02/02/2012
1 recensioni
FlashBack.
Boccoli lunghi e biondi, solo questo si intravedeva dalla fessura dello scatolone che pochi mesi prima conteneva dei pannolini, ma che ormai era diventato la sua tana grazie a suo zio. Il suo adorato zio, quello che soddisfava ogni sua richiesta, quello che aveva portato, dal suo recente viaggio a Londra, come regalo alla sua piccola, una miniatura dell'orologio simbolo della città che aveva catturato la dolce nipotina. Una bimba dagli occhioni grandi e nocciola che con un sorriso ti scaldava il cuore.
«NO, MUM PROTESTED!»
Si sente un urlo dalla cucina, era la madre della piccola, sicuramente protestava per il tonfo che era stato provocato dalla piccola e lo zio mentre giocavano e si divertivano, una protesta un po' insolita per una madre italiana, ma non risultava affatto strana se la mamma in questione era una donna di origini inglesi che cercava in tutti i modi di non dimenticare la sua amata lingua cercando di inculcarla nella testa di sua figlia.
«NO, ADESSO PROTESTA PAPA'!»
Lui, l'amante del calcio e della sua straordinaria Napoli, una passione un po' insolita per un uomo che viveva a Como da più di dieci anni, ma le radici non si rinnegano e forse non ha abbandonato la sua passione proprio perchè aveva trovato la sua anima gemella in uno stadio, il giorno in cui la sua squadra aveva vinto esageratamente.
«ADESSO NON PROTESTA PIU' NESSUNO PERCHE' ZIO SE NE VA!»
Il fatidico annuncio, quello che ogni mattina poco prima di pranzo, la famiglia si aspettava, ma che poco dopo veniva sviato perchè in un modo o in un altro il fratello giovane del padre della piccola rimaneva a pranzo a casa della nipotina, che stravedeva per lui.
-
Ora la piccola dagli occhioni nocciola era diventata grande e la sua passione per Londra era aumentata. I boccoli erano rimasti, ma ormai il biondo cenere era sparito ed aveva fatto posto a un castano chiaro, gli occhioni erano rimasti tali, tralasciando una tendenza al verdognolo che dipendeva dai suoi stati d'animo. Era alta e snella, un'amante degli idiomi peggio del papa. In due anni la diciassettene era riuscita ad imparare quattro lingue contemporaneamente: lo spagnolo, il portoghese, il francese e per chiudere in bellezza il suo amato inglese.
Amava la fotografia, ma la sua vera vocazione era il canto, aveva una voce fantastica, ti illuminava, ti toccava infondo all'anima e ti faceva sentire vivo. Era qualcosa di indescrivibile, qualcosa di così grande e di unico che poteva eguagliarsi al suo amore per l'Inghilterra e una band che l'aveva segnata.
Forse era stato il destino, forse la sua volontà, magari semplice fortuna, ma tutte i suoi sogni si realizzarono sotto il cielo della capitale dell'Inghilterra.
Cucumber's corner.
Ora vi starete chiedendo "chi è 'sta pazza che scrive tutte 'ste scemenze?" v.v
Ok, non avete tutti i torti, un po' di scemenze le ho scritte, pazza lo sono, ma più avanti, quando avrete più chiara la trama e tutto il resto capirete un po' di più.
Non so se questa fanfiction sia decente o meno, so solo che scrivendola immagino di essere la protagonista e di poter vivere ciò che scrivo.
Non mi va di rompervi le palle ulteriolmente, vi chiedo solo di dare un'occhiata e se poi il prologo vi ispira di continuare a seguire la storia e se vi và di lasciare qualche recensione,
non per qualche motivo in particolare, giusto per avere dei giudizi, in modo da capire se in qualche modo sbaglio.
Sono una rompipalle, lo so, ma ora vi lascio definitivamente.
