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Autore: Neve noon    02/02/2012    4 recensioni
T.O.P ha dei precisi motivi per cui non vuole una segretaria-manager donna, ma il suo manager, incurante, sceglierà Jo. Come andrà a finire il conflitto tra SeungHyun e Jo?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rosso, l'amore che non posso.

 
***
Un un uomo era seduto ad una scrivania, con le mani giunte avanti a se.
Stava rimuginando su qualcosa.
Abbassò per l'ennesima volta lo sguardo, fissando quelle sette fotografie che aveva in mano.
Di fronte a lui c'era un altro uomo, più tarchiato e con una macchia pelata sulla nuca.
"Va bene, puoi andare" disse il primo uomo al secondo "Queste me le tengo io. Penserò al da farsi, tu tienimi aggiornato."
***
 
Erano passati ormai una decina di giorni da quando Tabi aveva messo Jo come sfondo del suo blackberry.
I due, fortunatamente, si vedevano ogni giorno; passavano molto tempo assieme, come fanno tutti i ragazzi che si piacciono, però a differenza di tutti gli altri ragazzi, loro sapevano di non poter andar troppo in giro a sbandierare la loro passione.
Dovevano contenersi. Infatti gli unici a sapere che c'era qualcosa sotto erano i Bigbang e Byungyung.
Comunque, fortunatamente, Tabi era autonomo. con il suo appartamento indipendente, con gli orari che preferiva.
Quel giorno Jo era, come quasi tutti i giorni, in quell'appartamento.
I due se la prendevano davvero con calma, quindi non immaginate niente di sconcio.
Passavano il tempo cucinando, guardando la tv, scrollando la Dashboard, ascoltando musica e ovviamente scambiandosi effusioni non troppo spinte.
In quel momento erano stravaccati sul divano in cerca di qualche programma interessante...
101, niente
102, nulla
103, non ne parliamo.
104, telegiornale
105, Jo odia questo programma
106, sembra interessante- no cambia cheschifo.
107, di nuovo niente
108, WWAAAAA!! gridò Jo, "Fermo!" disse a Seung Hyun, poi alla tv: "Opppaaaaaa!"
Sul megaschermo nero di Seung Hyun, al canale 108, era on air Break Down di Kim Hyun Joong.
Jo si alzò piazzandosi avanti alla tv.
Seung Hyun arricciò il naso poi le lanciò un cuscino: "Hey, Fangirl! Spostati che non vedo niente"
Ma Jo era troppo intenta a ballare e cantare oscenamente per prestargli attenzione.
Quando finì l'MV si calmò e soddisfatta tornò a sedersi sul divano.
Tabi la stava squadrando con un sopracciglio alzato.
"Sì, Oppa?" chiese Jo angelicamente.
Tabi mise su un'aria risentita: "Tu non fai così se mi vedi in tv. Fai la fangirl solo con Hyun Joong."
Lo disse sperando che sembrava scherzasse, in realtà era veramente geloso.
Qualche giorno fa Jo era andata di nuovo a fare rock climbing con Hyun Joong e si era ritirata a tarda sera.
Seung Hyun le aveva detto che si era infastidito perchè non l'aveva avvisato che ci avrebbe messo così tanto, però il problema non era certo quello.
Temeva Hyun Joong. E come se lo temeva. 
Erano amici da tanto tempo e lo conosceva molto bene. Sapeva che le sue buone maniere affascinavano le ragazze.
Sapeva che era molto bello, e sapeva anche che se Hyun Joong metteva gli occhi su una ragazza, non guardava più in faccia a nessuno.
"Non è vero!" disse Jo offesa "io...trollo anche quando vedo te, solo che non faccio la fangirl in tua presenza..."
In quel momento il telefono fisso di Seung Hyun squillò e il ragazzo andò a rispondere.
era ByungYung: "Seung Hyun-ah! Potresti venire un attimo alla YG?" 
"Alla YG? Perchè?" 
"Tu vieni e basta, poi te lo spiego."
Seung Hyun non potette obbiettare. Scocciato disse a Jo che doveva andare alla YG "Se vuoi resta pure qui, tanto non credo ci vorrà molto..."
Così Jo si piantò sul divano di Seung Hyun mentre il ragazzo si avviava.
 
