Otto personaggi in toga si aggiravano per le strade
dell’Urbe Aeterna.
Cercavano
informazioni, informazioni su una pietra, che se completata, avrebbe permesso
di trovare un immenso tesoro.
“Direi di
chiedere -disse una ragazza dai capelli verdi, che noi conosciamo come Atasha,
al resto del gruppo- a qualcuno”
“Beh,
sinceramente io non ho ancora capito perche’ stiamo girando a vuoto per la
citta’” disse un tizio con un grosso nasone, noto come Bojaki.
“Ma per fare i fighi non ti sembra ovvio?”disse uno
sconsolato Tonzula
Sospiro’.
“Beh –disse Dowalski-
mandiamo Silvio a chiedere a qualcuno…
Ma
dov’e’?”
****
In un
vincolo di Roma, un uomo con sfumature di verde sulla pelle, e dei muscoli da
far invidia a quelli di Arnold Schwarzenegger, teneva un uomo per il colletto(ma le toghe
hanno i colletti?)
Ma era basso, si
in effetti era molto basso.
Un nano coi
muscoli.
“ALLORA, DIMMI DOV’E’
“CESARE…?MA CHI E’?”
Il tipo muscoloso gli tiro’ un poderoso pugno su una guancia.
“COME CHI E’ CESARE?Ti dice
qualcosa conquista della Gallia, sconfitta di
Pompeo…triunvirato…”
Ma sembrava che il minacciato non lo stesse a sentire:
“Cesare…si… e’
un senatore…la sua villa dovrebbe essere nelle periferie di Roma…”
Silvio lascio’ andare l’uomo, che
scappo terrorizzato.
Nello stesso istante che non era
più in vista, l’ex-premier sospiro’, e i muscoli
tornarono alla loro normale massa.
“Come era
possibile che non conoscessero Cesare?”si chiese
Eppure anche lui, lo conosceva ed
erano passati due millenni da quando era vissuto.
Quindi le cose erano due:
O tutti si erano dimenticati di lui, vittima di un
incantesimo(c’era sicuramente un patto tra i comunisti e i pagani).
Oppure erano tornati più indietro di quanto non fosse necessario,
quindi Cesare doveva ancora nascere.
Ovviamente scelse la prima
ipotesi.
E corse verso i suoi compagni per avvisarli.
E incomincio’ a correre.
Ma nello stesso istante si freno’.
Quell’uomo gli aveva detto che Cesare era un senatore:
Ma a quanto ne sapeva i senatori potevano essere eletti solo
sopra i sessanta anni…
Quindi le cose erano di nuovo due:
O erano finiti in un universo
parallelo dove Cesare era diventato un buon senatore senza rivoluzionare il
mondo, o tutti(compreso Cesare) erano vittima di un incantesimo per far si che si dimenticassero delle grandi gesta che il
condottiero romano aveva compiuto.
Ovviamente scelse la seconda.
E riprese a correre.
****
Due persone attraversavano
Uno era alto, grosso, brutto e
barbuto.
L’altro, un po’ più basso del
secondo, biondo, di bel aspetto e imberbe.
Giravano per le strade di Roma con
abiti a dir poco inconsueti.
Abiti moderni.
Ma nonostante ciò’,
i romani sembravano non farci caso.
“Vorrei sapere” disse il tipo
barbuto ”Per quale strano motivo stiamo qui.”
L’altro pero’
rimase in silenzio.
“Allora” rispese ”Mi vuoi
rispondere?”
“Io non ho sentito nessuna
domanda”rispose il biondo
“Guarda quattro righe in su.”
Ci fu un attimo di silenzio.
“Quella non e’
una domanda, io non vedo nessun punto interrogativo”
Il barbuto, si schiffio’
una mano in fronte mormorando qualcosa del tipo:”Ma
chi me l’ha fatto fare”con un tono da far compassione persino a Naraku.
“Ma la
tua povera maestra non te l’ha mai fatte imparare le interrogative indirette?”
“EH?
Scosse la testa e sospiro’.
