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Autore: IantoJones    01/02/2012    7 recensioni
E' passato qualche anno dalla fine della terza stagione e i ragazzi sono tornati alle loro vite. Che succede però se un killer inizia ad ucciderli? E Chris ne sa forse qualcosa? Preparatevi al reality più macabro nella storia dei reality...
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi il nuovo capitolo, non perdiamo troppo tempo! Solo un appunto: come mi ha fatto notare la buona DjAmuStar, ho confuso Sadie e Katie… ma, visto che non ho ricevuto altre segnalazioni, deduco che non sia l’unico a non ricordarsi qual è l’una e qual è l’altra!
 

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Eva si rialza da terra con molta fatica. Cadendo, ha picchiato la testa e si sente ancora un po’ intontita. Piano piano la sua mente comincia a mettere insieme tutti i tasselli, ma è la vista del cadavere di Beth con un buco in testa a risvegliarla completamente.
È sicura di essersi addormentata dopo mangiato e le sembra di ricordare che qualcuno o qualcosa l’abbia punta mentre dormiva. In effetti, quando si è svegliata, si è sentita molto più irascibile e nervosa del solito, come se non riuscisse a controllare le sue sensazioni.
“Qualcuno deve avermi drogata” ipotizza la ragazza senza togliere gli occhi di dosso da Beth.
È ancora assorta nei suoi pensieri quando nota una pistola vicina al cadavere. Eva ha un ricordo vago di lei che minaccia Beth e Lindsay proprio con quell’arma.
“Non posso essere stata io a sparare… mi rifiuto di crederlo!”.
Per accertarsene, si avvicina e tocca la pistola. È fredda.
La ragazza tira un sospiro di sollievo, ma, ragionando lucidamente, capisce che, se non è stata lei a uccidere Beth, l’assassino potrebbe essere ancora nei paraggi. Strizzando gli occhi, prova a guardarsi attorno, ma l’ambiente è troppo buio. Il misterioso individuo potrebbe essere nascosto ovunque nell’oscurità.
 All’improvviso percepisce un rumore proveniente da dietro un angolo. Afferra la pistola e cammina molto lentamente. È ormai a pochi passi dal muro. Con un balzo colma la distanza che la separa dall’altro essere nella stanza.
“Fermo o sparo!” grida con voce leggermente tremante, ma subito si rende conto che sta minacciando solo un gattino.
Per provare a calmarsi, fa un profondo respiro e, chiudendo gli occhi, ripensa agli esercizi di meditazione che le hanno insegnato al corso per la gestione della rabbia. Ora è rilassata, ma sente che qualcosa l’ha punta sul collo. Credendo si tratti di un insetto, prova a schiacciarlo con la mano, ma si ritrova a colpire qualcosa simile a una piccola freccia.
Subito inizia a sentirsi sempre più stanca. Gli occhi si fanno sempre più pesanti. Si accascia a terra, in ginocchio. Prova a sollevare la testa e vede un’ombra che si avvicina. Apre la bocca, ma non esce suono.
“Stai tranquilla, ti ho solo narcotizzata” spiega la figura misteriosa “non ho intenzione di ucciderti… per ora…”
Eva, ormai senza forze, allunga un braccio ma per la fatica cade in avanti e, dopo tanto lottare, si arrende al narcotico e si addormenta profondamente.
 
Lindsay sta ancora correndo, disperata. Prova un dolore atroce ai piedi a causa degli stivali e il trucco le è colato sul viso. Non riesce a smettere di piangere e non riesce a smettere di correre.
“Eva è l’assassina! Eva è l’assassina!” continua a ripetersi. Vuole evitare di dimenticarselo. Non può permetterselo. Eva ha ucciso Beth. La sua migliore amica. Sono cose che non si posso scordare. Neppure Lindsay è così svampita.
È ormai arrivata in città e la prima cosa che le viene in mente è precipitarsi a casa di Tyler.
“Lui saprà cosa fare. Eva è l’assassina! Mi aiuterà a capire cosa è successo. Eva è l’assassina!”.
Suona il citofono. Il suo ragazzo le risponde, ma Lindsay è troppo stanca e non riesce neanche a parlare.
Tyler, sentendo solo ansimare, corre di sotto e si ritrova davanti la bionda in condizioni pietose.
“Lindsay! Cosa è successo? Ma stai sanguinando!”
“Eva… è l’assassina!” grida la ragazza appena prima di scoppiare a piangere. Tyler prontamente la avvolge in un dolce abbraccio e poi la conduce nel suo appartamento.
Appena arrivati di sopra, la fa stendere sul divano e va in cucina a preparare qualcosa. Quando ritorna in salotto, trova la sua fidanzata addormentata.
Qualche ora dopo, Lindsay apre gli occhi.
“Ben svegliata!” esclama Tyler, seduto di fronte a lei su una sedia.
“Eva è l’assassina” urla di nuovo la ragazza “ha ucciso Beth!”
Tyler la guarda sconvolto, ma subito si rende conto che non si tratta delle solite stramberie della sua fidanzata.
“Dobbiamo dirlo agli altri” decide Tyler “ma nessuno ci crederà…”
“Lo diciamo a Heather!” propone Lindsay convinta.
“A Heather?”
“Sì! Lei sa sempre cosa fare. È una stronza, ma sento che bisogna dirlo a lei”.
I due prendono il telefono e compongono il numero.
“Pronto?” risponde l’asiatica con voce infastidita.
“Eva è l’assassina!”
“Lindsay, sei tu? Ma che assurdità stai dicendo?”
“Heather, sono Tyler. Lindsay ha visto Eva uccidere Beth. Dobbiamo dirlo a tutti!”
La ragazza resta in silenzio per qualche secondo. A Tyler pare addirittura di sentirla ridacchiare. Poi, finalmente, ricomincia a parlare.
“D’accordo. Chiamerò tutti gli altri e dirò loro di venire a casa mia domani sera”.
“Grazie, a domani allora”.
Heather riaggancia il telefono e, scuotendo la testa, prende il cellulare e inizia a comporre il primo numero.
 
