Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Marty483    28/01/2012    0 recensioni
Non sono molto brava con le presentazioni..ma quello che vi posso dire è che questa è la mia prima f.f è spero tanto che possa diventare una delle tante..
Cosa volete che vi dica ancora, seguitemi e non perdetevi le mie pazze idee!!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Sono arrivata ad ‘Amburgo, in Germania, all’età di 4 anni insieme alla mia famiglia; era come se dovessimo ricominciare tutto da capo, e abbandonare l’Italia era come lasciarsi alle spalle tutto quello che era successo facendo si di riiniziare una nuova vita
Adesso che sono cresciuta sono felice di essere qua, ma da come ero a 4 anni a come sono adesso le cose non sono cambiate molto…Mi sono sempre sentita un pesce fuor d’acqua, una persona che non ha mai avuto amici, mai invitata a una festa di compleanno, mai andata a fare un giro nel centro della città con qualcuno, e soprattutto mai stata con un ragazzo..
Sono restata nel mio guscio per così tanto tempo che ormai il dovermene liberare a 17 anni è così difficile…credo che me ne dovrò fare una ragione!!
Scendo giù dall’autobus e mi dirigo verso la mia scuola, o come la chiamo io “il mio peggior incubo”. Dopo aver  varcato la temibile soglia mi ritrovo davanti a questo immenso  corridoio con ragazzi o ragazze di tutte l’età che si salutano, si abbracciano o si scambiano qualche effusione…… Senza pensarci un secondo di più oltrepasso quella specie di massa di corpi appiccicati gli uni agli altri, e dopo averlo fatto salgo le scale di corsa che mi porteranno verso la mia classe, la famosa 4B….Vi starete chiedendo perché famosa!? Beh per due semplici motivi: troie e gruppetti. Troie perché pensano o a quello o a come farsi notare dai ragazzi per poi fare… quello.. Gruppetti  invece perché  siamo divisi in: tranquilli, streghe o streghe/tranquilli.
Personalmente l’unico gruppo che m’interessa veramente sono io, io, io e poi… io!
Entro nella mia classe e, grazie a dio che non c’ è ancora nessuno, mi siedo al mio posto in seconda fila; mi tolgo la giacca che appoggio allo schienale della sedia e insieme tolgo le mie cuffiette spegnendo il mio mp3 e intanto prego i santi che me la portino buona, almeno oggi!. Dopo neanche cinque minuti iniziano ad arrivare parte dei miei “compagni d’avventure”, e senza nemmeno degnarmi di un saluto o di uno sguardo entrano iniziando a parlare tra di loro o ad uscire dall’aula….Ormai non me la prendo più se non rivolgono la parola, l’ho voluto io e l’hanno voluto loro!! ..Dopo pochi minuti arriva anche la mia compagna di banco Jess….anche con lei ormai e solo “ciao” e basta, e pensare che l’anno scorso eravamo unite come non mai e ci aiutavamo a vicenda, e in più avevamo scoperto di avere una passione chiamata, Tokio Hotel….., ma ormai passione o non, non ci rivolgiamo neanche una minima parola, lei sta’ con le altre mie vicine di banco, Rebecca, Lucy e Sara!!! In fondo io sono solo  diventata un fantasma.
Mentre sono assolta dai miei pensieri entra nella classe il prof di matematica, che senza essere minimamente calcolato dal resto della classe inizia a scrivere alla lavagna una specie di problema..
-  Buongiorno ragazzi e ragazze, e mi raccomando la prossima volta di gettare il rispetto giù dalla tavoletta del water!! – Accenno una piccola risata sentendo le parole del prof, mentre gli altri iniziano a rimettersi ai loro rispettivi posti, imprecandogli ogni minima cosa che gli passa per il loro cervello.
- Fate questo problema e poi consegnatemi i fogli! Prova minimamente ad appoggiare l’occhio sul foglio del vostro vicino e giuro che vi espello da questa scuola, anzi no, da questo paese!-
- Grazie prof lei si che è sempre gentile- replica Mark, per poi mettersi a fare il compito.
Sarà stano la cosa, ma mi piace questo professore.. non in senso che è un bell’uomo, anzi tutt’altro e altro un metro e una calzetta, porta gli occhiali ed è in testa ormai i capelli l’hanno abbandonato  da un pezzo…..ma  nel  senso che cerca di farsi rispettare anche quando il rispetto l’ha sotto i piedi….come me, che ormai il mio si è fatto già cremare!!
Abbandono per un attimo i miei pensieri provando a concentrarmi sul problema, inutilmente. Alla fine scrivo due cavolate messe in croce, e aspettando che qualcuno consegni  prima di me, ritorno con la testa ai miei pensieri che questa volta mi riportano da lui, e soprattutto dal desiderio di poterlo vedere anche se fosse solo una volta, poterli dire almeno “ciao” nient’alto.. Ma so di già che questo sogno non si realizzerà mai…cioè come potrebbe mai Bill Kaulitz in persona accorgersi di una come me, che non ha neanche un amico con cui confidarsi, quando lui può avere il meglio del meglio.
  Mentre mi sto’  scervellando di questo mio sogno irraggiungibile, noto che le mie vicine di banco hanno già consegnato il compito  compresa anche tutta la classe, manco solo io; facendo finta di niente mi alzo dal mio posto e porto il foglio al prof senza degnarlo di un minimo sguardo…per colpa mia avrebbe potuto riprendere  la lezione del giorno prima; che peccato!. A salvarmi da una presunta aggressione da parte sua c’è la campanella… - Bene ragazzi ci vediamo la prossima settimana, e mi raccomando tenete la testa sulle spalle e non sulle nuvole – mi becco una sua occhiata di rimprovero senza, però, farsi notare dagli altri.. –Arrivederci prof- urlano quelle oche delle mie compagne mentre prende le sue cose e se ne esce dall’aula.
Le altre ore passarono velocemente, anzi non mi ero neanche resa conto che era già ora di tornare a casa!
Riprendo le mie cose ed esco da scuola andando verso la fermata dell’autobus, che a differenza di stamattina, è i ritardo, come sempre!! . Intanto che aspetto ritorno con la mente a quello che aveva detto il prof alla fine “tenete la testa sulle spalle e no sulle nuvole”, se io ormai la testa lo lasciata volare via da un po’!!! Dopo all’incirca mezz’ora  arriva l’autobus; salgo e mi vado a sedere sempre al solito posto con la musica che intanto mi frantuma i timpani.
Mentre sto’ guardando fuori dal finestrino il mio sguardo si posa si un enorme stadio chiuso dove c’è una ressa di macchine e di persone, maggior parte ragazze che sembrano impazzite, e alcune di queste piangono o si dimenano.. non riesco più a vedere nient’altro perché l’autobus riparte , ma alla fine non è che m’interessi così tanto cosa sta accadendo!
Dopo una bella oretta neanche, arrivo finalmente a casa.. Butto sul divano lo zaino insieme alla giacca per poi andare a tirare fuori dal frigo qualcosa da mangiare…. Salgo le scale ed entro nella mia camera tirando fuori i libri di scuola mettendomi a studiare per l’indomani.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Marty483