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Autore: Miss Kon    01/02/2012    0 recensioni
Un piccolo lavoro senza pretese che spero apprezerete.
[Sentiva un leggero tepore scorrergli lungo la mano e la gola chiudersi quasi un nodo la stesse strozzando.
Non poteva morire. Non Yahiko, lui aveva troppe cose che erano ancora in sospeso.
Lui aveva da salvare il villaggio della pioggia dall’eterno dolore che lo dilaniava assieme ai suoi abitanti, lui aveva troppe cose a cui teneva come la libertà ed il Sole.
E poi c’erano le piogge, le lotte, le ferite e il sangue. Lui le detestava, eppure aveva imparato a renderle parte di sé.]
Nagato (POV), pairing KonanXYahiko
Seconda classificata al contest: "Pain & Konan - Contest!"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Konan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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My heart is with you.

“No”
Era solo un sussurro, incapace persino di uscire da quelle corde vocali usurate, forse, da quell’aria umida che aveva respirato per tutta la vita.
Un piccolo monosillabo urlato dall’anima che, però, non era riuscita a far uscire ciò che aveva da dire.
Sentiva un leggero tepore scorrergli lungo la mano e la gola chiudersi quasi un nodo la stesse strozzando.
Non poteva morire. Non Yahiko, lui aveva troppe cose che erano ancora in sospeso.
Lui aveva da salvare il villaggio della pioggia dall’eterno dolore che lo dilaniava assieme ai suoi abitanti, lui aveva troppe cose a cui teneva come la libertà ed il Sole.
E poi c’erano le piogge, le lotte, le ferite e il sangue. Lui le detestava, eppure aveva imparato a renderle parte di sé.
Inoltre c’erano il fango sotto i piedi, gli altri combattenti da guidare verso la luce, la pace e il profumo dell’erba umida che tanto amava.
C’erano anche le levatacce alla mattina che diceva di odiare ma che faceva sempre, il coprifronte della pioggia che puliva tutti i giorni, e poi c’era Konan.
Non glielo aveva ancora detto ma l’amava almeno quanto amava il suo paese, almeno quanto amava il proprio coprifronte e l’orgoglio in esso celato, almeno quanto amava il profumo della pioggia fine la mattina presto.
L’amava proprio perché come il paese della pioggia aveva sofferto immensamente ma stava cercando con risoluzione di guarire, l’amava anche perché come il suo coprifronte essa era un tramite di forti ideali e portatrice di speranza, l‘amava perché aveva lo stesso profumo dolce della pioggia tenue che si può assaporare la mattina presto, quanto tutti gli altri dormono.
Amava Konan come l’aria che respirava perché inconsciamente era giunto a ritenerla in ugual misura indispensabile.
L’amava e quello stupido non glielo aveva ancora detto.
“No!”
Ancora quell’urlo, che, incapace di uscire dalle sue pallide labbra, riecheggiava impietoso dentro la sua testa.
Yahiko stava morendo, morendo di fronte a lui per mano sua.
Stava morendo e lo stava facendo con un sorriso speranzoso dipinto in faccia.
Stava morendo senza esser stato capace di dichiararsi alla donna che amava, abbandonando l’aria che tanto amava e senza cui non voleva stare.
Moriva, Yahiko; ma lo stava facendo affidando le proprie speranze, il futuro del paese e la donna che amava alle sue cure.
Hahiko aveva deciso di morire sorridendo ed affidando a lui, Nagato, il proprio cuore.







Ok, avevo centinaia di cose in testa e centinaia di cose da scrivere su questa coppia, che oltretutto adoro, però ho optato per scriver qualcosa di molto semplice.
Non so perché mi è venuta voglia di mostrare la Yahiko x Konan tramite gli occhi di Nagato però devo dire che il risultato non mi dispiace, anzi! Spero sinceramente che anche chi leggerà apprezzerà questa descrizione e spero che nella sua semplicità questa schifezzuola (di certo non è un capolavoro) possa almeno un po’ trasmettere qualcosa!





Madame Konko – My heart is with you


-Grammatica 10/10
-Forma e stile 9/10
-Caratterizzazione 10/10
-IC 10/10
-Gradimento personale 9.5/10
totale: 48.5/50

Grammatica: Perfetta, non c’è nemmeno un errore. Ho solo un dubbio (per il quale ovviamente non ti ho tolto punti): si chiama Yahiko o Hahiko? Perché io ho sempre detto e scritto Yahiko, ma ho notato che tu invece hai scritto Hahiko. Forma e stile: La forma è corretta. Lo stile è buono, ma a volte le frasi risultano un po’ pesanti e poco chiare.
Niente di preoccupante comunque, solo che se avessi inserito qualche virgola in più la storia sarebbe risultata più scorrevole.
Caratterizzazione: Yahiko emerge molto bene. Mi è piaciuto che tu abbia prima scritto tutto quello che lui ama e poi inserito Konan, confrontando il suo amore per lei con quello per le altre cose.
IC: Yahiko è lui, meravigliosamente idealista, un po’ irruento come ce lo descrive Kishimoto e con quell’amore sviscerato per il suo paese. Nagato, per quel poco che si vede, l’hai mantenuto IC.
Gradimento personale: Ho amato il modo in cui emerge la speranza nella tua fic e il modo in cui Yahiko la accosta ai suoi due amici, il modo in cui alla fine la affida alla donna che ama e all’amico.
Ma essendo del tutto sincera, credo che avresti potuto svolgerla di più. È come se alla fine mancasse qualcosa, soprattutto del rapporto che gli altri due hanno con Yahiko. Cioè, si sa che Yahiko ama Konan, ma lei? Come reagisce alla morte di Yahiko? E Nagato che lo deve addirittura uccidere?
Non prenderla come una critica, perché la tua storia è davvero bella così, solo che a me personalmente sarebbe piaciuto vedere approfonditi meglio questi punti.
Detto questo, è davvero un ottimo lavoro. Brava!
Un bacio, Ceci.
  
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