La sera dopo i quindici superstiti sono nella lussuosa casa di Heather, una villa a due piani piena di stanze e arredata di tutto punto.
“Come fa Eva ad essere l’assassino?” domanda Courtney ad alta voce “Justin, Katie e Sadie sono stati uccisi mentre era in cella!”
“Non eri tu quella sicura della sua colpevolezza?” la punzecchia Gwen, ricevendo in cambio uno sguardo di puro odio.
“Probabilmente è riuscita a liberarsi in qualche modo, è andata ad ucciderli e poi è tornata, così da avere un alibi perfetto” suggerisce Noah.
“Che facc…” provare a dire Blaineley ma viene interrotta da Izzy che è scoppiata a ridere subito dopo aver sentito Noah parlare.
“Perché la schizzata si comporta in questo modo?” chiede la bionda un po’ infastidita.
“Da quando Owen è morto la sua follia ha raggiunto livelli inimmaginabili” spiega Noah imbarazzato “non dice più niente, fa solo versacci e risate. Sto provando a farla ragionare ma è tutto inutile”.
“Beh, falla smettere, è davvero fastidiosa!”
“Blaineley, sei mostro!” interviene Bridgette scandalizzata “il suo fidanzato è stato ucciso! Non so cosa farei se Geoff dovesse morire…”
“Oh piccola!” esclama l’interpellato “sei dolcissima…” e i due iniziano a limonare pesantemente.
“A parte questa scena… cosa facciamo?” domanda Trent “dovremmo chiamare Chris, no?”
“Meglio di no. Quello va chiamato solo quando avremo Eva” risponde Alejandro.
“Anche perché, chissà, magari non è lei l’assassina…” sussurra Heather all’orecchio dell’ispanico, il quale la guarda confuso.
D’improvviso, tutte le luci si spengono di colpo.
“Deve essere mia sorella… lascia sempre il phon acceso, lo sa che la corrente non regge!” si lamenta la padrona di casa.
“Heather, fai subito qualcosa!” strilla DJ, già terrorizzato.
“Va bene, mammoletta, dammi solo un secondo”
Nell’oscurità, si sentono solo i passi di Heather che avanzano e poi il silenzio più assoluto. Nessuno osa parlare.
Passa ancora qualche minuto.
“Heather?” fa Blaineley, decisamente scocciata.
“Forse è stata uccisa…” suggerisce Duncan.
“Non illudermi, ti prego…” ridacchia Gwen, ma la sua risata si interrompe di colpo a causa di un tonfo, come se qualcuno cadesse per terra a peso morto.
“C-Che succede?” balbetta Tyler il preda al panico.
“Facciamo così, per verificare che siamo ancora tutti vivi, ognuno dica il proprio nome. Geoff!”
“Bridgette!”
“DJ!”
“Blaineley”
“Trent”
“Ahahahaha!”
“… questa è Izzy. Noah!”
“Alejandro!”
“Courtney!”
“Duncan!”
“Gwen!”
“Tyler!”
E silenzio.
La luce ritorna e, accanto a Tyler, Lindsay è a terra, in una pozza di sangue, con un coltello conficcato nella schiena.
“Le luce è tornata… strano, c’era un cavo scollegato!” esclama Heather entrando nella stanza.
“Deve essere stata Eva… ha fatto saltare la luce e poi ha ucciso Lindsay, visto che le era sfuggita l’altra volta…” commenta Alejandro guardando anche gli altri.
 
