Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Supreme Yameta    02/02/2012    4 recensioni
La volpe a nove code ha attaccato il villaggio della Foglia, causando grandissime sofferenze in tutti i suoi abitanti. Il ricordo di quel tremendo assalto si è incarnato negli abitanti del villaggio, i quali non riescono ad accettare la presenza della reincarnazione del demone a nove code: Naruto Uzumaki.
Il nostro eroe dovrà avventurarsi nell'oscuro mondo dei ninja, confrontandosi con la lunga catena d'odio nei suoi confronti.
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Team Baki, Team Gai | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dodici anni fa, presso il villaggio della Foglia, accadde un avvenimento nefasto su tutti i suoi abitanti. Era la sera del 20 Ottobre, una serata come tante altre sere di quel giorno, ma all'improvviso, il villaggio venne attaccato dalla furia di un mostro dalle fattezze di una titanica volpe dalle nove code.
Questo demone era conosciuto come l'essere vivente più potente mai esistito, un mostro dalla potenza insuperabile sulla quale erano nate moltissime leggende che si spostavano da una generazione all'altra. Queste leggende parlavano di una volpe a nove code, la cui poteva era incommensurabile, poiché era in grado di creare devastazione con il solo movimento delle sue code, con terremoti e uragani prodotti al suo passaggio.
Quella notte, l'enorme demone aveva deciso di scagliare la propria furia bestiale sulla gente del villaggio della Foglia, un piccolo agglomerato di case, fondato da diversi clan di ninja alla fine di lungo conflitto mondiale.
Combattere contro la volpe a nove code era un'autentica follia, ma se i ninja della Foglia non lo avessero fatto, non avrebbe senso raccontare questa storia, poiché essa è nata grazie al sacrificio di tutti quei ninja che avevano anteposto la propria vita per il benessere dell'intera comunità.
A perdere la vita, quella volta non furono solamente degli shinobi comuni, ma persino il capo del villaggio e la sua consorte avevano perso la vita, durante lo sforzo di fermare il demone dalle nove code.
Dopo quell'episodio in poi, il villaggio della Foglia considerò il grande Quarto Hokage come il capo villaggio più valoroso mai avuto; la leggenda di questo valoroso uomo è passata di generazione in generazione e il tempo stava dando largo a una nuova generazione di eroi: questa è la loro storia.
Una volta privato dalla conduzione politica del tanto bene amato Quarto Hokage, la gente del villaggio della Foglia è stata richiamata a votare un nuovo capo di stato e la loro scelta cadde su un candidato più che valido e rispettato, ovvero il membro femminile dei ninja leggendari, un'autentica forza della natura e pioniera della medicina ninja: Tsunade Senju.
La conduzione della politica del Quinto Hokage filò con alti e bassi per un lungo periodo lungo dodici anni vita; nonostante questo, però, in tutto quel periodo non scoppiò nessuna guerra, per cui questo periodo era da considerarsi un periodo di pace. Purtroppo però, gli storici più attenti non potevano fare a meno di analizzare la situazione e per questo erano certi che a quel lungo periodo di tranquillità, sarebbe seguito un grande cataclisma dalla dubbia durata; chissà, magari da quel momento in poi, gli eventi si sarebbero svolti con tanta rapidità, che gli storici avrebbero finalmente assistito a una grande rivoluzione.

Quel giorno, era mattino presto, l'orario perfetto per i ragazzini che frequentavano l'accademia ninja del villaggio per recarsi presso il luogo di apprendimento per l'ennesima lezione da seguire.
Uno di questi ragazzini stava avanzando verso l'accademia a passo rapido, questo atteggiamento non aveva fatto altro che attirare l'attenzione di tutti i passanti, i quali, però, invece che prenderla alla leggera su tutta quella energia, non avevano fatto altro che guardare torvi quel ragazzino.
