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Autore: AngelOfSnow    29/01/2012    3 recensioni
{ Ecco a voi il continuo de:"Il Canto Della Maga". Spero vi piaccia }
Non potevo sopportare come la mano di Cristian toccasse la guancia di quel corpo; oramai non era più mio, ma di Fubuki. Vedo come Yuuki parli allegramente, Rika battibecchi con Yue, Kain e Ruka finalmente come coppia e non come amici...
"Soffri Sakura?"
"..."
Non rispondo alla voce che in quell’ultimo mese mi avesse “tenuto compagnia”: Devil Satoshi, lo zio di Yue.
"Avanti Sunny, come fai ad osservare la tua vita passarti davanti senza dire nulla, eh? La Cross Academy... peccato che la distruggerai a breve!"
La risata rimbomba macabra su tutto, portandomi un moto di rabbia e disgusto infinito.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Takuma Ichijo, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sakura's Saga. '
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Capitolo 14: Ricordi infranti.



- I ricordi sono proiezioni di un noi passato.
Sono come uno specchio: una vita per costruirli e poco per infrangerli-

 
<< Cristian! Yue! Vi ho trovati! >>
 
Osservo i ricordi di Sakura con un nodo alla gola tanto che mi tocca cancellare una lacrima dal volto. Il sole è coperto da delle nuvole bianche, al contrario di quello che può sembrare, il cielo è limpido e di un azzurro intenso e adesso che ci faccio caso è particolarmente piacevole. Senza indugiare oltre poso lo sguardo su tre bambini che si rincorrono spensierati su un prato verde che abbraccia un piccolo stagno limpido e cristallino su cui si possono vedere i pesci.
 
<< Sakura... un giorno sposerai uno di noi due... vero? >>
La bambina li guarda sorridendo e abbracciando entrambi.
<< Ma io vi amo entrambi...>>
Uno schiocco leggero su entrambe le guance li fa arrossire visibilmente.
<< ...perchè dovrei decidere? >>
Continua Sakura abbracciandoli con l’innocenza dei propri 7 anni.
 
Le scene mi passano a rallentatore davanti gli occhi e, per quanto mi servisse, non posso contrastare Sakura in questo momento perché ancora stesa al suolo piangente e dolorante.
 
<<< Per quanto starai qui a piangerlo? >>
<< Haruhy, vattene...>>
Sospiro.
<< Non posso, perché, se ricordi, io sono te... >>
Non posso prendere il sopravvento su lei, ancora no, dannato Devil per quanto io ti avessi potuto amare, hai ucciso Iku, non te l’avrei perdonato. Faccio per girarmi per lasciarle intimità ma sento il movimento di Sakura e subito dopo mi blocca per un polso.
<< No, aspetta, voglio ricordarlo... non posso lasciare che il suo bel sorriso svanisca...non posso no... ti prego, dammi l’opportunità di ripercorrere ancora i nostri ricordi...poi sarai libera di distruggermi o imprigionarmi dentro di me, non farò nulla, dopo. >>
Mi si stringe il cuore e annuisco: la discendente di Yui è così determinata.
 
<< Stupido! Non vedi che Yuuki è rossa pomodoro? >>
Annuisce ridendo e tenendosi la pancia mentre con...Rika, si divertono a prendere in giro Yuuki.
<< Avanti Sakura, non la trovi divertente? >>
Dice Rika battendo il cinque a Yue mentre Yuuki batte i piedi due volte rifugiandosi tra le braccia della mia discendente.
<< Dai ragazzi per piacere! >>
<< Ok, ma solo perché sei tu a chiedercelo, ne Rika? >>
Con le lacrime agli occhi per le risate, annuisce.
 
Sono frammenti di ricordi, ognuno con la propria importanza e con la presenza di Yue e, seppur fossero stati lontani tre lunghi anni, l’uno non sentiva il peso della mancanza dell’altra o viceversa  perchè stavano costruendo ricordi.
<< Perché è morto? >>
<< No Sakura, perché l’hai ucciso...>>
Sono realista, sotto controllo o meno, è stata la Soul Rose a penetrare la sua carne come se fosse burro. L’ho sentito chiaramente quando cercava invano di liberarci da quel nero.
<< Smettila! >>
<< La verità fa male... >>
<< Smettila! >>
Mi siedo accanto a lei carezzandole, per quello che mi è possibile, la testa.
 
