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Autore: CrazyMind    31/01/2012    1 recensioni
Al ritorno da un programma che li vede vincitori arriva sul cellulare di uno degli SHINee uno strano messaggio... di chi sarà? Che cosa vorrà? Saranno al sicuro i nostri cantanti? Renata... una ragazza italiana che conoscerà gli SHINee... che legame avrà con il resto della storia? Lascio a voi il piacere di scoprirlo! ;) Mi raccomando: RECENSITE IN MOLTI, mi servirà molto il vostro parere! ;) BUONA LETTURA!
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Siamo appena fuori il portone di casa nostra. Noi ti aspettiamo qui.- Non volevo che Taemin dovesse aspettare ancora se aveva bisogno d’aiuto ma poteva accadere qualcosa pure agli altri… meglio se loro rimanevano lì davanti al portone.
-Ok, arrivo subito. Non vi muovete!-
-D’accordo!- E chiuse la chiamata.
In due minuti li vidi. Stavano fremendo, come me del resto.
-Avete notizie?- Ci speravo, ma purtroppo scossero la testa negativamente.
-Dove aveva detto di essere quando lo avete chiamato?-
-Vicino alla gioielleria.-
-Ok, andiamo allora!- E ci avviammo verso la gioielleria vicino casa nostra ma, purtroppo, non c’era nemmeno la minima traccia di Taemin. Cominciammo a chiamarlo a gran voce ma non ricevemmo nessuna risposta. Iniziavamo a perdere le speranze e stavamo pensando di chiamare la polizia quando vidi un vicolo a me famigliare. Certo! Ecco perché mi era famigliare! Lì, Kim Tung, si era confessato. Se quel pazzo aveva qualche legame con Kim Tung, era meglio controllare… anche se non era proprio il posto in cui sarei voluto andare.
-R-ragazzi… non abbiamo controllato in quel vicolo…- E indicai quel luogo. Non era molto accogliente. Primo, perché era isolato, secondo, era completamente al buio e, terzo, lì vicino ci abitava gente poco raccomandabile.
-Forse hai ragione. Andiamo.- E ci avviammo verso quel vicolo. Facemmo pochi passi e vedemmo una figura stesa per terra, priva di sensi. Avevo già un dubbio e, quando ci avvicinammo sempre di più, riuscimmo a distinguere bene la figura.
-Taemin!- E ci avvicinammo a lui soccorrendolo. Pur scuotendolo non si muoveva. Vicino a lui c’erano quattro pacchi. Li prendemmo mentre Minho prese in braccio Taemin per portarlo a casa. Arrivati, lo poggiammo sul mio letto perché sarebbe stato più facile medicarlo se fosse stato necessario. Appena accendemmo la luce, vedemmo il corpo di Taemin pieno di lividi e con il sangue che gli usciva dal naso, dal labbro e anche un po’ dalla sua testa.
-Oh porca miseria! Cosa gli è successo?!- Eravamo tutti sconvolti ma non potevamo rimanere lì a guardare.
-Jonghyun! Tu e queste tue domande! Che caspita ne posso sapere io?! So solo che bisogna curarlo immediatamente!-
-Si… scusa… è solo che… sono leggermente scosso, sai?- rispose lui stizzito e andò a prendere le bende e il disinfettante per Taemin.
Dopo un’ora avevamo finito di curarlo e decidemmo di lasciarlo riposare nel mio letto. Però, le ferite sul suo corpo erano molte e penso che questo sia stata un’altra opera di quel pazzo. Come aveva potuto fargli del male? Ha appena 19 anni! Chiusi gli occhi e mi apparvero davanti agli occhi le sue ferite e i suoi lividi. Cominciarono a scendermi le lacrime agli occhi.
-È colpa mia. È tutta colpa mia!- sussurrai e mi misi le mani in modo che mi coprissero la faccia. Fortunatamente gli altri non mi sentirono. Dopo qualche minuto, Minho ruppe il silenzio che si era creato.
-Onew… come facevi a sapere che Tae era proprio lì?-
-N-non lo sapevo. Ho solo supposto.-
-Non mi sembrava. Mi pareva che, appena avevi visto quel vicolo, avessi capito subito che lì avremmo trovato Tae. Perché?-
-Ti è sembrato male. Come è possibile che…-
-Non mentire.- Questa volta aveva parlato Key. Mi girai a guardarlo con occhi sgranati. Di solito non usava toni così duri, nemmeno quando era molto serio.
-Non mentire, l’ho notato anch’io quell’espressione.-
-Key ma… come puoi dire che ho…-
-Se devo essere sincero, l’ho notata pure io ma pensavo di essere stato l’unico.- Continuò Jonghyun.
