La maledizione delle due corone
Cap.9: è tutto finito
Anche se in quel luogo non faceva caldo, Shaoran stava
sudando.
Gli era stata posta una domanda di cui la risposta non era
facile da prendere: scegliere tra la vita dei suoi amici oppure tra la
sopravivenza di tutte le galassie.
Lo spirito di Hinawa Kinomoto era davanti a lui mentre
possedeva il corpo della giovane Meiling.
Shaoran si ricordava bene di lui, dello zio di Sakura che
l'aveva aiutata a crescere solo ad uno scopo: rifilare il trono di regina
dell'universo a sua nipote.
Shaoran ora se lo era ritrovato davanti dopo un sacco di
tempo, quando, invece, credeva di averlo sconfitto.
- Allora sssantissimo Sssole? Cossa ssscegliete? -
Shaoran si guardò attorno, non sapendo cosa fare.
- Divino Shaoran non preoccupatevi per noi! -
Una voce catturò la sua attenzione.
- Cosssa vai farneticando, mika dell'acqua? - chiese
Meiling, mentre i suoi occhi rossi osservarono la ragazza mora, stretta tra le
braccia di un mostro.
Tomoyo alzò la testa a fatica: la presa era molto forte.
- Dico soltanto che non riuscirai a sconfiggerci così
facilmente! -
Gli sguardi erano puntati sulla dolcissima Tomoyo che,
nonostante la sua posizione, teneva testa ad una creatura malvagia come Hinawa.
- Sssei brava a parole, ma non riusscirai a combinar
nulla....- la voce rocca di Meiling risuonò nella caverna.
- Questo lo dici tu! -
Tomoyo alzò lo sguardo e vide la pantera avvolta da un
grosso serpente che la stritolava.
" Mia cara Sakura..." pensò fra se e se, mentre
sentiva un forte potere scorrerle nelle vene.
" Cos'è questa forza? Che sia..."
Tomoyo aprì di più gli occhi e capì: si concentrò e cominciò
a brillare di una luce azzurra.
- Che sssuccede? - chiese Hinawa spaventandosi.
Negl'occhi color prugna di Tomoyo, c'era una nuova luce e
sulla sua fronte il simbolo mistico del famiglio d'acqua comparve.
- CON IL POTERE DONATOMI DAI MIEI ANTENATI, IO T’ORDINO DI
SCORRERE PER ME, SACRA ACQUA DEGLI DEI! LA TUA NUOVA PADRONA TI CHIAMA! -
Shaoran capì e, mentre gli altri erano schioccati, Tomoyo si
liberò dalla presa del mostro e lo distrusse.
- Non è posssibile! - esclamò Meiling, incredula.
La ragazza si alzò in piedi e portò avanti a se le mani,
mentre il suo flauto prese forma.
Lo afferrò e, guardando fisso negl'occhi Meiling, cominciò a
suonare.
L'intera caverna tremò e all'improvviso dai muri uscirono
grossi serpenti d'acqua che distrussero i mostri e liberarono tutti i loro
prigionieri.
Tomoyo smise di suonare e il serpenti d'acqua sparirono.
- TU NON PUOI! - urlò Meiling mentre lanciò incontro alla
ragazza altri mostri.
- Oh si che può...-
La voce di Naoko si fece più cupa e la ragazza impugnò la
sua frusta, mentre il simbolo della luce fece capolinea sulla sua fronte.
- LUCE SCONFIGGI LE TENEBRE PER SEMPRE! -
Naoko lanciò al sua frusta verso i mostri che stavano per
attaccare Tomoyo e li distrusse in un sol colpo.
Meiling non si arrese e chiamò a se altri mostri, mentre
Chiharu e Rika presero in mano il proprio arco e la propria lancia.
- FAMIGLIO DEL FULMINE, LA TUA PADRONA TI COMANDA! -
Sulla fronte di Rika il simbolo del fulmine padroneggiò,
mentre la ragazza si lanciò con ardore verso i mostri tagliandoli in mille
pezzi.
- FIAMMA SACRA CHE SCORRI IN ME! ATTACCA! -
Anche la fronte di Chiharu fu invasa dal simbolo del
famiglio del fuoco, mentre le sue frecce uccidevano uno ad uno i mostri davanti
a lei.
Meiling indietreggiò lentamente impaurita da quella furia.
- TU...- Tomoyo.
- NON - Chiharu.
- HAI - Rika.
