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Autore: somochu    27/01/2012    11 recensioni
[Thadastian, Slash]
La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:
l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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La piacevole e imponente presenza di Sebastian Smythe presenta:

l'agenda più geniale e crudelmente ingegnosa che una mente umana potesse creare




Il piccolo e innocente Thad Harwood ha la ragazza, chi lo avrebbe mai immaginato?
Sarà un insignificante ragazzina, sicuramente: d'altronde erano parecchio brutti insieme.
Non che a me importi, figuriamoci, ma sono un maestro dell'aspetto e posso assicurare al mondo che quei due erano esteticamente orrendi.
E poi ci sono io, che sto bene con chiunque. (Tranne che con Nostradumus, ovviamente)
Ripeto: non che m'importi qualcosa della Piattola, ma è mio dovere intervenire in certi casi d'emergenza-coppia-orribile.
Potrei davvero fare qualcosa. Mmm, ci penserò su.













Sebastian stava ora dentro un altro bar, dopo aver lasciato l'altro e dopo aver rassicurato Blaine sulla sua presenza alle prove.

Aveva fissato un altro po' Harwood pomiciare allegramente con una ragazzina qualsiasi, poi aveva deciso che era meglio avviarsi, se non voleva fare tardi.

Batté di nuovo la mano sul tavolo, posando la sua agenda dentro la borsa poggiata a tracolla sulla sedia, quando una voce lo distrasse dai suoi pensieri.

Figliolo!”

Sebastian si voltò a guardare suo padre, mentre questo si sedeva di fronte a lui, dall'altra parte del tavolino.

L' uomo aveva un sorriso affabile e i denti di un bianco perfetto.

Come stai?” gli disse, guardandolo con affetto.

Male, ora che ci sei tu,” sorrise Sebastian, come se fosse un saluto.

Il solito ragazzo affettuoso.”

È sempre una gioia esserlo con te.”

Si squadrarono per un attimo, poi Larry Smythe sorrise di nuovo.

Ah, mi era mancata la tua risposta sagace e crudele,” gli disse l'uomo, di buonumore. “Mi manca vederti scorrazzare in giro. Tua madre è quasi in crisi senza la tua presenza molesta che la critica sempre.”

Siete noiosi, ma carini,” Sebastian si sporse verso il suo genitore. “Su, papà, dimmi pure cosa vuoi.”

Devo per forza volere qualcosa?”

Da qualcuno io avrò pur preso, che dici?” sorrise Sebastian, furbo.

Oh, e va bene. In realtà non è nulla di grave, voglio soltanto sapere se stai combinando qualcosa, visto che non ti fai sentire da parecchio e la cosa è sospetta.”

No, Pà, è soltanto che io non dipendo da voi. Voi non potete dire la stessa cosa, purtroppo,” sospirò Sebastian, come se fosse realmente sconsolato. “Quando mi lascerete in pace?”

Sempre così affettuoso,” ridisse suo padre, sorridendo. “Allora?”

Allora cosa?”

Come sta andando la tua vita?” Larry si fece sospettoso. “Non starai combinando casini, spero.”

Sebastian si fece serio.

No, in realtà sono soltanto dispiaciuto di non poter andare a messa, la mattina, perché ho lezione...”

Sebastian... “ lo interruppe il padre.

... Però ho trovato la soluzione: cinque Ave Maria il pomeriggio e sei Padre Nostro la sera.”

Il signor Smythe scoppiò a ridere, senza però desistere. “Non dire cavolate, forza, dimmi che stai combinando.”

Ok, lo ammetto, ogni notte entro in una setta e facciamo bordelli a tutto spiano.”

SEBASTIAN! Sii, serio per una volta,” disse il padre, stavolta iniziando ad essere seriamente preoccupato.

Ma io sono serio,” gli rispose, con un sorriso angelico.

Larry sospirò, un sorriso appena accennato sul volto: adorava quell'essere diabolico che era suo figlio.

