Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: adreaminmysoul    03/02/2012    1 recensioni
Vorrei avessimo avuto un altro tempo, vorrei avessimo avuto un altro posto ma tutto quel che abbiamo è bloccato nel momento, e non c’è niente che il mio cuore possa fare per combattere contro il tempo e lo spazio perché sono ancora bloccato nel momento con te…
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And there's nothing my heart can do 
To fight with time and space 'cause 
I'm still stuck in the moment with you... 


Mi alzai di colpo dalla panchina spaventando Justin che sussultò.
- Che ti prende?
Mi avvicinai a lui. 
Non posso proprio dirlo a nessuno? – Feci una smorfia.
- No.
- Nessuno, nessuno?
- Nessuno, nessuno.
Mi misi con le braccia conserte e pensai, mi scappò una piccola rissata e guardai Justin.
- Non importa. – Dissi un po’ dispiaciuta.
Di peso mi buttai sulla panchina accanto a Justin, mi misi con le gambe incrociate e cadde un silenzio imbarazzante. Un soffio di vento mi scompigliò i capelli.
- Solo per questa volta. – Sentii dire Justin.
- Mmh? 
- Non deve saperlo nessun altro.
Io lo ringrazia con un sorriso, poi mi alzai dalla panchina e gli facci segno di seguirmi.
- Dove andiamo? – Non gli risposi. Avevo la testa piena di pensieri.
Attraversammo le porte scorrevoli dell’ ospedale e un odore di medicine ci diede il benvenuto. Vidi Justin aggiustarsi i Ray-Ban sul naso e mettersi meglio il cappuccio che correndo si stava togliendo. Mi avvicinai al bancone con dietro Justin che mi seguì guardandosi intorno.
- Sono qui per il signor Collins.
La signora del banco alzò la testa e mi passò un quaderno dove firmare.
- Ciao, signorina Collins.
Io alzai la testa dal quaderno sorridendo.
- Salve signora, come sta?
- Bene. Si è fatta il fidanzato? – Disse l’infermiera dietro al bancone indicando Justin dietro di me con un gesto della testa. Io mi girai verso Justin e entrambi ci scambiammo sguardi imbarazzati poi entrambi ridemmo.
- Siamo solo amici. – Dissi tra un singhiozzo e l’altro, presi la penna vicino al quaderno e firmai.
Mi fermai davanti alla porta di una stanza chiedendo a Justin di aspettare un attimo qua fuori, lui annuì e io entrai.
Chiusi la porta dietro di me e sorrisi a mio nonno che stava cambiando canale alla TV sicuramente da ore.
- Hey, nonno!
Mi avvicinai a lui correndo e lo abbracciai con tutta la mia forza. Era da un po’ che non lo andavo a trovare e mi era mancato. Quell’ uomo era davvero fondamentale per me. Grazie a lui, oltre a Justin, ho capito di dover seguire i miei sogni finché non li credo veri e di sognare in grande. Vederlo su un letto tutto il giorno mi distruggeva.
- Come stai? – Gli chiesi nascondendo il dolore dietro un sorriso finto.
- Quest’ospedale è noiosissimo. Le infermiere sono racchie, i dottori antipatici e la cosa più decente che fanno in TV è Jersey Shore... E la cosa non è positiva.
Io risi e mi sedetti nella sedia accanto, nonno con fatica si alzò leggermente e si mise comodo.
- Ho una sorpresa.
- Meno male qualcosa di nuovo.
Sorrisi e mi alzai dalla sedi, andai verso la porta e la aprii feci a Justin segno di entrare e lui subito entrò.
- Ecco, nonno…
- Non capisco. – Mio nonno guardava Justin con aria curiosa. Mi girai verso Justin e lo vidi che indossava ancora il cappuccio e gli occhiali.
- Oh! Togli gli occhiali. - Gli sussurrai.
-Ah! Giusto.
Lui tolse immediatamente gli occhiali mettendoli appesi al collo della felpa e poi si tolse il cappuccio.
- Nonno, ecco...
- Non ci credo, il grande Justin Bieber. – Esultò interrompendomi.
Justin mi guardo con aria interrogativa. – Lui è mio nonno, Peter Collins.
- Preferisco Peter Pan, l’eterno bambino.
– In famiglia tutti lo chiamiamo Peter Pan, ha sempre avuto uno spirito giovane. – Justin si avvicinò al letto e sorrise.
- Io torno tra un attimo, vado a prendermi un caffè alle macchinetta.
Mio nonno annuì mentre io uscivo dalla stanza.

- Come va la carriera, ragazzo? – Mi chiese il vecchio signore sorridendomi con fatica.
- Benissimo, direi.
Il signore mi guardò negli occhi continuando a sorridere. 
– Certo, te lo meriti e grazie.
Io lo guardai sorpreso – Per cosa?
- Non dire ad Andrea che te l’ho detto, altrimenti mi uccide. – Rise. – Ma tu hai aiutato molto mia nipote e ti ringrazio davvero tanto. Sto in questo ospedale da un mese. Quando ho avuto il primo infarto Andrea è stata male per giorni ed ascoltare la tua musica era l’unica cosa che la faceva stare bene, così ti ringrazio, ma se dici ad Andrea che te l’ho detto ti meno.
Sorrisi. Andrea è una ragazza magnifica, ma non pensavo significasse così tanto per lei la mia musica.
- Rieccomi!
Sentii la voce di Andrea provenire dalla porta e alzai lo sguardo incrociando il suo, alla luce del sole che entrava dalla finestra i suoi occhi diventarono più chiari. Lei avvicinò il bicchiere con il caffè alla bocca e mi guardò dal bordo del bicchiere, poi lo allontano un po’.
- Che c’è?


OHOHOHOH! Questa volta ho superato me stessa, più di un mese senza aggiornare la fan fiction.
ODIATEMI PURE ç_____ç
@Giulyy_Belieber97 quello di pirma faceva venire il diabete questo ti fa venire voglia di tagliarti, spero che ti piaccia :DD
@fan_97 il mio nome Marta, in realtà io e Andrea siamo due persone completamente diverse. Sono felice che ti sia piaciuto
spero che anche questo ti piaccia ;D (Questa è la dimostrazione che per me mettere tre capitolo di fila è come un miracolo)

  
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