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Autore: BeJames    31/01/2012    5 recensioni
Dopo l'abbandono di JJ,Reid è distrutto:si è lasciato sfuggire l'unica che abbia mai amato davvero senza riuscire a confessarle i suoi veri sentimenti.
Anche per questo,inizia ad odiare la new entry della squadra sostituta di JJ,Alexandra Evans.
Reid è deciso a rendere impossibile la vita di Alex,ma quello che ignora,è che la ragazza custodisce un segreto capace di cambiare la vita di entrambi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Spencer Reid
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Finalmente so cos’è ciò che chiamano felicità, è desiderare tutto quello che si ha”. (Marco Pedretti)

Un suono ovattato. Rimbalzata di qua e di là da mani amiche, che in quel momento sembravano solo rami secchi, minacciosi. Ecco come si sentiva Alex. Voleva chiudere gli occhi, voleva smettere di vivere. “Alex!Alex!”.Una voce maschile la chiamava, delle braccia muscolose la sorreggevano. Doveva essere Derek. “Alex!Sei al sicuro, sono Morgan!”.Le lacrime ricominciarono a sgorgare dagli occhi di Alexandra. Non le importava nulla di essere al sicuro!L’immagine di Spencer in un lago di sangue era ancora troppo vivida nella sua mente. Decise di aprire gli occhi;Derek la fissava, preoccupato. “Alex,siamo qui” le disse, abbracciandola “Siamo arrivati, e sono qui anche i paramedici”.Si strinse nell’abbraccio di Morgan, guardando ciò che aveva davanti. Un gruppo di paramedici si era stretto intorno a Spencer, e armeggiavano disperatamente per salvargli la vita. In parte, JJ vegliava su di lui, gli occhi blu bagnati di lacrime. “Spencer..” sussurrò,senza quasi accorgersene. “Stanno facendo il possibile, Alex. Stanno facendo il possibile”. David si inginocchiò in parte a lei, circondandole la spalla. Ad un tratto, un suono. Un fischio prolungato, come di macchinario. I paramedici iniziarono a scuotere il suo ragazzo con il defibrillatore. E Alex capì:Spencer la stava lasciando. La stava lasciando per sempre. Il corpo di Reid veniva scosso senza sosta dal macchinario che, in teoria, avrebbe dovuto salvargli la vita. Il fischio non cessò. Un medico scosse la testa, JJ si portò le mani alla bocca. Fu troppo. Alex si lasciò andare, si lasciò accogliere dal buio che le si formò intorno.”Alex!”,gridò David. Poi, più nulla.

Riaprì gli occhi piano, esitando, strizzandoli. Era in una stanza bianca..Era in ospedale. In parte al suo letto, David la scrutava con sguardo paterno e apprensivo. “Alex..” la chiamò, prendendole la mano e stringendola. “Spencer..” chiamò lei. “Piccola, devi riposare. Hai avuto un mancamento” le disse lui. Alex scosse la testa “Dave, dov’è Spencer?” chiese di nuovo. Rossi non le rispose, abbassando lo sguardo. “Lui è..” tentò Alex, cercando di trattenere le lacrime “..Morto?”.David scosse la testa “Oh, no, piccola, no!” si affrettò a negare. Alex buttò fuori un grosso respiro di sollievo. “Dov’è?Voglio vederlo” insistette. “E’ in terapia intensiva. Ha rischiato parecchio il nostro genietto stavolta, ma sembra essere fuori pericolo” la tranquillizzò. Alex si alzò seduta “Voglio vederlo!” ripeté. David le circondò la vita con il braccio, rimettendola sdraiata “Adesso non si può, Alex. Sta dormendo”.Lei lo guardò speranzosa “E quando potrò vederlo?”.David sorrise tiepidamente “Non appena si sarà svegliato”.Alex incrociò le braccia “Ci vorrà molto?”.David si lasciò scappare un sorriso “Non so dirtelo, Alex. Sei sempre la solita!”.Lei sorrise “Scusa”.David scosse la testa, accarezzandole la guancia “Non devi scusarti. E’ comprensibile che tu voglia vederlo dopo quello che vi è successo”.Alex annuì. “Ha rischiato la vita per me..” considerò, sospirando. David annuì “Direi che non c’è dimostrazione d’amore più evidente”. Lei abbassò lo sguardo “Già. Anche io lo amo..E’ per questo che devo lasciarlo andare..” disse “Ho deciso di cambiare squadra, Dave. Non voglio che Spencer rischi mai più la vita per me”.David la fissò di traverso “Lo sai, vero, che cambiare squadra non basterebbe?Lui è innamorato di te, Alex. Non ti libererai di lui così facilmente” la ammonì “Non puoi tirarti indietro proprio ora, proprio adesso che Oscar Evans è morto. E’ ora che inizia il bello!”.Alex sbuffò “Se mai lui vorrà rivedermi..” considerò. David fece spallucce “Perché non lo chiedi direttamente a lui?”.Alex sorrise.

