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Autore: lallyjunior    30/01/2012    3 recensioni
Una raccolta di episodi particolare che mostrerà il namecciano in una veste completamente diversa da quella in cui siamo abituati a vederlo: quella di padre e compagno. Momenti di vita quotidiana.
Quello di natale era già pubblicato.
La compagna del namecciano è Jess, un mio OC. Potete trovare la loro storia d'amore in due mie ff: "Gli opposti si attraggono" e "Una gabbia di matti" diverse tra loro.
Contate che il carattere di Junior si smussa leggermente intraprendendo una storia d'amore.
Le storie potranno essere di genere diverso, dal comico al romantico. Ma ammetto che punto principalmente a strappare un sorriso a chi legge.
Buon divertimento :) Recensite in tanti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era in piedi di fronte a lei. Il suo muscoloso corpo madido di sudore la sovrastava, era come se le sue dita blu la stessero stringendo tanto forte che l'avrebbero uccisa, in realtà era proprio questo ciò che avrebbe fatto: l'avrebbe uccisa.

Tremante e con un filo di voce Jess riuscì ad invocare per l'ultima volta il nome del suo amato, ma invano. Il suo corpo a qualche metro da lei giaceva inerme sul terreno sottostante.

Con un diabolico sorriso, quell'essere ripugnante aveva poggiato la mano sul suo petto. Dopo aver brutalmente ucciso Junior stava per uccidere anche lei. Un potente raggio di luce prese vita dal palmo della sua mano squarciandole il ventre in un istante di dolore e disperazione....

 

"Ah!" Ansimante Jess era scattata sul letto, sbarrando gli occhi e sollevando la schiena. Seduta ed ancora turbata passò una mano sulla fronte sudata. Era stato il peggiore incubo che avesse mai fatto. Osservò Junior dormire profondamente accanto a lei, era vivo. Era stato un incubo, solo un terribile e spaventosissimo incubo. 

Nonstante continuasse a ripeterselo l'ansia e l'inquietudine che l'avevano assalita non accennavano a sparire, il suo cuore non sembrava voler decelerare.

"Junior..." lo chiamò sperando di svegliarlo il prima possibile "Junior!"

"...Cosa c'è?" aveva chiesto il namecciano cercando di aprire gli occhi.

"Ho fatto un'incubo orribile... Entrambi venivamo uccisi da un nemico potentissimo... E' stato terribile!!"

Lasciando che l'attenzione calasse quasi subito il namecciano chiuse nuovamente gli occhi.

"Beh, era solo un sogno. Che vuoi che faccia..." rispose tornando a dormire.

"Sono ancora agitata, per favore fammi un po' di compagnia finchè non mi calmo..."

"Jess dormi. E lascia dormire anche a me. Era un sogno santo cielo!"

Ma com'era possibile che non gli importasse niente di lei?? Quanto era antipatico. Gli avrebbe volentieri tirato un pugno in quella sua testa verde. Si! Un pugno mentre dormiva! L'avrebbe talemente colto di sorpresa che di sicuro sarebbe riuscita a fargli male.

Ma per il bene della coppia decise di evitare.

Spazientita ed irritata Jess si alzò dal letto per andare a prendere un bicchiere d'acqua. Stupido e insensibile namecciano!

Erano passati pochi secondi e la velocità con cui Junior si stava per riaddormentare sorprese anche lui.

"Mamma, papà!!" Correndo il piccolo Dave era entrato nella sua camera da letto, facendolo tornare subito nel mondo reale.

"Dave? Che fai qui?"

"Papà ho paura!! Ho fatto un sogno bruttissimo."

"Anche tu? Torna a dormire!" aveva ordinato più spazientito di quanto avesse fatto con la sua compagna.

Gli occhi neri del piccolo namecciano incontrarono lo sguardo dolce della madre, tornata sulla porta della stanza.

"Mamma!!! Ho fatto un brutto sogno, posso dormire con te??"

"Certo tesoro, vieni a letto."

"Cosa??" Più sveglio che mai Junior sobbalzò nel letto "Maledizione Jess, diventerà una femminuccia!!"

