11.
Stolen clothes
- Andiamo, Watson, non
faccia il bambino –
- Bambino io?? È Lei che mi ruba gli abiti! –
- Li prendo a prestito –
- Un prestito senza ritorno –
- L’ho mai lasciata svestita? –
- Ci mancherebbe! –
- Per questo ci pensa già la sua fidanzata,
suppongo… -
- C-come si permette! –
Balza in piedi, avvampando.
L’altro lo guarda sornione: non sa se è
più la soddisfazione
di averlo zittito, o l’astio nel sentirsi confermato. Il
sorriso sparisce.
- In ogni caso le ho preso questo –
Sulla poltrona, un gilet nuovo.
- Buon compleanno, Watson –
Prende il violino, imbronciato.
- Oggi non è il mio… -
Ma lui già suona, irritante.
…incorreggibile.