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Autore: mysticmoon    10/09/2006    1 recensioni
La vita è un'enigma infinito. Un giorno puoi essere in cima al mondo, bello ed apprezzato, ed il successivo sei steso nel fango, arrancando inutilmente per alzarti. Tutti possono cadere. Nessuno escluso. Neanche la stella della nazionale nipponica.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Capitolo 11

Dopo

Il Funerale

 

NdA: ci voleva anche un capitolo per dopo questa cerimonia, no? Non preoccupatevi, dopo questo basta con la questione funerale. E’ già durata abbastanza, non trovate? Ah, anche qui la cronologia è un optional (nel senso che ho messo brani di diversi momenti affiancati e non in ordine cronologico).

 

Patty e Holly rientrarono in casa quando il sole stava per tramontare.

Nell’abitazione c’era un gran fermento per le prossime partenze.

I primi a lasciare il gruppo sarebbero stati Julian, Amy, Philip e Jenny, che avrebbero preso il treno di lì a tre ore, così adesso le due ragazze stavano cucinando l’ultimo pasto della loro permanenza.

Martina e Colette, essendo la prima imbranata e la seconda ferita, non erano con loro a cucinare: Colette, era nel salotto assieme a tutti i ragazzi, escluso Tom, che si trovavano fuori per una nuova passeggiata durante la quale dovevano scambiare qualche parola in privato.

Dagli occhi gonfi ed arrossati, i presenti intuirono che era meglio lasciarli andare a riposare almeno fino all’ora di cena.

 

Roberto, steso sul suo letto, stava pensando al nuovo adulto che si era unito a lui nel ruolo di guida per i due adolescenti.

 

Roberto Sedinho  05 Marzo  ore 06:57 PM

 

No, non mi fido. Quella donna non mi convince neanche un po’. Vuole portare via Patty, ne sono certo. Lo so che è sua nipote, ma la vita di quella ragazza è qui, accanto al ragazzo che ama e nei tranquilli luoghi della sua infanzia, non in una grande e chiassosa metropoli come Londra. No, devo trovare qualche modo per impedire che Patty venga portata via dalla zia. Ma quale? L’unico possibile sarebbe… ma come posso proporre a Patty e Holly di farlo solo per impedire la separazione? E  Patty starebbe male per aver aggirato l’autorità della zia. E’ inutile pensare senza agire. Devo andarle a parlare assolutamente e chiarire le cose.

 

Sospirò, poi si tirò a sedere e, deciso, si diresse verso la porta.

 

Raiden giaceva sul suo futon a pancia all’aria, ascoltando il suono del vento che muoveva le fronde dell’albero vicino alla finestra.

Dopo tanti anni di dolore, finalmente si sentiva bene e felice di ciò che aveva. Quello era stato un giorno triste per gli occupanti della casa, questo era vero, ma sembrava che fosse un giorno qualsiasi dato il lieve ciarlare che sentiva venire dal salotto e dalla cucina.

Non viveva in una casa piena di vita da  molto tempo e nonostante il volume fosse un pochino sopra le righe, lasciava che quelle voci si mescolassero con il vento, creando una melodia che lui identificava come “il canto della vita”, una voce che portava in alto il cuore, lontano dai dolori terreni e più vicino alla spiritualità.

 

Raiden Tsunoshi  05 Marzo  ore 06:57 PM

 

Il canto della vita è stupendo. Tutti parlano mentre il vento muove le foglie, creando questa splendida melodia. La vita mi ha restituito la mia piccola Sylvia, luce degli occhi di mia figlia, ed ora ho anche una nuova famiglia. Sì, resteremo dagli Harper. Mi vogliono bene e a Sylvia farà bene stare con un ragazzo più o meno suo coetaneo. Naturalmente dovrò iscriverla a scuola e fare tante altre cose… ma sono felice. La mia vita ha finalmente ritrovato il suo senso.

 

La tedesca indossava ancora il completo grigio che aveva portato per la cerimonia, formato da gonna di lino lunga fino al ginocchio e camicia dello stesso tessuto, il tutto corredato da una sottile catenina d’argento e gli stivali neri fino al polpaccio.

Benji, nonostante la serietà della cerimonia, non aveva potuto fare a meno di ammirare la bellezza di quella che aveva spacciato per la sua ragazza in presenza di Mark Lenders. Quella sera gli sembrava ancora più bella del solito.

Lui quella sera indossava un paio di blue jeans scoloriti e una maglia a maniche corte blu scuro con sopra una felpa azzurra dotata di chiusura lampo.

Stavano camminando da quasi un quarto d’ora ed ancora non si erano rivolti la parola né guardati, imbarazzati per i fatti di quella mattina.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 07:11 PM

 

Benji, come mai mi hai invitata a seguirti? Avevi detto che dovevamo parlare ma ancora tu non hai aperto bocca? C’è forse qualcosa che ti turba? Che sia ciò che è accaduto stamattina? Vuoi parlarmi di questo?

