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Autore: Todream    31/01/2012    1 recensioni
Ogni volta che vedevo un sorriso spuntare sulla tua bocca pensavo: “Sono uguale a lui.” (sono sempre stato io il più bello in ogni caso!) e ne andavo fiero. I tuoi capelli rossi come i miei, stesso taglio, stesse sfumature, insomma ogni volta che ti guardavo, vedevo brillare nei tuoi occhi nocciola una parte di me, che ormai se n’è andata via insieme a te, ma nessuno potrà mai privarmi dei bellissimi ricordi che ho di mio fratello, del mio angelo custode.
Spero di avervi invogliato almeno un po' a leggere questa fic, per me è importantissima, ed era già da un po' di tempo che mi frullava in testa quest'idea. Mi auguro vi piaccia!! Recensite
Lele
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Everything that I've never said

Un uomo sulla quarantina, alto, robusto e con i capelli rossi con qualche sfumatura bianca appena visibile, varcò la soglia della sua camera e andò a sedersi davanti alla sua scrivania. Guardò l’orizzonte dalla finestra posizionata di fronte a lui, aprì un cassetto e tirò fuori una pergamena. Prese una delle sue piume migliori e iniziò a scrivere.

 

Caro Freddie,
 
è da un po’ di tempo che non ti scrivo per chiederti come stai, quindi ti chiedo di perdonarmi se attendevi una mia lettera che non è arrivata. Sai qui con Roxanne e Fred Jr. ci sono molte cose da fare e di tempo ce n’è poco. Lui ti assomiglia Freddie,anzi ci assomiglia.
Sai che la mamma e il papà hanno deciso di prendersi una meritata vacanza in Italia? Prima però si sono assicurati che fosse tutto in ordine e ci hanno fatto giurare di comportarci bene, proprio come ai vecchi tempi. Loro non sono cambiati, mai noi si, soprattutto io, qui, senza di te. Credo che quando cresceranno lascerò i Tiri Vispi Weasley ai tuoi nipotini, hanno un talento naturale per queste cose, mi ricordano qualcuno sai? Una volta hanno lasciato un pacchetto di Mou Mollelingua fuori la porta di James, hanno bussato e sono scappati, lui credendo fosse un regalo di una delle sue tante spasimanti si è ingozzato e poi … be’ puoi immaginare, abbiamo dovuto portarlo al San Mungo perché ne aveva mangiate così tante! Ho riso moltissimo quel giorno anche se ho dovuto rimproverarli, ma se ci fossi stato anche tu, saresti stato fiero di loro come lo sono stato io.
Ma ti ricordi quando eravamo piccoli e già cominciavamo a mostrare un certo interesse per questo tipo di cose. Quella volta che abbiamo fatto esplodere una pentola in cucina perché stavamo inventando una pozione nuova e abbiamo aggiunto troppo Muco di Vermicoli e quasi ci rimettiamo la pelle! La mamma era furiosa ricordi? Ci aveva addirittura minacciato di farci pulire la soffitta per un mese se non l’avessimo piantata di fare esperimenti, e invece noi avevamo continuato ma non aveva mai avuto il coraggio di mandarci a ripulire quel posto lurido, perché non l’aveva mai fatto nemmeno lei. Chissà cosa c’era nascosto.
Poi ti ricordi quando al primo anno ad Hogwarts siamo entrati con Lee (manchi tanto anche a lui) nell’ufficio di Gazza (se così si può chiamare, sembra una raccolta rifiuti) e in uno dei suoi cassetti abbiamo trovato la Mappa del Malandrino? Da quel giorno abbiamo cominciato ad usare tutti i passaggi segreti e ne siamo diventati gli esperti numero uno. Siamo forse stati i primi ad andare ad Hogsmeade a undici anni. Quella probabilmente è stata la nostra prima avventura. Quanto erano buoni i dolci di Mielandia, per non parlare della bellezza degli scherzi di Zonko da cui abbiamo tratto grandissima ispirazione. E quando poi abbiamo, di comune accordo, donato ad Harry la fonte di tutta la nostra conoscenza? Non dimenticherò mai.
Ricordi quando invece abbiamo messo il nostro nome nel Calice di Fuoco, inizialmente avevamo pensato di avere avuto successo, ma in seguito siamo stati catapultai a terra con una lunghissima barba e capelli bianchi? Solo al ricordo mi viene da ridere, però mi rattristo al tempo stesso, perché se ci penso avrei voluto vederti invecchiare con me. Non passa giorno senza che io mi guardi allo specchio e veda un nuovo capello bianco,e non passa giorno senza che io mi chieda se avrei potuto fare qualcosa per impedire che toccasse a te. Anche solo una piccola cosa per evitare che accadesse, ma purtroppo non posso tornare indietro, se potessi l’avrei già fatto.
Una volta ho tentato di rubare Giratempo ma quando quelli del Ministero lo hanno scoperto non è stato piacevole.
 
Una cosa che sicuramente non scorderò mai è quando al nostro ultimo anno abbiamo seminato per la scuola le Paludi portatili provocando panico e divertimento ovunque e poi ci siamo infiltrati in una classe intenta a tenere i propri G.U.F.O. e abbiamo fatto scappare via la Umbridge, e poi abbiamo fatto la nostra uscita trionfale sulle scope e siamo volati via verso la nostra libertà e il nostro futuro che speravo avremmo vissuto insieme.
 
