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Autore: MarchesaVanzetta    03/02/2012    1 recensioni
Una coppia rugosa e dolce, il compleanno del marito e il regalo della moglie.
Scritta per 56 anniversario di matrimonio dei miei nonni :)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno.
(De   senectute, Marco Tullio Cicerone)

 

   
“Auguri tesoro” gli disse dolcemente la donna, porgendogli un pacchetto col nastro arricciato.
“Ma quali auguri, Maria? Sono vecchio, stanco e morirò a breve!” mormorò lamentoso suo marito, riprendendo a leggere il giornale.
“Antonio?” lo richiamò la donna, aggiustando meglio il golfino intorno alle spalle.
“Eh?” rispose seccato il marito, alzando malvolentieri gli occhi dalle parole stampate.
“Abbiamo ottantrè anni, siamo sposati da più di sessanta, mi fai il piacere di non fare il bambino viziato e prendere il tuo regalo?” chiese retorica, il solito tono di lieve minaccia che copriva le sue parole.
“Ma dai, come dici te, sono sessant’anni che mi regali cose… non ti sei stufata?” ribattè Antonio, stanco di bisticciare con Maria per tutto.
“Non mi stuferò presto di te, maritino!” sogghignò la donna, sapendo di aver vinto.
“Da quanto non sentivo quel nomignolo!” ridacchiò sommessamente l’uomo, ricordandosi di come l’avesse implorata alla loro prima festa cui erano stati invitati da sposati, di interrompere tutte quelle smancerie, facendo ridere il suo ospite.
“Dai vecchio musone, vieni qui” lo esortò la donna, sedendosi sul divano.
Mugugnando Antonio piegò il giornale, si alzò dalla sedia e raggiunse la moglie strisciando un poco i piedi per terra, giusto per sottolineare tutta la sua avversione a quell’ordine.
Ridendo Maria gli porse nuovamente il pacchetto, accarezzandogli dolcemente il dorso della mano rugosa e con le vene violacee ben in evidenza.
L’uomo aprì velocemente il pacchetto, buttando la carta per terra.
Con gli occhi illuminati dalla gioia si girò verso la moglie e le strappò un bacio sulle labbra, morbide come sempre.
“Immagino ti piaccia…” lo prese un po’ in giro la moglie, facendo intrecciare le loro dita.
“Sei un angelo” affermò estasiato l’uomo dai capelli bianchi, non riuscendo a smettere di sorridere.
Mentre la coppia sul divano continuava a ridere e baciarsi, la copia del romanzo giovanile di Antonio giaceva abbandonata sul tavolino da caffè, parte del titolo coperto da un magnete da attaccare al frigo con la frase di Cicerone ben in evidenza sullo sfondo celeste.
Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno. 
 
 

  
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