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Autore: Kinpatsuchan    13/09/2006    1 recensioni
Lei è partita tanto tempo prima. Lui non si è mai rassegnato al perderla. E se, per caso, si ritrovassero l'una di fronte all'altro? Ecco come nacque tutto...
Qst capitolo è dedicato a Konekuccia!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scegli Me

N.B.: questa song-fiction è parte integrante di un’altra FF, ma non né necessita la lettura. Chi non conosce i personaggi di questa song-fiction, può sostituirli con dei Miroku e Sango OOC, intendendo la storia come una AU.

Chi, al contrario, ha letto Il Diamante Azzurro, non farà fatica a riconoscere i due protagonisti.

 

Dunque… La FF prende ispirazione da una canzone dei Finley, o meglio: dalla canzone Scegli Me e dalla sua versione inglese In My Arms Again.

La parte in italiano, che si trova a sinistra, esprime i pensieri del personaggio femminile, mentre quella in inglese, a destra, è assegnata a quello maschile.

 

Buona Lettura! ^_-

 

Il Diamante Azzurro

 

Capitolo Extra



 

La vita, al tempio, procedeva tranquilla, come sempre. La sacerdotessa era intenta nel sistemare le sacre reliquie e le erbe medicinali, in modo che, in caso di necessità, fossero a portata di mano.

Un piccolo sonaglio cominciò a tintinnare, richiamando l’attenzione della yasha. Questa non si voltò, ma gentilmente chiese:

- Konnichiwa! Cosa desiderate?

- Konnichiwa… Io… ecco, io sono… - Doveva essere un ragazzo.

- Siete un viandante?

- Come lo sapete? - Chiese lui, insospettito.

- Beh… non potete essere del villaggio, perché nessuno degli abitanti ha una voce come la vostra… (Eppure… io questa voce l’ ho già sentita!)

- Avete ragione… io sono venuto qui perché… avrei bisogno…

- Avanti, parlate! Cos’è che vi agita? - Lo esortò lei, ancora voltata.

“La vostra voce…” - Nulla, nulla! Avrei bisogno di un amuleto… Ecco, io vorrei ritrovare una mia amica che… che è partita tanto tempo fa, e…

- Volete ritrovare una persona? Ma allora, non avete bisogno di amuleti! - Lo interruppe la yasha, che poi, voltandosi, continuò: - In questo caso basta preg…

 

 

Scegli Me

 

 

Quasi blu metallici,
Quasi come elettrici…
Quegli occhi che
Ricordo, anche se
Non li ho visti mai…

 

 

“Quegli occhi… quegli splendidi occhi azzurri… O///O” La sacerdotessa sentì una fitta incredibile allo stomaco, tanto dolorosa quanto dolce: per un attimo, credette di morire.

- Noi… ci conosciamo? - Chiese la demone.

- Io non… non lo so. (È identica a lei!!! Alla mia… principessa!)

 

 

This could be wrong, / Potrei sbagliarmi,
But you're the princess of my secret dreams. / Ma tu sei la principessa dei miei sogni segreti.

 

 

- Ma no, mi sbaglio… eh,eh!!! ^_^ Sapete, mi ricordate tanto un bambino che conoscevo! Ma sono passati così tanti anni… Voi siete troppo giovane per essere lui!

- Non se lui era… era un hanyou!

Lei rimase interdetta: che fosse davvero lui?

 

 

Forse sono dentro ai miei
Sogni, che forse dovrei
Spiegarti, se
Non fosse che tu
Non ci crederai…

 

 

Che fosse lui il ragazzo che sognava tutte le notti? Quello di cui non vedeva il volto, ma distingueva, immutabili, gli occhi?

Certo, era una cosa incredibile, ma… ma ora quelle iridi erano di fronte a lei e la scrutavano attentamente, quasi analizzando ogni suo più piccolo gesto.

 

 

Now I'm here in front of you, / Adesso sono qui, di fronte a te
I would make my dreams come true. /
Farei che i miei sogni divenissero realtà.
For just one day, /
Solo per un giorno
I want to touch your hands and your red lips. /
Voglio toccare le tue mani e le tue labbra scarlatte.

