sorpresa e l'abbracciò con foga.
-Quinn! Cosa ci fai qui?
-Santana! Che bello vederti!
-Va bene, va bene! Dopo questo rincontro veramente strappalacrime io vado via!
-Cosa? Kurt dove vai?- chiese sorpresa Santana staccandosi lentamente dall'amica.
-Ho una cosa da fare!
Santana era troppo emozionata per fare domande, semplicemente abbracciò anche lui e lo lasciò andare. Quinn entrò guardandosi intorno curiosa.
-Si vede che siete alla Duke! Da noi non esistono dormitori singoli! Ognuno ha un compagno di stanza. Per fortuna la mia non c'è praticamente mai!”
-Si per fortuna! Con il mio carattere probabilmente mi sarei già liberata di un eventuale compagna di stanza. Fisicamente!”
Quinn rise. Non poteva che essere d'accordo. Si sedette nel divano e allungò le gambe.
-Sono distrutta ho fatto un viaggio lunghissimo! Hai qualcosa da bere?
-Certo! Ho della coca cola in frigo ma se preferisci possiamo uscire! C'è un piccolo bar proprio davanti all'ingresso principale del campus.
-Una coca andrà bene! Non ho proprio voglia di uscire!
Santana prese un paio di lattine e ne porse una alla ragazza seduta sul divano.
-Non ho capito cosa fai qui? Non avete lezioni voi della New York University?
-Ho preso un paio di giorni liberi! Volevo venire a vedere come si sta in North Carolina!
-Figuriamoci! Per te che arrivi dalla grande mela, Durham deve sembrarti un villaggio!
-Apprezzeresti questa tranquillità dopo mesi immersa nel caos di una grande metropoli, credimi!
-Non mi lamento! Mi piace stare qui!
-Sono contenta di sapere che stai bene!
-Naturalmente! Insomma pochi hanno la fortuna di andare alla stessa università del proprio migliore amico per poter continuare a torturarlo!
Quinn inclinò la testa leggermente, serrando appena le palpebre. Santana deglutì a fatica, gli sembrò per un attimo di essere tornata al liceo.
-E Brittany.
-Cosa? Certo, c'è anche lei. Ma sai che non eravamo amiche al liceo. Non è cambiato niente.
Quinn sollevò un sopracciglio con aria interrogativa e Santana distolse lo sguardo.
-Sono qui per lei a dire il vero. Mi ha chiamato Josh e mi ha detto che è preoccupato.
-Cosa ti ha detto Josh? Come sta? Sta male?
-Carino da parte tua preoccuparti così tanto. Josh mi ha detto solo che è triste, non dorme e praticamente non esce se non per andare alle lezioni obbligatorie.
Santana si voltò mordendosi il labbro preoccupata.
-C'è qualcosa che vorresti dirmi?- chiese Quinn in un sussurro.
-No, cosa ti potrei dire io?
-Per esempio mi potresti dire perché le hai spezzato il cuore.
-Io? No, guarda non so di cosa parli.
-Siediti Santana. La vogliamo finire con questa farsa? Credi davvero che siate state così brave a nascondervi? Lo so dai tempi del liceo, anzi lo so dal primo giorno del liceo! Col senno di poi credo di averlo intuito prima di voi! Cos'è successo, San?
-Non dovrebbe essere difficile capire cos'è successo per te. Ti ricordi cosa mi hai detto della madre? Beh avevi ragione! E' stata un'esperienza interessante conoscerla!
-Si mi ha raccontato Kurt, bella l'idea di origliare dalle finestre!
-Te l'ha detto?
-Certo, è preoccupato per te e non capisce perché hai reagito così. Pensava che, una volta scoperto il problema avresti cercato di affrontarlo non che saresti scappata. E anche io lo pensavo quando te l'ho detto!   
-Non capisci Quinn. Stare con me per lei significherebbe rinunciare a tutto. Io la capisco. Capisco che non voglia farlo. E poi siamo sinceri, cosa ti fa credere che lo farebbe?
-Per esempio il fatto che sta male senza di te?
-Si ma le passerà! Non lo sa nemmeno lei cosa prova per me. E non lo so nemmeno io.
-Andiamo San, lo sai benissimo! Ha rinunciato a New York per venire qui! Non avevo capito perché avesse cambiato idea così improvvisamente sinché non ho scoperto che c'eri anche tu qui!
-Di cosa stai parlando?
-Come di cosa parlo! Dell'accademia Ailey di Manhattan. Le avevano offerto un posto e una borsa di studio.
Santana la guardava con occhi spalancati, aveva la bocca secca e non riusciva a proferire parola.
-Non lo sapevi? - le chiese in un sussurro Quinn.
Solo riuscì a scuotere la testa. Non era possibile.
-No, no Quinn. Non può essere. Non abbiamo mai parlato dell'università, lei non ne voleva parlare! E sono sicura che Kurt non può averle detto niente! Non lo sapeva nessun altro!
L'altra la guardava interrogativa.
-Mi stai davvero dicendo che è un caso?
-Io non lo so!
Santana si alzò dal divano camminando avanti e indietro. Poi si fermò di colpo.
-Si che lo poteva sapere! - quasi urlò.
Quinn fece un balzo per lo spavento.
-Di cosa stai parlando?
-La sera che Kurt mi ha portato i moduli da compilare! Come ho fatto a non pensarci Quinn?
-Sai che non ho idea di cosa tu stia parlando, vero?
-Quella notte Brittany si è presentata a casa mia senza avvisare.
-Magari evita di raccontarmi i particolari sconci di quello che facevate al liceo!
-Non l'aspettavo, e c'erano tutti i fogli sul tavolo. Lei li poteva vedere! Lei lo sapeva!
-E questo per te cosa vuol dire?
-Che vuole stare con me! E che mi ama, mi ha sempre amato.
  
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