Il verde è il colore che spicca in tutto il paesaggio. Alcuni petali di margherita volano sospinti dal vento verso il piccolo bacino d’acqua che molte volte aveva osservato i loro giochi sfrenati. Si sporge, Sakura, per vedere i pesci che allegramente saltano e nuotano in una danza acquatica.
<< Yue...>>
Chiama sorridendo senza staccare i propri occhi dal bacino d’acqua, ma non riceve risposta.
<< Yue...? >>
Si gira e lo vede: è steso per terra con il volto verso il cielo ma con gli occhi chiusi. Dorme.
<< Shh... >>
Due braccia la circondano in un abbraccio caldo proprio nel momento in cui stava per scuoterlo appena; Cristian. Mi sorprende  vedere le mani di Sakura posarsi sopra quelle Cristian.
<< Lascia stare la mia principessa! >>
La voce di Yue arriva in tono giocoso tipico di chi sta inscenando un personaggio inventato, mentre si scambia un’occhiata eloquente con Cristian che non perde tempo a portare Sakura dietro la schiena.
<< Tu, semplice borghese, vorresti avere le grazie della mia principessa? >>
Si lanciano in una lotta giocosa con delle finte spade.
Spade che non possono uccidere.
 
Un altro singhiozzo la fa sobbalzare appena stringendomi il cuore. Non l’avrebbe passata liscia Devil per aver ucciso il suo Yue e il mio Iku. L’avrei polverizzato il prima possibile.
<< Haruhy...>>
<< Mh? >>
La guardo mentre mi porge la rosa insanguinata con mani tremanti.
<< Potresti...potresti incantarla? >>
La guardo stupita: avrebbe voluto che la rosa rimanesse intatta?
Senza dire nulla faccio in modo che la rosa non si decomponi ma anzi che rimanesse sempre rigogliosa.
<< Il peccato più grande che avessi mai potuto compiere. >>
Nego con la testa.
<< Penso che non sia la fine...devo proteggere Yui...>>
Lo dico di slancio vedendo i suoi occhi gonfiarsi di nuovo di lacrime.
 
Cristian e Sakura sono soli, di pomeriggio, in quello che di giorno sembrava il paradiso per i sensi. Lì nessuno li aveva mai trovati, lì nessuno aveva mai messo piedi all’infuori di loro. Aspettano Yue con trepidazione. Hanno scoperto tutto sulle loro famiglie,  del legame che li unisce e li separa contemporaneamente. Pensano che Yue non verrà, almeno non più, ma decidono comunque di rimanere. Sperano che il loro legame non si distrugga, sperano di poter stare ancora insieme come erano soliti fare. Negli occhi di Sakura vibra l’angoscia, in quelli di Cristian la preoccupazione: erano consapevole della gravità della situazione. Aveva vietato loro, il capo dell’Associazione Hunter, di vedere Yue e qualsiasi altro Satoshi. Cristian oramai era ben consapevole che quel veto non lo riguardasse: lui faceva parte dei Saempitaernum, ma Sakura no, avrebbe dovuto lasciarlo andare per sempre.
Per sempre fino a quando non si sarebbero scontrati mortalmente.
<< Non verrà..? >>
Dice dopo ore di silenzio Sakura, seduta sulla soffice erba, a suo avviso morta o dormiente, giocando con dei ciuffetti della stessa.
<< Non lo so...>>
Mormora Cristian con il cuore che pulsa in modo doloroso. Oramai aveva 13 anni, per quanto avrebbe tenuto nascosto il proprio doppio gioco?
Sorride amaramente Sakura notando le prime luci dell’alba spuntare timide all’orizzonte. Si smuovono entrambi, in sincrono, quando sentono un rumore sordo e un rantolo di dolore da dietro un albero. Sempre insieme, si preparano per attaccare con i propri poteri ma poi sospirano vedendo Yue al suolo pieno di lesioni più o meno gravi che si stavano rimarginando. Sakura afferra il volto del ragazzino baciandolo in ogni angolo, tranne le labbra, per la felicità. Cristian, invece, capendo il motivo di quel ritardo, comincia a  curarlo senza dire nulla.
<< Scusate il ritardo... >>
Dice sorridendo appena. Si guardano in volto cominciando a ridere;
Erano uniti.
 
Mi gusto quell’aria anche se non la sento davvero. È frizzante e pizzica appena.
 << Sakura. Hai deciso? >>
Annuisce ma un ricordo alquanto doloroso la fa singhiozzare ancora. So per certo che il fantasma del ragazzo non sarebbe scomparso come il suo corpo, o quasi.
<< Cosa farai con quel frammento? >>
Guarda il piccolo cristallo dorato con dolore. Non dico più nulla chiudendo gli occhi per ritrovarmi di nuovo all’interno di lei. Questa volta ci sono due specchi e non frammenti. Mi sporgo per vedere quello davanti a me e sorrido: tutte le memorie di Sakura sono lì, aperte e a me visibili.
<< Già, come tu vedi le mie io vedo le tue...>>
Lo dice sospirando ma senza smettere di piangere. I suoi capelli sono di un caldo marrone e gli occhi altrettanto caldi, umidi, in questo momento, e lucidi. Annuisco mettendo una mano sul vetro dello specchio trapassando dall’altro lato.
 