 

 

Dall’altra parte, l’ hanyou era ormai sicuro di chi fosse quella fanciulla, essendosi specchiato nei suoi occhi così tante volte, da non poterli dimenticare. Ora doveva scegliere: rimanere e dirle quanto, col passare degli anni, la mancanza che provava di lei, si era trasformata in dolore profondo, e raccontarle che non provava più solo amicizia per quella stella luminosa, ma… amore; oppure poteva andarsene, dicendole che probabilmente si sbagliava, che non si conoscevano…

La mente gli si annebbiò, i pensieri scomparirono: in quel momento lui sentiva solo quel fortissimo desiderio di abbracciarla e baciarla.

Anche una volta sola.

 

 

Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio
Si sia un po' distratto,
Perdendo un angelo
Davanti a me…

 

 

Un calore incredibile la avvolse, il dolore allo stomaco si fece risentire, le gote le andarono in fiamme: il volto era divenuto incredibilmente rosso, le labbra si erano come accese di un fuoco particolare, che desiderava essere spento solo in un altro paio di quei morbidi cuscini che socchiudono la bocca, quel paio che erano di fronte ai suoi occhi.

- Voi… tu sei un angelo…

Il mezzo-demone rimase sorpreso: - Un angelo? Scusatemi… cos’è un angelo?

La yasha rise leggermente: - Eh, eh! Un angelo… - alzò gli occhi al cielo, come se ne stesse vedendo uno - un angelo è una creatura celestiale… è qualcosa di bellissimo, che assomiglia ad un umano… ma brilla di una luce propria, affascinando tutti coloro che lo circondano; un angelo è ciò che di più simile a Dio esiste, almeno secondo una delle religioni dell’ovest… Un angelo… - abbassò di nuovo gli occhi sul ragazzo - un angelo è come te: biondo, come se sul capo avesse spighe di grano, e con gli occhi azzurri come il cielo più terso. Anche se… non mi spiego come i Kami si siano così distratti, da permettere che tu scendessi quaggiù sulla terra, e proprio qui, davanti a me…

 

Il mezzo-demone era immobile, elaborando quello che lei gli aveva detto e cercando le parole giuste per risponderle.

Intanto, lei aveva notato il suo disagio e capito le sue intenzioni. Che lei fosse stata troppo ardita a parlargli in quel modo? Del resto, non era sicura che fosse proprio lui…

 

 

Ma ormai già che sei qui,
Ma ormai già che è così,
Non ritornare a casa
O almeno portami con te!
Scegli me...


 

 

“Ti prego, ti prego! Non te ne andare, ora! Rimani qui! E… se proprio devi tornare a casa… allora… allora portami con te, ti prego!!! Scegli me, non l’oblio… non la dimenticanza di quegli anni passati insieme…”

 

 

Your eyes turn towards the sky. / I tuoi occhi si girano verso il cielo.
You say: “I should come back home” /
Tu dici: “Dovrei tornare a casa”

These words hurt me / Queste parole mi feriscono

More than a dagger through my broken heart / Più di un pugnale nel mio cuore spezzato.

 

 

“E adesso cosa dovrei fare? Rimanere qui? Beh, in fondo sono venuto io a cercarti… Eppure, solo ora mi tornano in mente quelle parole, quello sguardo… quell’addio. Ti rivedo: eri vicino a tuo padre; portavi varie cose sulla schiena… tutte reliquie sacre, immagino; indossavi il tuo solito abito giallo chiaro, che faceva risaltare i tuoi occhi marroni, ‘decorati’ con quelle deliziose screziature verdi che si accendono, d’estate, quando l’iride si schiarisce, tendendo al dorato.

Quel giorno, tu mi dicesti…”

 

- Kongou-chan, posso parlarti un attimo? Da soli, possibilmente…

Raggiunto l’imbocco del bosco, ti decidesti a parlare: - Kongou-chan… Ecco, io ti devo dire una cosa. Sai, io… eeeh… io sono la figlia del capo-villaggio, che, come sai, è anche il custode delle sacre reliquie del Buddha…

- Sì, certo Shinju… Ma che c’entra questo, con te?

