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Autore: _Blume_    30/01/2012    0 recensioni
"..credevo che si potesse chiudere con il passato e andare avanti, ci ero perfettamente riuscita, poi..
[..]
Quando ho riaperto gli occhi, il primo istinto che ho provato è stato portarmi la mano destra agli occhi e allora ho letto qualcosa che avevo scritto sul palmo"
Katherina deve improvvisamente fronteggiare una situazione a dir poco surreale. Il passato, l'amore .. e ..
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Letter to God.

 
<<… quindi, contemporaneamente alla stesura della Vita Nova, Dante affronta un’altra fase letteraria, che noi chiameremo ‘Comica’; appartengono a questo periodo..>>

<< Professore, posso uscire?>>

<< Ehm.. certo, vai.. >>


 

Quando dicono che è possibile dare un taglio netto al passato, stanno mentendo.
Io credevo di aver chiuso.. ma mi sbagliavo.
Sono forte, mi dico. Sono forte. Sono forte. Sono forte. Sono for..  sono f.. son.. io..

 
 
<< Professore, mi scusi, posso uscire a cercare Katherina? Sono venti minuti che è fuori e non torna ancora..>>

<< Sì, sì, assolutamente.. E’ troppo che è via, non vorrei fosse successo qualcosa.. >>

 


Un passo.
Due passi.
Tre passi.
Quattro passi…
… Quindici passi…
…Trentacinque passi..
…Cinquanta passi.

BAGNI DONNE

<< Katherina? Sono Giul.. Oddio Kate, Kate, svegliati, svegliati..! Ohhohh.. Kate..>>

Respirare.
Respirare.

<< Signora, signora.. aiuto, aiuto.. una ragazza è svenuta!.... >>




Non so dove sono. So che sono svenuta.
Però qui si sta bene.. Ci sono le stelle, la luna, le nuvole.
Sto camminando tra le nuvole. Splendore.
Uhh.. una scrivania in legno e carta e una piuma d’oca e inchiostro..
 

“A VOLTE SCRIVERE E’ PIU’ FACILE E CI SI SENTE MENO SOLI.”

 
Il vecchio tavolo di legno reca incise queste  parole .
Scrivere .. mmh .. scrivere.
Ci sono!
 


Caro Dio,
come  stai? Lo so, scusa, è una domanda stupida, eppure, lo ammetto, mi piacerebbe sapere come stai.. già.
Io come sto?  Sono certa che sai come sto.. non bene.
Vedi, credevo che si potesse chiudere con il passato e andare avanti, ci ero perfettamente riuscita, poi.. bé  poi.. qualcuno da quel passato è tornato, i ricordi sono tornati. Ho paura. Non voglio stare male di nuovo; tu lo sai quanto ho sofferto, quante lacrime, quanti singhiozzi.
Confido tanto in Te, tanto.
Non è semplice smettere di amare qualcuno. Smettere di amare è impossibile.
Inizialmente credevo  fosse  assurdo non amare più qualcuno da un momento all’altro, poi, però, quando il dolore si è fatto più forte, tanto da rendermi difficile ogni azione: dal respirare, al mangiare, al dormire, mi sono resa conto che niente, niente davvero è impossibile.
Ho realizzato, in seguito, che il dolore è l’acido dell’amore , ne corrode la consistenza e pian piano lo trasforma da amore a semplice bene, poi rende il bene insofferenza , l’insofferenza rabbia, fino ad arrivare  a corrodere la rabbia e renderla pura , purissima indifferenza.
L’indifferenza fa male?
No. Quando si arriva a questo punto, il dolore, ormai, non circola più né nelle arterie , né nelle vene, né nei polmoni.
Siamo sangue, acqua e indifferenza.
Ciò che pesa e che fa male è la consapevolezza di non poter tornare indietro, l’amarezza di non poter più stringere la persona che sapeva far felice il cuore.
Vedi , Dio.. sono sicura che ci guardi, che ci ascolti.. ti chiedo solo la forza per poter andare avanti, questa volta davvero.
Amorevolmente  tua ..
                                                                                                    Katherina
 

 



Qui sembra tutta una magia.
Qui non si avvertono sensazioni contrastanti, solo una profonda calma interiore, credo sia la pace.
Mi sento così bene; non sono mai stata così.
Sorridere è un’azione spontanea, naturale.
Eppure so che non è ancora il momento, no.. Non posso trattenermi qui ancora a lungo. Non è adesso la mia ora.

 
<< Spostatevi! Fatela respirare.. via, via! >>


Sento. Sento le loro voci.


<< Kate.. ohh.. tesoro, ti prego.. >>


Giulia, amore, ti sento. Ti sento.
Dio, ti supplico, aiutami a capire.
 

<< Katherina! Katherina! >>

<< Si sta svegliando.. shh.. non fate chiasso! >>

 
 


Quando riapri gli occhi dopo un lungo sonno, ti sforzi così tanto e cerchi in tutti i modi di adattarti alla luce; la testa ti girà, come se fossi appena sceso da una giostra.
Da quanto mi hanno riferito Giulia e le altre sono rimasta senza sensi per una decina di minuti.
Strano.  A me era sembrata un’eternità.
Bé, allora forse il tempo è davvero qualcosa di totalmente convenzionale, un limite creato dall’uomo per evitare di perdersi nei meandri di un universo troppo grande, governato da un’intelligenza esasperatamente e straordinariamente superiore.
Tutto ciò che ricordo di questa  mia ‘esperienza iperuranica’ è un enorme senso di pace e bianco.. e la lettera.
Quando ho riaperto gli occhi, il primo istinto che ho provato è stato portarmi la mano destra agli occhi e allora ho letto qualcosa che avevo scritto sul palmo:  “Sol lucet omnibus”  (Il sole splende per tutti.


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Spazio dell'autrice.

Salve!
Ho scritto questo racconto, se così si può definire, di getto, pensando un po' a me.
Mi piacerebbe che arrivasse questo messaggio a chiunque ha letto queste poche righe:
"Qualsiasi conflitto interiore ci stia affliggendo, non siamo soli, qualcuno ci osserva e ci sostiene. Il sole splende per tutti".
Un bacio. 
Blume.
  
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