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Autore: MaryLouise    31/01/2012    3 recensioni
Lei e la sorella erano molto simili fisicamente, ma non avrebbero potuto essere più diverse.
Sospirò, stringendosi nella coperta. Il peso dell'anello con diamante gravava enormemente sul suo anulare sinistro, ma era un sottile cerchio di piume in confronto al marchio sul suo avambraccio.
Riusciva ancora a percepire il bruciore sulla pelle, il suo cuore intrappolato in una dolce e tenebrosa prigionia, la sua anima marciare sulla via per l'inferno.
La sua anima...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Tonks, Bellatrix Lestrange
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Everyone has secrets. Also Deatheaters.'
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Bliss - Muse


Bliss

 

Everything about you is how I wanna be
Your freedom comes naturally

Druella Black urlava di rabbia al piano di sotto.
Bellatrix sorrise maligna: sua madre avrebbe potuto gridare e scalpitare quanto voleva, Andromeda non sarebbe mai tornata a casa.
Si spostò sul fianco, poggiando la testa sul cuscino di velluto scuro.
La cornice d'argento sul comodino conteneva una foto di qualche anno prima, ritraente lei e le sue sorelle sulla neve.
Andromeda, il cui mantello era sporco di neve e fango, cingeva la vita di Narcissa con un ampio sorriso stampato in volto, Cissy muoveva freneticamente le mani nel disperato tentativo di sistemarsi le ciocche di capelli biondo cenere che l'umidità aveva reso intrattabili e Bellatrix, infagottata nella sua sciarpa di Serpeverde, ridacchiava maliziosa.
La somiglianza tra se stessa e Andromeda era notevole.  Non che fosse una novità, glielo avevano fatto notare molte volte.
I loro lineamenti erano gli stessi: il naso sottile, le labbra carnose, il mento vagamente squadrato.
Persino le loro iridi avevano la stessa tonalità, un marrone castagna con screziature di caramello.
La sorella le sorrideva imperterrita dalla foto, cercando inutilmente di dare un contegno a Narcissa che si disperava a causa dei suoi capelli arruffati.
Avvicinando gli occhi al vetro notò piccoli particolari che potevano essere distinti solo dopo un attento  esame.
Bellatrix e la sorella erano identiche se non si badava alle guance scarne e pallide dell'una rispetto a quelle piene e rosee dell'altra, ai loro capelli, al loro sorriso.
La chioma di Bella era nera come la pece, un ordinato groviglio di ricci.
Andromeda invece possedeva una capigliatura di boccoli castani, che le scendevano fino a metà della schiena e ondeggiavano come molle ad ogni suo movimento.
Persino il loro sorriso era differente; Bellatrix esibiva spesso e volentieri un ghigno malevolo, mentre Andromeda mostrava una dentatura perfetta, abbinata ad un paio di occhi da cerbiatta velati da spesse e scure ciglia.
Lei e la sorella erano molto simili fisicamente, ma non avrebbero potuto essere più diverse.
 
Everything about you pains my envying
Your soul can't hate anything

Dal piano sottostante le giunse la voce di Druella che sbraitava contro suo padre: purosangue e sporco nato Babbano furono le uniche parole che riuscì a distinguere tra i suoi strilli confusi.
Ridacchiò tra sé; Dromeda l'aveva combinata grossa stavolta. Era fuggita di casa per stare insieme a quel Mezzosangue di Tassorosso, Ted Tonks. Aveva rifiutato il matrimonio combinato, non poteva negare che la ragazzina avesse fegato.
Almeno non si sarebbe sposata con un idiota patentato che si sentiva potente solo perché era un Mangiamorte o con uno stupido damerino biondo - anche se, doveva ammetterlo, Malfoy era perfetto per la vita alla quale aspirava Cissy.
Sospirò, stringendosi nella coperta. Il peso dell'anello con diamante gravava enormemente sul suo anulare sinistro, ma era un sottile cerchio di piume in confronto al marchio sul suo avambraccio.
Riusciva ancora a percepire il bruciore sulla pelle, il suo cuore intrappolato in una dolce e tenebrosa prigionia, la sua anima marciare sulla via per l'inferno.
La sua anima...
Guardò un'altra volto la fotografia che stava sul comodino.
 
Give me all the peace and joy in your mind
I want the peace and joy in your mind

Andromeda sorrideva ancora e avrebbe sempre sorriso.
Per quanto l'idea potesse ripugnarle, sua sorella era fuggita per coronare il suo sogno d'amore.
Amore, Bellatrix non sapeva nemmeno cosa significasse realmente.
Non avrebbe mai conosciuto il suo vero significato, perché non avrebbe mai potuto amare un uomo come Rodolphus Lestrange, un uomo che era costretta a sposare per compiacere la propria famiglia.
La sua devozione andava interamente a Lord Voldemort, che qualche giorno prima le aveva concesso la rara opportunità di unirsi a lui, di servirlo fedelmente.
Il ghigno esibito nella foto non si poteva paragonare al dolce sorriso di Andromeda.
Tutto ciò che la riguardava era così facile da amare, Bellatrix invece non era nata per essere amata, né per amare.
Era nata per onorare il Signore Oscuro con i suoi servigi, per attribuirgli fama e gloria attraverso ogni suo respiro, per renderlo orgoglioso di lei.
Sarebbe sempre stata al suo fianco, nella buona e nella cattiva sorte, come si confà ad una buona moglie.
 
Everything about you resonates happiness
Now I won't settle for less

Sua sorella poteva vivere in pace, lontana dalle oppressioni e dai voleri della famiglia Black, lontana dall'odio di Voldemort, lontana dalla guerra.
Mentre Dromeda dormiva sonni tranquilli, il cuore di Bellatrix si dimenava per il timore di non essere all'altezza del proprio compito.
Chiuse gli occhi, con l'immagine della sorella ridente ancora impressa a fuoco sulla retina.
Andromeda aveva il cuore in pace, quello di Bellatrix invece, dal momento in cui la bacchetta di Tom Riddle aveva toccato il suo avambraccio sinistro, non esisteva più.




***

Sera.
Questa fic partecipa al contest Find your Muse! di Soul'sLullaby.
La canzone da me scelta è Bliss dei Muse (link sopra), qui le frasi/prompt che dovevo inserire:

- Pace; 
-“Tutto ciò che ti riguarda è così facile da amare”; 
-“La tua anima...” 

Spero sia stata di vostro gradimento, attendo di sapere cosa ne pensate.
Jo

The One Hundred Prompt Project
   
 
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