- SCAMPO! - Naoko.
Le quattro ragazze si misero ai due fianchi di Shaoran,
mentre Takashi liberò Star con la sua spada.
- COSSSA SSIGNIFICA TUTTO CIO'? -
Shaoran impugnò la sua spada e si posizionò, pronto ad
attaccare.
- Ti presento le quattro dee degli elementi, mio caro
Hinawa...le hai fatte incavolare e ora voglio soltanto ucciderti! -
Le quattro dee si prepararono a combattere, mentre Meiling
continuò ad indietreggiare.
- Pronte? - chiese Shaoran alzando la spada sulla sua testa.
Le ragazze annuirono.
- ACQUA - Tomoyo si caricò di una luce azzurra.
- FUOCO - Chiharu fu avvolta da un brillare rosso.
- FULMINE - Rika aveva un’aura verde.
- LUCE - Naoko era bianchissima.
- Element...- Shaoran alzò la sua spada in alto mentre i
quattro elementi vi confluirono in un unico raggio.
Lentamente l'abbassò e poi la rivolse verso Meiling.
- ATTACK! -
Shaoran e le quattro ragazza urlarono quell'unica parola che
fece partire dalla spada di lui un lungo raggio che centrò in pieno Meiling,
avvolgendola nella luce e facendola scomparire insieme a Hinawa.
Shaoran osservò il luccichio che era al posto del suo
nemico, mentre le quattro ragazze caddero a terra esauste.
- Ma come abbiamo fatto a...- Rika faceva fatica persino a
parlare.
- E' stato il potere che Sakura vi ha donato, lo avete
trovato dentro di voi e ne siete diventate padrone, completando voi stesse...-
disse Shaoran mentre si avvicinò a Star assicurandosi che stia bene.
- Vuoi affermare che ora noi...-
- Si, ora siete delle dee in piena regola e i simboli che
portate sulla fronte ne sono la conferma -
La quattro ragazze si toccarono contemporaneamente le fronti
e ognuna percepì il proprio simbolo.
Si guardarono e poi risero, felici che la battaglia, breve
ma terrificante, era finita.
Shaoran lasciò la sua pantera e ripose la propria spada nel
suo fodero, dietro alla schiena, poi fissò un punto davanti a se.
- Devo compiere il sacrificio per poter rompere la
maledizione...-
Tutti si voltarono a osservarlo, mentre il ragazzo si
allontanò lentamente dal gruppo.
- Il sacrificio? Quale sacrificio? -
Shaoran si voltò e porse lo sguardo ai suoi compagni, poi
guardò Star.
Il ragazzo alzò le mani e si concentrò: la caverna tremò di
nuovo, ma stavolta la scossa era molto più potente di quella provocata da
Tomoyo.
Il terreno sottostante cominciò a crepare e lentamente una
grossa voragine si aprì.
Dal sottosuolo uscì un grosso diamante lucente, che si fermò
alle spalle di Shaoran.
Le quattro ragazze e Takashi si allontanarono, cercando di
non cadere in una delle voragini e rimasero a bocca aperta quando videro il
grosso diamante.
La terra smise di tremare e Shaoran si voltò verso la
gigantesca pietra:
- Mio
fedele guardiano,
tu che
discendi dalla mia stirpe
io ti
invoco oggi per sottoporti al mio servizio...
protettore
della Divina Stella,
io ti
risveglio da un sonno durato duecento anni...
CERBERUS!
GUARDIANO
DEL SOLE,
IO TI
CHIAMO A ME! -
(Mio fedele guardiano,
tu che discendi dalla mia stirpe
io ti invoco oggi per sottoporti
al mio servizio...
protettore della Divina Stella,
io ti risveglio da un sonno durato
duecento anni...
CERBERUS!
GUARDIANO DEL SOLE,
IO TI CHIAMO A ME! )
A quelle parole, una punta laterale del diamante s'illuminò
e lentamente si aprì, sprigionando luce intensa.
Rika,Tomoyo, Chiharu, Takashi e Naoko erano meravigliati da
quello spettacolo e restavano con il fiato sospeso nella attesa di vedere il
vero guardiano del Sole.
Dalla punta di diamante aperta uscirono due grosse ali
bianche che sbatterono ripetutamente, per poi fermarsi.
Una maestosa tigre alata, dal manto color oro, gli occhi
gialli e felini, una specie d'armatura al petto, si mostrò al cospetto di
Shaoran in tutta la sua magnificenza.