Seung Hyun si accomodò alla poltroncina bianca di fronte alla scrivania di vetro.
I giocattoli costosi lungo le pareti lo fissavano mentre la pelle della poltroncina riproduceva il rumore di una porta cigolante.
Yang Hyun Suk stava osservando Tabi, meditando sul modo migliore per parlargli.
Seung Hyun, dal canto suo, era un po' preoccupato.
Appena era arrivato alla YG era stato accolto da un Byungyung un po' in ansia che gli aveva detto di salire su dal CEO.
Questo era un fatto strano. 
Di solito Hyun Suk è sempre in giro per le varie stanze dell'edificio, controllando personalmente ogni cosa.
Era molto raro che convocasse qualcuno nel proprio ufficio.
E invece, eccoli lì, l'uno di fronte a l'altro.
"Allora, Seung Hyun-ah, ti starai chiedendo cosa ci fai qui."
Ovvio, e ovviamente Tabi si era risposto: Jo.
Il ragazzo annuì.
Hyun Suk continuò con la sua vocina nasale: "Ho notato qualcosa di singolare in questi giorni...Qualcosa che mi ha reso molto felice e molto preoccupato allo stesso tempo."
Pausa. 
"Ho notato che c'è del tenero tra te e l'assistente manager Jo I." lo fissò negli occhi. Seung Hyun era impassibile.
"Mi chiedevo se le mie supposizioni fossero errate."
"No, sono corrette." ed erano corrette pure le mie -pensò Tabi.
"Seung Hyun-ah, tu lo sai che ci tengo a te... appunto per ciò, mi sento in dovere ...come un padre... di obbiettare alcune...cose..."
Seung Hyun voleva sbuffare, ma in queste situazioni era meglio assumere l'aria da dissennatore.
Il Ceo, vedendo che Tabi rimaneva fermo e zitto continuò: "Mio caro ragazzo"-e il caro ragazzo trovò ancora più repellente la vocina di Hyun Suk-"tu lo sai, non c'è da scherzare su queste cose. Dopo ciò che ti è successo in passato..."
Seung Hyun lo sapeva che avrebbe tirato fuori la carta del "passato".
"Non succederà più." disse con tono neutro.
"E se succede? Seung Hyun-ah, io sono come un padre per te, ascolta il mio consiglio, stronca ora, sei ancora in tempo, sei giovane, hai tutta la vita avanti a te per giocare al gioco dell'amore. Ora hai un grande dovere nei confronti delle tue fans..."
"Grazie del consiglio." non sembrava molto grato.
Hyun Suk continuò: "Dovresti farlo per lei, lo sai."
Seung Hyun si richiuse nel suo silenzio ostinato.
"Va bene, non ho altro da aggiungere" disse il Ceo facendo intendere che poteva andarsene.
Mentre Seung Hyun varcava la porta, Hyun Suk alzò una cartellina posata sulla scrivania rivelando sette foto. 
Ne prese una osservandola e calandosi di nuovo nei suoi pensieri.
 