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 07:11 PM

 

Colette… non so cosa mi abbia spinto a farlo, ma stasera voglio chiarire tutto. Desidero che tu sappia la verità e che tu viva una serata di pura gioia. Voglio farti vedere tutti i luoghi più belli di Fujisawa. Voglio che tu sia felice. Non importa se mi dirai di no o se mi odierai… sarò felice di essere insultato da te. Puoi calpestarmi quanto vuoi, trafiggermi con delle lance o buttarmi sotto un rullo compressore, se ciò potesse farti sentire meglio. Io desidero ripagarti per ciò che fai e che hai fatto per me.

 

Benji si schiarì la gola, attirando su di sé l’attenzione di Colette.

- Senti… ti andrebbe di andare a mangiare fuori stasera? Non ho voglia di passare l’ennesima serata con tutta quella gente. Ti va di stare un po’ da soli? Forse ti aiuterà anche a sentirti meglio.

Lo sguardo di Colette esprimeva tutto lo stupore che provava per quell’improvviso invito e per un attimo Benji ebbe il timore di aver sbagliato ad invitarla per mangiare da soli proprio in un giorno tanto particolare.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 07:12 PM

 

Vuole andare a cena con me? Cosa significa? Che la cosa di cui mi deve parlare sia più seria del previsto? E se non c’entrasse nulla ciò che è accaduto questa mattina? Se fosse una scusa per parlarmi di altro? Che abbia parlato con qualcuno in Germania? Oppure… cosa può spingerlo a invitarmi a cena? Possibile che sia solo per fare quattro chiacchiere amichevoli? Se rispondo di no lui ci resterà malissimo. No, non posso deluderlo, soprattutto data la sua estrema gentilezza.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 07:12 PM

 

Ecco, ho fatto un errore! Dopo la figura di stamattina e la menzogna a Maki e Mark è naturale che lei non ne voglia più sapere di me. Sono solo uno stupido indeciso che non è in grado di capire i propri sentimenti e che si dimostra molto attratto da persone affascinanti ed energiche. Se solo Colette capisse che io non voglio la volubile fiamma al mio fianco, ma il candido manto di neve ancora intatta… Voglio farti capire che io ci tengo a te oltre ogni limite immaginabile.

 

La giovane, sorridendo, annuì, spazzando via ogni timore dal volto di Benji.

 

Roberto entrò nella stanza della donna senza neanche bussare, trovandosi davanti a Katherine Gatsby davanti allo specchio, con le mani incrociate dietro alla nuca,  intenta a controllare se sulle sue snellissime cosce c’erano i primi segni della cellulite o che sui suoi preziosissimi fianchi non ci fosse un filo di grasso o segno del tempo che passava.

Per la sorpresa i suoi proverbiali occhiali scuri caddero a terra, svelando i suoi occhi grigi alla donna.

 

Roberto Sedinho  05 Marzo  ore  07:00 PM

 

Merda! Ma perché, tra tutti i pessimi momenti che potevo scegliere, dovevo arrivare mentre si specchia con indosso solo l’intimo? Certo che è davvero bella! Guarda che bel davanzale! E che culo sodo! Ehi, ma a cosa vado a pensare! Sono qui per questioni della massima serietà, non per guardare la zia di Patty in mutande. Però è bella… Roberto! Datti un contegno. Può essere anche la più bella donna che tu abbia mai visto… può essere quella con la miglior combinazione Culo/Tette… e anche quella con il sorriso più candido… ma da qui a fare pensieri su di lei… pensieri che mi fanno girare la testa e dimenticare che sono qui per discutere di Holly e Patty… Holly e Patty… Holly… e Patty… mamma mia quanto è bella… pensa a Jeff Turner in mutande… pensa a Jeff Turner in mutande… Oh mio Dio! Potevo scegliere almeno Clifford Yuma! Ma sto pensando a uomini in mutande? Mamma mia! Roberto, torna serio per la miseria! Non fare inutili viaggi mentali!

 

Katherine Gatsby  05 Marzo  ore  07:00 PM

 

Eccolo qua il porco! Cosa vorrà fare adesso? Meglio che faccia finta di essere a mio agio e sperare che se ne vada subito o che non provi a fare nulla di sciocco mentre tutti i ragazzi sono in casa. Oppure per loro è l’abitudine? Certo che mi sta fissando con aria allupata… sono bella e questo lo so… e non mi dispiace che lui mi ammiri… ma cosa sto dicendo?! E’ un pazzo, un maniaco che spia le donne mentre si cambiano! Certo che senza occhiali sta meglio!

 

Si voltò verso di lui e, con estrema tranquillità, gli fece cenno di chiudere la porta dietro di sé.

- Lo fai anche con le ragazze?- chiese, continuando ad esaminarsi.

- Cosa?

- Entrare in stanza senza bussare. Chissà quante volte hai visto mia nipote o le altre ragazze mentre si cambiavano.

- Kat…

- Signorina Gatsby- puntualizzò, voltandosi per esaminare anche i glutei.

