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Autore: STAILIST    03/02/2012    5 recensioni
Il mondo di Elvard è in grave pericolo.
Le condizioni climatiche negli ultimi anni sono instabili e gira molta tensione nei villaggi.
Gente che sparisce... Ragazzi da gli strani poteri...
Che un' antica profezia si stia per avverare una seconda volta?
Che LUI stia tornando nuovamente per riportare il Caos in quella terra un tempo pacifica?
Solo alcuni si salveranno e potranno sottrarre quel mondo dal suo destino, che lo condurrebbe nella catastrofe.
Si potranno cambiare le sorti di questo futuro infame?
LEGGETE E LO SCOPRIRETE!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


Le fondamenta di questa storia si basano su un’antica leggenda, raccontata di padre in figlio per generazioni, fino ad arrivare all’epoca in cui è ambientata.
Dunque…
 La misteriosa leggenda narra di un mondo, un tempo prospero e rigoglioso chiamato: Elvard, e del suo traditore: il legittimo erede al trono
Tutto iniziò quel giorno….
Correva l’anno XXX (scusate posseggo una pessima memoria in campo di date. Per  questo motivo i miei voti in storia sono molto scarsi)
Era un giorno noioso e monotono di fine inverno.
Fino a quando non arrivò quel messaggio dal vecchio saggio della città.
Era molto raro ricevere lettere di quell’uomo a palazzo, se ciò accadeva  non doveva essere  un buon segno.
Ormai era una razza quasi estinta quella dei maghi. Quel vecchio che abitava nella periferia della città, era l’unico rimasto. La gente pensava fosse anche questa una storia inventata per tenere lontano i bambini da quel nonnetto per certi versi un po’ fuori di senno.
Ma non sempre tutte le leggende sono storielle per far viaggiare la nostra mente in mondi fantastici. Nel nostro caso la Leggenda che sto per raccontarvi narra fatti realmente accaduti.
L’ultimo mago rimasto profetizzò l’arrivo di una catastrofe.
Il prossimo erede di Elvard tradirà il popolo per attuare un piano oscuro.
Fu indetta un’assemblea per decidere sul da farsi, alla quale parteciparono i quattro rappresentanti delle regioni, che dividevano questo mondo, e l’attuale sovrano di Elvard che abitava a Lucius, situata al centro di queste terre, capitale di questo mondo.
I sovrani della regione del giorno e dell’alba proposero di condannare il ragazzo alla pena di morte, in modo tale che in futuro non avesse causato problemi.
I sovrani della regione della Notte e della regione degli Spiriti ebbero l’idea di confinarlo per l’eternità nella cella della disperazione.
Mentreil sovrano di Elvard chiese invece che il ragazzo possa restare sotto la sua stretta sorveglianza, in fondo era sempre suo figlio, e se avesse avuto comportamenti sospetti sarebbe stato rinchiuso fino alla fine dei suoi giorni nelle celle del palazzo.
Però la maggioranza non acconsentì a questa possibilità di salvezza per il ragazzo. Alla fine presero la decisione di condannare il ragazzo all’esilio nella terra delle lacrime: luogo arido dove la luce non batte da millenni!
Quando fu proclamato il verdetto, il giovane principe ne rimase sconvolto e giurò vendetta.
Fecero bene a mandarlo via?
I primi 12 mesi passarono velocemente  e da parte del ragazzo non ci furono attacchi.
Per i primi tempi la gente ebbe paura di quelle parole, ma gli anni passavano e la gente iniziò a dimenticare quei giorni, fino a quando…

Alle porte della città di Lucius, si presentarono tre ragazzi e tre ragazze.
Parevano comuni persone, ma in verità possedevano un segreto. Nascosti dai cappucci si nascondevano gli Aires (nella lingua comune protettori) ragazzi dai poteri sovrannaturali. Si potevano distinguere dalla plebe per lo strano e misterioso marchio che segnavano il loro volto.
La gente aveva paura di loro.
Giravano voci che si trovassero lì per fare degli accertamenti, ma il popolo era preoccupato, sapeva che qualcosa si celava sotto.
E infatti...
Un giorno come tanti, una sentinella diede l’allarme.
Verso la città avanzava una nube nera, composta da strane creature.
Si dirigeva verso le mura a una velocità impressionante. A capo di quei mostri c’era un uomo che cavalcava un drago di pece dagli occhi d’oro, che bramava sangue proprio come il suo padrone.
Nessuno sapeva chi fosse, solo i protettori lo sapevano, ed erano lì apposta per far di lui cenere.
La città si mise subito in allerta, l’esercito fu subito pronto e si diede via alla battaglia. Lo scontro fu duro e sanguinoso, era quasi impossibile “uccidere” quegli spiriti.
Il nemico era potentissimo, sapeva usare la magia e allo stesso tempo la spada con molta destrezza.
Naturalmente anche i ragazzi sapevano maneggiare la magia, infatti non ebbero difficoltà a sconfiggere quegli strani esseri.
Poi arrivarono allo scontro finale.
Il misterioso uomo era fortissimo e gli Aires erano in seria difficoltà. Si lanciavano incantesimi potentissimi che venivano respinti egregiamente, ma il potente nemico era comunque più forte e spietato. I colpi, col passare del tempo, divennero imprecisi.
I protettori ormai si limitavano soltanto a schivare gli incantesimi e a lanciare qualche magia offensiva, fino a quando non misero a punto un piano.
Usarono una magia di riposizionamento, all’improvviso sparirono, per poi ricomparire alle spalle del nemico.
L’uomo fu preso alla sprovvista e intrappolato in una sfera luminescente. Alla fine la sua anima fu rinchiusa nelle viscere della terra.

Ma il sigillo si spezzerà mai?

Ecco a voi il prologo!
Spero che vi abbia incuriosito!
STAILIST
 
 
   
 
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