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Autore: nothing_but_the_truth    02/02/2012    1 recensioni
Qui i protagonisti hanno sui 20 anni.. Hermione è tornata nel mondo babbano per far visita ai suoi genitori, e in un bar incontra malfoy.. uno diverso dal solito, e ubriaco.. forse grazie a ciò,emergeranno parti del suo carattere e realtà nuove..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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* Qualche anno dopo la fine della Guerra, abbiamo tutti sui 20 anni *

 

Tornata nel mondo babbano per far visita ai miei genitori, la sera, dopo essere stata con loro fino a tarda ora, decisi di andare in un bar sotto casa, uno di quelli che frequentavo pochissimo, a causa della gentaccia che faceva tappa fissa lì.

Infatti, i clienti abituali erano tutti per lo più degli uomini di mezza età, soli ed alcolizzati, che si addormentavano con la testa sul balcone del bar dopo essersi ubriacati. Però, quella sera, ero molto stanca, e prima di tornare nel mio appartamento volevo rilassarmi un pò... E nessun posto era aperto tranne quello, nel quartiere. Feci un incantesimo alla borsa, in modo che se avessero cercato di rubarmi qualcosa non ci sarebbero riusciti, poi entrai cautamente nel locale.

Il barman era una donna sui 50, il volto segnato da rughe causate dal fumo. Infatti, aveva in mano una sigaretta. Ricrescita bianca e capelli tinti di rosso mogano, corpo consumato dalla solitudine e viso decisamente annoiato. Oddio. C'era un gran chiasso.
Come temevo, i clienti non erano dei migliori: i posti al balcone erano tutti occupati da uomini grassi e barbuti, e da una prostituta che stava parlando con un potenziale cliente. In un angolo c'erano delle slot-machines, e un uomo stava spendendo molti soldi babbani lì. I tavoli erano tutti occupati, tranne uno, in cui c'era solo una testa bionda appoggiata alla propria mano, svogliatamente.

Stavo per uscire, quando la barman mi chiamò << Hey tu, ragazzina! >> disse mentre mi allontanavo << Qui se entri consumi. >> aggiunse prendendo un tiro dalla sua sigaretta.

-che sfortuna-, mi dissi. Sospirando, mi avvicinai al balcone. << Una bur... una birra, ecco >> Dissi, correggendomi appena in tempo. << Prendo una birra media. >> Confermai, prendendo qualche dollaro babbano.

La donna, senza dir nulla me la fece. In quell'istante mi voltai, e vidi che il tipo solo del tavolino si stava girando. Lo riconobbi e mi avvicinai titubante al suo tavolino, con la birra in mano.

<< Tu cosa ci fai qui? >> Chiesi con tutto lo sdegno possibile.

<< Taci, Mezzosangue >> Mi rispose. Ok, era ubriaco. Mi sedetti nel suo tavolo.

<< No, sul serio. Malfoy, perchè sei in un bar... insomma... babbano? >> Domandai, abbassando la voce.

<< Non ti deve riguardare, ho detto! >> Rispose lui.

<< Quante ne hai bevute di questa? >> Chiesi indicando una bottiglia che conteneva rum.

<< Mah, non lo so! Tutta la bottiglia, credo! Ahahahaha >> Rise, quando mi vide dubbiosa << Che fai, ti preoccupi per un Purosangue come me, feccia? >> Rimasi a bocca aperta e sorseggiai la mia birra. Mmm, la burrobirra era migliore. Quando abbassai il bicchiere, vidi che Malfoy mi osservava, con una relativa concentrazione. Prese il mio bicchiere e trangugiò un enorme sorso, senza smettere di fissarmi.

<< Prego, eh >> Dissi sarcastica. Lui rise.

Mi avvicinai a lui, arrabbiata << Cosa ci sarà mai da ridere, eh, brutto idiota? >> Dissi furiosa.

Rise ancora. << C'è che... ahahaha... tutti ti credono così intelligente, ma non lo sei... non lo sei Granger... altrimenti avresti... >> Si fermò e bevve ancora la mia birra, quasi finendola. Ne ordinò un'altra alla cameriera.

<< Altrimenti avrei cosa? >> Chiesi inchiodandolo con lo sguardo << Altrimenti cosa? >> Ripetei.

Malfoy rise ancora. << Ah, Granger, Granger... come sei idiota Granger... ahahaha... Granger,Granger... >> Ripetè, forse tra sè e sè o forse a me. Boh.

