Anime & Manga > Slayers
Ricorda la storia  |      
Autore: Mistral    08/09/2006    5 recensioni
Fu di notte. Si presero i nostri corpi e i nostri cuori mentre dormivamo senza timore, sotto una coperta di stelle, davanti agli occhi di una luna morta troppo giovane… come me…
Genere: Dark, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Valgarv
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A Davy

A Davy

08 Settembre 2006

 

Death under Moonlight

 

Nonostante tutto il tempo che è passato, quelle immagini terribili continuano a turbinarmi davanti agli occhi, esplodono nei miei incubi notturni con una chiarezza sconvolgente, come se le avessi vissute solo ieri.

 

Buio, freddo, neve…

Quelle croci…

E poi sangue… tanto, troppo sangue… sangue ovunque…

E io piccolo e indifeso, risparmiato solo perché creduto già morto, schiacciato dalle ali di mia madre…

 

Fu di notte. Si presero i nostri corpi e i nostri cuori mentre dormivamo senza timore, sotto una coperta di stelle, davanti agli occhi di una luna morta troppo giovane… come me…

Vigliacchi!

Lo sono sempre stati, vigliacchi e crudeli, ma quel generale di vent’anni, dagli occhi color del cielo come la sua divisa, forse lo era anche di più. Non ho mai saputo chi fosse, so solo che ci attaccò e ci distrusse senza pietà.

 

Ci attaccò e ci distrusse senza pietà perché i suoi superiori temevano che l’arma finale sarebbe finita in mani sbagliate, in mani demoniache.

Come se le loro mani fossero state diverse… ipocriti! Schifosi ipocriti…

 

Ci attaccò e ci distrusse senza pietà mentre i nostri guerrieri erano troppo lontani, distratti da un’esca, perché sapeva che se fossero stati con noi non ce l’avrebbe mai fatta… e più loro si allontanavano, più quella musica distante si faceva sempre più forte e minacciosa.

 

Io ero terrorizzato. Chiusi forte gli occhi, sperando che fosse tutto un brutto incubo, che stessi solo sognando… una, due, tre volte… non funzionò e mi ritrovai ancora lì, tra i preparativi di una battaglia che sapevamo già persa ma che volevamo ugualmente combattere.

 

“Non aver paura, torna a dormire: sono solo i pesci che cantano sul fondo del fiume…”

Le ultime parole del nonno… l’ultimo ricordo di un mio familiare vivo…

 

Tornai a dormire e sognai… sognai talmente forte da sanguinare.

E infine attonito, incredulo, smarrito, mi risvegliai, sospeso tra inferno e paradiso, le lacrime a bagnare occhi troppo giovani per conoscere un dolore così immenso. Ma mi risvegliai.

Altri non furono così fortunati e ora dormono ancora e per sempre sul greto del fiume, ascoltando i pesci cantare.

 

Si racconta che quel giorno, da qualche parte, spuntò un albero dai fiori bianchi, che fiorì di stelle rosse stillanti sangue.

E quando il sole alzò la testa sopra le spalle di quella notte d’inferno, sulla pianura c’erano solo sangue, fumo e distruzione…

E un piccolo bambino che piangeva accanto ai cadaveri della sua gente…

 

 

Si son presi i nostri cuori sotto una coperta scura
Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
Fu un generale di vent'anni, occhi turchini e giacca uguale
Fu un generale di vent'anni, figlio di un temporale
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek

 

 

 

LEGAL DISCLAIMER:

I personaggi di Slayers sono di proprietà di Hajime Kanzaka e degli altri aventi diritto.

La canzone sul cui testo ho costruito questo racconto è “Fiume Sand Creek” di Fabrizio De Andrè.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slayers / Vai alla pagina dell'autore: Mistral