Flirt
Beta:
Alyxya
-E’
che davvero, Draco, dovresti smetterla- dice Pansy, stiracchiandosi. Lo
dice
come se fosse la cosa più normale del mondo, come se stesse
rispondendo a una
domanda che Draco le ha appena fatto e invece lui non ha la minima idea
di cosa
stia parlando.
-Come?-
chiede, senza nemmeno sollevare lo sguardo, tenendolo fisso sul tema di
Trasfigurazione. Il compito è di venti righe, lui ne ha
scritte appena dodici.
-Dovresti
smetterla- ribadisce Pansy –Sta diventando fin troppo
evidente e tu quasi
patetico-.
Irritato,
Draco appoggia la piuma e le punta gli occhi addosso.
-Pansy,
di cosa stai parlando?- chiede, innervosito.
Lei
ricambia il suo sguardo sgranando gli occhi come se –davvero-
Draco fosse un
idiota.
-Di
Potter- spiega in un sussurro, nonostante la Sala Comune sia vuota
–Dovresti
smetterla di flirtare con Potter-
-Io
non flirto con Potter!- ribatte Draco, indignato –Come
diavolo ti è venuto in
mente?!-.
Pansy
ridacchia e si avvicina.
-Ma
tesoro, è incredibilmente evidente- bisbiglia
-Non.è.vero-
scandisce Draco –Non flirto con Potter. Potter non mi piace
nemmeno-
-Oh,
ma certo- gli dà corda Pansy –Non so proprio come
mi sia venuto in mente!-.
Draco
comincia a sentire le dita prudergli, ma non può di certo
picchiare la sua
migliore amica. Anche se lo vorrebbe. Eccome.
Lui
non flirta con Potter. Non l’ha mai fatto e mai lo
farà.
Ma
Pansy lo guarda con quel suo sorrisetto da saputella e sembra dire
“tanto lo so
che ho ragione” e Draco proprio non la sopporta.
-Mi
piace Potter- ammette, a mezza voce –Ma non ci ho mai
flirtato-
-Forse-
gli concede Pansy –Lo fai inconsciamente-
-Non
flirto inconsciamente!- si difende Draco –Non ho nemmeno idea
di cosa
significhi flirtare inconsciamente-.
Pansy
accavalla una gamba e gli sorride.
-E’
quello che fai, tutte quelle cose come il gonfiare il petto, il
sollevare un
sopracciglio, l’arricciare le labbra e allungare il collo in
modo che ti
guardi. Posso capire quando Potter entra in una stanza solo guardandoti
fare la
ruota, dolcezza-.
Draco
sa di essere arrossito e, come se non bastasse, si sente anche un
po’ umiliato.
-Non
dire stupidaggini- sibila, riprendendo la piuma ed abbassando il viso,
nella
speranza che Pansy non si accorga del colore delle sue guance.
Lei
non ribatte ma la sua lingua schiocca ed è una conferma
più che sufficiente al
timore di Draco.
****
Il
giorno dopo Draco è deciso a smentire le insinuazioni di
Pansy e così la
trascina in biblioteca. Sa che Potter è lì a
studiare con i suoi amici in vista
dei MAGO (dove potrebbe essere la Granger, altrimenti?) e
così inventa una
bugia fantastica –a cui lei di certo crede- sul un tema di
Pozioni per cui ha
bisogno di consultare un manuale e obbliga Pansy ad accompagnarlo in
biblioteca.
Appena
entrano Draco nota subito Harry. Ha la testa china su un vecchio tomo e
si
passa le mani tra i capelli arruffati. Weasley, seduto accanto a lui,
appallottola pezzetti di pergamena e li impila uno sopra
l’altro, dimostrando
notevoli doti architettoniche. La Granger lo fissa spazientita.
Draco
guida Pansy verso un tavolo poco distante dal loro e le dice di
aspettarlo,
mentre sparisce alla ricerca di un manuale a caso.
Quando
torna lei ha già tirato fuori dalla borsa le sue pergamene e
si è messa a
scribacchiare ai lati di un compito già corretto da Vitious.
Draco si siede,
spalanca il manuale e comincia a leggere una pagina qualsiasi.
Harry,
che è seduto di fronte a lui -e pensare che ha scelto quel
tavolo senza nemmeno
farci caso- a un certo punto si toglie gli occhiali e si stropiccia gli
occhi
con aria assonnata. Quando li inforca nuovamente incrocia gli occhi di
Draco
che solleva elegantemente un sopracciglio e gli rivolge un quieto
sorriso.
Come
ogni volta Harry arrossisce e abbassa lo sguardo.
Draco
adora farlo arrossire e adora il modo in cui Harry –ecco,
proprio adesso- gli
lancia un’occhiata di sottecchi per verificare se lo sta
ancora guardando.
Draco si sposta verso destra e si allenta la cravatta, in modo che
Harry possa
vedere quant’è sexy mentre lo fa. Sa che Harry lo
trova ammaliante e questo
rende quella mossa ancora più accattivante.
