Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: AyrinL    28/01/2012    4 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
-
[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chris quella mattina si svegliò pizzicato dai flebili raggi solari che filtravano attraverso la finestra.
Si stropicciò gli occhi,e lentamente li aprì. Diede un’occhiata all’ora sulla sveglia orologio del comodino. Le sette e mezza.
-           Cavolo! Ryan mi ammazzerà!
Si alzò frettolosamente,rabbrividendo già all’idea di un Ryan Murphy  incazzato nero  per un suo ritardo. Prima di giungere alla porta,interruppe la sua corsa quando vide delle rose rosse appoggiate alla sua scrivania. E in quel momento , tutta la fretta e la preoccupazione svanirono,e una sensazione di calore scese sul suo stomaco,ripensando alla sera precedente.
Darren,la canzone,i fiori,i loro baci,le loro lacrime. Quella mattina s’era svegliato col cuore leggero,e per quei minuti,il pensiero della malattia non gli sfiorò per nulla il cervello.
Anzi,non riusciva a togliersi dalla testa Darren ,che quella sera gli aveva preso le mani,e gli aveva sussurrato all’orecchio: “Ricordi cos’hai detto? Se sorridi tu,sorrido anch’io.”
E Chris aveva bisogno di vedere il suo fidanzato felice,era il suo cibo,la sua aria,tutto.
Si diresse in bagno,si spogliò,e si mise sotto il getto dell’aria calda della doccia. Quando ebbe finito,prima ancora di mettersi in accappatoio,si fermò a contemplare la sua figura allo specchio: non era un atto da narcisista,semplicemente era la triste constatazione di ciò che la malattia ne stava facendo del suo corpo. La pelle bianca,la schiena leggermente scarnita. Era dimagrito,erano visibili le ossa del torace,sembravano quasi rimbalzare fuori dalla carne con violenza. Sospirò,ecco che le grinfie della malattia si rifacevano sentire. La sua non era una sofferenza fisica,non gli importava del dolore,della nausea,della stanchezza. Era una tortura psicologica. Perché nei momenti di felicità,quando era con Darren,o con sua sorella,o quando cantava,ecco che la leucemia tornava a ricordargli di non gioire troppo,perché non ne è il momento.
Si vestì piuttosto in fretta,si pettinò,e poi cominciò a sentire fame. Quella mattina non era ancora sceso a fare colazione e ancora non aveva incontrato nessuno della sua famiglia.Si trascinò per le scale,non sapendo cosa aspettarsi adesso dai suoi familiari. Quando arrivò in cucina,c’erano suo padre e sua madre intenti a bere una tazza di caffè. Erano seduti vicino la penisola con lo sguardo basso,l’aria di chi non ha dormito per tutta la notte a causa di pensieri,troppi pensieri pesanti come un ammasso di pietre. Chris si versò del caffè. Il silenzio in quella stanza era innaturale. Non vi era alcun suono,ne dall’interno ne dall’esterno della casa,non si sentiva il cinguettio degli uccelli,il fruscio degli alberi,il soffiare del vento. Era come se anche la natura si fosse arresa al male. Terminò frettolosamente il suo caffè,per poi prendere un le chiavi della sua macchina e il suo cappotto.
-           Io vado,ci vediamo stasera,ciao mamma,ciao papà.
E Chris chiuse la porta dietro di se,sentendosi in colpa,tremendamente in colpa per non aver spiccicato parola. Anche a loro doveva delle spiegazioni,ma non  ce l’aveva fatta. Si vergognava anche solo di guardarli negli occhi.
Quando arrivò sul set,vide Darren. Finalmente era tornato da Brodway,e adesso avrebbero passato di nuovo tutte le giornate assieme. Si diresse da lui a grandi passi e lo abbracciò. Il riccioluto gli lasciò un bacio sulla guancia prendendolo per i fianchi.
-           Ciao amore! Come stai stamattina?
-           Io…io sto bene.
Darren abbassò il capo,sapeva che non era così,ma doveva mostrarsi forte. Gli prese una mano,poi lo guardò nuovamente negli occhi e sorrise,come aveva promesso la sera prima.
-           Chris,sei…sei sicuro di riuscire ad affrontare una giornata intera qui?
-           Darren…ti prego,non trattarmi così…è difficile per me,ti prego,almeno tu…fai finta di niente.
Darren si irrigidì ,sospirando.
-           Mi stai chiedendo l’impossibile,ma lo farò,Chris per te.
