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Autore: Nemesi_    01/02/2012    0 recensioni
Questa storia parla della vita di tre ragazze che vanno al liceo, delle loro avventure, dei loro amori e dei loro litigi.
I personaggi sono tutti ispirati a persone reali, anche se nessuno è citato con il proprio nome, le scene sono basate su fatti realmente accaduti.
Buon divertimento.
“C’è qualcosa fra te e la vita, che non ho ancora conosciuto… Mentre ridi così facilmente” [Luciano Ligabue – Il meglio deve ancora venire]
Genere: Demenziale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L’ennesima settimana era iniziata e già prima delle 8 il piazzale davanti scuola brulicava di ragazzi assonnati intenti a raccontarsi le loro avventure del week-end.  Una macchina azzurra si fermò nel parcheggio e la ragazza che era al volante scese dopo essersi presa lo zaino. La prima campanella suonò e alcuni ragazzi entrarono a scuola mentre altri si accendevano l’ultima sigaretta della mattina. Bea che aveva educazione fisica alle prime ore si diresse verso la palestra. Nel corridoio trovò Tommaso e Valentina che la aspettavano con un sacchettino in mano: una brioche alla crema. Era il loro modo di iniziare al meglio la settimana.
Vale affiancò Bea e iniziò a raccontarle dello strano sogno fatto la notte precedente, mentre anche la seconda campanella suonò. Tommaso invece aspettò qualche minuto davanti all’entrata, sperava di vedere Enrico prima delle lezioni, ma forse era già arrivato, così anche lui si incamminò verso gli spogliatoi. Appena prima di raggiungere le due ragazze vide uscire dal corridoio Enrico e lo salutò con un grande sorriso che anche lui ricambiò. Contento andò a cambiarsi.
Nello spogliatoio femminile c’erano già molte ragazze che si stavano cambiando, Maria saltellava per la stanza perché finalmente il ragazzo che le piaceva le aveva chiesto il numero, Marta ed Elisa stavano copiando i compiti mentre Sara dettava loro qualche parola che non capivano. Vale e Bea entrarono in spogliatoio e appoggiarono gli zaini al solito posto, accanto al muro, mentre venivano raggiunte da Greta e Ilaria che si erano già cambiate.
Nel frattempo nel parcheggio si era appena fermata una moto. Ale scese velocemente, si mise lo zaino in spalla, il casco sul braccio e mandò un bacio a Marco che stava ripartendo per andare a lavoro. Era in ritardo perché la sera prima aveva dormito da lui ed entrambi si erano dimenticati di mettere la sveglia, quindi corse verso la palestra sperando che nessuno la vedesse arrivare a quell’ora. Entrò anche lei in spogliatoio e si mise vicino alle sue migliori amiche, Vale e Bea, che iniziarono a mettere anche lei al corrente  dello strano sogno.
Una volta cambiate, tutte e tre si diressero ridendo in palestra dove la professoressa stava facendo l’appello. “Bene, siamo tutti!” Disse mentre firmava il registro. “Mettetevi a coppie e iniziate il riscaldamento dell’altra volta.” Nicola e Riccardo si fecero l’occhiolino e si affiancarono, li seguirono anche le altre ragazze che chiacchierando iniziarono a riscaldarsi. Vale e Bea se la stavano ridendo insieme perché non riuscivano a fare un esercizio, mentre Ale era alle prese con una difficile coda di cavallo ma per fortuna Debora la aiutò, prima di mettersi a fare con lei gli esercizi.
“Ecco che iniziamo con l’allenamento pre-parto” commentò sottovoce Ilaria, mentre la prof faceva vedere un esercizio. Era sempre così al Lunedì mattina, studenti assonnati che non avevano né voglia di correre né voglia di giocare e l’unica cosa che si poteva fare erano esercizi di stretching che assomigliavano molto di più a posizioni del kamasutra.
“Ora uno della coppia, è indifferente chi, si deve mettere sopra all’altro e fargli tirare la gamba.” Prese per mano Nicolò e con un’occhiataccia gli disse di farlo vedere alla classe.
Quel giorno stava in coppia con Marta e insieme fecero vedere alla classe l’esercizio. Proprio quando Marta lo sfiorò sentì qualcosa muoversi dentro di lui e svegliarsi. Era impossibile resistere ed era sicuro che lo avesse percepito anche lei, d’altronde in quella posizione non poteva esserle passato inosservato. “Prof non mi sento molto bene!” Disse Marta facendogli l’occhiolino, poi si alzò e andò di corsa al bagno. “Io…io l’accompagno!” Aggiunse lui mentre la prof passava tra le altre coppie a controllare che tutto fosse eseguito nel modo giusto.
Marta raggiunse il bagno e prese Nicolò per mano, entrò nella prima doccia e gli sorrise maliziosa chiudendosi la porta alle spalle. Si inginocchiò davanti a lui e con un rapido gesto gli abbassò i pantaloni. Succedevano spesso queste cose tra loro e a nessuno dei due dispiaceva.
Bea, Vale e Ale se la ridevano mentre anche le due ore di educazione fisica passavano.
“Allora Ale… stanotte ci siamo divertite eh?” disse facendo l’occhiolino a Bea. Ale, che su queste cose era molto discreta, sbuffò e sorridendo ricambiò la frecciatina: “beh io stanotte, tu Sabato sera, Vale… O sbaglio?” “Oh ma parlate sempre di sesso?” si intromise Ilaria, ridendo in quel suo modo simpatico e adorabile “siete un trio di pervertite! Meglio che non vi racconto di me e Edo allora” “E non ce lo raccontare, tanto ci hai già detto tutto per messaggio” risero insieme le altre.
Erano così, ragazze diverse, unite da un legame di amicizia sincera, con tanta voglia di vivere e di affrontare le giornate col sorriso di chi sa che il meglio è sempre dietro l’angolo. 
  
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