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Autore: luna nueva 96    02/02/2012    6 recensioni
Fan fic SasuSaku, ispirata al freddo.
Perchè una short dopo tanto tempo?, chiederete voi.
Semplice. Per il mio primo anniversario su EFP *-*
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando Sasuke Uchiha si metteva in testa una cosa, inutile dirlo, nessuno riusciva più a fargli cambiare idea; addirittura Naruto, sempre pronto per le imprese impossibili, alla fine, dopo tanto tempo, si era arreso all’evidenza e aveva dedotto (con un enorme sforzo di concentrazione, per uno come lui) che neanche un ciclone avrebbe mai potuto distogliere il moro dai suoi piani.

Ed era così che Sasuke, toccò la compatta e ghiacciata lastra che ricopriva il laghetto.

Si maledì per il giorno in cui aveva accettato la stupida scommessa di vincere una gara di pattinaggio contro quella mummia di Sai; la contesa sarebbe stata abbastanza equa (il ragazzo non era poi così portato sul ghiaccio), se non ci fosse stato il piccolo problema che Sasuke non aveva mai pattinato in vita sua.

Chissà perché, ma quella lastra di ghiaccio non gli ispirava molta fiducia.
Digrignò i denti e si infilò, non senza poca fatica, quegli aggeggi che molti si accingevano a chiamare pattini. Di certo non poteva tirarsi indietro proprio ora che aveva scommesso davanti a tutti i suoi amici; non solo sarebbe stato lo zimbello di tutto il liceo se la cosa fosse accidentalmente venuta fuori (e già immaginava chi potesse mettere in giro la voce), ma poi ci si metteva anche quella parte di orgoglio-Uchiha, come lo chiamava sua madre.

E poi, il momento tanto atteso arrivò. Mise un piede sul ghiaccio, poi anche un altro; lentamente staccò una mano dalla staccionata di legno, poi anche l’altra. Perfetto era in piedi. In fondo, pensò, pattinare non era poi così difficile.

Ma, come spesso accade, esclamazioni del genere valgono come un cattivo augurio, perché fu inevitabile subito dopo accasciarsi al suolo. E fu proprio in quel momento che arrivò una voce…

-Ehi Uchiha!, serve una mano?-

Il timbro di voce e la risata cristallina, irriconoscibili per Sasuke, funsero da un campanello d’allarme. Tutto avrebbe sopportato, tutto, anche l’umiliazione, ma non lei.

Sakura Haruno, sua coetanea, compagna di classe, era la tipica amica fidata a cui puoi chiedere di tutto, semplicemente perché ha una cotta incredibile per te. Doveva ammettere che lei non gliene aveva mai parlato apertamente, e di questo ne era grato, ma i suoi modi di fare, certe carezze un po’ troppo sentite, quei rossori sulle guance che non avevano nulla a che fare con la timidezza (che comunque in ogni caso non era parte di lei), valevano più di mille parole.

Probabilmente, se solo glielo avesse chiesto, non avrebbe raccontato in giro della sua pessima figura sul ghiaccio, ma, conoscendola, pensò Sasuke seccato, quella per lei sarebbe stata l’occasione giusta per cercare un ennesimo quanto piccolo e indiscreto contatto fisico.
Difatti, la mano dell’Haruno, accompagnato dal suo sorriso radioso, fin troppo radioso considerando le temperature circostanti, si allungò verso di lui.

Sasuke la scansò con un gesto secco e non si preoccupò nemmeno di vedere la reazione di Sakura; conosceva già la delusione che c’era nei suoi occhi verdi ogni volta che lui si  esibiva in gesti così poco carini, ma davvero non riusciva e soprattutto non voleva farsene una colpa.

-Faccio da solo- si alzò, facendo questa volta ben attenzione a non staccare la mano dalla staccionata all’improvviso.

Ci provò ancora, fece un paio di passi in equilibrio,ma il risultato finale fu il medesimo. Si trattenne dal cacciare un urlo, dovuto sia al dolore al fondoschiena sia al penetrante sguardo di Sakura che gli perforava la schiena.

-Il tuo problema è che non ti lasci andare- affermò Sakura, comparendo di nuovo come un fantasma.
Gli tese di nuovo una mano che, data la lontananza alla staccionata e alla sua poca capacità di reggersi in piedi, l’Uchiha fu costretto di malavoglia ad accettare questa volta.

Sakura fece, tenendo sempre ben strette le mani del compagno fra le sue, un paio di passi, poi un terzo, un quarto, e Sasuke sentiva i  piedi farsi sempre più stabili ad ogni toccò, e il suo corpo prendere nuovamente possesso della situazione.
Sakura non lo lasciava ancora, e Sasuke, era grato che non fosse così; perché, se l’avesse lasciato andare, allora lui sarebbe caduto, di nuovo. Ma lei non accennava ma muoversi, nonostante tutto.

La famosa “forza dell’amore”,come molti la definivano, alla fin fine doveva avere davvero un potere incredibile se Sakura era riuscita a prenderlo sempre per mano, nonostante i suoi continui dislivelli.

-Bene, tieniti pronto, adesso ti lascio le mani e tocca a te- Non lo lasciò andare da solo di sorpresa,come quando suo padre aveva fatto a lui piccolino per insegnarli ad andare in bici, ma l’aveva avvisato prima, per essere sicura che lui fosse pronto.

Ma la verità era che lui non era affatto pronto, non quando c’era un lastra di ghiaccio a pochi centimetri da lui che rischiava di spaccargli qualche osso. Strinse istintivamente le mani intorno a quelle di Sakura, per non perdere la presa su quel salvagente.

-Tranquillo,se cadi ricominciamo daccapo-

Appena Sakura mollò la presa sulle sue mani, si scontrò subito con la lastra ghiacciata; mai come in quel momento, dopo essere stato a contatto con le calde mani dell’Haruno, il ghiaccio gli era sembrato così freddo.

Ma, una volta alzati gli occhi, aveva trovato la rosa ancora là, con una mano protesa verso di lui. Quando lo lasciò andare per la seconda volta, Sasuke riuscì a pattinare da solo, e probabilmente, con un po’ di pratica avrebbe vinto la scommessa, battendo Sai.

Guardò Sakura rossa in voltò per lo sforzo di scarrozzarlo per la pista, ma con gli occhi lucenti, fieri di lui, per ciò che era riuscito a fare, per il limite che era riuscito a superare.
Ringraziare qualcuno non era proprio da lui. Si limitò solo a darle un bacio sula guancia, e ad augurale buon Natale; e quasi quasi, era riuscito a sentire il cuore dell’Haruno battere all’impazzata, in armonia con il suo.    

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Ciao a tutttiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!! Allora, non so come sia venuta questa short, spero bene, anche se credo che Sasuke non sia proprio IC.
MI sono ispirata principalmente al freddo di questi giorni, che credo che tutti stiamo sentendo.
Perchè l'ho scritta? Beh, domani, esattamente il 3 febbraio, sarà il mio primo anniversario su EFP, e mi serviva assolutamente un po' di Sasusaku per festeggiare.
Grazie a tutti per avermi sostenuta in quest'anno! *-*
Baci
luna nueva 96  
  
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