“Per quale motivo siamo
qui?”chiese nuovamente
“Beh… ci siamo arrivati per caso”
“COSA?Vorresti dire
che abbiamo preso quello squarcio-spazio temporale, e capitati qui per nulla?”
“Beh…si”
Poco dopo si udi’
un ruggito inumano, seguito da un sordo BUM!.
Per fortuna che erano lontani
dalla folla.
Un enorme
voragine si era formata e il biondo non
stava affatto bene.
“Da quando hai imparato ad usare
il ki…”furono le sue parole prima di svenire.
****
Fino ad allora
i risultati non erano stati soddisfacenti.
Si erano persino divisi in gruppi.
Alla fine, dopo due ore, si
sarebbero dovuti incontrare in un osteria.
Avevano chiesto a
una decina di persone, ma nessuno che sapesse niente di un certo “Cesare”.
Anche le minacce di Dowalski e Tonzula
non erano servite a niente.
Questo era veramente molto strano.
In più, quel coglio…aehm…quel gentiluomo di Silvio,
era sparito misteriosamente nel nulla.
Anche se non erano per niente dispiaciuti, Bojaki, infatti, si
chiedeva perché l’avessero assunto.
E la cosa più strana di tutte e
che non avevano incontrato ne’ i Salvastoria
ne’ i cosi…li’…come cavolo si chiamano…gli Yattaman.
La cosa non era consolante.
Bojaki entro’
nella locanda:
Un forte odore da alcol misto a carne lo stordi’.
Gli altri erano gia’ seduti.
“Allora?”mormoro’ Il
nasone del trio Drombo, sedendosi a sua volta.
Si furono varie risposte tra cui
Nada…niente…niente di fatto.
“Ma chi
avete chiesto?”chiese il biondo Gekigaski,
che era rimasto li’ ad aspettarli per tutto il giorno
con la scusa: Come avete detto voi…io non faccio ancora parte dei Predatori…
“Omaccioni
di Birrerie varie…”dissero Tonzula e suo cugino
“Donne
pettegole di vario genere…”risposero Atasha e Miss Dronio
Tutti
guardarono Bojaki e Sekovitch.
“E VOI?”chiesero in coro
“Allora
tutto e’ andato come nel seguente Flashback…
***INIZIO
FLASHBACK DI BOJAKI E SEKOVITCH***
Vengono
inquadrati due paia di sandali che camminano su della terra battuta.
In saldali accelerano.
Corrono.
***FINE
FLASHBACK DI BOJAKI E SEKOVITCH***
“E
QUESTO DOVREBBE SPIEGARE QUALCOSA?!!”urlo’ Miss Dronio
“Certo”disse
risentito Sekovitch “che stavamo scappando da un orgia
inferocita perché ne avevamo interrotta una”
SIAMO IN
FASCIA PROTETTA!
“Ma nell’antica Roma di queste cose ne facevano…”
NON
IMPORTA!
****
Vengono
ancora inquadrati il tizio biondo, un po’ malconcio, e il tizio barbuto,
arrabbiato.
Sono in
una locanda.
“Possibile
che sia una coincidenza?Siamo finiti nella stessa era di quei tizi?”disse il barbuto
Ma prima
che il biondo potesse rispondere, un brutto cef…aemh…quello che non poteva essere definito un buon’uomo…il suo aspetto non era
dei più rassicuranti:
Benda sull’occhio, coltellaccio al fianco, faccia piena di cicatrici e un
uncino al posto di una mano.
“Volete
seguirmi?”
Il
biondo e il bruno si scambiarono un’occhiata e poi ne diedero una per la
locanda:
C’erano
donne e pensino un bambino; non era il caso di
scatenare una rissa delle loro.
Quindi
si alzarono.
****
Dopo
averli condotti attraverso un porta che li aveva
portati in aperta campagna, il brutto ceffo era scomparso; mugugnando qualcosa
di simile:
Vicino a
quell’albero.
****
Per
l’ennesima volta l’avevano scambiato per un bambino!