La tigre ruggì: - CERBERUS AI VOSTRI ORDINI! -
Shaoran si voltò verso il lato opposto della tigre e recitò:
- Mio
fedele servitore,
tu che
discendi da un pianeta
che
riflette il mio potere in candidi raggi...
protettore
del divino Sole,
oggi è
proprio esssoche ti sveglia da un sonno durato duecento anni...
YUE!
GUARDIANO
DELLA LUNA,
IO TI
CHIAMO A ME! -
( Mio fedele servitore,
tu che discendi da un pianeta
che riflette il mio potere in
candidi raggi...
protettore del divino Sole,
oggi è proprio esso che ti sveglia
da un sonno durato duecento anni...
YUE!
GUARDIANO DELLA LUNA,
IO TI CHIAMO A ME! )
Un'altro spigolo del diamante si aprì e due grosse e candide
ali nascondevano qualcuno sotto le loro piume.
Esse si aprirono lasciando spazio ad un alto ragazzo, dai
lunghi capelli e splendidi occhi argentati, la stupenda tunica dai colori
freddi della luna e della notte e dall'espressione seria e cupa.
- YUE AI VOSTRI ORDINI! -
I due guardiani spiccarono un piccolo salto e involarono,
dirigendosi verso Shaoran e planando dolcemente ai suoi piedi.
- SIAMO OGGI AL COSPETTO DEL MAGNIFICO SOLE E SIAMO QUI PER
SERVIRLA E ONORARLA O POTENTE SHAORAN LEE -
I due guardiani s'inchinarono dolcemente mentre Shaoran si
voltò e guardò i suoi amici.
- Vi presento Cerberus...- la tigre sciolse l'inchino e
scosse le ali, mostrando tutta la sua magnificenza: - ...e Yue...- anche il
guardiano della luna sciolse l'inchino e si mise a braccia conserte, mentre
fissava il vuoto: ... i veri guardiani -
Le quattro ragazze erano meravigliate da quella visione: i
due magnifici guardiani al cospetto dell'altissimo Sol, con sfondo un maestoso
e grandissimo diamante.
Takashi s'inginocchiò a terra: - Non avrei mai creduto di
arrivare un giorno al cospetto di tanta forza...-
Il ragazzo recitò quello parole che erano nei pensieri di
tutti i presenti.
Shaoran sorrise, ma poi tornò serio.
- Siete qui per reclamare...-
- ...ciò che è vostro di diritto? -
I due guardiani, fermi nelle loro posizioni, posero quella
domanda al loro padrone.
Shaoran si voltò verso il diamante e sospirò emettendo un
flebile si.
I due guardiani, allora, si voltarono e spiegarono le ali,
raggiungendo più da vicino il grosso cristallo.
Cerberus si caricò di una luce d'oro:
- Come
la luce e le tenebre...
...come
la notte con il giorno...
...come
il deserto con il freddo ghiaccio...
...come
il profondo abisso e altissimo cielo...
...come
la terra e il vento... -
(Come la luce e le tenebre...
...come la notte con il giorno...
...come il deserto con il freddo
ghiaccio...
...come il profondo abisso e
altissimo cielo...
...come la terra e il vento...) -
La grossa tigre chiuse le proprie ali su di se e continuò a
brillare d'oro.
Yue s'illuminò di una luce argentata:
- ...che
la Stella e il Sole
reclamino
il loro potere...
che
anni orsono fu sigillato sottoforma di maledizione...
...se
le due metà ora son un'intero...
...che
l'intero diventi due metà...
e che
la fama della maledizione si saziata da un
sacrificio!
-
(...che la Stella e il Sole
reclamino il loro potere...
che anni orsono fu sigillato
sottoforma di maledizione...
...se le due metà ora son
un'intero...
...che l'intero diventi due
metà...
e che la fame della maledizione si
saziata da un
sacrificio! ) -
Anche Yue si coprì con le sue grandi ali, mentre la sua aura
argentata continuò a brillare.
Il grosso cristallo tremò e cominciò ad emettere luce,
mentre al centro di esso una grossa crepa cominciò a farsi spazio tra il
luccicante minerale, finchè tutto non ne fu coperto.
I due guardiani brillarono sempre di più, quando aprirono
all'improvviso le ali e il cristallo esplose, andando in mille pezzi.