Protetto dal camice e dalla mascherina verde, Jason Gideon si sentiva al sicuro. Si avvicinò al letto dove Spencer dormiva tranquillo e si sedette ad osservarlo. In quel momento, più di qualunque altro, si sentì colpevole. Colpevole di averlo abbandonato, quattro anni prima, lasciandogli solo una lettera. “Non sai quanto mi sento colpevole a venirti a trovare mentre non sei cosciente” gli disse “Ma, d’altronde, sono quattro anni che ti osservo da lontano, senza che tu te ne accorga”.Abbassò lo sguardo “Sono molto orgoglioso di come sei diventato, Spencer. Ti ho lasciato che eri un ragazzino, ed ora sei un uomo”.Gli prese la mano e la strinse “Tienitela stretta, quella bella ragazza. E’ una forza! Sono due giorni che minaccia i medici per poterti vedere!” rise piano, da solo. Si alzò, guardandolo ancora per qualche attimo “Ciao, Spencer”.Poi, sparì silenziosamente.

Quando Spencer si svegliò, la prima cosa che attirò la sua attenzione fu una folta chioma di capelli rossi. “Alex..” sussurrò. Alex si voltò verso di lui, spalancando gli occhi verdi “Spencer!” esclamò, buttandogli le braccia al collo. Iniziò a piangere, stringendolo forte.“Non sai che spavento mi hai fatto prendere!” lo accusò. Lui ricambiò il suo abbraccio “Sono contento che tu stia bene”.Alex annuì “Solo grazie a te” confessò “Perché l’hai fatto?Hai rischiato di morire”.Spencer sorrise “Te l’ho già detto, Alex. Perché ti amo. Ti amo, e voglio passare il resto della mia vita con te!”.Alex sbatté le ciglia “M..Ma..Tuo padre..” “Non mi importa se mio padre era il tuo patrigno!” la interruppe, premendo poi le labbra sulle sue. Alex cercò di trattenere a stento le lacrime “Anche io ti amo, Spence. Da morire!”.Si, lo amava. E, finalmente, sapeva che cos’era la felicità. Quella vera.

Epilogo.

Jason Gideon abbassò appena il finestrino del SUV. Li vide. C’erano tutti: Hotch, Jennifer, Emily, Derek, Penelope e un uomo sulla sessantina che, probabilmente, aveva preso il suo posto. Dietro di loro, Spencer e Alex uscirono dal portone dell’ospedale abbracciati. Ridevano, erano sereni. Li guardò scambiarsi un bacio tra le risa dei colleghi, sorridendo. Ora era felice. Spencer aveva davvero tutto, finalmente;non c’era più bisogno che lui lo seguisse. Ora c’era Alex a prendersi cura di lui. Ed era la persona giusta; gli era bastato un minuto per capire che era lei. Era lei che lo avrebbe sostituito. Era giusto così. Mise in moto la macchina e se ne andò, silenzioso, come era venuto.

FINE.

   
 
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