Crossover
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Autore: ilcantastorie    12/09/2006    2 recensioni
Docrobei e l'ennesima missione di recupero della pietra Docroston. Tra Pattuglie Spaziali comandate da panciuti direttori, Mazuko in missioni segrete, Draghi dalle mazze ferrate, Buoi di nome Alvaro, Tartarughe di nome Camilla, sbagli spazio/temporali, ex presidenti del consiglio ridotti al ruolo di aiutanti, con degli Yattaman sostituiti da personaggi ben piu' interessanti; signori e signore, tutto questo ed altro ancora in questa Fanfiction.
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Roma –anno ancora da definire mese ancora da definire giorno ancora da definire

Otto personaggi in toga si aggiravano per le strade dell’Urbe Aeterna.

Cercavano informazioni, informazioni su una pietra, che se completata, avrebbe permesso di trovare un immenso tesoro.

“Direi di chiedere -disse una ragazza dai capelli verdi, che noi conosciamo come Atasha, al resto del gruppo- a qualcuno”

“Beh, sinceramente io non ho ancora capito perche’ stiamo girando a vuoto per la citta’” disse un tizio con un grosso nasone, noto come Bojaki.

“Ma per fare i fighi non ti sembra ovvio?”disse uno sconsolato Tonzula

Sospiro’.

“Beh –disse Dowalski- mandiamo Silvio a chiedere a qualcuno…

Ma dov’e’?”

****

In un vincolo di Roma, un uomo con sfumature di verde sulla pelle, e dei muscoli da far invidia a quelli di Arnold Schwarzenegger, teneva un uomo per il colletto(ma le toghe hanno i colletti?)

Ma era basso, si in effetti era molto basso.

Un nano coi muscoli.

“ALLORA, DIMMI DOV’E’ LA VILLA DI CESARE!”

“CESARE…?MA CHI E’?”

Il tipo muscoloso gli tiro’ un poderoso pugno su una guancia.

“COME CHI E’ CESARE?Ti dice qualcosa conquista della Gallia, sconfitta di Pompeo…triunvirato…”

Ma sembrava che il minacciato non lo stesse a sentire:

“Cesare…si… e’ un senatore…la sua villa dovrebbe essere nelle periferie di Roma…”

Silvio lascio’ andare l’uomo, che scappo terrorizzato.

Nello stesso istante che non era più in vista, l’ex-premier sospiro’, e i muscoli tornarono alla loro normale massa.

Come era possibile che non conoscessero Cesare?”si chiese

Eppure anche lui, lo conosceva ed erano passati due millenni da quando era vissuto.

Quindi le cose erano due:

O tutti si erano dimenticati di lui, vittima di un incantesimo(c’era sicuramente un patto tra i comunisti e i pagani).

Oppure erano tornati più indietro di quanto non fosse necessario, quindi Cesare doveva ancora nascere.

Ovviamente scelse la prima ipotesi.

E corse verso i suoi compagni per avvisarli.

E incomincio’ a correre.

Ma nello stesso istante si freno’.

Quell’uomo gli aveva detto che Cesare era un senatore:

Ma a quanto ne sapeva i senatori potevano essere eletti solo sopra i sessanta anni…

Quindi le cose erano di nuovo due:

O erano finiti in un universo parallelo dove Cesare era diventato un buon senatore senza rivoluzionare il mondo, o tutti(compreso Cesare) erano vittima di un incantesimo per far si che si dimenticassero delle grandi gesta che il condottiero romano aveva compiuto.

Ovviamente scelse la seconda.

E riprese a correre.

****

Due persone attraversavano la Cassia.

Uno era alto, grosso, brutto e barbuto.

L’altro, un po’ più basso del secondo, biondo, di bel aspetto e imberbe.

Giravano per le strade di Roma con abiti a dir poco inconsueti.

Abiti moderni.

Ma nonostante ciò’, i romani sembravano non farci caso.

“Vorrei sapere” disse il tipo barbuto ”Per quale strano motivo stiamo qui.”

L’altro pero’ rimase in silenzio.

“Allora” rispese ”Mi vuoi rispondere?”

