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Autore: GiuliaVengeance    02/02/2012    3 recensioni
Dal capitolo 6:
“Ti prometto che questa sarà la vacanza più bella della tua vita,esattamente come la mia. Due anni fa,quando arrivai ad Huntington Beach, sentii che questo sarebbe stato il mio posto,questa la mia gente,questa la mia vita. Fu una sensazione bellissima. In effetti non mi sbagliavo, questa città ha veramente qualcosa di magico. Poi incontrai loro,i miei idoli di sempre e lì capii che non la avrei più lasciata. È il mio sogno, Bee. Mi sembra di essere la protagonista di un film,è tutto così meraviglioso qui. Per questo ho voluto che anche tu vivessi quello che sto vivendo io,conoscendoti,sapevo che sarebbe stato il regalo più bello che tu potessi ricevere. Poi beh,Lui è veramente tutto ciò di cui ho bisogno, non sono mai stata così felice. Spero che anche tu lo sarai,un giorno. Magari sempre con qualcuno della band.” E concluse il filosofico discorso con una delle sue battutine sarcastiche,non ne poteva fare a meno. Beth trovò intenso quel pensiero,a parte l’ultima frase che la lasciò in sospeso con quello che voleva rispondere; guardò sconsolata la bionda che nel frattempo beveva un sorso di the,nascondendo un sorriso malizioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.04 - Casa Haner

Beth:

Casa Haner. Non l’avevo mai vista. Mi pento di non averla visitata prima. È quasi più bella della villa di Zacky; l’esterno è praticamente uguale,giardino che circonda la casa e piscina. Appena entri sulla destra c’è l’angolo cottura e il tavolo,davanti invece ti ritrovi il soggiorno ma la cosa più spettacolare è l’impianto stereo: una parete intera del salone ricoperta da casse,amplificatori e robe varie. Inoltre c’è uno spazio infinito davanti,come fosse un palcoscenico. Sulla sinistra,invece,una porta che conduce allo studio di Brian,piena di chitarre di tutti i gusti appese alle pareti,è così ampia che sembra una casa a parte. Tornando al salone,più avanti ci sono due camere da letto e infine il bagno. È decisamente più figa della villa di Vee. Evidentemente Gates si è accorto del mio stato di estasi ed ha iniziato a fissarmi divertito.
«Ho fame» annuncia ad un tratto.
 «Non vorrai mica mangiare» ribatto,alzando le sopracciglia.
Lui mi rivolge uno sguardo ovvio,come se avessi appena pronunciato un’assurdità. Mi viene spontaneo giustificarmi. «Anche se mi viene fame non ho voglia di mangiare in piena notte». Che senso ha mangiare di notte? Si cena,si va a dormire e si rimangia la mattina,semplice. Apre il freezer e tira fuori una vaschetta di gelato.
«Il gelato?» menomale che ha fame. Evidentemente ha solo voglia di dolce.
«Si,avevo voglia di dolce» appunto. «Vuoi?» mi chiede.
«Uhm, a che gusto è?» domando cercando di capire dalla confezione gli ingredienti.
«Ma che ne so,è tutto colorato» a questa affermazione non posso fare a meno di ridere.
«Allora sì» prendo il cucchiaino che mi porge e mi fiondo sul divano,per poi togliermi le scarpe.
«Fortuna che sei quella che non mangia di notte» Si accomoda vicino a me.
«Come potrei dire di no al gelato?» mi sorride. Ahia, mancanza di un battito. Soffro di aritmia già di mio,ci si mette pure lui con i suoi sorrisetti. Stronzo.
Il recipiente di plastica lo tiene lui,così devo avvicinarmi,per prenderlo; è proprio qui che allontana di scatto la mano,facendomi cadere sopra le sue gambe. Che poi con questo top ho una scollatura parecchio generosa che involontariamente gli butto in faccia e lui non esita ad approfittarne,sfoderando un altro sorriso,questa volta malizioso. Ci metto un po’ per rialzarmi,ho pure la gonna che mi ostacola,fanculo.
Lo incenerisco con lo sguardo mentre lui fa il vago,non riuscendoci. «Che hai deciso Haner?» lo rimprovero ironicamente.
Lui continua a guardarmi mordendosi il labbro inferiore,prima di alzarsi a riporre il gelato nel freezer. La mia attenzione è attirata dal suo fondoschiena. Mi è sempre piaciuto osservare la sua camminata,la sua figura,mi attrae infinitamente,la sua figaggine è come una calamita che attira gli sguardi e i pensieri di tutti gli esseri mortali –e anche immortali,aggiungerei-. Va beh, è meglio che vado a prepararmi per la notte. Aspetta. Prepararmi per la notte?! Ma non ho il cambio! Boh, indosserò qualcosa di Brì.
Entro in camera in intimo,sperando di trovare una maglia enorme da usare come pigiama. Trovo lui steso sul letto in boxer e t-shirt bianca,giocherellare con il telefono.
«Secondo cassetto» mi indica,prevedendo la mia domanda. La prima cosa che trovo è un’altra maglietta bianca uguale alla sua,solo meno scollata; la infilo,mi sta bene anche se non mi copre completamente il sedere. Sbuffo.
«Ma dai rimani così,che ti frega»
«Oh,ma mi leggi nel pensiero? Cazzo.»
Sorride. Di nuovo. «E non sorridere» Ma che diamine dico? Così mi faccio sgamare immediatamente,prima del tempo. Mi mordo la lingua e roteo gli occhi.
«Come?» Lo so che hai sentito benissimo,non fare lo stronzo.
«Mh?» Fai finta di non aver capito? Bene,voglio giocare anch’io.
«Non ho capito cosa hai detto» Ripete,con  il solito sorriso sghembo,tipico di Synyster Gates.
«Non ho detto niente!» continuo,mentre mi sdraio sul letto. Sorride ancora,soddisfatto. Non capisco da cosa ma ok,non mi interessa.
«Dormiamo?» chiede poi,spegnendo la luce.
E che vuoi fare? Cavolo,sono stanca morta. Lui e tutta l’energia da Rockstar. Tsk.
«Ehm.. Sì,ne ho un disperato bisogno. Buonanotte».
«Buonanotte».
 Istintivamente mi giro dalla sua parte e mi accoccolo su di lui, sono venuta a dormire qui per fargli compagnia,sarebbe stupido fare la distaccata,tanto vale godere della sua presenza. Fortunatamente è girato verso di me,così mi abbraccia e riesco a sentire i battiti del suo cuore; mi addormento subito.

