Cambiare casa, lasciarsi dietro una vita passata piena di amici e ricordi non è affatto una cosa facile, e dover ricominciare tutto daccapo non rende le cose meno difficili.
I Wilson avevano dovuto mollare tutto per seguire il padre che aveva ottenuto uno nuovo lavoro in una città lontana anni luce da dove avevano sempre vissuto. Le figlie avevano protestato in tutti i modi, ma poi non avevano potuto fare a meno di accettare il nuovo stato di cose anche perché il nuovo lavoro aveva una paga migliore che avrebbe consentito una vita migliore a tutta la famiglia.
La casa in cui erano andati a vivere era modesta, non troppo lontana ne dal posto di lavoro del padre, ne dalla scuola delle ragazze. Purtroppo era piccola e quindi le tre ragazze avevano dovuto riporre le loro speranze di avere finalmente tre stanze separate.
Blake, la più grande delle gemelle, come a lei spesso piaceva definirsi, stava già cominciando a disfare i bagagli. Sembrava essere quella che aveva preso meglio la notizia del trasferimento, forse era dovuto al suo spirito di adattamento ad ogni situazione e al carattere allegro. Infatti era una ragazza solare e ottimista, sapeva che presto si sarebbe adattata alla nuova città, al suo ambiente e alla nuova scuola e poi aveva già individuato il suo posto preferito, il negozio di dischi che aveva visto lungo la strada che avevano fatto per arrivare nella loro nuova casa. Non la vedeva allo stesso modo Morgan, che preferiva stare seduta sul letto a strimpellare con la sua chitarra, immersa nel suo mondo, in cui non era concesso a tutti di entrare. Forse le uniche che erano riuscite a varcarne la soglia erano state le sue sorelle nonché le sue due uniche e migliori amiche. Haley, più grande delle altre di un solo anno, era seduta alla finestra con l’aria triste. Pensava a tutto quello che si era lasciata dietro e agli ultimi avvenimenti. Furono proprio questi ultimi a farle desiderare disperatamente un cambiamento. Il suo ex ragazzo l’aveva tradita con una delle sue cosiddette migliori amiche, quindi il non doverli vedere ogni giorno le rendeva il trasferimento meno doloroso.
Qualcuno bussò alla porta. Era Maggie, la madre delle ragazze.
 
“Su forza ragazze. Scendete che la cena è pronta.”
 
Blake appoggiò sulla scrivania i poster che aveva preso dallo scatolone di cartone che aveva sistemato sulla sedia della scrivania, Morgan rimise la sua chitarra nell’apposita custodia e Haley si alzò dal davanzale della finestra. Tutte e tre scesero di sotto in cucina dove c’era anche Ed, il padre.
 
“Come va il trasloco di sopra?” Disse il padre riferendosi alla sistemazione della stanza delle ragazze.
 
“Direi bene.” Rispose Blake con la sua solita uforia “Mi piace la stanza ed è molto più grande rispetto a quella che avevamo prima.”
 
“Diciamo che io avrei preferito che questa volta avessimo delle stanze singole. Sai, tanto per avere un po’ più di privacy.” Disse Morgan mandando giù un boccone di quello che stava mangiando
 
“E perché mai?” – disse Haley e poi sarcastica aggiunse – “Non avrai mica delle cose da nascondere alle tue adorate sorelline?”
 
E le fece il solletico.
 
“E dai smettila.” Disse Morgan ridendo
 
“La piccola della casa non avrà qualche piccolo segreto?” continuò Blake unendosi a Haley nel farle il solletico
 
Tutti cominciarono a ridere e poi, in quella atmosfera di allegria, continuarono la loro cena.
Era bello poter vivere in una famiglia allegra, felice ed unita come quella dei Wilson, ma si sa purtroppo non tutti hanno la stessa fortuna. Infatti poco lontano da quella casa perfetta, un ragazzo rientrava in una stanza buia, scarsamente ammobiliata, solo e triste, senza speranze. Quando il destino ti gioca un brutto tiro non è affatto facile rimettere tutti i pezzi a posto e tornare a essere felici come se niente fosse successo, come se una vita non si fosse spezzata e tutto non fosse andato alla deriva.
Purtroppo non importa quanto ci ostiniamo nel cercare di portare la vita nella direzione che vorremo farle prendere, perché essa è pronta a sorprenderci e a stravolgerci con i suoi alti e bassi, con i suoi bei e brutti momenti. Quello che non bisogna perdere di vista è che il tempo passa inesorabilmente e che l’unica speranza che ci permette di andare avanti è avere fede nel fatto che un giorno le cose cambieranno in meglio. Magari un giorno potremo scoprire che tutto il dolore che abbiamo provato durante la nostra esistenza ha un senso, quello di portarci dritti verso la serenità. E a volte, se non siamo troppo cechi per non accorgercene, questa felicità è proprio dietro l’angolo.