- Signorina Gatsby, io non farei mai una cosa simile.

- E non la farà mai più. Sa che potrei denunciarla per la sua intrusione nella mia stanza?

- Ora non esageri. Non immaginavo che lei fosse in biancheria intima, altrimenti avrei bussato prima di entrare.

- Lascerò correre per questa volta… mi dica, cosa l’ha spinta ad introdursi nella mia camera con così poco garbo?

Roberto si dimenticò immediatamente dell’imbarazzo.

- Sono qui per chiederle, signorina Gatsby, se lei è il tutore di Patty.

- Sì. Sono l’unica zia di Patricia e la sua parente più prossima.

- Cosa farà con lei?

- Partiremo tra qualche giorno, giusto il tempo di convincerla a lasciare la responsabilità della vendita della casa ad una brava agenzia immobiliare e organizzare il trasporto del minimo necessario a Londra. Il mio appartamento è molto piccolo e posso trovarne uno più grande, ma mai abbastanza grande per contenere tutte queste cianfrusaglie.

 

Roberto Sedinho  05 Marzo  ore 07:01 PM

 

Che donna spregevole! Lo sapevo che aveva in mente qualcosa!

 

- Quelle che lei considera cianfrusaglie sono le uniche cose che legano Patty ai suoi genitori. No, lei non se ne andrà da qui.

- Mi sta sfidando?

- No. Sto cercando di fare il meglio per quella splendida ragazza.

- Complimenti audaci su una minorenne?

- Lei, signorina, deve essere ossessionata dal sesso! Come può dare ad ogni mia parola un significato tanto basso? Io ammiro Patty ma non la sfiorerei neanche con un dito.

- E il suo protetto?

- Non siamo qui per parlare dei rapporti tra Oliver e Patricia, ma per discutere sul futuro di quella ragazza che ha tanto sofferto e lottato per riuscire a stare assieme al ragazzo che ama da sei lunghi anni.

- Cosa vuole dire con “sofferto”?

- Smettiamola con questo “voi”. Mi dispiace essere io a dirtelo, Katherine, ma tua nipote ha tentato il suicidio, tre settimane fa, perché aveva paura che Holly potesse odiarla per sempre. Se lui non fosse arrivato avresti trovato un cadavere ad attenderti. E’ stata male e solo grazie a Holly lei sta meglio ed è riuscita a superare questi momenti. E lo stesso vale per Holly. Tua nipote gli ha donato una nuova speranza di vita e ha fatto in modo che lui si rendesse conto che può tornare a giocare a calcio e realizzare il suo sogno nel cassetto. Tu non puoi separarli. Sono legati in modo indissolubile e li uccideresti se li allontanassi l’uno dall’altra.

L’uomo cadde in ginocchio e si prostrò ai piedi della donna, che lo osservava con aria sconvolta.

 

Katherine Gatsby  05 Marzo  ore 07:04 PM

 

Patty… la mia piccola, coraggiosa Patty… ha rischiato di morire per il dolore causatole dalla lontananza da quel calciatore zoppo? E quel ragazzo sarà di nuovo la stella del Giappone grazie alla mia piccola? E’ così? Ed io che pensavo a qualcosa di così basso e carnale… il loro non è un legame basato sul corpo, ma sull’anima. No, ha ragione quest’uomo. Non posso essere la causa di nuovo dolore per mia nipote. Non posso farle questo.

 

- Ti supplico, Katherine Gatsby, non dividerli di nuovo.

La donna si accovacciò accanto all’uomo e sorrise. Un sorriso sincero di una donna con gli occhi pieni di lacrime.

- Non lo farò. Non sapevo quanto fossero legati mia nipote e quel ragazzo, altrimenti non ci avrei neanche pensato. Non la porterò a Londra con me.

Roberto sorrise e gettò le braccia al collo della donna, che strinse a sua volta l’uomo venuto dal Brasile.

 

- Holly… stai dormendo?

La voce di Patty spinse il ragazzo ad aprire gli occhi e guardare la ragazza che lo sovrastava. Lei si era sdraiata sul letto mentre lui aveva preferito riposare sul freddo pavimento, quasi sperando che la bassa temperatura lo aiutasse a rendergli un po’ dell’energia spesa in una giornata ricca di eventi.

- No.

- Senti freddo?

- No.

- Vuoi sdraiarti sul letto?

- No. Sto meglio qui.

- Va bene.

Holly guardò il volto triste della ragazza. Anche così, con gli occhi arrossati e il lieve trucco sfatto, la trovava bellissima. I lisci capelli le incorniciavano il volto come cortine di scura seta e quei suoi occhi, in quel momento arrossati per il grande pianto, erano per lui stelle di rara bellezza.