-Ragazzi ma vi pare che io…-
-SMETTILA! ADESSO CI DICI COME FACEVI A SAPERE CHE TAE SI SAREBBE TROVATO LÌ!- Key aveva letteralmente dato di matto. Mentre diceva queste parole si era alzato in piedi e, avvicinandosi a me, mi puntava il dito contro. Di solito non aveva istinti violenti ma, per sicurezza, Minho e Jonghyun lo trattennero e lo fecero sedere.
Li guardai e vidi nei loro occhi la stessa richiesta: “Dicci tutto”. E allora cominciai.
-In realtà, non sapevo dove si potesse trovare Tae ma, avendo cercato dappertutto non trovandolo e vedendo quel vicolo a me famigliare, ho pensato che fosse lì. Mi spiego meglio: in quel vicolo, qualche anno fa, quando ancora non vi conoscevo e non ero nemmeno entrato a far parte della SM Entertainment Accademy, mi capitò uno spiacevole episodio. Stavo tornando da scuola con uno credevo essere mio amico, un certo Kim Tung, e stavamo vicino casa sua quando, arrivati vicini a quel vicolo, lui mi trascinò con sé, addentrandoci sempre di più nel buio che vi regnava. Arrivati a metà strada, mi sbatté al muro e mi bloccò i movimenti con le sue mani. Inizialmente non ebbi paura perché era un mio caro amico, perché avrei dovuto averne? Poi però, mi disse queste esatte parole: -Jinki, dal primo momento che ti ho visto, mi sono innamorato di te. Il modo in cui ridi, il modo in cui fai ridere gli altri, il fatto di essere sempre disponibile per gli altri ed essere come un fratello maggiore per loro, sono doti che mi hanno fatto capire che persona stupenda e dolce sei.-  E cominciò a baciarmi freneticamente. Lì, in quel momento, cominciai seriamente ad aver paura. Conoscevo  Tung e soprattutto la sua forza. Era il campione indiscusso di lotta libera della scuola dove andavo io però, non avrei mai immaginato che mi avrebbe fatto quel che mi fece. Ovviamente cercai di respingerlo ma lui, con la sua forza non me lo permise e cercò, sempre di più, di “accarezzarmi” anche in punti in cui non avrei voluto. Dopo vani e vari tentativi riuscì a staccarmi da lui ma, evidentemente, fu quello l’errore più grande che feci. Vista la mia reazione cominciò a minacciarmi e a inveirmi contro dicendomi anche che lo facevo soffrire, che la causa delle sue azioni ero sempre io, che stava cominciando a non essere più razionale e che il suo istinto gli stava prendendo il sopravvento. Infatti, il suo lato da lottatore venne fuori e cominciò a picchiarmi. All’inizio mi venne incontro e mi diede un pugno sullo stomaco,  mi accasciai a terra, dolorante, sperando che fosse l’unico colpo che mi avrebbe dato ma mi sbagliavo di grosso. Vedendomi accasciato, cominciò a darmi calci a più non posso seguiti, ogni tanto, da qualche pugno. Dopo almeno un’ora che mi picchiava, iniziavo a perdere i sensi ma ero ancora cosciente quando vidi Tung che stava per darmi un altro calcio ma si fermò a metà strada con gli occhi sgranati fissi su di me. Continuava a ripetere –Che cosa ho fatto? Non ho diritto di vivere sapendo che ti ho fatto questo. Mi dispiace Jinki.- E mi lasciò lì, sanguinante, privo di sensi e quasi senza vita. Mi raccontarono che mi trovarono dopo due ore l’accaduto. I miei mi dissero che avevo rischiato molto. Avevo molte costole rotte, una frattura alla scatola cranica e altre cose che ora non ricordo. Dopo due giorni da quell’evento, Tung non si presentò più a scuola e non seppi più niente di lui. Mi dissero che si era trasferito in un’altra città per il lavoro del padre. Se volete avere una conferma dell’accaduto, questa- dissi alzando la maglietta e mostrando una grande cicatrice ormai bianca sul mio petto –me l’ha fatta lui.-
Per tutto il tempo del racconto, non avevano osato aprir bocca e ascoltavano in silenzio. Mentre avevo parlato, avevo tenuto sempre la testa bassa e nemmeno quando arrivai alla fine l’alzai. Non mi era mai capitato di parlarne con qualcuno, nemmeno con i miei genitori a cui avevo raccontato che dei ragazzi che non conoscevo e di cui non ricordavo i volti mi avevano picchiato perché non gli avevo dato dei soldi. Questa era la prima volta che ne parlavo apertamente con qualcuno e questo mi fece sentire molto meglio. Finalmente mi ero tolto un peso dal cuore. Mi sentivo più libero. E dopo, forse, due minuti delle lacrime cominciarono a scendermi. Non me ne resi nemmeno conto finché Jonghyun non mi abbracciò. Poi lo seguì anche Key mentre Minho rimase lì, impassibile. Non che mi aspettassi che lui piangesse per me ma un minimo di affetto me lo poteva dimostrare!