La chiacchierata con Hyun Suk non aveva scalfito l'umore di Seung Hyun, infatti il giorno dopo, durante la registrazione di una nuova canzone per il secondo album di G-Dragon, Jo e Tabi cincischiavano allegramente come sempre.
Quel giorno Jo finiva di lavorare alle tre, poi tornava a casa sua. La mamma le aveva chiesto aiuto per fare un po' di pulizia nel ripostiglio.
Tabi invece tornava a casa con Jiyong. I due avevano deciso di mangiare assieme nell'appartamento di Seung Hyun.
Il manager dei Bigbang non c'era, era con Seungri, però si era premurato di comprare loro qualcosa di già pronto da scaldare nel microonde.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Seung Hyun capì che c'era qualcosa di strano.
Bhè non ci voleva un genio per capire che c'è qualcosa che di strano quando la porta del tuo appartamento è aperta.
JiYong aggrottò le sopracciglia: "Hyung, hai dimenticato di chiudere la porta?"
"No. Sono certo di averla chiusa stamattina." disse l'altro avvicinandosi a quella quasi sospettoso.
Seung Hyun allungò la mano, spingendo la porta placidamente verso l'interno.
Lo spettacolo che gli si parò d'avanti gli fece ghiacciare il sangue nelle vene.
Il Leader si portò una mano alla bocca sussurrando un: "Oh Cristo."
Con calma glaciale Seung Hyun mise un piede oltre l'uscio, ma JiYong gli afferrò un braccio: "Non entrare! Richiudi la porta e chiamiamo la polizia."
Tabi pensò che il Dongsaeng avesse ragione, richiuse la porta e disse: "Tu chiama il manager, io chiamo la polizia."
In fretta JiYong tirò fuori il cellulare,  dopo due chiamate a vuoto il manager rispose: "JiYong-ah! Dimmi tutto!"
"Hyung, qualcuno è entrato a casa di Seung Hyun, lui sta chiamando la polizia, vieni al più presto."
"Cosa? Da Seung Hyun? Sarò lì a momenti. Non fate niente fin quando non arriva la polizia."
Seung Hyun, in quel momento stava dando l'indirizzo alle forze dell'ordine.
Staccati i telefoni i due si guardarono, in silenzio.
JiYong si passò una mano sul viso, preoccupato.
Tabi non aveva voglia di emettere alcun suono. Sconsolato si sedette a terra, con le spalle al muro. L'altro lo imitò sedendosi al suo fianco.
JiYong spiò per un po' SeungHyun. Stava fissando il vuoto avanti a se, abbracciandosi le ginocchia.
"Hey Hyung" disse JiYong a bassa voce 
ovviamente lo Hyung non rispose.
Allora JiYong provò ad abbracciarlo, non sapendo che altro fare. Tabi non lo allontanò, anzi, lo strinse a se, cercando in lui la forza; quella stessa forza che gli aveva dato in tutti questi anni da quando Mihae se n'era andata...
In un momento come quello, aveva solo bisogno della vicinanza del suo leader.
 
Il manager dei Bigbang, Seungri e Byungyung uscirono dall'ascensore tutti trafelati.
I due ragazzi si alzarono da terra mentre il Seung Hyun più piccolo gridava: "Cosa è successo?"
Il manager lo zittì immediatamente. L'altro Seung Hyun fu infastidito da tutto quel rumore, erano stati un quarto d'ora in totale silenzio, con la gola chiusa e gli occhi gonfi.
"Avete chiamato la polizia?" chiese Byungyung, con la mezza pelata sudaticcia.
JiYong annuì. Aveva gli occhi arrossati. BongLeader era un ragazzo molto emotivo e in quel momento sembrava stesse facendo appello a tutte le sue forze per essere impassibile.
Seungri, vedendo lo stato del suo leader sussurrò: "Hyung..." e si avvicinò per abbracciarlo. Poi, sempre abbracciando JiYong, tentò di muoversi verso destra, per inglobare l'altro Seung Hyun nel suo abbraccio.
Tabi capì le sue intenzioni e si avvicinò, unendosi a quella stretta.
Tra le braccia dei suoi dongsaeng gli venne seriamente la voglia di piangere. "Fanculo." disse.
Possibile che non poteva avere una sua vita?
Le sirene della polizia interruppero i suoi pensieri.
I tre si sciolsero dall'abbraccio collettivo, stando comunque molto vicini.
 