In quelle ore era stata molto forte: aveva stretto la sua mano con forza ed aveva pianto, questo era vero, ma non c’erano state scene di grave isteria ed il dolore non era riuscito a farla crollare neanche quando avevano finito di mettere la terra sulla buca che conteneva le bare dei suoi genitori. Aveva sentito uno o due commenti positivi su quella ragazza dai pantaloni neri e la maglietta di lana grigia, che si stringeva con forza nella leggera giacca di jeans e si sentiva orgoglioso del suo perfetto contegno. Era stata molto coraggiosa ma sembrava non essersene neanche accorta.

 

Oliver Hutton  05 Marzo  ore 07:25 PM

 

Patty, sei più forte di quanto credi. Tu non hai bisogno di me. Sei stata sempre forte e non sai neanche di esserlo. Sei stata talmente forte da non arrenderti davanti a questa vita che bastardamente sta tentando di distruggere ogni nostro sogno. Nonostante quella sciocchezza di tre settimane fa mi abbia fatto ridimensionare la mia visione della tua forza, io credo ancora che tu sia una ragazza forte e non puoi lasciarti andare. Non puoi farlo tu e neanche io posso farlo.

 

- Dobbiamo andare avanti. Non possiamo arrenderci. Dobbiamo restare insieme e lottare per il futuro. Loro non vorrebbero che buttassimo alle ortiche tutta la nostra vita perché loro non ci sono più.

Patty annuì, rincuorata dal fatto che almeno uno di loro due avesse la forza per sostenere l’altro nei momenti di sconforto come quello, quando erano soli in una stanza buia, in piena crisi per la recente sepoltura e con la testa pesante per i pensieri tristi ed il simultaneo richiamo della vita.

 

Patricia Gatsby  05 Marzo  ore 07:27 PM

 

Sei il mio sostegno in questo inferno e di questo ti ringrazio. Non sarò mai più sola, adesso, perché so che tu sarai sempre qui al mio fianco. Che sia questa la debolezza dell’amore? Che questo mio bisogno di te, questa dipendenza quasi morbosa, sia ciò che distrugge coloro che soffrono per amore? Che sia questa breccia la causa del mio desiderio di suicidio? Io ho tentato di farla finita non perché ero depressa, distrutta dalla responsabilità, ma perché sentivo che tu non saresti mai tornato da me e che quindi sentivo di non avere più l’unico appiglio da cui dipendevo completamente?

 

La grande pizza margherita a forma di cuore che il cameriere aveva portato al loro tavolo stupì non poco i due ragazzi.

- Ve la manda il proprietario del locale- spiegò il cameriere, tornando da loro con un brocca di vino rosso ed una di acqua- Ha detto che non gli capita spesso di ospitare celebrità come il grande Benjamin Price, uno dei più giovani portieri professionisti della Bundesliga, soprattutto se in compagnia di una così bella ragazza. Più tardi verrà qui per sapere come vi trovate e fare una bella foto. Sempre che a voi ed alla vostra compagna non dispiaccia di essere la prima coppia vip del nostro muro delle celebrità.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 07:37 PM

 

Mio Dio! Ed io che volevo solo trascorrere una serata tranquilla e priva di tensioni amorose con Colette… Ok, le volevo parlare di ciò che c’è tra noi in un ambiente tranquillo e davanti a una pizza… ma non in un ristorante con un proprietario patito di calcio che chiede autografi e tenta di organizzarci la cena! Uffa! Chissà come si sente lei in questo momento. Sorride ma si vede che questa storia la mette in imbarazzo.

 

Colette sorrise nervosamente al cameriere, con le guance rosse per l’imbarazzo che sentiva crescere in lei più guardava il giovane davanti a lei e quell’enorme pizza dalla singolare forma.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 07:37 PM

 

Che imbarazzo! Io non sono la sua fidanzata. Certo, lo vorrei… ma di certo non glielo dirò. Anche lui sembra disturbato da questo, ma più che imbarazzato mi sembra irritato per ciò che è accaduto. Sono certa che non se la prenderebbe mai con me… ma se lo facesse? No, sono certa di no. Ma è così nervoso… non ha mai amato la celebrità e questa uscita del proprietario è stata la peggiore possibile. Lo vedo… è molto nervoso. Ed è solo colpa mia se sta così. Deve essersi preoccupata per come mi sentivo e deciso di portarmi un po’ a spasso per farmi svagare o per farmi pensare meno alla mia spalla. Oh, mi dispiace Benji. Mi dispiace tanto!

 

- Colette, non preoccuparti- le disse Benji, improvvisamente apparso al suo fianco- Ci penso io.

Il giovane, sorridendo, tagliò la pizza in pezzi, permettendo così a Colette di servirsi in modo autonomo, senza dover chiedere aiuto a lui, poi le versò un po’ di vino e dell’acqua nel bicchiere.

- Questa è una serata e possiamo fare un piccolo strappo alla regola- le disse quando incontrò il suo sguardo sorpreso- Stasera sei mia ospite e devi essere servita come se fossi una regina.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 07:41 PM

 

Benji… sei dolcissimo. Sei irritato eppure nascondi i tuoi sentimenti perché sai che mi farebbe stare male.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 07:41 PM

 

Sei splendida. Se non avessi paura della tua reazione ti bacerei qui, davanti a tutti, incurante dei fotografi e dei rompiscatole di qualsiasi genere. Sì, mi sono innamorato di te. Ho scelto la neve.

