" Il ricordo è un modo d'incontrarsi "
( Kahlil Gibran )
“ Dopo la partita tra titolari e riserve, la squadra iniziò a diventare sempre più unita, soprattutto Nami e Mila diventarono più amiche anche se il sentimento che provavano entrambe per Shiro ostacolava un po’ questa loro amicizia. Qualche settimana dopo l’allenamento L’Hikawa (sotto suggerimento di Shiro) andò a far visita alle Seven Fighters, Mila rimase subito colpita da quella formidabile squadra e dall’allenatore di questa: il Mr. Mitamura.
Shiro non era molto contento dell’ammirazione che la rossa provava per l’uomo e subito pensò ad un contrattacco. Un giorno dopo gli allenamenti infatti, il moro andò da Mila, deciso a confessargli i suoi sentimenti, ma l’esuberanza di quella e la timidezza del ragazzo ostacolarono di molto l’intento di Shiro.
<< Mila scusa posso parlarti? >> nella testa della ragazza iniziarono a venire mille idee, per le quali Shiro avrebbe potuto parlargli. Gli occhi presero la forma di cuoricini e iniziò a saltellare da ogni parte, fino a quando però Shiro non la richiamò per farsi prestare ascolto…
<< Scusami Shiro allora di cosa volevi parlarmi? >> chiese la ragazza ancora sognante, ma acquistando un atteggiamento un po’ più decoroso.
<< ecco… io… si… insomma… tu!>> Mila ovviamente non capiva e si stupiva anche della timidezza del ragazzo, in quanto era sempre stata convinta che fosse un ragazzo impavido e senza timore di nulla evidentemente si era sbaglia
<< anche per me è così >> disse infine Mila
<< c-cosa? Sul… Sul serio? >>
<< si, anch’io provo un forte sentimento per la pallavolo. Per questo ho preso la mia decisione: mi allenerò ogni giorno ad ogni ora per diventare la migliore e per poter poi entrare nelle Seven Fighters >> Shiro rimase deluso da quella affermazione sentiva il pavimento cedergli sotto di sé. << Quindi >> continuò Mila << spero che tu mi aiuterai… perché tu mi aiuterai vero Shiro? >> la ragazza assunse un’espressione che non ammetteva repliche e se anche quella non fosse la domanda che Shiro si aspettava, decise in ogni modo di aiutare Mila, sperando che la vicinanza con quest’ultima riuscisse a fargli togliere questa timidezza e fargli un giorno confessare i suoi sentimenti. “ << Ecco cari nipotini questo è il modo in cui Shiro e Mila divennero sempre più uniti… e come Mila decise di entrare nelle Seven Fighters >>
<< nonna scusa, ma la partita chi l’ha vinta? >> chiese l’innocente bambina alla nonna.
<< Il punteggio diede la vittoria alle titolari, per il mister la vittoria fu delle riserve, ma il destino fece vincere Mila Azuki >> detto questa Kaori rimboccò le coperte ai nipotini e uscì dalla camera da letto. Un senso di nostalgia la portò a prendere il vecchio album fotografico e a guardare le foto che rispecchiavano tre ragazze con in mano una coppa ed erano giovani e felici. Alla visione di questa una lacrima le rigò il volto, la strinse a sé e si addormentò sulla morbida poltrona. Il giorno seguente si alzò prese il telefono e compose un numero che era da tempo che non componeva. Al telefono come si aspettava rispose una voce maschile.
<< Ciao sono Kaori… si è svegliata? >>
Salve a tutti scusate mille per il ritardo e l'orrido e breve capitolo che vi ho lasciato spero che possiate perdonarmi.
Vorrei ringraziere tutti voi che continuate a leggere la storia e ShessomaruJunior che continua a recensirla, grazie mille!
Un bacio a tutti!
Spero a presto!!
SaMiNa