Si,doveva farlo per lui,perché l’amava , e avrebbe esaudito ogni suo desiderio,e se quello di Chris era continuare a vivere come se nulla fosse,a lui andava bene. Anche se ogni volta si sarebbe sentito morire dentro. Non m’importava,la felicità di Chris prima di ogni altra cosa.
La giornata sul set fu lunga ed estenuante,ma Chris riuscì a condurla a termine,raggiante come sempre.
Quando finirono,Darren entrò nel suo camerino,abbracciandolo da dietro.
-           Ho casa libera oggi. Ti va una cenetta romantica? Solo io e te?
Chris si volse avvicinandosi a lui,e prima di lasciargli un veloce bacio sulle labbra,accettò la proposta.
Quella sera furono solo loro due,pizza e luce soffusa,i loro soffici abbracci e baci. E la leucemia non rimbalzò per nulla ne nei loro discorsi ne nei loro pensieri,perché è questo che fa l’amore: offusca il male , cancellandole i segni,anche se momentaneamente.
Quando Chris tornò a casa,vide ancora le luci accese. Era l’una ormai. Sapeva che prima o poi ci sarebbe stato un confronto con i suoi,ma non si aspettava proprio in quel momento. Era stata una bellissima serata,perché doveva esserci sempre qualcosa a rovinare tutto?
Scese dalla macchina e si avviò verso l’ingresso con fare indeciso. Dio quanto avrebbe voluto scappare.
Inserì la chiave nella serratura. Aprì.
Suo padre Tim e sua madre erano nel salotto,in silenzio,sul divano.
-           Vieni Chris.
La voce greve di Tim rimbombò per la stanza e fece svegliare definitivamente Chris dal torpore amoroso in cui era ancora avvolto. Si sedette sulla poltrona di fronte a loro.
-           Chris…prima di tutto,sappi che non ti giudicherò per la scelta che hai fatto. Hai tenuto la bocca chiusa,ci hai tenuta nascosta la malattia. Bene,ma come vedi,la verità viene sempre a galla. Adesso , c’è una cosa che non puoi impedirci di fare: aiutarti.
Chris prese un profondo respiro.
-           Quindi mi farete sposare Darren? Perché,questo sarebbe un ottimo modo per aiutarmi.
-           A questo penseremo dopo,Chris.
Poi intervenne sua madre,che cominciò a piangere,il dolore materno di una donna incapace di aiutare il proprio figlio.
-           Chris…amore,io non posso perderti. Io non posso vederti morire. Tu padre ed io abbiamo contattato un medico,oggi…lui ha curato già tante altre persone,vedrai,guarirai anche tu…
-           Un medico? – Chris sbottò all’improvviso. Ecco la rabbia e la frustrazione che si facevano strada dentro di se.
Lui non voleva medici,cure,farmaci…sapeva che nessuno poteva fare qualcosa per lui. Nessuno. Non voleva passare gli ultimi mesi della sua vita in un letto d’ospedale,racimolando speranze che poi sarebbero andate in frantumi.
-           Chris,per la miseria! Tu devi curarti,non puoi lasciarti andare,non puoi lasciare noi,tua sorella,o il ragazzo che dici di amare tanto. Se lo ami davvero,perché non fai nulla per vincere la malattia? Perché non combatti e stai li seduto a commiserarti? Non pensi a come sarà dopo per noi tutti? Perché in questi 5 mesi non hai fatto nulla?
Suo padre gli scagliava contro quelle parole. Era la prima volta che lo vide piangere.
-           Papà…per me è finita,lo volete capire? Non c’è nulla…nulla che si possa fare…
-           Ed io che ti facevo un figlio coraggioso.
-           Tim!Adesso basta! – Sua moglie intervenne facendo placare la frustrazione del marito. – Così non risolviamo nulla!Chris,amore…
Si alzò dal divano e si inginocchiò davanti suo figlio,prendendogli le mani.
-           Lasciati aiutare , ti prego.
Chris , di fronte sua madre in quello stato,forse davvero stava cambiando idea. La abbracciò , affondando la testa nei suoi capelli color caramello.
-           Ti voglio bene,mamma. M aio… io…
-           Chris,ti prego…un solo incontro,uno solo. La settimana prossima.
In fondo un solo incontro non avrebbe mai fatto male a nessuno. Guardò sua madre negli occhi,quelle iridi verdi tanto simili a quelli di Darren. Pensò a lui,e capì che forse doveva darsi una possibilità.
 



Note dell’autrice:
scusatemi immensamente per il ritardo,sono da castigare,lo so! Spero abbiate apprezzato questo capitolo..e vi prego,una recensione *O* vorrei tanto sapere cosa ne pensate della mia storia.
A presto,vostra Carmen.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: AyrinL