 

Il dolce sorriso di Colette fece improvvisamente arrossire il portiere, che passò al suo posto e iniziò a mangiare, cercando di nascondere la dolce reazione che quella ragazza suscitava in lui.

 

Katherine presero da parte la sua ragazza subito dopo cena e la portò fuori, sulla veranda, per discutere loro di ciò che aveva deciso per loro.

- Patty, io ti voglio molto bene e vorrei portarti con me a Londra- esordì, vedendo subito il pallore invadere il volto della ragazza- Ma sono certa che tu non voglia seguirmi in Inghilterra, così ho scelto cosa fare.

- Resterai a Londra?

- No. Ora ho cose più importanti a cui pensare. Questa casa è grande ed, se davvero tu vuoi vivere sotto lo stesso tetto di Roberto e Oliver, io lo accetto. Ma ad una condizione, ossia che viva anche io con voi. Ne abbiamo già parlato e troviamo che due salari siano meglio di uno, soprattutto se continuerete gli studi.

- Andrò io a lavorare- intervenne Patty.

- No. Il tuo posto non è dietro un bancone di supermercato. Devi studiare e laurearti. Ne hai le potenzialità e non voglio che tu le sprechi. Io potrò collaborare per il giornale come corrispondente estera e, se non dovesse funzionare, potrei trovare un impiego qui. Sarà meno di ciò che guadagno a Londra… ma i soldi non fanno la felicità. Staremo insieme come una famiglia o quasi.

- Grazie zia. So che ti costa molto lasciare la tua vita.

- Oh, che sarà mai! Perdo solo una festa vip ogni tre giorni… interviste con i migliori attori di Hollywood…  cercare di infiltrarmi a Buckingam Palace… i negozi più alla moda del mondo… sì, credo che sia una scelta vantaggiosa.

Patty abbracciò la donna con forza, felice per ciò che era accaduto.

 

Katherine Gatsby  05 Marzo  ore 08:06 PM

 

Patty, per te rinuncio a molto, ma non posso fare altrimenti. Voglio che tu stia bene ed ho capito che questo è l’unico posto in cui tu possa stare. Spero solo di non litigare troppo con quel brasiliano dall’occhio lungo. Ho notato che sembrava aver apprezzato la visione di poco fa. Va bene che sono una bella donna e che spesso mi hanno fatto apprezzamenti anche pesanti… ma cavoli! Sembrava pronto a togliermi di dosso anche le ultime cose che avevo addosso! Ammetto che mi ha fatto venire i brividi. Mi sembra una brava persona ma non mi è piaciuto affatto il modo in cui mi guardava… ma a cosa sto pensando in un momento simile?! Dovrei dedicare tutta la mia attenzione a mio nipote, non a quel tizio che porta gli occhiali scuri anche quando dorme. Ma prima, quando gli sono caduti… devo ammettere che ha gli occhi di un colore poco comune. Ma sto ancora pensando a quel maiale!

 

Patricia Gatsby  05 Marzo ore 08:06 PM

 

Non ci separeranno… io e Holly potremo stare assieme… sono così felice! Mi dispiace che zia debba sacrificarsi ma sono troppo felice! Devo dirlo subito a Holly! Sarà felicissimo anche lui!

 

Patty si sciolse dall’abbraccio della zia in pochi minuti e corse immediatamente in casa per avvertire il ragazzo.

 

- Ma guarda quanto è bella la sua ragazza, signor Price! Certo che lei se le sa scegliere proprio bene le donne! Ha un sorriso splendido e due occhi che brillano come stelle! Come è fortunato!

Colette, per nulla tranquilla, rideva vedendo Benji diventare di tutti i colori mentre quell’uomo, un tipo di mezz’età ed il ventre prominente che si era presentato come il proprietario di quel locale, stringeva con forza la mano del portiere e lo guardava adorante, quasi fosse un dio sceso in terra.

- Non mi perdo una sua partita, signor Price, e sono onorato di averla nel mio modesto ristorante. Lo sa che la TV la ingrassa? E’ molto più magro da vivo. L’espressione imbronciata che ha è ormai leggenda. Signorina, ma il suo fidanzato ha sempre questa espressione?

Colette smise di ridere all’istante.

Non aveva l’aspetto di un uomo malvagio, con quella sua testa coperta solo sulla nuca da una scura capigliatura e la pelle dai toni europei. I tratti del volto, oltre agli occhi ed i capelli scuri, notò Colette, sembravano mediterranei, greco o al massimo italiano. Se a questo si aggiungeva quel sorriso un po’ sbilenco e l’aria da pacioccone, ne veniva fuori il ritratto di un simpatico ristoratore che, dopo quel breve scambio di parole, si stava dimostrando un po’ troppo invadente.

 Colette ci pensò un pochino, poi sorrise.

