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Autore: Emily OneDirection    01/02/2012    2 recensioni
Storia
riscritta
Non potevo credere che stesse veramente dicendo quelle parole. Non era più in sé.
- Justin non è più una questione di sesso!- Urlai. Anita mi guardava sbalordita.
- Mi avevi detto di essere vergine!- Lo accusò. Lui non fece in tempo ad ascoltarla che, dopo due respiri profondi, mi urlò:
- Ascoltami ora Skye! Non hai mai avuto il diritto di venire a rovinare la mia vita! Non puoi venire qui a rompere il patto! Non puoi…
- Cosa? Amarti? Tranquillo mi dimenticherò di uno stronzo qualsiasi. – Lo interruppi. Mi guardò con gli occhi pieni di rabbia.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 . Who’s that baby??

 

 

 

Prendo il mio I-Pod dalla tasca e sentendo la musica ricordo.

 

Ero andata al suo concerto per parlare con lui e terminare quella cazzata che portavo avanti da anni ormai.

Mi misi il cappuccio e cercai di coprire le mie gambe scoperte dal vestito tanto corto.

-Pss…sono Skye.- Dissi a Kenny. Mi mostrò un sorriso gigantesco forzato. Ricambiai e sgattaiolai nel suo camerino.

 

Piango l’anima. Non ce la posso più fare. Sto ascoltando Love Me che ora mi sembra patetica.

 

-Che c’è di importante da dirmi?- Domandò toccandomi la coscia. Mi morsi il labbro.

-Io vorrei…

Mi baciò. –Farlo qui?

Sorrisi. Non potevo resistergli.

 

Quei pochi istanti prima del concerto furono memorabili.

 

Mi rivestii.

-Cazzo.- Disse e mi voltai di scatto. Avevo capito.

-Non l’hai messo, vero?- Domandai. Deglutimmo all’unisono. Non avrei mai potuto mettere fine a tutto ciò.

 

È sempre con me quando non è all’asilo, in un certo senso sempre con me.

-Skye! Devi andare a prendere Maya.- Mi avverte Selena. Un’altra lacrima mi scorre sul viso.

Maya Charice Bennett (Bieber) è mia figlia ed ha meno di un anno. Si, figlia sua.

La mia bimba bella come il padre con la voce fantastica. Canta di già, certo non  una professionista data l’età ma è come il padre.

 

 

Era passato troppo tempo, più di quel che doveva. Non ero riuscita ad andare da nessuna parte che fosse vicina ad una farmacia quindi niente ‘pillola del giorno dopo’.

Ero in bagno dopo più di un mese e, nonostante sapessi già la risposta visti i tratti evidenti, ero in ansia con quell’affarino in mano.

Avevo fatto il conto alla rovescia. Era quasi finito.

3…2…1…merda.

Due stanghette, il tipico dilemma.

 

Sono all’asilo con lei in braccio. La guardo con gli occhi fissi nei suoi così blu come i miei.

Scosto dal suo visetto innocente una ciocca castana. Sorrido e lei mi stringe con le sue piccole braccia esili.

Adoro i suoi abbracci.

-Chi è?- Domanda la voce che riconoscerei ovunque. Mi fa sussultare.

-Mama che succede?- Fa la piccola con la vocina. Non sa dire Mamma. Io sono la sua Mama.

-Avevi abortito!- Urla. Deglutisco.

 

-Signorina Bennett è pronta?- Chiese la donna. Non volevo abortire, odiavo già solo la parola.

Ero troppo giovane per essere madre. Mi toccai la pancia.

I pro ed i contro?

-No.- Mormorai e feci dietro front. Scomparvi dietro la porta.

I pro erano di più.

 

Lo dovevo lasciare, ma avrei avuto una parte di lui sempre con me;

volevo una bambina sin dall’età di nove anni;

non posso uccidere qualcuno che non è mai nato;

NON VOGLIO FARLO!

 

Stringo Maya e mi preparo all’azione.

-Sapevi che odio quella parola e sapevi che non l’avrei fatto.- Rispondo. Tira qualche respiro profondo.

-Devi farmela vedere quando voglio.-

SI COMINCIA MALE!

 

-Skye spingi!- Urlava Amanda. –Cazzo spingi amica mia!

-Fa male!- Strillavo da ore.

Dovevo respirare come mi aveva detto il medico.

Sentivo le mie parti basse in fiamme. Mi stavano aprendo in due.

Pensavo le cose peggiori come quella che avrei dovuto abortire e cose del genere.

Non volevo morire ma mi sentivo come se fossi stata vittima di qualche film splatter.

Non volevo morire.

-Eccola!- Annunciò il medico. Odiavo il fatto che mi avesse visto lì sotto.

-Una femmina?- Venni presa da un’immensa gioia. Annuì. –Maya!

  
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