Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Seiya112    03/02/2012    1 recensioni
Bella ha quasi terminato i preparativi per il matrimonio... quando si ritrova tra le mani una lettera di Jacob.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
- Questa storia fa parte della serie 'Simply Jacob & Bella'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I personaggi di questa fan fiction sono tutti maggiorenni, o comunque si tratta di personaggi di fantasia. Tutti i personaggi appartengono a Stephenie Meyer, ed io e la mia amica Cristina abbiamo scritto questo racconto senza fini di lucro.

Era ormai tardi quando tornai a casa, stanchissima, dopo l’ennesima giornata passata a fare le prove per il matrimonio. Aprii la porta e vidi Charlie russare sul divano davanti alla TV accesa. Lo svegliai e lo aiutai ad andare in camera sua. Finalmente mi diressi verso la mia stanza dove, appena entrata, mi buttai sul letto. Ero sola. Edward, volendo seguire fino in fondo la tradizione, aveva deciso di non trascorrere con me le notti prima della cerimonia. Avevo provato a fargli cambiare idea dicendogli che valeva solo per la notte prima delle nozze, ma fu irremovibile. Fu lui anzi a farmi cambiare idea dicendo, con la sua voce vellutata: “Dopo il matrimonio mi avrai tutte le notti per l’eternità!” accompagnando il tutto con quel suo sorriso a cui non sapevo resistere.

Con le ultime forze che mi restavano mi preparai per la notte e controllai se mai madre mi avesse scritto una delle sue lunghissime e-mail. Per mia fortuna non avevo ricevuto posta. Mi diressi verso il letto dove finalmente mi addormentai.
 

Capivo che stavo sognando solo per i contorni del paesaggio circostante, resi sfocati da una sottile nebbiolina. I miei passi, scivolosi sull’erba umida, mi stavano conducendo nella nostra radura, che mi appariva oscura sotto un cielo senza stelle ad illuminarla. Un raggio di luna penetrò la foschia, facendo brillare un punto preciso. All'improvviso la radura si trasformò, svanendo nel nulla e lasciando dietro sé solo il tronco secco a me familiare, riarso dal sole e dalla salsedine. Attorno a questo si compose il paesaggio di First Beach. Percepii subito la sua presenza, con ogni fibra del mio essere. Mi voltai, ma non riuscii ad afferrare quell'immagine sfuggente, che via via si allontanava da me, senza parlare, con l'espressione triste che conoscevo. “Jake!” Tentai di urlare, ma dalla mia bocca non usciva un filo di voce. I suoi occhi severi, così in contrasto con il viso tornato ad essere quello del ragazzino che conoscevo, mi colpirono con il rancore che lasciavano trasparire.

Mi svegliai di soprassalto, e vidi che si era fatto giorno. Mi alzai cercando di ricordare il sogno, e quel volto che non vedevo più da settimane. Scesi le scale con lentezza, pensando a tutte le telefonate che avevo fatto a La Push, senza avere notizie. Solo ora, che avevo compreso pienamente i sentimenti che provavo per Jacob Black, cominciavo a rendermi conto di quanto fosse doloroso ciò che gli stavo facendo.

Fui strappata dai miei pensieri da una busta, che faceva bella mostra di sé sul caminetto. Scorsi il mio nome, scritto con una grafia familiare, su quella lettera sgualcita. Come in trans la aprii e incomincia a leggere, cercando di fermare le mie mani tremanti.
 

Bella, non so se faccio bene a scriverti. Forse complica solo le cose. So che hai scelto lui, ma voglio provarci un' ultima volta: cambia idea, io ti amo e sai che nemmeno io permetterei mai a nessuno di farti del male. E anche tu mi ami. Non potresti provare ad essere felice con me? Sai che con me la tua vita potrebbe essere normale, come quella di ogni altra ragazza della tua età! Non dovresti sposarti subito, e non diventeresti un... mostro. O desideri così tanto essere una succhiasangue?

Ti spaventa il fatto di invecchiare? Allora abbandonerò il branco, non mi trasformerò più e invecchierò con te. Pensaci, potresti avere dei figli e soprattutto non dovrai rinunciare ai tuoi genitori e ai tuoi amici!

So che è inutile. Ormai hai fatto la tua scelta e nonostante tu me l’abbia urlata più volte ho fatto finta di non capirla. Ma non posso più mentire a me stesso. Un giorno mi hai detto che è il massimo avere come migliore amico un lupo mannaro, mi dispiace che non saprai mai com’è averlo come marito!

Ho scritto questa lettera prima di andarmene perchè non credo che sarei riuscito a dirti addio di persona. Quando la leggerai saranno passate settimane dalla mia partenza. Sono certo di averti fatto piangere di nuovo. Mi spiace. Non so quando deciderò di riprendere la forma umana, perchè solo in questa riesco a sopportare il dolore incredibile che provo. E per ora non intendo tornare. L’unica cosa che mi consola è di non poter assistere all’evento dell’anno, perchè non potrei sopportare di vederti legata per sempre a quel Cullen.

Ma ti auguro comunque di essere felice insieme a lui.

Addio mio unico e solo amore.
Non cercarmi più.
Tuo per sempre,

Jacob.”

 

Dovetti rileggere la parte finale più volte, perchè le lacrime non smettevano di scendere. Quindi sprofondai su una sedia. Con il passare delle ore il mio dolore aumentava, il solo pensare al suo nome mi faceva impazzire. Nonostante fosse estate mi sembrava di essere un girasole in pieno inverno: senza il mio sole personale non riuscivo neppure a rialzare la testa. Mi ripresi solo quando sentii il suono di una porta che sbatteva, e vidi rientrare mio padre. Non mi ero accorta che fosse quasi sera. Vedendomi lì, seduta immobile, con il viso rigato dal pianto, mi si avvicinò, chiedendomi cosa mi fosse successo. Ricordo solo che cacciai la lettera in tasca e balbettai “Niente”. Charlie capì che non fosse il caso di insistere. Ma mi accarezzò la testa, che nel linguaggio di Charlie equivaleva ad un abbraccio, e si mise a preparare la cena. Immaginai quanto fosse penoso per lui rivedermi ancora in quello stato questa volta a causa dell’altra persona che amavo. Lo shock era talmente forte che non ricordo neanche se e cosa avessimo mangiato.

Provai a pensare a come sarebbe stata ora la mia vita se avessi scelto Jacob. Ma non ci riuscii. Immersa nei miei pensieri, mi alzai e andai in camera mia. Mi avvicinai alla finestra, la aprii, e guardai fuori. Il sole stava calando per cedere il posto al crepuscolo. Istintivamente toccai il ciondolo di Jacob, poi guardai l’anello di Edward brillare sotto i raggi rossastri del sole calante e capii che ormai avevo fatto la mia scelta. Con il crepuscolo un altro giorno finiva, e si avvicinava l’alba della mia nuova vita.


 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Seiya112