La donna portò un'altra birra. << Scusi, ma non vede che questo è già ubriaco marcio? Gli da pure altro alcol? >> Chiesi scioccata. Ma erano tutti tacchi?

Quella neanche mi guardò. Bene.

Malfoy, con un gesto molto traballante, si sporse e con una mano mi prese il mento << Granger che fai, ora ti preoccupi per me? >> Chiese ironicamente masticando le parole.

<< Certo, guardati! Sei uno straccio! >> Risposi d'impulso, subito pentendomi delle mie parole e allontanando con uno schiaffo la sua mano << Ma non hai a casa tua qualcuno che ti aspetta? >> Chiesi, preoccupata del suo stato.

Rise di nuovo e mi guardò con sdegno << E chi, chi? Eh, Granger, chi? >> Chiese, sempre sprezzante. << Suppongo tu sia felice di vedermi così! >> Disse indicando se stesso << Perchè tanto nella tua vita è tutto perfetto, no? Sia quella babbana che quella vera! Hai tutto, cosa puoi capire? >> Trangugiò un altro pò di birra, ed io non risposi. Cosa potevo dirgli? Ribattere sarebbe stato inutile.

Mi alzai. <> Gli comunicai lasciando 10 sterline sul tavolo accanto ai bicchieri << Paga tutto, mi raccomando >> Anche se non abitavo più nella zona, c'erano ancora comunque i miei genitori e non volevo che si spargesse in giro la voce che la loro unica figlia passava le notti nei locali malfamati senza pagare le sue consumazioni.

Lui mi fermò, afferrando con la mano il mio polso.

<< Scusa >> disse. << Non andartene >> . Le sue parole suonavano abbastanza serie, quindi rimasi un attimo a fissarlo. << Per favore >> , aggiunse. Oddio, doveva essere proprio ubriaco per volere la mia compagnia e scusarsi con me. Sospirai e mi risedetti.

<< Qualcosa non va? >> Gli domandai, seria.

Lui non rise << Come non potrebbe? Con chi eri? >> chiese.

Le sue parole mi incuriosirono. << Beh, ovviamente ero con la mia famiglia babbana... non ricordi? I miei genitori sono babbani >> gli dissi, cercando di rinfrescargli la memoria. << Hai passato 6 anni a umiliarmi per le mie origini, a odiarmi... non ti ricordi più tutte quelle offese? >>

<< Vedi? Non hai mai capito niente. Io non ti odio. Come potrei? Con tutti gli sforzi per farti guardare dalla mia parte! >> disse, con tono di ovvietà.

Beh, per me non lo era affatto. << Eh? >> fu tutto ciò che riuscii a rispondere.

Bevve un altro pò e finì anche quel bicchiere. Malfoy alzò la mano per chiamare di nuovo la cameriera, ma io la tirai giù. << Per favore, no >> dissi, con un tono che non ammetteva repliche. Mi diede retta. << Spiegami >> dissi. Non avrei lasciato perdere, ed incrociai le braccia per provarglielo. Lui appoggiò i gomiti sul tavolo, non proprio pulito, sporcando la maglia marrone che indossava.

<< Tu non capisci, Granger, quanto sia stato difficile per uno come me. Vedi, tu sei così intelligente e brillante, tutti ti adoro, attiri l'attenzione di tutti... ma è difficile attirare la tua attenzione! Non è stato facile fingere di odiarti così a lungo, ma ogni volta che mi guardavi... c'era quella scossa, l'hai sentita anche tu. Ma tu sei una Mezzosangue... ed io... odio questa parola... ma la mia famiglia... Hermione... >> Per la prima volta mi chiamò per nome << Non è molto aperta, sai ho regole da rispettare... ma non sai... non sai quanto ti ho bramata, tutto questo tempo... quanto ardentemente ti ho voluta... quanto profondamente ti amo. Tu non lo sai! Non lo capisci! E prima, ammettilo, che eri con un uomo! Un babbano? Dillo! Tutti eh, ma non me... >> Disse, quando mi vide fare di no con la testa, con un'espressione chiaramente sorpresa...

<< Cosa stai dicendo? Malfoy, stai bene? >>

Rise. Evidentemente, no. Non ero mai stata con uno così ubriaco da non riconoscere la persona davanti a sè, da non saper cosa stesse dicendo.