Quel ragazzo era ormai abituato a subire il peso di quegli sguardi, per cui aveva imparato a ingoiare il proprio dolore e sopportare tutto questo.
Eppure il ragazzino non presentava alcuna anormalità nella sua apparenza, con quei capelli biondi come i raggi del sole, gli occhi azzurri come il cielo e tre singolari baffetti sulle guance, quel ragazzino sprizzava energia da tutti i pori, questo perché la sua felicità era all'apice, dato che sfoggiava con orgoglio una benda con sopra una lacca di metallo sulla quale era inciso il simbolo del villaggio; quella fascia era la cosa più importante per uno shinobi, poiché il copri-fronte era il segno distintivo di un ninja.
Questo ragazzino dalla folgorante tuta arancione si chiamava Naruto Uzumaki e il motivo per cui non era visto di buon occhio era dato dal fatto che, quando la volpe a nove code attaccò il villaggio della Foglia, il Quarto Hokage è stato costretto a sigillare la volpe a nove code dentro il suo corpo.
Per questa ragione, Naruto Uzumaki era considerato da tutta la gente del villaggio come la reincarnazione del tremendo demone. L'odio per il demone aveva completamente cancellato nelle persone la richiesta del morente Quarto Hokage, di considerare quel bambino un eroe del villaggio: per tutti era solo la malvagia reincarnazione del demone, per tanto, nessuno riusciva ad accettare la sua esistenza.
Per anni il ragazzino aveva patito impotente le angherie da parte di perfetti sconosciuti, venendo picchiato, linciato, deriso, insultato e cacciato via da tutti.
All'accademia, Naruto aveva all'inizio provato a creare delle amicizie, ma non era andata molto bene, per tanto Naruto aveva deciso di tenersi in disparte dagli altri, come se volesse isolarsi dal mondo.
A causa di queste esperienze, Naruto non aveva amici, non aveva una famiglia, ma riusciva comunque a non farsi sopraffare dallo sconforto, perché in mezzo a quella fanghiglia, c'erano delle persone che gli volevano bene.
Il maestro del suo corso d'accademia, Iruka Umino, lo aveva preso sotto la sua ala e si atteggiava a fratello maggiore in ogni situazione che lo richiedeva. Poi c'era anche il proprietario di un chiosco di ramen, il signor Ichiraku, che lo aveva sempre trattato con tanta dolcezza e affetto. Infine, Naruto teneva anche uno strano rapporto di distacco e affetto con il suo padrino, Jiraiya.
Quelle poche persone erano le uniche su cui poteva contare.
Naruto proseguì verso l'accademia, non voleva fare tardi, perché quello era un giorno molto importante, poiché avrebbe finalmente abbandonato i banchi e avrebbe fatto parte di una vera squadra ninja; un passaggio fondamentale per la sua formazione di ninja: finalmente avrebbe potuto brillare.
Sebbene fosse carente in moltissimi settori delle arti ninja, Naruto non si era mai perso d'animo e si era allenato con costanza per diventare un ninja provetto, questo perché aspirava a diventare un giorno la persona più importante del villaggio: l'Hokage.
Il sogno di Naruto era così grande, che nel realizzarlo avrebbe per sempre cancellato l'opinione negativa che la gente aveva nei suoi confronti; avrebbe dimostrato che lui era una persona in gamba e che non aveva nulla a che spartire con il demone sigillato dentro il suo corpo.
Naruto sapeva benissimo che non sarebbe stato facile, anche perché molti ninja del villaggio si erano opposti alla sua nomina a ninja, perché lo ritenevano pericoloso, ma per sua fortuna, l'Hokage era intervenuta di persona a sedare gli animi e a prendersi la responsabilità del suo destino.
Naruto era arrivato presso l'accademia ninja; appena sarebbe uscito da lì, sarebbe diventato un vero ninja, proprio come desiderava. Entrò e si preparò ad assistere alla sua ultima lezione come studente di accademia.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Supreme Yameta