Takashi prese il suo scudo che fece da riparo a lui e alle
dee, mentre i due guardiani proteggevano Shaoran da ogni frammento che
minacciava di fargli del male.
Quando l'esplosione sembrò finita, i ragazzi si spostarono
dallo scudo e davanti a loro non vi era più alcuna traccia del cristallo.
Al suo posto, nell'aria, galleggiavano due splendide corone, avvolte da due
alone carichi di potere: la prima corona e grande e sembrava fatta di oro
satinato, mente stupendi rubini la fecero divenire più preziosa; la seconda
corona era interamente fatta di argento puro ed era ricoperta di splendidi
zaffiri di un blu oltre mare.
La loro bellezza era tale che chiunque le osservava ne
rimaneva incantato.
Cerberus e Yue si voltarono verso Shaoran: - Divino Sol, la
corono del Sole e della Stella - dissero in coro, mentre osservarono il loro
padrone.
Il ragazzo sembrava imbambolato.
Non riusciva a credere ai suoi occhi: sentita tutta la sua
essenza in quella corona d'oro e sentiva anche il desiderio di possederla dopo
tantissimo tempo, sentiva che era ora di ritrovare in pieno i suoi poteri.
Il ragazzo fece un passo, ma...
- AHAHAHA! -
Una voce rauca e lugubre risuonò vaga nella grotta.
Shaoran portò la mano alla sua spada, ma si sentì diventare
pietra e il suo corpo non poteva più muoversi.
Improvvisamente le quattro dee furono scaraventate contro le
pareti della grotta e legate ad esse.
Il povero Takashi divenne completamente una statua.
- Pensssavata di esssservi liberati di me...-
Shaoran guardò le due corone e al loro fianco comparve
un'ombra nera dagl'occhi rossi.
- HINAWA! - ulrò il ragazzo mettendo in guardia i due
guardiani.
- In ssspirito e poteri...AHAHAH! Non avrete pensato di
avermi distrutto con un così leggero attacco...ho soltanto atteso che voi, Sol,
liberaste le due corone....-
Shaoran cercò di liberarsi.
- E' inutile...il mio potere qui dentro è sssupriore al
vossstro e lo sssapete...qui dentro regnano le tenebre di cui io ssssono il
ssssovrano e voi che non avete ancora completato i vossstri poteri non potete
far nulla...-
Shaoran guardò con odio l'ombra nera, mentre sentì che il
suo corpo fu immobilizzato ancora di più.
Hinawa si avvicinò alle due corone.
- FERMO! -
Cerberus lanciò una palla infuocata dalla bocca, ma l'ombra
la respinse facilmente.
Yue toccò l'aria davanti a se e il suo grande arco comparì.
Il guardiano attaccò Hinawa, ma senza successo.
- AHAHAH! E' inutile...i vostri poteri sssono legati ai
vosstri padroni e sse non hanno poteri loro non n’avete voi...-
- Non ti premetteremo di...- Cerberus e Yue partirono al
contrattacco, ma Hinawa lanciò verso loro un bolla d'energia oscura, facendo
scomparire i due guardiani.
- YUE! CERBERUS! - Shaoran cercò di liberarsi, ma sembrò
tutto inutile.
Hinawa prese in mano la corona di Sakura.
- CHE COSA VUOI FARE? - gli urlò Shaoran mentre intuì la sua
mossa.
- Come principe? Sssapete che mi prima di diventare ssovrano
dell'universso devo sciogliere la maledizione e quindi devo uccidere Sssakura,
per sempre! -
Quelle parole fecero rinvenire tutti i presenti.
- COSA CENTRA SAKURA? - urlò Tomoyo, mentre provò a
liberarsi, ma fu inutile.
Hinawa osservò la dea dell'acqua e sorrise: - Il vosstro
amico non vi ha detto come si fa a rompere la maledizione? -
Tutti gli occhi erano puntati su Shaoran, mentre il ragazzo
fissava con odio Hinawa.
- "e che la fame della maledizione si saziata da un
sacrificio! " -
L'ombra recitò l'ultima parte della maledizione.
- Nesssuna maledizione da qualcosa ssenza ricevere nulla in
cambio... e questa vuole la vita di uno dei due maledetti...-
Gli occhi di Shaoran erano pieni d'odio verso quell'uomo,
mentre i suoi amici lo osservarono confusi.
- E' vero quello che dice, Shaoran? - chiese Naoko,
aspettando invano una risposta.