- No. Benjamin è una persona con un sorriso fantastico.

Benji divenne immediatamente rosso e perse la sua espressione piuttosto disturbata per dedicare un sorriso a quella dolce ragazza.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 08:24 PM

 

Non posso dire che lui ha sempre l’aria così severa perché non è vero. Con me ha sorriso più volte ed il suo volto è dolcissimo quando lo fa. E’ un ragazzo d’oro e, nonostante quest’impiccione sia divertente, non posso stare al suo gioco. No, lui è una persona con uno stupendo sorriso e devo dire la verità.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 08:24 PM

 

Dolcissima Colette, sei magnifica.

 

- Dice davvero? Allora facciamo una bella foto con il sorridente Benjamin Price e questa bellissima ragazza.

L’uomo rubicondo indirizzò il suo sorriso migliore in direzione di Colette.

 

Luca Antonioli  05 Marzo  ore 08:25 PM

 

Se questa ragazza riesce a farlo sorridere, ci vorrà poco per convincerlo a farsi fotografare con lei e firmare la foto. Certo che sembrano un elefante e una farfalla. Lei è così delicata… mentre lui potrebbe atterrare un grizzly con un pugno. Fanno un effetto strano assieme ma sono ben assortiti. Credo proprio che la loro foto mi frutterà un bel gruzzolo! Che ingenui che sono questi ragazzetti! Sono sicurissimo che accetteranno di farsi fotografare assieme e allora…

 

- Posso farvi una foto?

Benji  guardò Colette, poi le tese la mano, invitandola ad alzarsi.

L’uomo, felice, fece strada fino alla parete in legno e li fece posizionare davanti a questa.

- Benissimo- disse l’uomo- Adesso, signor Price, passi una mano attorno al fianco della sua fidanzata e sorridete.

Benji, senza esitazione, fece ciò che l’uomo aveva detto, stringendo a sé con delicatezza la tedesca.

Il volto le si imporporò lievemente ma cercò di apparire rilassata mentre l’uomo scattava qualche foto con la sua Polaroid.

 

Luca Antonioli  05 Marzo  ore 08:27 PM

 

Se questa foto la vendessi, potrei farci un bel po’ di quattrini. Fingersi un fan è stato un vero colpo di genio! Al costo di una pizza… io faccio uno scoop con tutte le O maiuscole. Chissà quanto mi pagheranno… un bel po’, essendo questo ragazzo una star internazionale. Sì, credo proprio di aver concluso un ottimo affare.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 08:27 PM

 

Credo che Colette si stia vergognando. E’ tutto il giorno che la spaccio come mia fidanzata ed in effetti non si è ancora lamentata… ma lei è sempre così dolce e disponibile… non credo che sia in grado di dirmi no. Non voglio costringerla a fare ciò che non vuole e lei potrebbe ribellarsi… ma non lo fa. E’ troppo buona con me. No, io non merito una ragazza come questa e lei non può rovinarsi la vita per un tipo del mio stampo. Assolutamente no. Io ti amo, Colette, ma non voglio rovinarti la reputazione e la vita soltanto perché sono uno sciocco egoista. Questa foto potrebbe fare il giro del mondo e causarti guai con tuo padre. No, non posso proprio permetterlo.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 08:27 PM

 

Benji è stato così dolce con me questa sera… E’ bello sentirsi apprezzata da lui. Sembra quasi vedermi davvero come la sua ragazza. Ma so che questa è solo una farsa. Sono una messa in scena che gli è sfuggita di mano.

 

L’uomo aveva appena preso in mano le foto quando Benjamin lasciò andare Colette e si avvicinò a lui con passo marziale.

- Posso avere le foto che ha scattato? Ho cambiato idea e vorrei conservarle per me e per la mia amica, tranne una, in cui compariremo io e lei, la firmerò e lascerò qui, dove potrà vantarsi di avermi ospitato.

L’uomo impallidì.

 

Luca Antonioli  05 Marzo  ore 08:27 PM

 

Come mai questo cambiamento improvviso. Che abbia capito l’inganno? Accidentaccio! E adesso come faccio? Conviene obbedire.

 

L’uomo gli porse le tre foto che aveva fatto al giovane, che ne fece due in piccoli pezzi che poi gettò per terra.

Colette lo guardò incredula.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 08:28 PM

 

Perché getta le nostre foto? Cosa sta facendo? Cosa gli sarà venuto in mente? Benji… perché l’hai fatto? Non vuoi farti fotografare con me? Potevi dirmerlo, accidenti! Potevi parlarne chiaramente! Non dovevi ferirmi in questo modo. Lo so che non potrò mai avere il tuo cuore e che sono soltanto un’amica pesante e sempre triste… ma potevi dirmi che non volevi farti vedere in giro con me. Avrei capito. Credi che non avrei potuto capire come ti sentivi? Lo so benissimo che non volevi vedermi al tuo fianco perché sono solo un problema, un peso per te. Io sono un peso per tutti. Per la mamma… per papà… e adesso anche per te. Sono solo un’inutile anoressica che spera di essere amata per quello che è ma sa che non vi riuscirà mai! Ecco cosa sono io!