Gli
occhi di Harry non si staccano dalla sua pelle e Draco si accarezza la
gola con
due dita –su e giù- lentamente, in modo che Harry
possa immaginare –e arrossire
ancora- e –oh- gli sembra che siano le
dita di Harry ad accarezzarlo. Si
sfiora le labbra con il pollice, socchiude gli occhi e quelli di Harry
sono
incatenati ai suoi, scuri e predatori.
Draco
sa tutte le cose che Harry vorrebbe fargli. Le immagina.
Le sue mani che
gli strappano i vestiti, che gli accarezzando il torace e gli stringono
la vita
e lo spingono contro un muro.
La
bocca di Harry, umida e calda, che avvolge la sua. E la sua lingua che
traccia
i contorni di ogni –singola- parte del suo corpo, una per
volta, con calma e
minuzia, con reverenza e attenzione, in modo che tutto sia fantastico.
I
pantaloni gli sono diventati stretti ma, in realtà, non gli
importa. Tanto c’è
il maglione e poi può sempre stare seduto lì
finché non gli è passata. Ne vale
la pena pur di vedere le guance di Harry così rosse e il
suo fiato così corto.
Da
Harry si farebbe fare qualunque cosa. Qualunque.
La
bocca gli è diventata secca e così la umetta con
la lingua. Harry sgrana gli
occhi –l’ha visto chiaramente- e fa altrettanto.
Draco ripete l’esperimento e
funziona ancora.
In
quei momenti il fatto che Harry lo desideri è evidente in
modo quasi doloroso
ma poi ce ne sono altri in cui Draco non è nemmeno sicuro di
essergli
tollerabile. Lo scansa e lo evita in modo brusco.
Ma
poi
lo guarda in quel modo –e reagisce in quel modo ai suoi
sguardi- e Draco non
può fare a meno di pensare che anche Harry lo vuole allo
stesso modo in cui lo
vuole lui.
La
voglia di assaggiare la sua pelle è diventata quasi un'
ossessione. Vuole
morderla ed affondarci le unghie, facendogli male e facendolo gridare.
L’idea
di Harry che grida è –oddio- pazzesca e Draco
è costretto a mordersi le labbra
per non gemere sul serio.
Harry
ormai lo sta fissando attentamente, con le mani incrociate davanti al
viso,
nascondendo a Draco la sua bocca. E Draco lo detesta perché ama la
sua bocca e tutto quello che
rappresenta –e tutto quello che potrebbe farci-.
Lo
sguardo di Harry gli brucia addosso e gli sembra quasi che lo stia
toccando e
Draco pensa che gli basterebbe la sua bocca per essere contento, un
bacio solo,
e poi basta.
Emette
un sospiro senza quasi accorgersene –o meglio se ne accorge
quand’è troppo
tardi-.
Harry
si alza. Draco pensa –disperatamente –“no,
no, no” mentre
si dirige verso di lui
come se volesse ucciderlo. Si muove velocemente, in modo rigido e
meccanico, e
si ferma proprio davanti a lui, piantando i piedi a terra.
Draco
cerca una scusa e –oh, andiamo!- è un Serpeverde,
gli deve venire
in mente qualcosa. Ma
non gli viene in mente niente, forse perché i suoi sensi
sono troppo occupati a
tenere a bada i suoi istinti, e l’unica cosa a cui riesce a
pensare è che,
dannazione, Pansy aveva ragione.
Flirta
con Potter ed è innegabile, anche se mai l’ha
fatto in un modo così evidente.
Harry
si
china su di lui –e Draco ha davvero paura che stia per
tirargli un pugno- e
invece Harry l’afferra per la divisa e gli schiaccia la bocca
contro la sua.
Non
è
un bacio, ma più che altro un incasinato cozzare di labbra e
denti.
Harry
si stacca, ma non toglie le mani dalla sua camicia. Sta ansimando.
-Malfoy-
ringhia sulla sua bocca –Devi smetterla-
-Smetterla?-
mormora Draco, confuso, con un vago senso di déja vu
-Smetterla
di flirtare con me se poi non hai intenzione di provarci sul serio-.
Draco
valuta
seriamente le parole di Harry –anche se non è
facile pensarci razionalmente con
la sua bocca così vicina- e decide che se l’ha
baciato probabilmente tutto
l’evitare e lo scansarsi devono essere stati solo un
fraintendimento.
-Ho
intenzione di provarci sul serio- dice, passando le mani attorno alla
vita di
Harry.
Lui
appare sorpreso e allenta la presa ma –ancora- non lo lascia
andare.
-A
cominciare da adesso- aggiunge Draco sporgendosi verso di lui.
Questa
volta si baciano sul serio. La bocca di Harry ha un sapore
straordinario
–proprio come aveva immaginato- e il modo in cui le sue
braccia si precipitano
a stringerlo contro al suo petto gli lascia intendere che anche tutto
il resto
–proprio come aveva immaginato- sarà straordinario.
Pansy
sorride per felicità del suo migliore amico e per i dieci
galeoni che otterrà
quando racconterà a Blaise del modo in cui ha vinto la loro
scommessa.
eHm…
Spero
che abbiate apprezzato almeno un pochino questa
fic –vagamente- nonsense.
E’ una
cosina così, tanto per ricordarci di quanto amabile sia
Draco –e di quanto
torrido sia Harry- XD.
Baci,
Nischino