<< Come potrei? Sono qui per te e neanche ci credi! Non mi credi! E come potresti? Ti ho fatto così tanto male... quante notti ho sentito l'eco dei tuoi singhiozzi perseguitarmi... come potresti credermi? Ma è la verità... Hermione... hai un nome così bello... quello scemo di Krum neanche lo sapeva dire, il tuo nome... eppure ci sei stata! Ti ho vista! Ho dovuto spiare, per sapere dov'eri, con chi... mi hai consumato... e non mi credi! >> Disse. 2 o 3 persone, quasi sobrie, si erano girati a guardarlo gridarmi addosso. La cameriera anche, ci guardava con sguardo stupito. Io non riuscivo a credere alle mie orecchie. Malfoy stava... facendomi una dichiarazione d'amore? A ..me?

<< Cosa stai dicendo? Ti sei fumato il cervello? >> dissi guardandolo fissare le proprie mani.

<< Preferirei... >> Disse con un risolino amaro. << Ancora di notte sento le tue grida... che codardo, non ho fatto nulla... ti ho lasciata nelle mani di Bellatrix, ho permesso a Weasley di salvarti... non sai... quanto è stata dura non ucciderlo... per fortuna ci ha pensato la natura! >>

Mi bloccai << Non osare dire così, non osare! >> Quasi gli urlai, ma nel bar c'era tanto rumore, quindi quasi nessuno mi sentì. << Lui era una persona fantastica! io... io... >> Mi bloccai, le lacrime mi inumidirono le ciglia.

<< Tu lo amavi. >> Disse lui, come niente fosse, senza guardarmi in viso.

<< Si. >>

<< E a me no... perchè, Hermione, perchè? >> domandò, disperato.

Scaccia le lacrime dalle mie guancie << Cosa? Malfoy! >> dissi . Cos'altro potevo rispondergli?

<< Io non sono Malfoy. >> disse secco. << Sono Draco. E tu, >> aggiunse guardandomi il viso umido << tu non devi piangere mai più. Non lo permetterò. Restiamo qui, Hermione >> disse con euforia << Restiamo quì. Amiamoci. Ti renderò felice, Hermione, come nessun altro. Resta con me e non te ne pentirai. Non ti deluderò mai. Farò di tutto per meritare il tuo rispetto, di tutto. Cambierò. Restiamo con i babbani, lontani dalla mia famiglia... Hermione, dammi una possibilità! >>

Restai in silenzio qualche secondo. Probabilmente era ubriaco, ma sapeva a chi stava parlando. Sembrava convinto delle assurdità che andava dicendo. Provai a credere che stesse dicendo la verità. Quindi, per anni mi aveva trattata così male solo per attirare la mia attenzione... gli dispiaceva di avermi vista farmi torturare da Bellatrix ... e ... cosa voleva? Mi sembrava tutto così assurdo!

<< Io veramente non capisco... Draco. >> mi sforzai a pronunciare il suo nome. Sicuramente non lo avevo mai fatto prima.

Lui sorrise a sentirmi dire il suo nome, poi disse << Non sono stato chiaro, amore mio? Sono quì perchè mi manchi da morire. Ho bisogno di te. Ti amo. Dammi una possibilità e capirai. Resta con me qui, tra i babbani, e la mia famiglia non ci intralcerà. Hermione? >> chiese, vedendomi con gli occhi sgranati. Arrossii. C'era stato un breve periodo, il terzo anno, durante il quale avevo provato qualcosa per lui, dell'affetto. Mi trattava troppo male per essermi solo ostile, all'epoca. Poi avevo capito che era uno squallido e mi ero dedicata ad altro. Timidamente, glielo raccontai.

A Malfoy -Draco- si illuminarono gli occhi. << Non capisci? E' questo! >> esclamò, e prima che io potessi ribattere qualcosa, me lo ritrovai sopra di me, a baciarmi. Ingobbato, con un calcio aveva scansato la propria sedia e si era fiondato su di me. Una mano mi stringeva, alla nuca, i capelli, in modo che non potessi spostare la testa. L'altra era appoggiata alla mia guancia. Aveva le mani calde e morbide. Però sapeva di alcol. Ma anche io. Così, per qualche motivo che non so e probabilmente non saprò mai, ricambiai il suo bacio, appoggiando una mano al suo collo.

Fu un gran bel bacio.

Tanto che alla fine uscimmo insieme dallo squallido bar (sotto gli occhi invidiosi della barnam) ed andammo nell'appartamento che avevo affittato per la settimana (non volevo dormire a casa dei miei genitori, non a 20 anni compiuti).