 

Colette sentì le sue gambe muoversi guidate da una forza superiore, la sua disperazione, e con passo controllato si avvicinò alla porta del locale ed uscì.

Solo allora, quando fu all’aperto, iniziò a correre alla cieca, ignara della direzione presa. L’importante è che si allontanasse da lui, riuscire a trovare un luogo dove avrebbe potuto piangere e disperarsi senza che Benji le fosse accanto per lenire un dolore che era stato lui stesso a causarle.

 

Benji, nel frattempo, si era seduto ad un tavolo e stava parlando con il proprietario.

- Non voglio che la foto mia e di questa ragazza vadano a finire sui rotocalchi rosa. E’ importante.

- Ammetto di averlo pensato, signor Price. Il locale non va un granché bene, come avrà certamente notato. Un po’ di soldi mi avrebbero fatto comodo… ma sono un uomo felicemente sposato da ventidue anni con una donna per la quale ho fatto salti mortali e capisco quanto lei possa tenere a quella ragazza… ma dov’è andata?

Benji impallidì e si voltò.

Solo allora vide che Colette era sparita.

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 08:32 PM

 

Mamma mia! Colette! Dove sta Colette? Che stupido che sono stato! Deve aver frainteso. Sono stato un’idiota! Lei è molto sensibile e può aver capito una cosa per un’altra.

 

Senza parlare, Benji corse via, seguito con lo sguardo dal ristoratore che, sospirando, tornò in cucina..

 

Senza preavviso, Holly si trovò con Patty che gli passava le braccia attorno al collo, con grosse lacrime che rotolavano lungo le sue gote e un sorriso smagliante dipinto in volto.

- Cosa succede?- chiese, sorpreso dalla reazione della sua ragazza, che stava manifestando tutto il suo affetto per lui davanti a tutti gli ospiti della sua casa, che stavano salutando i partenti.

- La zia Kat resta- sussurrò- Non me ne vado io. Resta lei.

Holly si liberò dal suo abbraccio e la guardò negli occhi, sorridendo per la lieta notizia che aveva appena dato la sua adorata Patty.

- Davvero?

La ragazza annuì ed immediatamente si trovò rapita dalle labbra di Holly, che esprimeva davanti a tutti l’immensa gioia che provava.

Roberto si voltò verso la donna che aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza e le sorrise.

 

Roberto Sedinho  05 Marzo  ore 08:12 PM

 

Grazie, Katherine. Mi impegnerò per esserti d’aiuto e per evitare di trovarti in altre situazioni imbarazzanti. Certo che sarebbe bello dare una nuova sbirciata ad argomenti del genere… Che argomenti… Ma che sto facendo? Non posso avere pensieri così poco casti verso la zia della fidanzata del mio figlioccio. Ok, Holly non è il mio figlioccio ma è sotto la mia tutela. Io non posso vivere sotto lo stesso tetto di una donna che mi fa venire in mente certe cose! E’ contro natura! E potrebbe rendere le cose molto difficili. Inoltre… è bella ed ha un cuore, questo sì, ma ha anche difetti a bizzeffe e in certi momenti è fin troppo controllata… Ma perché penso a lei, maledizione! Pensa a  Jeff Turner in mutande… Pensa a Jeff Turner in mutande…

 

Katherine Gatsby  05 Marzo  ore 08:12 PM

 

Roberto, non l’ho fatto di certo per te, ma per la mia bambina. Sarà dura superare questo periodo… ma devo farlo. Ora Patty è una mia responsabilità. Inoltre… qui potrò controllarla da vicino. Ok, ammetto che Roberto ha sia degli occhi bellissimi che un sorriso bianchissimo… ma non significa che ti piaccia, Katherin Gatsby. No, lui è un uomo e non può piacerti un essere di quella specie, soprattutto se di quel colore. No, toglitelo dalla testa.

 

Nota dell’autrice sul pensiero espresso qui sopra:

Questa nota è messa qui per evitare le polemiche tanto care a noi italiani.

L’affermazione di Katherine sulla pelle di Roberto può apparire  razzista e sotto un certo punto di vista lo è,  lo so, ma ha delle ragioni che verranno spiegate nei prossimi capitoli, quindi evitate di fare polemiche perché tutte le affermazioni hanno un loro scopo e un loro significato che, come in questo caso, è nascosto.

Vi assicuro che non c’è volontà da parte mia di offendere una qualsiasi etnia.

Spero di essere stata abbastanza chiara e mi scuso se l’affermazione offende qualcuno.

Non è mia intenzione farlo e lo capirete appena leggerete il capitolo in questione.

 Questa affermazione non ha valenza razzista ma vi si nasconde un altro messaggio che ancora non siete in grado di cogliere.