-M-mi dispiace Onew per ciò che ti è capitato ma… so che non è tutta la storia, vero?- Gli altri si girarono verso di me con sguardo interrogativo e io guardai Minho con occhi sgranati. Che avesse scoperto tutto?
-Mi spiego meglio: ho trovato questa busta- e tirò fuori da una tasca una busta rossa che conoscevo benissimo –vicino al corpo di Taemin ed è indirizzata a te. Al posto del mittente c’è scritto “Your worst nightmare” e vicino un numero, il 3. Questo fa supporre che hai già ricevuto altre lettere da questo tizio. Ci spieghi chi è e soprattutto perché era vicino al corpo di Tae?- Mentre parlava era rimasto calmo ma vedevo nei suoi occhi paura e rabbia.
-Minho… io… non so di cosa tu stia parlando. Dammela che la vedo poi, quando scoprirò qualcosa vi dirò.- Feci per prendermi la busta ma l’allontano da me.
-No Onew, forse non mi sono spiegato bene. Tu ci dici ADESSO che cosa sta succedendo perché, ti ho osservato bene e mi sembra che tu sappia qualcosa in più di tutti noi. Dati i recenti avvenimenti, esigerei delle spiegazioni!-
Non potevo rivelare tutto. Avrebbero rischiato la vita ancora di più di quanto non stessero già facendo!
-Minho, dammi quella maledetta lettera! È indirizzata a me, no? Non hai alcun diritto di non darmela!- A quel punto mi alzai e mi diressi verso di lui. Cominciavo ad essere frustrato. Perché era così di difficile proteggere le persone che ti stavano più a cuore?
Lui non ebbe nemmeno il tempo di alzarsi dal divano che gli presi la busta, presi la giacca e uscì di casa nel tentativo di leggere quella dannata lettera.
 
Minho
Come aveva potuto? Siamo i suoi amici noi o sbaglio? Siamo una famiglia, non dovremmo tenerci dei segreti soprattutto se riguardano tutti noi.
Da quando Onew se ne era andato, ero rimasto per tutto il tempo a guardare la porta quando sentì una mano sulla mia spalla. Era Key.
-Minho. Come fai ad essere così sicuro che lui sappia più cose di noi?-
-L’ho visto Key. Ho notato la sua espressione quando ha visto il vicolo, quando ha trovato Taemin steso per terra, quando era entrato nella tua stanza d’ospedale e quando guardava Jong, Tae davanti al tuo letto. Eravamo tutti sconvolti ma solo lui aveva negli occhi qualcosa in più. Lui ha paura di qualcosa o di qualcuno e non ce lo vuole dire.-
 -Forse hai ragione…-
Driiiin! Driiiin! Driiin!
-Oh,è il mio telefono.-
-No Jong, è il mio.-
-Guarda Key, che vi state sbagliando entrambi. È il mio.-
-Forse è quello di Tae.-
Andammo in camera nostra dove vedemmo Taemin che si stava svegliando e cercava di alzarsi mentre corrugava la faccia per il dolore.
-Di chi è il telefono?- Domandò con il filo di voce che gli rimaneva. Rimanemmo in silenzio per capire di chi fosse e mi accorsi che in realtà stavano squillando tutti e quattro i telefoni insieme. Come era possibile?
-Stanno squillando insieme!-
-Te ne sei accorto anche tu, vero Jong?-
Ci avvicinammo verso la nostra scrivania dove erano poggiati tutti i telefoni e verificammo che le nostre supposizioni erano esatte. Tutti e quattro i telefoni stavano squillando e i vari display mostravano la stessa cosa: Numero Privato.
-Che facciamo?-
-Facciamo come se niente fosse. Rispondiamo ognuno al proprio.- E così facemmo.
-Pronto?-
-Finalmente vi siete decisi a rispondere!- Disse la voce da dietro la cornetta. Era una voce camuffata. Ci guardammo in faccia spaventati. Che cosa voleva quella persona da noi? Perché doveva camuffare la propria voce? Decisi di rispondere io.
-Chi sei? Che cosa vuoi?-
La voce dall’altra parte sbuffò.
-Siete proprio identici a quel patetico di Lee Jinki, o come lo chiamate voi Onew… Sempre a fare domande, domande e ancora domande. Dovete sapere come parlare ad un vostro superiore!-
-U-un nostro superiore? Che cosa intendi con il fatto che noi siamo identici a Onew? Gli hai mai parlato?- Questa volta aveva risposto Jonghyun.
-Oh… ma allora non capite proprio niente nemmeno voi. Facciamo così: io vi faccio una domanda e voi, solo in quel momento mi risponderete, ok? Altrimenti potrebbero succedere delle cose molto spiacevoli al vostro amico…-
-Non osare toccare il nostro Hyung!- Per dire quella frase, Tae, ci mise tutta la voce che aveva.
