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Autore: SaMiNa    01/02/2012    2 recensioni
Dal primo capitolo: "La nostra storia ha inizio il 13 aprile 1984, quando durante una partita di pallavolo della scuola media Hikawa, irruppe nel campo una ragazzina dai capelli rossi, alquanto esuberante, che creò non pochi problemi alla squadra e il suo nome era Mila Hazuki, quella che sarebbe diventato l'asso di quella stessa squadra, l'asso indiscusso di tutto il Mondo di questo emozionante sport... come lo sò miei cari nipotini? Semplice ho avuto l'onore di conoscerla e giocare in campo con lei... una storia come la sua non può essere scordata per questo voglio che voi miei cari nipoti la sappiateperché la sua è una storia piena di avventure ed emozioni..." come avrete capito la storia parla di Mila, di tutte le sue avventure sia nella prima che nella seconda serie... cercherò di essere il più originale possibile... spero che vi piaccia
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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" Il ricordo è un modo d'incontrarsi "
( Kahlil Gibran )


“ Dopo la partita tra titolari e riserve, la squadra iniziò a diventare sempre più unita, soprattutto Nami e Mila diventarono più amiche anche se il sentimento che provavano entrambe per Shiro ostacolava un po’ questa loro amicizia. Qualche settimana dopo l’allenamento L’Hikawa (sotto suggerimento di Shiro) andò a far visita alle Seven Fighters, Mila rimase subito colpita da quella formidabile squadra e dall’allenatore di questa: il Mr. Mitamura.

Shiro non era molto contento dell’ammirazione che la rossa provava per l’uomo e subito pensò ad un contrattacco.  Un giorno dopo gli allenamenti infatti, il moro andò da Mila, deciso a confessargli i suoi sentimenti, ma l’esuberanza di quella e la timidezza del ragazzo ostacolarono di molto l’intento di Shiro.

<< Mila scusa posso parlarti? >> nella testa della ragazza iniziarono a venire mille idee, per le quali Shiro avrebbe potuto parlargli. Gli occhi presero la forma di cuoricini e iniziò a saltellare da ogni parte, fino a quando però Shiro non la richiamò per farsi prestare ascolto…

<< Scusami Shiro allora di cosa volevi parlarmi? >> chiese la ragazza ancora sognante, ma acquistando un atteggiamento un po’ più decoroso.

<< ecco… io… si… insomma… tu!>> Mila ovviamente non capiva e si stupiva anche della timidezza del ragazzo, in quanto era sempre stata convinta che fosse un ragazzo impavido e senza timore di nulla evidentemente si era sbaglia

<< anche per me è così >> disse infine Mila

<< c-cosa? Sul… Sul serio? >>

<< si, anch’io provo un forte sentimento per la pallavolo. Per questo ho preso la mia decisione: mi allenerò ogni giorno ad ogni ora per diventare la migliore e per poter poi entrare nelle Seven Fighters >> Shiro rimase deluso da quella affermazione sentiva il pavimento cedergli sotto di sé. << Quindi >> continuò Mila << spero che tu mi aiuterai… perché tu mi aiuterai vero Shiro? >>  la ragazza assunse un’espressione che non ammetteva repliche e se anche quella non fosse la domanda che Shiro si aspettava, decise in ogni modo di aiutare Mila, sperando che la vicinanza con quest’ultima riuscisse a fargli togliere questa timidezza e fargli un giorno confessare i suoi sentimenti. “ << Ecco cari nipotini questo è il modo in cui Shiro e Mila divennero sempre più uniti… e come Mila decise di entrare nelle Seven Fighters >>

<< nonna scusa, ma la partita chi l’ha vinta? >> chiese l’innocente bambina alla nonna.

<< Il punteggio diede la vittoria alle titolari, per il mister la vittoria fu delle riserve, ma il destino fece vincere Mila Azuki >> detto questa Kaori rimboccò le coperte ai nipotini e uscì dalla camera da letto. Un senso di nostalgia la portò a prendere il vecchio album fotografico e a guardare le foto che rispecchiavano tre ragazze con in mano una coppa ed erano giovani e felici. Alla visione di questa una lacrima le rigò il volto, la strinse a sé e si addormentò sulla morbida poltrona. Il giorno seguente si alzò prese il telefono e compose un numero che era da tempo che non componeva. Al telefono come si aspettava rispose una voce maschile.

<< Ciao sono Kaori… si è svegliata? >>

Salve a tutti scusate mille per il ritardo e l'orrido e breve capitolo che vi ho lasciato spero che possiate perdonarmi.
Vorrei ringraziere tutti voi che continuate a leggere la storia e ShessomaruJunior che continua a recensirla, grazie mille!
Un bacio a tutti!
Spero a presto!!
SaMiNa

  
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