 

 

Benjamin Price  05 Marzo  ore 10:21 PM

 

Idiota! Sei solo uno stupido idiota! Colette è chissà dove, sola e in lacrime, in una città che non conosce. E’ solo colpa tua! Solo tua! Come puoi essere stato così stupido! Come puoi aver fatto questo alla creatura più bella del mondo, la neve all’alba che hai detto di preferire all’uragano? Come puoi aver ferito quella ragazza che dicevi di amare. No, non ne sei degno, Benjamin Price. Non meriti l’affetto di quella ragazza. E forse, in questo momento, lei starà pensando con dolore ai momenti passati con quel buono a nulla di Benji Price, il portiere dell’Amburgo dal cuore di ghiaccio! Colette dove sei? Dove sei, piccolina?

 

Il gruppo stava tornando dalla stazione quando videro Benji seduto su una panchina, piegato su se stesso e con il volto tra le mani.

- Benji, cosa succede?- chiese Tom, sedendosi accanto all’amico.

Lui non rispose, continuando a nascondere il volto tra le mani che tante volte avevano afferrato una palla impossibile diretta a una porta di calcio ma che non erano state in grado di trattenere l’unica cosa che sembrava aver senso per lui in quel momento.

- Benji… stai piangendo!- osservò Patty, avvicinandosi all’amico.

- Lasciatemi in pace!- sbottò, saltando in piedi.

Anche alla fioca luce di un lampione distante era possibile notare il gonfiore e rossore di quegli occhi umidi- Non impicciatevi! E’ affare mio! Tornatevene a casa e non rompete i ciglioni!

Detto questo, corse via, lasciando sbalordita l’intera compagnia.

 

Tom Becker  05 Marzo  ore 10:23 PM

 

Cosa sarà successo? Sembrava sconvolto! E dove si trova Colette? Non era con lui?

 

Patricia Gatsby  05 Marzo  ore 10:23 PM

 

E’ successo qualcosa, me lo sento.

 

Mark Lenders  05 Marzo  ore 10:23 PM

 

Non ho mai visto Price piangere. Deve essere per via della sua ragazza. Avranno litigato… certo che l’ha messo KO. Lo capisco.

 

Colette correva da diverso tempo, incapace di orientarsi in quella città invasa dalle tenebre, accecata dalle lacrime e dai mille pensieri che le vorticavano nella mente, idee che facevano impallidire il buio di quella notte senza luna.

Era già inciampata più volte e ormai i suoi bei vestiti erano coperti di polvere ed aveva le ginocchia e i palmi delle mani scorticati.

 

Colette Montgomery  05 Marzo  ore 10:57 PM

 

Sono sola! Non ho nessuno! Pensavo che Benji mi volesse bene… invece sbagliavo! Ho sbagliato tutto. Nessuno vuole stare con me. Tutti se ne vanno quando io comincio a sperare che la cosa possa essere permanente. Benji mi ha illusa. Non volevo crederci… ma è stato più forte di me. Ti ho creduto Benjamin! Ho creduto a quella menzogna della relazione e a quelle belle parole che mi hai detto stamattina. Credevo di essere importante per te e invece… tu non vuoi neanche vedermi in foto! Non vuoi che la gente veda che eri in mia compagnia! Perché mi hai fatto questo? Perché? Sono davvero così inutile? Sono per caso una persona talmente debole che questa mia caratteristica si vede anche in una fotografia appesa al muro di un ristorante semideserto? Ha ragione. Io sono soltanto una debole ragazzina che nessuno vuole avere tra i piedi. Mamma… tu mi hai cacciata! Io ti volevo bene e tu mi hai fatta portare via! Hai rinunciato a me perché ero un ostacolo per la tua vita! E papà… lui vuole stare tranquillo e per questo mi ha mandato qui con Benji. Non vuole una figlia iperdepressa che gironzola per casa mentre lui si diverte con la sua nuova fiamma. Sono felice per lui… la merita un po’ di gioia… ma a me non resta nessuno! Sono sola. Anche tu mi hai lasciata per qualcun altro. Ve ne siete andati tutti quanti! Mi avete lasciata sola! Ma non posso restare qui. Non posso proprio farlo. Devo andarmene da questo posto.

 

Colette inciampò nuovamente e cadde a terra.

Sconsolata, si sedette ed osservò il ginocchio destro insanguinato. Grosse lacrime le pungevano gli angoli degli occhi ma le tratteneva. Non voleva piangere né attirare l’attenzione dei pochi passanti, così si tirò su e continuò la sua corsa senza meta, stanca e dolorante.

Si fermò solo quando vide davanti a lei un telefono pubblico.

Con le lacrime agli occhi, compose il numero del centralino.

- Centralino, mi dica.

- Vorrei addebitare una chiamata al signor Charles Montgomery, Beethoven Strasse, Amburgo.

- Una chiamata in Germania?

- Sì.

- Chi è lei?

- Colette Montgomery. Sono sua figlia. Per favore- disse Colette, trattenendo a malapena un singhiozzo- E’ importante.

 

 

 

 

 

 

 

  
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