"Beh non mi interessa, stanotte dormirà qui!"

"Lo sai che in tre non riesco a dormire!" aveva ringhiato in un impeto di rabbia il giovane padre.

"Beh, c'è un divano che ti aspetta in cucina. Accomodati!!" Non c'era soddisfazione più grande che vendicarsi del precedente torto subito.

Dave si era lanciato nel letto, vicino al padre che ringhiando fissava lo sguardo soddisfatto di Jess. "Fa quello che credi! Buona notte!!" Aveva urlato infine il ragazzo cercando di girare le spalle ai due per riaddormentarsi, nonostante la rabbia fosse entrata in circolazione nel suo corpo.

Abbracciati Jess e Dave si riuscirono ad addormentarsi quasi subito ed, anche se qualche minuto dopo, anche Junior era riuscito a tornare nel mondo dei sogni.

 

"Jess? Jess??" Entrato dalla porta di casa, dopo un lungo allenamento con Gohan, Junior si guardava intorno, non capiva dove fosse finita la sua compagna. Lui e Gohan avevano finito prima del solito ma ricordava perfettamente che Jess gli avesse detto di essere a casa tutto il giorno.

Scrutando le varie stanze con sguardo perplesso, Junior aprì la porta della propria camera. Sentì i muscoli tremare dalla rabbia che sperava per una volta gli potesse annebbiare la vista. Jess era avvinghiata a Goku, per di più nel loro letto. Le loro mani si torturavano, le loro lingue si accarezzavano in modo vistoso e passionale, la mano di Goku velocemente scivolò sul fianco della donna fino a risalire verso il suo seno. Junior si sentì esplodere.

 

"NO!" Gli occhi si spalancarono nel buio della notte preceduti da un urlo soffocato. Il suo cuore picchiava forte nel petto, ed il suo irregolare respiro rompeva il silenzio. Osservando suo figlio abbracciato alla madre dormire accanto a lui capì che era stato solo incredibile ed assurdo incubo. 

Non restava altro da fare che calmarsi e rimettersi a dormire, ma qualcosa glielo impediva, era assurdo, era come se l'ira scatentata da quel sogno non volesse dargli tregua, non volesse abbandonarlo.

Con tutto se stesso cercò di resistere, sentiva il bisogno di parlare con Jess, di avere una conferma che quella stupida immagine che aveva in testa non si sarebbe mai verificata.

Irrequieto si rigirò varie volte sul materasso prima di decidere di alzarsi in piedi.

"Junior cos'hai?" Chiese con voce di sonno la donna svegliata da tutti quei movimenti.

Irritato ed ancora angosciato Junior mostrò i denti "NON PROVARE MAI, E DICO MAI, A FAR ENTRARE GOKU DENTRO CASA, CHIARO??"

"Cosa? E perchè mai scusa? Adesso cosa ti prende?"

"NON AVVICINARTI MAI A LUI!"

Perplessi gli occhi di Jess lo fissavano interrogativi "Vieni a letto, perchè devi prendertela con Goku adesso... Nel pieno della notte...". Un'illuminazione le attraversò la mente. "Aspetta Junior... Non avrai mica... avuto un incubo?"

"Sta zitta." Voltandole le spalle l'uomo si avviò verso la porta.

"Dai, vieni qui!" Trattenendo una risata Jess lo richiamò con occhi dolci a riaccomodarsi accanto a lei. "Hai sognato me e Goku?"

Il namecciano tornò verso il letto. "Non farmici pensare!" rispose ringhiando mentre tornava a sedersi sul materasso.

Sorridente dall'evidente gelosia del suo uomo Jess lo abbracciò "E' solo un sogno, non succederà mai, nè con Goku, nè con nessun'altro."

Lasciandosi placare da quelle dolci rassicurazioni Junior lasciò scendere il suo corpo accanto Jess, sotto le sue piccole mani. Abbracciando la sua compagna ed il suo giovane figlio si riaddormentò, impaziente di andare il giorno dopo a dare una bella lezione a Goku.

  
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