“Io non ho sentito nessuna domanda”rispose il biondo

“Guarda quattro righe in su.”

Ci fu un attimo di silenzio.

“Quella non e’ una domanda, io non vedo nessun punto interrogativo”

Il barbuto, si schiffio’ una mano in fronte mormorando qualcosa del tipo:”Ma chi me l’ha fatto fare”con un tono da far compassione persino a Naraku.

Ma la tua povera maestra non te l’ha mai fatte imparare le interrogative indirette?”

“EH?

Scosse la testa e sospiro’.

“Per quale motivo siamo qui?”chiese nuovamente

“Beh… ci siamo arrivati per caso”

“COSA?Vorresti dire che abbiamo preso quello squarcio-spazio temporale, e capitati qui per nulla?”

“Beh…si”

Poco dopo si udi’ un ruggito inumano, seguito da un sordo BUM!.

Per fortuna che erano lontani dalla folla.

Un enorme voragine si era formata e il biondo non stava affatto bene.

“Da quando hai imparato ad usare il ki…”furono le sue parole prima di svenire.

****

Fino ad allora i risultati non erano stati soddisfacenti.

Si erano persino divisi in gruppi.

Alla fine, dopo due ore, si sarebbero dovuti incontrare in un osteria.

Avevano chiesto a una decina di persone, ma nessuno che sapesse niente di un certo “Cesare”.

Anche le minacce di  Dowalski e Tonzula non erano servite a niente.

Questo era veramente molto strano.

In più, quel coglioaehmquel gentiluomo di Silvio, era sparito misteriosamente nel nulla.

Anche se non erano per niente dispiaciuti, Bojaki, infatti, si chiedeva perché l’avessero assunto.

E la cosa più strana di tutte e che non avevano incontrato ne’ i Salvastoria ne’ i cosi…li’…come cavolo si chiamano…gli Yattaman.

La cosa non era consolante.

Bojaki entro’ nella locanda:

Un forte odore da alcol misto a carne lo stordi’.

Gli altri erano gia’ seduti.

 “Allora?”mormoro’ Il nasone del trio Drombo, sedendosi a sua volta.

Si furono varie risposte tra cui Nada…niente…niente di fatto.

Ma chi avete chiesto?”chiese il biondo Gekigaski, che era rimasto li’ ad aspettarli per tutto il giorno con la scusa: Come avete detto voi…io non faccio ancora parte dei Predatori…

“Omaccioni di Birrerie varie…”dissero Tonzula e suo cugino

“Donne pettegole di vario genere…”risposero Atasha e Miss Dronio

Tutti guardarono Bojaki e Sekovitch.

E VOI?”chiesero in coro

“Allora tutto e’ andato come nel seguente Flashback…

***INIZIO FLASHBACK DI BOJAKI E SEKOVITCH***

Vengono inquadrati due paia di sandali che camminano su della terra battuta.

In saldali accelerano.

Corrono.

***FINE FLASHBACK DI BOJAKI E SEKOVITCH***

“E QUESTO DOVREBBE SPIEGARE QUALCOSA?!!urlo’ Miss Dronio

“Certo”disse risentito Sekovitch “che stavamo scappando da un orgia inferocita perché ne avevamo interrotta una”

SIAMO IN FASCIA PROTETTA!

Ma nell’antica Roma di queste cose ne facevano…”

NON IMPORTA!

****

Vengono ancora inquadrati il tizio biondo, un po’ malconcio, e il tizio barbuto, arrabbiato.

Sono in una locanda.

“Possibile che sia una coincidenza?Siamo finiti nella stessa era di quei tizi?”disse il barbuto

Ma prima che il biondo potesse rispondere, un brutto cefaemh…quello che non poteva essere definito un buon’uomo…il suo aspetto non era dei più rassicuranti:

Benda sull’occhio, coltellaccio al fianco, faccia piena di cicatrici e un uncino al posto di una mano.

“Volete seguirmi?”

Il biondo e il bruno si scambiarono un’occhiata e poi ne diedero una per la locanda:

C’erano donne e pensino un bambino; non era il caso di scatenare una rissa delle loro.

Quindi si alzarono.