L’odore acre del sangue mi arriva subito al naso. Sposto lo sguardo sulle pareti che circondano un edifico: sono macchiate di sangue, alcune fresche altre no. Osservo la mia discendente notando subito una ferita al braccio e una gamba rotta.
<< Lascia andare quella donna vampiro! >>
La Soul Roseè a terra vicino il corpo di due donne, oramai morte. Continua a fare il proprio lavoro di cacciatrice ma piangendo interiormente. “ No ti prego no. Non voglio lottare contro di te...” lo pensa in modo struggente e doloroso.
Lo guarda con il cuore in gola. Guarda i suoi occhi cremisi e la donna che tiene in mano. Evita di guardare il rivolo di sangue che cola giù per il suo mento.
<< Yue...Yue fermo! >>
Non vuole perderlo ma lui sta vincendo. La sta distruggendo psicologicamente e fisicamente.
<< Lo sai che possiamo cambiare la storia...Yue! >>
Senza dire nulla il ragazzo si getta contro la mora che si difende come può ma finisce al suolo svenuta.
L’ultima battaglia prima di essere sigillata.
 Quella che Yue ha vinto.

 

*****

 
La presa che hanno i ragazzi sul mio corpo si allenta lentamente posso sentire chiaramente dei singhiozzi provenire alle mie spalle e posso sentire le lacrime rigarmi la guancia lasciando una scia dolorosa.
<< Cristian...>>
Non dico nulla guardando il vuoto davanti a me.
<< Cristian...>>
La stessa voce mi richiama mettendomi una mano sulla spalla e facendomi voltare lentamente. Aidou mi guarda con dolore facendo cadere ogni tanto dei cristalli dagli angoli degli occhi.
Allargo le braccia a Yuuki che corre nella mia direzione piangendo e stringendosi quasi subito a me in cerca di conforto. Le mie lacrime scendono lentamente e in modo solenne.
<< Perché...>>
Mormora Yuuki dandomi una stilettata al cuore: non lo so nemmeno io. So solo di aver visto soddisfazione ad ogni graffio inferto a Yue da parte di Sakura; so solo di aver visto la lama straziare con rabbia.
<< Yuuki...>>
Mi limito a dire girandomi da quella posizione e consegnando la ragazza a Kaname. Hanno tutti lo sguardo basso. Solo Takuma ha preso la propria katana cominciando a fendere l’aria in segno di dolore senza lacrime. Un segno che basta a farmi capire.
Vedo Rika scuotere il capo e stringere i pugni con la mascella contratta, vedo Zero abbracciarla e sento i suoi singhiozzi smorzati dalla stoffa della camicia dell’albino che la stringe a sé.

 
Devo uscire da qui...

 
Lo faccio sedendomi con la schiena poggiata al tronco di un albero.
<< Non lo so perché...>>
So solo che Yue è...
<< Morto. >>
Mi rizzo in piedi guardando in direzione di una presenza. Sobbalzo sul posto ma sono pronto a lottare.
<< Dammi Yuuki. >>

 

*****

 
Esco dallo specchio guardando Sakura, che ancora piange, con decisione.
<< Sakura... >>
<< Haruhy...>>
Lo diciamo insieme guardandoci negli occhi. Mi giro verso lo specchio dando le spalle alla ragazza mentre lei fa lo stesso. Ho vinto.
<< Pronta? >>
Dico.
<< Salva Cristian, prenditi cura di lui. Salva tutte le persone che ho amato. Tu puoi perché è il tuo disegno tutto questo. Promettimi di uccidere Devil nel modo più doloroso che puoi.  Hai vinto, ne sono consapevole ma se io adesso mi sigillerò all’interno di m-...te dovrai comportarti esattamente come me, almeno fino a quando non sarà il momento. >>
Annuisco sorridendo e guardando la sua figura dallo specchio. Sospira.
<< Sono pronta. >>
<< Ci vediamo Sakura. >>
Porto le mani al petto stringendomi appena e come se mi stessi lanciando contro lo specchio, lascio andare tutto il mio potere frantumando in mille schegge lo specchio e facendola cadere in un profondo e infinito sonno. La prendo in braccio per poggiarla contro la cornice incastonata di pietre violacee e cremisi. Le poggio il capo contro la cornice e, dopo aver guardato tutti i frammenti dei suoi ricordi, raccolgo il ricordo della foto poggiandolo vicino lei: gli avrebbe fatto compagnia in quella dimensione...
 Quando apro gli occhi, tengo ancora tra le dita la rosa maculata e il frammento di Yue. Sorrido sentendo l’aria sferzare contro il viso e guardando l’alba che adesso sta cancellando il passaggio delle tenebre. Sorrido.
<< Adesso è il mio turno. >> 

   
 
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