Non ho mai avuto l’occasione di dirti quanto tenessi a te, perché entrambi siamo stati sempre orgogliosi, bisogna ammetterlo, però tutti e due eravamo consapevoli del fatto che se l’altro non era nei paraggi ci sentivamo soli.
Ogni volta che vedevo un sorriso spuntare sulla tua bocca pensavo: “Sono uguale a lui.” (sono sempre stato io il più bello in ogni caso!) e ne andavo fiero. I tuoi capelli rossi come i miei, stesso taglio, stesse sfumature, insomma ogni volta che ti guardavo, vedevo brillare nei tuoi occhi nocciola una parte di me, che ormai se n’è andata via insieme a te, ma nessuno potrà mai privarmi dei bellissimi ricordi che ho di mio fratello, del mio angelo custode. Ho risposto così a Fred Jr e a Roxanne quando mi hanno domandato chi era la persona accanto a me nella foto che tengo sul comodino.
Sei la mia metà che c'è sempre stata quando ne avevo bisogno, e che ho sempre consolato quando ne aveva bisogno. Ci siamo supportati l’uno con l’altro, siamo sempre dipesi l’uno dall’altro. Siamo parte di una stessa anima Freddie, ed io Ti Voglio Bene anche se non te l’ho mai detto, non era necessario, lo sapevamo e basta. Perché so che anche tu me ne vuoi.
Parlo al presente perché so che tu sei ancora qui vicino a me e che stai osservando mentre le lacrime solcano il mio viso scrivendo questa lettera che è inutile spedire perché sai già cosa contiene.
Be’ Freddie, ora vado perché devo preparare la cena ai ragazzi e ad Angelina, a proposito, manchi anche a lei, manchi a tutti qui.

George

 
P.S.:Sento la tua mancanza ogni giorno.
 
 
 
Finito di scrivere, l’uomo spostò la sedia con un rumore e si alzò. Arrotolò la pergamena, ci legò intorno un nastro rosso e la ripose in una scatola , insieme alle altre, tappezzata con foto di due ragazzi dai capelli vermigli sorridenti che giocavano in un grande cortile.
A quel punto ripose la scatola nel ripiano più alto dell’armadio adiacente il suo letto e asciugandosi gli occhi, uscì dalla porta della sua stanza.
 
 

 ___________________________

 
 
 
Non molto lontano un ragazzo sulla ventina, alto, robusto, dai capelli rossi sedeva alla sua scrivania, guardava, come separato da un muro invisibile, le mosse di un uomo che gli assomigliava vagamente. Quando l’uomo sparì dalla sua vista, il ragazzo si munì di piuma e pergamena e cominciò a scrivere.
 

Caro Georgie,
 
ho bene in mente tutti i momenti passati insieme e devi credermi se ti dico che non ho intenzione di rimuoverli dalla mia mente.
Ho visto lo scherzo di Roxanne e Fred Jr, sono sempre stato fiero di loro e sempre lo sarò, come lo sono stato di te. Non mi hai mai deluso anche quando le aspettative non erano delle migliori, sei rimasto vicino a me anche quando gli altri se n’erano andati. Senza di te la mia vita non avrebbe avuto senso ed ora che sono qui, intento a scriverti una lettera che so non potrai mai leggere, mi rendo conto di quanto anche tu mi manchi. Con te ho passato i più bei momenti della mia (anche se breve) vita, e avrei tanto desiderato mandare avanti il negozio con te per un altro po’.
Non sai quanto vorrei vedere qualche sfumatura bianca tra i miei capelli così uguali ai tuoi, io non sto cambiando come avrei voluto fare insieme a te. Non era questo che avevo previsto per me, per noi. I Tiri Vispi Weasley sarebbero dovuti diventare una catena di negozi a livello internazionale, mondiale e a dirigerli tutti ci saremmo stati Io e Te. Saremmo diventati miliardari e avremmo potuto pagare una degna vacanza a mamma e papà, con alberghi a cinque stelle e tutto il resto.
 
Sono contento che non sia capitato a te. Non sarei stato forte come lo sei stato tu, mi sarei lasciato andare e ti avrei seguito, già da qui trovo complicato non poterti nemmeno sussurrare quanto ti voglio bene e quanto te ne ho voluto, l’unica cosa che posso fare per assicurarmi che tu stia bene è seguirti con lo sguardo attraverso un muro invisibile e sperare con tutto il cuore che non ti accada niente. Per il momento mi accontenterò di questo.
 
Sono sempre stato molto orgoglioso, come te del resto, infatti non ti ho mai detto quanto realmente avevo bisogno di te, solo ora però mi accorgo di quanto posso aver sbagliato, non ti ho mai fatto capire quanto eri essenziale. Ora voglio dirtelo anche se è troppo tardi: George Ti Voglio Bene come non ne ho mai voluto a nessun altro, sei davvero la mia metà (rimango comunque io il più bello, come sempre), il fratello gemello migliore che potessi desiderare.
Ora forse è meglio che vada, se rimanessi ancora riempirei pagine e pagine, ma in ogni caso non potresti leggerle, quindi non cambierebbe nulla. Prima o poi le vedrai una per una, tutte quelle che ti ho scritto e mai inviato.
Mi manchi sempre.

Tuo fino alla fine Fred

P.S.:Non piangere Georgie, ci rivedremo presto.
 
 
Terminato di scrivere, il ragazzo spostò la sedia senza fare alcun rumore e si alzò. Piegò la pergamena, la mise in una bustina sigillandola con uno strano timbro stampato in ceralacca rossa, la ripose in uno dei cassetti chiusi a chiave, insieme alle altre. Chiuse il cassetto e nascose la chiave. Fatto tutto ciò, asciugandosi gli occhi, riprese ad osservare senza battere ciglia, le azioni dell’uomo, separato da lui solo dal muro invisibile.
  
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