****

Dopo averli condotti attraverso un porta che li aveva portati in aperta campagna, il brutto ceffo era scomparso; mugugnando qualcosa di simile:

Vicino a quell’albero.

****

Per l’ennesima volta l’avevano scambiato per un bambino!

Questo non era possibile, no…

Si sarebbe vendicato…o si se l’avrebbe fatto.

Gia’ assaporava le migliaia di torture che avrebbe inflitto al biondo e al barbone…

****

Eccoli, il barbone e il biondo erano li’, vicino a quel dannatissimo albero:

E adesso?

Che diavolo dovevano far…

Prima che il pensiero potesse essere finito una sagoma blu precipito’.

Quello che apparve nella mente dei due fu un indistinto ‘?’

Forse potreste obbiettare che non esistevano oggetti volante nell’antica Roma; ma era proprio quello che era successo.

“E’ GRANDE, E’ BLU, E’ TORNATO…”

“IL GENIO!?

Il barbone guardo’ il biondo in maniera stranita e con una nota di inquietudine disse:

Q-quel genio?”

Che diavolo ci faceva li’?

“CHE DIAVOLO CI FAI TU QUI?”Urlo’ il biondo

Ma come…”disse il Genio “Non siete contenti di rivedermi?”

E parti’ con un abbraccio ti-spacco-tutte-le-ossa-e-non-te-ne-lascio-integra-nemmeno-una-ma-non-lo-faccio-apposta-perché-sono-un-bonaccione.

Fortuna che il barbone e il biondo ci avevano fatto il callo…ed era servita anche quella dieta che prevedeva una consistente dose di calcio…

“Come no”sussurro’ il biondo “come Titti di incontrare Gatto Silvestro…”

“AH, ALLORA PENSI ANCHE TU CHE TITTI SIA AUTOLESIONISTA!CHE BELLO!”

E strinse ancora di più.

***

Entro’ come un tornado.

Un ometto piccolo, di bassa statura con un passato importante e un cervello piccolo quanto la sua statura.

Era entrato nella locanda dove erano seduti il Trio Drombo e i Predatori del Tempo.

Era sconvolto.

“Cesare e’ vittima di un incantesimo che ha fatto dimenticare a tutti che cosa ha fatto!”

Sekovitch questa volta non ne pote’ più.

Da una strana borsa che aveva rubato a quel tizio di nome Celloss, Felloss, Xelloss, Stelloss o come diavolo si chiamava, tiro fuori un fucile di precisione:

“Hai cinque secondi netti per dare una ragionevole spiegazione per la ca****a che hai appena detto”

E Silvio gli racconto’ del suo incontro con quell’uomo e del suo logicissimo(secondo lui) ragionamento.

Dopo attimi di rabbia repressa, dopo che il dito aveva quasi premuto il grilletto per sancire la fine dell’ex premier, Sekovitch decise di essere magnanimo.

E ricevette l’occhiata del cugino:

“Stai pensando a quel che sto pensando io Sekun?”

Quello sorrise:

“Certamente Bok-chan

Ma sembrava che gli altri non stettero pensando:

“Potete illuminarci?”chiese Atasha

Sekovitch si fece si colpo, più bello, più alto, e senza quel ridicolo nasone.

“E’ semplice” disse “significa che…”

Ma non sapremmo mai quello che significava; di colpo la porta si apri’ e una voce urlo’:

SILLA STA MARCIANDO VERSO ROMA!”

E la porta si richiuse.

La mente di Bojaki lavoro’ frenetica:

Questo significava che…

“CHE SIAMO DURANTE L’ETA’ DI MARIO E SILLA!CESARE NON SANNO NEANCHE CHI E’!”

“E quel tizio che ha detto a Silvio che Cesare e’ senatore?”chiese Sekovitch

Bojaki ci riflette’ un attimo.

“Il padre…il padre di Cesare era senatore…quindi…”

Quindi…”continuo’ Tonzula

“QUINDI SIAMO NEL TEMPO SBAGLIATO!”Urlo’ Miss Dronio

***

 

Chi saranno il barbuto e il biondo?

Quali sono le altre domande che vi assillano?

Seguiteci!

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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