- Sono tornata con il secondo capitolo di questa long fic senza pretese, altri due missing moments di Hermione e Draco che li porteranno ad alcune interessanti rivelazioni! Leggete per scoprirne di più :)
- Ringrazio anche le persone che mi hanno recensito, che hanno messo questa storia tra le seguite/ricordate/preferite!
- Grazie di cuore davvero!
«motivazioni II»
E' ridicolmente stupido.
Calma, Hermione,
calma!
Stava
tamburellando con le dita sul banco almeno da cinque minuti,
in attesa del verdetto.
Stai tranquilla,
andrà tutto bene...
La Professoressa
McGranitt camminava spedita lungo l'aula, passando
tra le file di alunni seduti in attesa. I fogli si distribuivano mano a
mano
che procedeva, svolazzando tra le mani di un disperato Paciock, di una
indifferente
Lavanda, di un rassegnato Ron, e infine uno di questi si
posò davanti agli
occhi di Hermione. Il suo cuore perse un colpo, chiuse e
aprì le palpebre un
paio di volte per accertarsi di aver letto correttamente, forse aveva
mangiato
pesante a colazione e ora ne stava subendo le conseguenze avendo
allucinazioni
da mal di stomaco. Aveva letto che erano molto comuni a chi soffre di
stress e
si sfoga con il cibo... A dire la verità era solo una scusa,
se l'era appena
inventato.
Alzò
le mani tremanti e avvicinò il compito di Trasfigurazione:
lì,
con una calligrafia nitidissima e rosso fuoco, se ne stava la sua
più temibile
paura.
"B".
Non ci poteva
credere. Ripercorse mentalmente i giorni precedenti
il compito, i molteplici ripassi li aveva fatti, gli appunti li aveva
trascritti correttamente, le lezioni le aveva seguite
scrupolosissimamente.
Niente, Hermione Granger aveva toppato in Trasfigurazioni.
Ora, nemmeno
nell'angolo più remoto della sua mente trovava spazio
l'idea di un possibile errore nella materia che prediligeva, ma era
ancora
sopportabile l'accaduto. Certo, le sarebbero serviti un paio di mesi
per riprendersi,
ma lo avrebbe superato. Non era forse la strega più
brillante della sua età? Il
macigno che rappresentava quella "B" nel suo stomaco, quindi, era
ancora digeribile confrontato con ciò a cui stava per
assistere il suo occhio
vigile.
La professoressa
McGranitt aveva fatto svolazzare l'ultima fila di
compiti corretti, uno di questi dritto nelle mani di Malfoy. Lui,
già
rassegnato alla solita "C", per non parlare di quella "D"
che solo a ripensarci si sarebbe buttato giù dalla Torre di
Astronomia, per un
attimo perse l'equilibrio e stava per capitombolare dalla sedia
spiaccicando il
suo muso da furetto sul pavimento di marmo se Pansy Parkinson non
l'avesse
acchiappato prontamente per un braccio.
«Ho
preso una A!» si sentì un boato ed Hermione
sperò
con tutto il suo cuore fosse stato frutto dell'indigestione mattutina
di succo
di zucca. Malfoy l'aveva battuta, perdipiù su un terreno a
lei favorevole e non
su un campo di Quidditch a cavallo di una maledettissima scopa.
Non ero la
strega più brillante della mia età?! Draco
Malfoy, una
A! E' inconcepibile: lui, stupido e ignorante com'è! Ma di
certo non posso
insinuare che la McGranitt possa aver sbagliato valutazione, la
professoressa
non sbaglia mai...E quindi?! "E quindi, Hermione, non è
stupido come
pensavi", così mi dice la coscienza... Oh, ma zitta un po'
tu!
Poteva passare
che qualcosa le era andato storto, poteva passare
che magari aveva copiato male due righe di appunti, ripensandoci poteva
essere
stato quel pomeriggio in Sala Comune quando Ron le aveva
accidentalmente
versato la Burrobirra comprata ad Hogsmeade sulla pergamena, poteva
anche
passare che aveva preso una stramaledetta B, ma di una cosa era sicura:
non
poteva assolutamente mandare giù il fatto che quell'essere
ignorante e stupido
come un caprone avesse preso una dannatissima A!