I due poliziotti trovarono avanti a se cinque facce preoccupate. Uno dei due disse: "Rimanete qui, entriamo noi."
Quando varcarono la soglia trovarono una totale confusione.
La prima cosa che si vedeva varcando l'uscio, era un'enorme scritta rossa sulla parete bianca di fronte.
Diceva: "Jo è una puttana".
Poi, ovunque si posasse lo sguardo, era un trionfo di oggetti rotti, rovesciati, ammaccati, frantumati.
I libri e i cd della libreria erano tutti per terra, aperti, pestati; 
il divano nero era tagliato in più punti; le due lampade giacevano scomposte sopra le tende, sul pavimento.
Altre scritte offensive ornavano le pareti, mentre vi erano macchie rosse (a giudicare dall'odore, di vernice) un po' ovunque.
Le altre stanze erano tutte nelle stesse condizioni.
A quanto pare gli elettrodomestici e i giocattoli erano tutti sani e salvi, miracolosamente scampati a quello sfacelo.
Nella camera di Seung Hyun, sulle coperte nere del letto, c'era scritto: "Traditore".
Comunque in casa, oltre ai due poliziotti, non c'era nessun'altro. 
Anche senza fare l'inventario si capiva che niente era stato rubato.
Nel giro di qualche ora, tutta la YG sapeva che cosa era accaduto, e tutti erano preoccupati per Seung Hyun, che sembrava non voler esprimere nessuna emozione.
Quando Daesung venne a sapere di tutto ciò, la prima cosa che fece fu chiamare Jo.
Alla ragazze venne un colpo al cuore, mollò ciò che stava facendo a casa e si diresse alla centrale, dove Seung Hyun doveva esporre denuncia.
Al suo arrivo, Seung Hyun, che fino ad allora sembrava in catalessi, perse un battito del cuore, si sentì finalmente sollevato. Poi quando lei le chiese in ansia: "Come stai?" lui la strinse a se con impeto, accarezzandole la testa.
"Non ti preoccupare Piccola" sussurrò Tabi, con la voce più roca che mai, visto che era inutilizzata da due ore.
I due rimasero abbracciati così per un po', fino a quando un uomo non disse a Seung Hyun: "Signor Choi, si può accomodare nell'Ufficio Denunce".
Tabi si staccò con delicatezza da Jo e entrò nell'ufficio con Byungyung, lasciando la ragazza, i Bigbang e il loro manager in attesa.
Chiuse le formalità alla polizia, c'era un appartamento sottosopra che li aspettava.
Seung Hyun non voleva che Jo assistesse a quello spettacolo, così le disse di tornare a casa.
Ovviamente Jo non aveva alcuna voglia di starsene in camera sua, ignara di tutto, e patteggiò con Tabi.
Alla fine decisero che sarebbe stata con Daesung e Seungri nell'appartamento dell'ultimo.
Mentre oltrepassava il campanello Kwon/Lee vide che Yang Hyun Suk era arrivato a controllare la situazione.
 
Il CEO si appartò con Seung Hyun in bagno.
Aveva anche lui un'aria abbattuta. Posò una mano sulla spalla di Tabi: "Io ti avevo avvisato..."
"è vero, è colpa mia. Sono stato uno stupido. Come ho potuto pensare di poter stare con una ragazza in luoghi pubblici. Dovevo essere più cauto..."
"Vedi, Seung Hyun? Oggi ti hanno distrutto la casa, domani ti distruggeranno la ragazza..."
"No. So qual'è stato l'errore e so come rimediare."
Hyun Suk lo guardò: "Sentiamo."
"Organizziamo un'intervista. E lì dico che sono single, totalmente. Che non sono interessato ad avere relazioni. E poi sarò attentissimo a non farmi vedere con Jo in giro."
"Seung Hyun, è pericoloso."
"Ma perchè Dong-Wook Hyung può e io no??"
"Perchè Dong-Wook è stato bravo, è riuscito a non far sapere niente a nessuno per anni. Persino io non ne sapevo nulla. Tu invece vai in giro a scattarti foto..."
"Non succederà più."
Il CEO si strinse nelle spalle: "Va bene Seung Hyun. Vedrò cosa posso fare. Nel frattempo vediamo di rimediare i danni qui. Per domani riesco a farti riavere la maggior parte delle cose. L'Ikea fa miracoli..."
Hyun Suk se ne andò, pensando a cosa fare di quella situazione. Lui era il Presidente. Lui poteva muovere i fili.

 
  
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