-Ah ah ah… cosa vi ho appena detto?- Nessuno osò parlare. Aspettammo che si decidesse di porci la domanda che finalmente arrivò.
-Bene, anche voi avete capito… dunque, la domanda è: Volete sapere che cosa vi tiene nascosto il vostro amico Lee Jinki?-
Spalancai gli occhi. Quindi era vero? Ci stava nascondendo qualcosa. Finalmente ne avevo avuto la conferma. Però, non so come mai, questa cosa non mi fece stare meglio anzi… non fece altro che peggiorare la situazione. Il primo a parlare fu Tae che non aveva seguito il racconto di Onew e nemmeno la discussione avvenuta subito dopo.
-Q-quale segreto? Ragazzi… voi ne sapete qualcosa?-
Io, Jong e Key ci guardammo, poi guardammo Taemin che ci fissava con una faccia supplichevole e sconvolta.
-Te lo spiegheremo dopo Tae.-
-Allora ragazzi… io non posso stare tutto il giorno qui al telefono. Vi decidete SI o NO?-
-Si.- Risposi io. Non mi importava niente. Perciò senza nemmeno il consenso degli altri risposi positivamente.
-Minho ma che dici? Come possiamo fidarci di questo qui che camuffa addirittura la voce!?-
-Key ha ragione, Minho. Non sappiamo chi sia e se Onew ci tiene nascosto un segreto ci sarà un motivo.-
-Ragazzi! Ma vi rendete conto di ciò che sta succedendo? Prima la casa sottosopra, poi Key viene addormentato con un anestetico letale e adesso il nostro Tae pieno di lividi e sangue che gli esce da tutte le parti! E tutto in meno di una settimana! Che cosa dobbiamo fare? Aspettare che ci scappi il morto?- Stavo cominciando ad arrabbiarmi seriamente. Possibile che non capissero la gravità della situazione? Nessuno osò contraddirmi.
-Allora- continuò la voce –fra qualche giorno mi metterò di nuovo in contatto con voi e vi dirò cosa dovete fare. Se seguirete attentamente le mie istruzioni saprete tutto altrimenti… beh… non importa. Ci risentiamo! Ah, dimenticavo. Non raccontate niente a Lee Jinki, mi raccomando! Se lui può tenere un segreto, mi chiedo perché voi non possiate! Bye Bye!- E la chiamata si chiuse. Spegnemmo i cellulari e mi diressi verso il salone. Non mi reggevo più in piedi così, mi sedetti sul divano e mi misi le mani davanti la faccia. Dopo un po’ sentii dei passi venire verso di me. Erano i ragazzi che sorreggevano Taemin che non riusciva a camminare bene. Lo fecero sedere di fianco a me e poi si accomodarono anche loro.
-Mi spiegate bene cosa è successo mentre ero svenuto?-
-Si ma prima ti chiedo solo due cose. Chi è stato a ridurti così e perché?-
-Non lo so Minho… mi spiace. Stavo camminando tranquillo verso casa quando ad un certo punto una persona, mi sembrava un uomo dalla forza che ha usato, mi ha bloccato i movimenti e tappato la bocca con le braccia per non farmi emettere nessun suono. Dopodiché mi ha cominciato a picchiare ma lì era tutto buio e non sono riuscito a vederlo in faccia. Non ha nemmeno parlato quindi non ti so dire nemmeno perché lo ha fatto. Scusa Minho. Scusate, non sono di grande aiuto.-
-Non è vero e comunque l’importante è che tu ora stia bene.-
-Insomma…- E accennò un sorriso.
-In effetti…- e cominciammo a ridere tutti quanti.
-Adesso mi raccontate cosa è successo?-
-Va bene.- E cominciammo a raccontargli tutto dal momento in cui iniziammo a cercarlo. 


Angolo autrice: Ed eccomi con il quarto capitolo della storia... Scusatemi tanto se non mi sono fatta mai sentire ("era meglio!" direte voi) ma ero ancora inesperta su come si utilizza questo fantastico sito. Che dire? Sono molto felice di come sia uscita questa storia (è già finita... aspetta solo di essere pubblicata e letta da qualcuno! ;) ) e spero che anche a voi piaccia come piace a me ma come faccio a saperlo se non recensite?!? Pls! Ditemi cosa ne pensate! Spero che siano bei commenti ma anche le critiche sono cmq gradite! ;)
Adesso la storia va un pò per le lunghe ma aspettate ancora un pò e ne succederanno delle belle! :D
MI RACCOMANDO: RECENSITE!!!! ^_^
Chu! <3
P.S. volete i capitoli + corti o così?
   
 
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