E' nauseantemente so-tutto-io.
«Hermione,
potresti passarmi gli appunti della
lezione?»
«Scusami,
Hermione, non è che mi spiegheresti la consegna
per il compito di Pozioni?»
«Hei,
Herm, ti scoccia se do una sbirciata alla pergamena di
Trasfigurazione per domani?»
Queste erano le
voci che inseguivano la Granger giorno e notte, le
uniche voci, a dire la verità, che Malfoy sentisse dirette a
lei. Di una cosa
era certo: quella ragazzina si gongolava nel ricevere tutte quelle
attenzioni,
non vedeva l'ora di alzare quella mano per rispondere ai professori, di
ribattere saccentemente quando qualcuno sbagliava, di mettersi in bella
mostra
per essere una nauseante so-tutto-io. Certo, Malfoy pensava anche che
le
secchione come lei servissero a qualcosa, ma in questo caso di sicuro a
lui non
ne tornava niente in tasca, non uno straccio di copiatura. D'altronde
non
poteva certo permettersi di chiederle i compiti sottobanco, era una
Grifondoro!
Tutto ciò che ci guadagnava, dal suo essere così
petulantemente ligia allo
studio, era un gran mal di testa a fine giornata, uno di quelli che
nemmeno
Madama Chips riusciva a curare con qualche strano intruglio.
Oh, ti prego
Salazar Serpeverde, falla smettere all'istante! Altro
che basilisco, qui ci vuole un esercito di anaconde per tenerla zitta!
«...no,
Ron, stai sbagliando tutto! »
«Granger,
quando la smetterai di fare la secchiona e
vantarti in giro per la scuola?» le disse Malfoy con
disprezzo mentre
uscivano dall'aula del professor Ruf.
«Per
tua informazione, non mi sto assolutamente vantando!
Sto solo aiutando Ron, ma tu questo non lo puoi capire!»
rispose lei,
dagli occhi sembrava le uscisse fumo.
«Cosa,
Granger? Non posso capire com'è essere una
so-tutto-io o come ci si sente ad essere ignorati dal ragazzo dei tuoi
sogni?» la prese in giro, facendosi spalleggiare dalle risate
grosse di
Tiger e Goyle.
«Andiamo
via, Hermione» le sussurrò Harry,
prendendola per un braccio e allontanandosi da Malfoy.
«La
verità fa male, Potter?» gli urlò
dietro Draco,
prima che sparissero dalla loro vista, sfidando la Granger a sostenere
il suo
sguardo strafottente.
Ridicoli,
scappano perchè sanno che ho detto una sacrosanta
verità!
E quella stupida della Granger dovrà darci un taglio con le
sue manie di
protagonismo, perchè nemmeno la Legge Magica mi
potrà fermare dall'usare una
maledizione su quell'oca...
«Che
diavolo ci fate ancora qui, stupidi imbecilli?»
sputò addosso a Tiger e Goyle, che si dileguarono
immediatamente lasciandolo
solo nel corridoio. Si avviò con passo strascicato verso il
passaggio che lo
avrebbe portato direttamente nei sotterranei, risparmiando fastidiose
rampe di
scale che avevano la predisposizione di cambiare solo quando ci saliva
lui. Si
fermò, però, sentendo un singhiozzo strozzato che
proveniva da un bagno lì
vicino e deviò il suo percorso deciso più che mai
ad origliare qualche ridicolo
segreto di qualche ancora più ridicola matricola grifondoro.
«...stupida,
Hermione sei una stupida! Fare la secchiona
dalla mattina alla sera, in cambio di cosa? Sto stancando tutti, devo
smetterla... E' inutile tentare di cambiare la tua sorte di...
mezzosangue,
Hermione, sì, inutile, finchè persone stupide
come Malfoy non si rendono conto
che è per colpa loro che tu ora sei così,
così, così fastidiosamente secchiona!
Non capiranno mai che lo faccio solo per dimostrare di essere al loro
stesso
livello, mai...>
Malfoy si
voltò e corse verso i sotterranei, al sicuro da quelle
stupide rivelazioni inutili.
***
Andrea S.