Una volta dentro, ci spogliammo in fretta e in un attimo me lo trovai sdraiato sopra di me, sul letto, entrambi nudi, a baciarci e tenerci stretti. Facemmo l'amore più e più volte. Ci addormentammo all'alba, e Draco non smetteva di ripetermi quanto mi amasse, quanto mi volesse, quanto ci appartenessimo, quanto tutto era perfetto, da quanto lo aspettava...

Quando mi svegliai, la mattina successiva, per un attimo pensai di essermi sognata tutto. Mentre sospiravo per il sollievo di non aver veramente perso la verginità con la persona che più odiavo, ubriaco tra l'altro, sentii qualcosa comprimermi il torace. Quello che vidi mi scioccò. Un lungo e chiaro braccio mi avvolgeva. Un corpo era stretto dietro al mio, le ginocchia nell'incavo delle mie, il torace attaccato alla mia schiena, una testa dietro alla mia, con il naso attaccato al mio collo. Il suo respiro era così regolare e tranquillo...

Spostai appena la testa per vedere se stava ancora dormendo. No.

Mi sorrise << Giorno, amore. >> Disse sorridendomi.

<< ... Buongiorno... >> dissi un pò confusa. << Abbiamo veramente... ? >> chiesi, spostandomi e sedendomi sul letto. Lui fece altrettanto e mi passò la sua maglia, che indossai. Aveva un buon profumo.

<< Sì. >> disse lui in un sorriso enorme. << Sì. >>

<< Ah >>

<< Sei pentita? >> chiese turbato.

Cercai di tranquillizzarlo. << Certo che no, Draco... solo che... beh, non me l'aspettavo,sai! La tua dichiarazione azzardata, questa nottata... è tutto così strano... >> dissi toccandomi i capelli.

Draco sorrise e si avvicinò a me. Aveva solo i boxer addosso. Mi accarezzò il volto e mi baciò il palmo della mano. << Erano anni che cercavo di dirtelo... scusami se non l'ho fatto nel modo migliore. Ma ti prometto che rimedierò. A tutto. Hermione... >> disse guardandomi dolcemente << Io aspettavo questo momento da 10 anni >> mi disse.

A una frase del genere, non riuscii a non sorridere. Era così dolce... un Draco diverso da quello che conoscevo, uno migliore...

<< Devo dirti una cosa >> gli comunucai sedendomi a gambe incrociate sul letto, e invitandolo a fare lo stesso. Eravamo ginocchio a ginocchio.

<< Tutto quello che vuoi >> disse in tono grave.

<< Ho pensato alla tua proposta di ieri sera... >>

<< E... ? >> m'interruppe.

<< Sicuramente sei pazzo, perchè è un'idea pazza... >>

<< Sì, sono pazzo. Di te. Da anni. Non rifiutarmi... >> mi supplicò.

<< ... E, se mi lasci finire magari! >> lo rimproverai. << Pensando e pensando, sono giunta a una conclusione: o fingo che non sia mai successo nulla... o smetto di pensare. >>

Mi guardò torvo. Aprì ma bocca ma non disse nulla. Stava fraintendendo, forse? Appoggiai una mano sul suo ginocchio e lo accarezzai, e sorridendogli e guardandolo negli occhi, dissi: << Se ci trasferiamo in una città lontana da questa ma non troppo e giuri di fare le cose sul serio... per me, è sì. >> conclusi. Mi regalò un sorriso enorme.

<< Hermione, grazie, non ti deluderò, non te ne pentirai... mi farò perdonare per tutto, te lo prometto... >> iniziò a dire.

Lo interruppi. << Aspetta. Ci sono delle condizioni. >>

<< Tutte quelle che vuoi >> disse in fretta.

<< Io voglio fare le cose per bene. Te la senti di prendere un impegno serio con me? >> domandai.

Mi guardò negli occhi come se stessi dicendo la cosa più ovvia del mondo << Sono 10 anni che faccio le cose tanto sul serio da non aver mai amato nessun' altra che te. Che aspetto queste tue parole. Andiamo a vivere insieme? Stamattina stessa andiamo a cercare una bella casa... mi diserederò dalla mia famiglia, cercherò un lavoro babbano, per te... per noi... Oh, Hermione! >> disse e mi saltò addosso e mi baciò.

Draco rispettò tutte le sue promesse.  


  
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