E va bene, dimmi soltanto una cosa: posso davvero restare tranquillo?” disse, cercando un compromesso. “Puoi assicurarmi che non ti comporterai tanto male?”

Il sorriso angelico di Sebastian divenne pura estasi, quasi fosse l'Arcangelo Gabriele in persona.

Puoi scommetterci, Pà.”

Mai parole furono così poco veritiere.









Quella sera Thad era in silenzio, sdraiato sul letto e con il DS lasciato a marcire posato sul suo stomaco.

Non si sentiva in vena di giocare, né di fare niente: aveva la mente piena di pensieri – anche piuttosto molesti – che voleva soltanto scacciare.

Sentì la porta del bagno che si apriva e istintivamente alzò lo sguardo; brutto errore: si ritrovò davanti un Sebastian mezzo nudo, con un solo asciugamano a coprirlo e fradicio dalla testa ai piedi.

I suoi occhi caddero sul corpo del compagno di stanza senza che lui potesse controllarli; scesero sul petto e ancora più giù, soffermandosi sulle goccioline che percorrevano la pelle bianca e liscia di Sebastian.

Deglutì a vuoto, sentendo improvvisamente caldo e la gola secca.

Smythe era di certo un ragazzo ben messo, ma a lui non avrebbe dovuto interessare nulla di nulla. E soprattutto non avrebbe dovuto neanche lontanamente pensarlo.

Che diamine gli stava succedendo?

Così mi consumi, Thadduccio,” gli sentì dire.

Si costrinse ad alzare gli occhi, ma incontrare il suo sorriso malizioso fu probabilmente mille volte peggio, così ricominciò a giocare col DS; non era minimamente concentrato, tanto che fece Game Over dopo soli pochi secondi.

Non consumo nessuno, puoi stare tranquillo.”

Lo sentì ridacchiare – quello stronzo -, mentre trafficava con i cassetti e i vestiti.

Thad rimase con gli occhi fissi sul display, cercando di ignorare quei rumori e la presenza di Sebastian lì vicino.

Senti,” Sebastian ruppe il silenzio, facendolo sobbalzare per la sorpresa. “Hai la ragazza, allora?”

Thad non vide la sua espressione, ma il tono strano che Sebastian aveva lo incuriosì

Sì, oggi me l'ha chiesto e io ho accettato,” rispose, come se stesse raccontando una storiella. “Perché me lo chiedi?”

Oggi vi ho visti sbaciucchiarvi, che carini,” di nuovo Thad non seppe interpretare il suo tono.

È molto carina, infatti,” disse voltandosi finalmente verso di lui.

Sebastian era sdraiato sul letto, in quel momento, e aveva addosso soltanto i pantaloni.

Ma perché diavolo non si vestiva tutto?

Sì, Piattola, per sopportarti deve essere anche una santa,” disse lui, guardandolo da poggiato sui gomiti. “Non credo te la darà tanto facilmente.”

Non parlare così di lei! Sei il solito maleducato.”

Dico soltanto la verità, Thadduccio, fattene una ragione.”

Thad se la prese piuttosto a cuore, quindi si alzò a sedere sul letto. “Non potresti essere semplicemente contento per me? Siamo compagni di stanza da un po', ormai, dovresti almeno incoraggiarmi.”

L'espressione ironica di Sebastian lo fece desistere quasi immediatamente.

Non m'importa, mi basta che tu le stia lontano.”

Cos'è, hai paura che io riesca a rubartela?”

Thad si alzò direttamente in piedi, avvicinandosi al letto dove Sebastian era beatamente spaparanzato, comodo come un Dio greco.

Tu non mi ruberai nulla, sei gay!” disse, in preda ad un attacco isterico.

Il fatto che io non apprezzi la patata, non vuol dire che non sappia coltivarla,” gli rispose Sebastian, un sorriso luminosamente da stronzo sul volto. “Hai paura, ammettilo.”

Non ammetto nulla e tu stai fuori da tutto questo.”

Cominciava ad innervosirsi. Parecchio.

