28/01/2012
3 recensioni
A Eralery,
perché mi ha contagiato con la sua passione per le Sirius/Mary.
E perché è un’autrice meravigliosa.
Ti adoro!
A tutti voi che avete aperto questa pagina
con l’intenzione di leggere Inevitabili ricordi,
Grazie!
Inevitabili ricordi ~
Umidità.
Dolore.
Non percepisci altro, chiuso in quella cella piena della tua disperazione. Non dovresti essere lì, sei innocente, Sirius.
Ti basterebbe anche poggiare i piedi su un pavimento più pulito, ti basterebbe anche abbracciare James un’ultima volta, ti basterebbe anche rivedere i suoi occhi, come la prima volta che l’hai vista. È inevitabile: i ricordi riaffiorano in te, chiari e limpidi, come appartenessero al presente…
Ti guardi intorno un po’ nervoso, incrociando, di tanto in tanto, gli occhi vispi e allegri di James. Attendi che la McGranitt – la donna con il cipiglio severo – chiami il tuo nome, invitandoti, forse non calorosamente, a sederti sullo sgabello e a indossare quel vecchio e rattoppato cappello.
La donna pronuncia un nome, ma non il tuo e nemmeno quello di James, chiama «Mary MacDonald» e una ragazzina dall’aria un po’ ribelle si siede con passo esitante sullo sgabello.
La McGranitt le infila il vecchio cappello, e, un attimo prima che le cada sugli occhi scuri, incrocia il tuo sguardo. È una casualità, ma per te è la casualità più bella del mondo.
Odi ricordare.
Ricordare ti fa star male, Sirius. Soprattutto se pensi a quante possibilità hai avuto, e quante ne hai sprecate. Chiare immagini passano nella tua mente, e continui a ricordare, cercando disperatamente di smetterla.
«Sai, Padfoot, la MacDonald si è fidanzata con quel coglione di Roberts…» cerchi inutilmente di restare calmo e impassibile dopo quelle parole pronunciate da James, impresa impossibile.
«E l’altro giorno li ho visti sbaciucchiarsi dietro un’armatura... Roberts sembra essere davvero felice: è la prima ragazza carina con cui si mette.» James vuole morire, pensi, sentendo una spiacevole fitta allo stomaco. Ha appena detto che Mary – la tuaMary – è carina.
«Prongs…» cerchi di avvertirlo, facendo suonare ‘Prongs’ come una minaccia «Prongs, smett…».
In quel momento entra attraverso il ritratto della Signora Grassa proprio Mary, accompagnata da un sorridente Troy Roberts.
«Devo andare…» mugugni, lanciando un’unica occhiata agli occhi, desiderosi di una spiegazione, di Mary.
«Mary…» sospiri, sperando di vederla apparire accanto a te, sorriso sulla bocca e felicità negli occhi. Ma l’oscurità non cessa, non senti nessuno spostamento d’aria, anzi, ti sembra di soffocare.
Mary è lì. Per terra. Senza vita. Gli occhi che ti piacciono tanto ti fissano senza vederti davvero, la bocca a cuore è leggermente dischiusa, i capelli scuri le ricadono in maniera disordinata sul viso.
Non riesci a credere, Sirius, che Mary MacDonald – la tua, Mary – sia morta.
Lei, che aveva sempre quella scintilla negli occhi; lei, che affrontava la guerra senza paura; lei, la ragazza di cui ti sei innamorato.
Senti le lacrime bagnarti le guance, ti accasci a terra e prendi le sue mani fredde tra le tue, sussurrando qualcosa che avresti dovuto dirle molto tempo prima.
«Ti amo, Mary.»
Angolo di Hugguccia (?):
Buonasera plebei! Sono emozionata, per Merlino, è la mia prima Sirius/Mary! *muore* Okay… non credo di averla seriamente pubblicata!
Be’, spero si sia capito il contesto della storia: le parti senza corsivo (?) sono nel periodo in cui Sirius è ad Azkaban, le parti in corsivo, invece, sono ricordi.
Spero che vi sia piaciuta, personalmente a me piace. (:
A presto, lasciate un commentino se vi va!
Francesca <3