Questo
non era possibile, no…
Si
sarebbe vendicato…o si se l’avrebbe fatto.
Gia’
assaporava le migliaia di torture che avrebbe inflitto al biondo e al barbone…
****
Eccoli,
il barbone e il biondo erano li’, vicino a quel
dannatissimo albero:
E
adesso?
Che
diavolo dovevano far…
Prima
che il pensiero potesse essere finito una sagoma blu precipito’.
Quello
che apparve nella mente dei due fu un indistinto ‘?’
Forse
potreste obbiettare che non esistevano oggetti volante
nell’antica Roma; ma era proprio quello che era successo.
“E’
GRANDE, E’ BLU, E’ TORNATO…”
“IL GENIO!?”
Il
barbone guardo’ il biondo in maniera stranita e con
una nota di inquietudine disse:
“Q-quel genio?”
Che
diavolo ci faceva li’?
“CHE
DIAVOLO CI FAI TU QUI?”Urlo’ il biondo
“Ma come…”disse il Genio “Non siete contenti di rivedermi?”
E parti’ con un abbraccio
ti-spacco-tutte-le-ossa-e-non-te-ne-lascio-integra-nemmeno-una-ma-non-lo-faccio-apposta-perché-sono-un-bonaccione.
Fortuna
che il barbone e il biondo ci avevano fatto il callo…ed era servita anche
quella dieta che prevedeva una consistente dose di calcio…
“Come
no”sussurro’ il biondo “come Titti di incontrare
Gatto Silvestro…”
“AH,
ALLORA PENSI ANCHE TU CHE TITTI SIA AUTOLESIONISTA!CHE
BELLO!”
E
strinse ancora di più.
***
Entro’
come un tornado.
Un ometto piccolo, di bassa statura con un passato importante e un
cervello piccolo quanto la sua statura.
Era
entrato nella locanda dove erano seduti il Trio Drombo e i Predatori del Tempo.
Era
sconvolto.
“Cesare e’ vittima di un incantesimo che ha fatto dimenticare a
tutti che cosa ha fatto!”
Sekovitch
questa volta non ne pote’ più.
Da una
strana borsa che aveva rubato a quel tizio di nome Celloss,
Felloss, Xelloss, Stelloss
o come diavolo si chiamava, tiro fuori un fucile di precisione:
“Hai
cinque secondi netti per dare una ragionevole spiegazione per la ca****a che
hai appena detto”
E Silvio
gli racconto’ del suo
incontro con quell’uomo e del suo logicissimo(secondo lui) ragionamento.
Dopo
attimi di rabbia repressa, dopo che il dito aveva quasi premuto il grilletto
per sancire la fine dell’ex premier, Sekovitch decise di essere
magnanimo.
E
ricevette l’occhiata del cugino:
“Stai
pensando a quel che sto pensando io Sekun?”
Quello
sorrise:
“Certamente
Bok-chan”
Ma
sembrava che gli altri non stettero pensando:
“Potete
illuminarci?”chiese Atasha
Sekovitch
si fece si colpo, più bello, più alto, e senza quel
ridicolo nasone.
“E’
semplice” disse “significa che…”
Ma non
sapremmo mai quello che significava; di colpo la porta
si apri’ e una voce urlo’:
“SILLA STA MARCIANDO VERSO ROMA!”
E la
porta si richiuse.
La mente
di Bojaki lavoro’ frenetica:
Questo
significava che…
“CHE
SIAMO DURANTE L’ETA’ DI MARIO
E SILLA!CESARE NON SANNO NEANCHE
CHI E’!”
“E quel
tizio che ha detto a Silvio che Cesare e’
senatore?”chiese Sekovitch
Bojaki
ci riflette’ un attimo.
“Il
padre…il padre di Cesare era senatore…quindi…”
“Quindi…”continuo’ Tonzula
“QUINDI
SIAMO NEL TEMPO SBAGLIATO!”Urlo’ Miss Dronio
***
Chi saranno il barbuto e il biondo?
Quali
sono le altre domande che vi assillano?
Seguiteci!