Dopo aver chiamato la polizia, i ragazzi tornano ognuno a casa propria. DJ si offre di accompagnare a casa Tyler, che è ancora sconvolto per l’accaduto.
Noah e Izzy si allontanano insieme. Da quando Owen è morto, il ragazzo è diventato molto protettivo nei confronti della rossa. All’inizio lo faceva solo perché si sentiva in dovere, dato che era la fidanzata del suo migliore amico, ma lentamente aveva iniziato ad affezionarsi alla ragazza, nonostante lei non ci sia più con la testa.
Mentre camminano, Noah tenta di coinvolgere Izzy in un discorso, ma lei continua imperterrita a rispondere a versi.
“Izzy… so benissimo come ti senti, ma non puoi continuare così. Devi andare avanti”.
“Mi manca…” sussurra la rossa a bassissima voce, tanto che il ragazzo non riesce neanche a sentirla.
“Siamo quasi a casa tua, vuoi che salga?”, ma Izzy non lo degna neanche di una risposta. Gli volta semplicemente le spalle ed apre il portone. Mentre sta per entrare, però, si fa forza ed urla: “Non devi preoccuparti per esplosivo! Esplosivo non si lascia abbattere così facilmente!”. Poi, sparisce all’interno dell’edificio.
Noah, per la prima volta da giorni, sorride.
“Scusami tanto, Owen…” esclama rivolgendosi al cielo “ho paura che mi stia innamorando della tua ragazza…”
A pochi passi di distanza, nascosto dietro un muro, qualcuno osserva la scena piuttosto divertito.
“Un vero dongiovanni…” ridacchia l’assassino estraendo un coltello e leccandone la lama “ma provarci con la ragazza di Owen? Ti meriti una punizione…”
Noah è ancora fermo. Si sente davvero felice e non ha voglia di tornare a casa.
“Magari Izzy cambia idea e scende…” pensa senza smettere di sorridere.
 Dietro di lui, intanto, il killer avanza lentamente. Un passo alla volta, avanza inesorabile fino a portarsi a pochissimi metri dalla sua vittima.
L’oscurità avvolge la scena. L’unica luce è emessa da un piccolo lampione, comunque troppo lontano per risultare utile.
Noah sente un brivido corrergli lungo la schiena. Fa per girarsi, ma sente che dietro di lui c’è qualcuno. Fa un passo in avanti, e in contemporanea anche l’estraneo fa altrettanto.
Il ragazzo allora scatta di lato ma il misterioso individuo lo butta per terra con uno spintone.
Noah prova a rialzarsi ma l’assassino lo blocca a terra infilandogli un braccio con il coltello. Un urlo lacera la notte, ma viene immediatamente stroncato perché l’aggressore lo colpisce con un violento calcio alla testa.
 
Noah si risveglia. La testa gli fa molto male e qualcosa gli impedisce di muoversi. Apre gli occhi e si ritrova legato come un salame in mezzo al nulla. È confuso, ma cerca comunque di liberarsi. Tutto è inutile.
Una luce molto intensa lo costringe ad alzare la testa. Il ragazzo non capisce cosa stia succedendo, ma la luce si fa sempre più vicina. In più, avverte anche un forte rumore, come di un fischio.
“Il treno…” è l’ultimo suo pensiero, prima di venire completamente travolto.
 
Chris, armato di tutto punto, dà la schiena ai monitor.
“Chef, giuro che… ma siamo in onda?” si stupisce il conduttore sistemandosi i capelli “altri due uccisi, e i ragazzi sospettano di Eva… poveri imbecilli… continuate a seguirci, il bello deve ancora venire! Adesso scusate ma devo fare una cosa. Assistente!”
E un ragazzo biondo con una canottiera entra nella stanza, tremando. Chris sta imbracciando un fucile.
“Mi sai dire dove è Chef, assistente?”
Il ragazzo è immobile e non risponde.
“Sì che lo sai… lo so che sei stato tu a fare la spia ai federali! Dimmi dove l’hanno rinchiuso!”
“… Ad Alcatraz!”
 “Grazie assistente!” esclama il conduttore freddandolo senza pietà.
“Appuntamento alla prossima puntata. Io intanto vado a salvare il mio collaboratore. Chef, non puoi lasciarmi così da solo!  Non posso fare tutto sempre tutto io!”
 

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Altro capitolo finito, spero sia stato di vostro gradimento… Mi è dispiaciuto molto uccidere Lindsay, ma il suo compito era finito.
Ora avete capito chi è l’assassino oppure siete ancora in alto mare?
Voglio una teoria un po’ sensata! Che diamine, siamo quasi a metà racconto (Ho previsto circa 13 – 14 capitoli)!
Commentate mi raccomando, alla prossima!

  
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