Il ragazzo abbassò lo sguardo e non rispose.
- RISPONDI! E' VERO QUELLO CHE DICE? - ora la domanda
l'aveva posta Rika, ma nella sua voce c'erano quelle di tutti.
Shaoran sospirò: - Si...- disse quasi sussurrando.
Gli occhi delle dee si riempirono di lacrime: - Perchè non
ci hai detto nulla! Prima parlavi di sacrificio...avresti sacrificato Sakura
per tornare in piena facoltà delle tue forze, vero Shaoran? -
- MAI! Non avrei mai sfiorato la corona di Sakura! - affermò
il ragazzo verso i suoi amici.
- OH che caro...- lo prese in giro Hinawa, mentre strinse di
più la corona fra le sue mani.
- NON LO FARE! - Shaoran osservò la corona argentata e gli
chiese con il pensiero di non rompersi: - Uccidi me...rompi la mia corona, ma
lascia stare quella! -
Hinawa allentò la presa e guardò incuriosito il ragazzo: -
Lo ssai che il mio scopo è sempre stato quella di uccidere Ssakura...-
- Ma così uccideresti la Stella! - Shaoran stava cercando
tutte le scuse possibili per far si che Hinawa cambiasse idea.
- Della Stella non m'importa...di Stelle ve ne sono a
migliaia se è per questo...è vero...con lei morirebbero alcune galassssie, ma
con te morirebbe tutto se non quassi...quindi preferisco uccidere lei ed è quello
che farò! -
Hinawa riprese a pressare la corona, mentre sembrò che uno
dei suoi zaffiri stesse cedendo.
Shaoran guardò quell'atrocità.
Il suo corpo era immobilizzato, i suoi guardiani non vi
erano più e lui non poteva far nulla...
Nella sua mente comparve il suo viso, mentre gli sorrideva e
lo invitava a correre con lei...
No...
Non poteva far si che quel sorriso si spegnesse per
sempre...
Non poteva...
- NO!! -
Ancora una volta il suo urlo fece fermare Hinawa.
- UCCIDI ME! ME NON LEI, ti prego...uccidi me...- Shaoran
finì la sua frase mentre piegò lentamente la testa verso il basso.
- Toglietemi una curiosssità, Sssol...perchè volete
sssacrificarvi per lei? Voi non l'amavate, anzi dovevate sssposssare un'altra
donna e quindi esssa nel vostro cuore non rissiedeva...-
Shaoran non rispose e rimase con la testa verso il basso,
allora Hinawa continuò, ma il ragazzo lo bloccò di nuovo.
- Toglietemi una curiosità voi, Hinawa...possedete il dono
dell'empatia? -
Hinawa non comprese la sua domanda: - No..-
Shaoran alzò di scattò la testa e fissò con i suoi grandi
occhi color nocciola quelli rosso sangue di Hinawa: - E ALLORA COME FATE A
SAPERE COSA PROVAVO E PROVO PER SAKURA!! -
Un grosso silenzio cadde nella vasta grotta e solo la
risatina di Hinawa lacerò quella quiete: - Non vorrei affermarmi che voi...-
- SI! Ve lo dico e ve lo ripeto! io ho amato Sakura...io amo Sakura e IO AMERO' PER SEMPRE SAKURA! (io ho
amato Sakura...io amo Sakura e IO AMERO' PER SEMPRE SAKURA! ) - la voce di
Shaoran era stata via, via un crescendo e l'ultima frase fece tremare tutta la
grotta, mentre pezzi di caverna caddero al suolo.
Hinawa si guardò attorno e una volta che la scossa finì era
furibondo: - BASTA! M’AVETE STANCATO CON LE VOSTRE STORIELLE! E' ORA DI FARLA
FINITA! NON M'IMPORTA SE PERDERO' TUTTO, MA IO V’UCCIDERO' ENTRAMBE! -
Con uno scattò l'ombra afferrò anche la seconda corona al
suo fianco e cominciò a stringerla insieme alla prima.
- ADDIO! -
Shaoran abbassò lo sguardo di nuovo mentre diede libero
sfogo ai suoi pensieri: " Spero di rivederti in miglior vita Sakura...la
nostra avventura finisce qui...mi dispiace...non sono riuscito a salvarti
piccola mia...non sono stato né un buon amico, né un buon sovrano e di questo
me ne pento...oh Sakura se solo potessi rivederti solo una volta...ma lo so che
è tutto finito..."