Anzi, per rendere più comica l'uscita di scena vi lascio una gif di Tommo e Kevin *-* guygfuyuygkl
http://27.media.tumblr.com/tumblr_lyrnvapbdK1r5hsomo1_400.gif
Ditemi se questo ragazzo non è di una stupidità più unica che rara u.u in compenso è taaanto dolce :')
Kisses and hugs, from me.
https://twitter.com/#!/_supermanishere se mi seguite non vi mangio :D
Boccoli lunghi e biondi, solo questo si intravedeva dalla fessura dello scatolone che pochi mesi prima conteneva dei pannolini, ma che ormai era diventato la sua tana grazie a suo zio. Il suo adorato zio, quello che soddisfava ogni sua richiesta, quello che aveva portato, dal suo recente viaggio a Londra, come regalo alla sua piccola, una miniatura dell'orologio simbolo della città che aveva catturato la dolce nipotina. Una bimba dagli occhioni grandi e nocciola che con un sorriso ti scaldava il cuore.
«NO, MUM PROTESTED!»
Si sente un urlo dalla cucina, era la madre della piccola, sicuramente protestava per il tonfo che era stato provocato dalla piccola e lo zio mentre giocavano e si divertivano, una protesta un po' insolita per una madre italiana, ma non risultava affatto strana se la mamma in questione era una donna di origini inglesi che cercava in tutti i modi di non dimenticare la sua amata lingua cercando di inculcarla nella testa di sua figlia.
«NO, ADESSO PROTESTA PAPA'!»
Lui, l'amante del calcio e della sua straordinaria Napoli, una passione un po' insolita per un uomo che viveva a Como da più di dieci anni, ma le radici non si rinnegano e forse non ha abbandonato la sua passione proprio perchè aveva trovato la sua anima gemella in uno stadio, il giorno in cui la sua squadra aveva vinto esageratamente.
«ADESSO NON PROTESTA PIU' NESSUNO PERCHE' ZIO SE NE VA!»
Il fatidico annuncio, quello che ogni mattina poco prima di pranzo, la famiglia si aspettava, ma che poco dopo veniva sviato perchè in un modo o in un altro il fratello giovane del padre della piccola rimaneva a pranzo a casa della nipotina, che stravedeva per lui.
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Ora la piccola dagli occhioni nocciola era diventata grande e la sua passione per Londra era aumentata. I boccoli erano rimasti, ma ormai il biondo cenere era sparito ed aveva fatto posto a un castano chiaro, gli occhioni erano rimasti tali, tralasciando una tendenza al verdognolo che dipendeva dai suoi stati d'animo. Era alta e snella, un'amante degli idiomi peggio del papa. In due anni la diciassettene era riuscita ad imparare quattro lingue contemporaneamente: lo spagnolo, il portoghese, il francese e per chiudere in bellezza il suo amato inglese.
Amava la fotografia, ma la sua vera vocazione era il canto, aveva una voce fantastica, ti illuminava, ti toccava infondo all'anima e ti faceva sentire vivo. Era qualcosa di indescrivibile, qualcosa di così grande e di unico che poteva eguagliarsi al suo amore per l'Inghilterra e una band che l'aveva segnata.
Forse era stato il destino, forse la sua volontà, magari semplice fortuna, ma tutte i suoi sogni si realizzarono sotto il cielo della capitale dell'Inghilterra.
Cucumber's corner.
Ora vi starete chiedendo "chi è 'sta pazza che scrive tutte 'ste scemenze?" v.v
Ok, non avete tutti i torti, un po' di scemenze le ho scritte, pazza lo sono, ma più avanti, quando avrete più chiara la trama e tutto il resto capirete un po' di più.
Non so se questa fanfiction sia decente o meno, so solo che scrivendola immagino di essere la protagonista e di poter vivere ciò che scrivo.
Non mi va di rompervi le palle ulteriolmente, vi chiedo solo di dare un'occhiata e se poi il prologo vi ispira di continuare a seguire la storia e se vi và di lasciare qualche recensione,
non per qualche motivo in particolare, giusto per avere dei giudizi, in modo da capire se in qualche modo sbaglio.
Sono una rompipalle, lo so, ma ora vi lascio definitivamente.
Anzi, per rendere più comica l'uscita di scena vi lascio una gif di Tommo e Kevin *-* guygfuyuygkl
http://27.media.tumblr.com/tumblr_lyrnvapbdK1r5hsomo1_400.gif
Ditemi se questo ragazzo non è di una stupidità più unica che rara u.u in compenso è taaanto dolce :')
Kisses and hugs, from me.
https://twitter.com/#!/_supermanishere se mi seguite non vi mangio :D