Peccato, speravo potessimo fare una cosuccia a tre.”

Thad sbuffò, spazientito e stanco e molto, molto confuso.

Ti piacerebbe,” gli disse, aprendo la porta pronto per andare ovunque tranne che in quella stanza.

No... A te piacerebbe,” gli sentì dire, in risposta.

Thad fece in tempo soltanto a notare il sorriso malizioso di Sebastian, prima di chiudere la porta dietro di sé.




Oh, ma allora al piccolo Thad non sono del tutto indifferente.

Beh, devo capire cosa posso farci con questa informazione. Una cosa è certa: devo approfittarne.





Ahahahahaha quindi tu mi stai dicendo che... Ahahahahaha ti piace Sebastian?”

Thad inorridì, dando una piccola spintarella a Jeff, sperando di farlo cadere dal muretto su cui erano seduti.

Quello ormai era il loro ritrovo da anni e anni, sin dalla prima volta che si erano ritrovati lì e avevano fatto amicizia, i primi giorni delle medie.

Un tempo si trovavano lì per scambiarsi le figurine di Pokemon o Yu-ghi-oh; poi per dire cazzate.

Le cose in fondo non erano cambiate poi molto. Anzi, loro custodivano le loro amate figurine gelosamente dentro al cassetto dei ricordi.

Non. Mi. Piace. Sebastian,” scandì Thad, così che fosse ben chiaro all'amico. “Ho... Soltanto avuto un piccolo cedimento. Niente di che.”

Cedimento?” disse beffardo Jeff, “Amico, Smythe ti arrapa, eccome se lo fa.”

Thad lo guardò allibito, boccheggiando per lo sgomento.

Ma come... Non... Cosa. NO.”

Sì, e inoltre tutto tu gli hai dato un motivo perfetto per farti beffeggiare ancora di più. Ma quanto sei innocente e facilmente manipolabile, Thaddino?”

Jeff gli mise un braccio intorno al collo e lo tirò verso di sé, abbassandogli la testa così da poter passarci le nocche sopra.

Fermo, coglione, mi fai male!”

Jeff scoppiò a ridere, lasciandolo finalmente libero. “Non è cambiato nulla da quando eravamo bambini, sei il solito vigliacco.”

Thad lo bruciò con lo sguardo, dandogli un'altra pinta.

Vogliamo parlare di te, allora? Sei cotto di Nick e ancora non gli hai detto nulla.”

Jeff abbassò lo sguardo, colto in flagrante; mise una mano sopra l'altra, sospirando.

Non potrei dirgli niente neanche volendo, lui non mi ricambia.”

Io non direi proprio: ho visto come ti guardava l'altro giorno e posso assicurarti che non gli sei indifferente.”

Jeff sbuffò di nuovo.

Siamo amici, così era, così è e così sarà sempre. Lui non vorrà mai niente di più di questo e... A me va bene.”

Thad cominciò a innervosirsi: quanto era maledettamente testardo Jeff?

Voleva a tutti i costi restare amico di Nick, quando non aveva la certezza che quest'ultimo volesse limitarsi a quello.

E io ti dico che dovresti provarci.”

No.”

Sì.”

No.”

E va bene, te lo sei meritato stavolta,” Thad mise la mano sinistra con il pollice e l'indice a forma di L sulla fronte. “Sei un perdente. P E R D E N T E.”

E sorrise sadicamente – senza rendersi conto di assomigliare terribilmente a Sebastian, con quell'espressione –, tanto che Jeff lo spinse per scherzo. “Oh, ma sta zitto,” disse, sorridendo.

Non aveva contenuto la forza, però: Thad non riuscì a sorreggersi in tempo e cadde disgraziatamente dal muretto, ruzzolando per terra come un povero demente.

Si ritrovarono a fissarsi, l'uno allibito, l'altro dolorante.

Poi Jeff scoppiò a ridere come un idiota e Thad esordì con una sequela spaventosa di maledizioni verso di lui.

Ah, l'amicizia maschile, quanto era facile.


   
 
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