11.35

Mi sveglio. Già, io dormo al massimo sette ore,non ci riesco di più. Sono sola? Dove è Brian? Mi alzo sperando di trovarlo in cucina ma no,è deserta. Sento una specie di vuoto nel petto. Ho sempre odiato svegliarmi da sola senza avvertimento,da quando sono piccola,che mia madre andava a lavorare la mattina  presto e non mi salutava per non svegliarmi. Ci rimanevo sempre malissimo. Ora la stessa cosa, è andato chissà dove lasciandomi qua sola,che sensazione terribile. Mi avvicino al frigorifero per mangiare qualcosa,il mio stomaco,puntualmente,richiede cibo. Attaccato allo sportello del frigo c’è un post-it:
“Sono andato a fare dei giri,ti ho lasciato il caffè,buongiorno dolcezza.”
Ero incazzata,come si dice? Il buongiorno si vede dal mattino? Ecco, per me quella giornata era iniziata decisamente male ma appena ho letto quel biglietto,il mio viso si è illuminato,come se si fosse riaccesa chissà quale speranza. Faccio colazione ed esco fuori,voglio esplorare il giardino. Mi ero dimenticata,non so perché,dell’adorabile cagnolino di Brian,Pinkly, un Maltese piccolo e tenero che mi salta addosso,appena mi vede. Gioco un po’ con lei,è troppo dolce,proprio come il padrone,si assomigliano.
Ecco,ora inizio a percepire il caldo. È mezzogiorno e quarantadue,ho già chiamato Chris per spiegarle cosa era successo ieri sera. Rientro in casa per spogliarmi,non sopporto i vestiti che si appiccicano addosso ma,passando davanti allo stereo,mi viene un’idea.
Ci metto un buon quarto d’ora per capire come si accende e poi riesco a mettere Scream l’unica canzone che mi fa venire voglia di sfogarmi,di ballare. Alzo il volume quasi al massimo,si sente da favola,ogni sfumatura è precisa,il suono mi invade,tutto intorno a me scompare. Sono sola e mi lascio andare come la musica mi chiede,sto sudando ancora di più ma sto benissimo. Sono felice. I battiti del mio cuore accelerano,chiudo gli occhi e mi muovo come non ho mai fatto,neanche me ne rendo conto,è così naturale.

Brian:

Parcheggio l’auto davanti casa mia,già da un po’ sentivo le note di Scream provenire da qui,sapevo che in qualche modo era coinvolta Beth. Infilo la chiave nella serratura ed entro,mi si apre davanti uno scenario mozzafiato: lei sta ballando,è sexy da morire,è sudata ma continua imperterrita a muoversi come nessuno. Secondo me nemmeno lo sa che è così brava. Sicuramente non si è accorta che sono entrato,il volume spacca i timpani,così mi appoggio alla porta e la guardo,sentendomi un ladro perché sto godendo di momenti unici,a sua insaputa. Cazzo,sembra che abbia studiato tutti i movimenti,sembra abbia imparato una perfetta coreografia ma si vede che non è affatto così,che si sta lasciando andare,travolgere dalla musica. Si vede che è felice. Purtroppo per entrambi la canzone finisce,non voglio metterla in imbarazzo perciò faccio finta di essere appena rientrato e di non aver visto nulla. Lei abbassa il volume e finalmente si accorge di me: «Ehi!» esclama,respirando affannosamente.
«Ma che stavi combinando?» la osservo sospettoso,lei abbassa lo sguardo,imbarazzata.
«Eh,mi sono divertita un po’» Sorrido.
Oh tesoro,mi sono divertito anch’io,credimi.
 
 


Note dell'autrice:

Macciao! :) Rieccomi qua con un capitolo scadente,noioso,insoddisfacente e chi più ne ha più ne metta u.u ho dovuto per forza inventarmi qualcosa,non potevo lasciare in sospeso così,sennò davvero non aveva senso,poi. Non sono mai stata amante dei "POV" ovvero dei punti di vista dei diversi personaggi ma questo cap. me li ha richiesti, e devo dire che senza sarebbe stato davvero una merda c.c Vaaabè sappiate che io vi voglio taanto bene e che mi piacerebbe sempre una critica positiva o negativa :D Ringrazio todas,un beso (?)
Giulia :P

  
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