- Io, presto o tardi, dovrò prendere il suo posto. Per questo motivo lui… lui ha ritenuto giusto che io… Insomma, io dovrei tornare a casa, per poter completare la mia educazione mistica.

- Tornare a casa? Ma tu SEI a casa!

- No… La nostra casa è dove si trova mia madre, dall’altra parte del monte Asahi-dake.

- L’A…Asahi-dake??? Ma è altissimo! Per non dire… impervio e pericoloso!

- Già… Ascolta, io… io non so quando tornerò.

 

Di lì a poco, si era sentito, nell’aria, un rumore… come di cristallo frantumato: era il cuore del ragazzo, che seguiva quello di lei, già in spezzato da qualche giorno.

 


Quasi blu metallici,
Quasi come elettrici…
Quegli occhi che
Ricordo e forse
Non rivedrò mai…

 

 

 “Lo so bene: se ora se ne va, io non lo rivedrò mai più. non rivedrò più quegli occhi, principi delle mie notti… Ma come posso fermarlo? Io non posso mica…”

L’ hanyou era già sulla porta, deciso a sparire per sempre.

- Non te ne andare!

 

 

Ma non volare via!
Ti prego, cambia idea…
Non ritornare a casa
O almeno portami con te!
Scegli me...

 

Quella flebile voce aveva raggiunto il suo scopo: lui si era fermato, girandosi appena per poterla guardare negli occhi.

- Non… non volevi un amuleto?

- Non avete detto che basta la preghiera?

Un sorriso mesto rovinò la luminosità di quel bel volto. - Già…
- Allora io me ne vado. - Di nuovo il suo viso era rivolto al sole che, fuori da quel luogo sacro, cominciava a brillare oltre il monte Asahi-dake, il quale teneva in ombra, fino a giorno inoltrato, il villaggio in cui i due si trovavano.

- Aspetta! Non tornare a casa, Kongou-chan! - Lui la osservò stupito.

- O se devi… portami con te.

 

 

Tu, dal cielo un angelo
Ascolta il mio respiro
E scegli me...

 

 

- Ti scongiuro, Kongouseki, ascolta la mia preghiera e portami via con te!

 

 

I could have been more concrete: / Sarei potuto essere più concreto:
Forcing you to stay, it's not my way.
/ Forzarti a rimanere, non è da me.

 

 

“Accidenti! Se anch’io, quel giorno, ti avessi chiesto la stessa cosa… Chi lo sa? Forse ora saremmo al nostro villaggio, insieme… No… io non sarei mai stato capace di farlo, sapevo che era importante, per te, venire qui. Come importante è per me, averti nuovamente al mio fianco. Magari, però… sarei potuto venire con te… impossibile anche questo, ero troppo piccolo… Ma adesso… adesso sta a me, dannazione!”

 


Mai, nemmeno un attimo
Ti pentirai, se adesso
Scegli me...

 

 

- Te lo giuro, amico mio (Amico???), non te ne pentirai! Non ti abbandonerò mai più!

 

 

Why don't you belong to me? / Perché non mi appartieni?
I'm disposed to pay to make you mine… /
Pagherei per farti mia…

 

 

“Amico… Kami-sama! Ma cosa credevo? Non ci vediamo da anni… ero un bambino, quando se n’è andata… Non potevo certo pretendere che lei… provasse… provasse ciò che provo io! Anche se io farei qualsiasi cosa, per saperla mia.”

- Davvero? - Le domandò.

La yasha si era avvicinata a lui, appoggiandosi il proprio petto a quello di lui e chiudendo gli occhi.

- Lo senti, questo ticchettio?

- Sì…

 

 

Stai sentendo il battito
Di un cuore che ti chiede:
Scegli me!

 

 

- Questo è il mio cuore, che ti sta chiedendo di portarmi via con te.

 

 

Dive into my raving world, / Tuffati nel mio mondo delirante,

I’m sure that it would be so beautiful… / Sono sicuro che sarebbe così bello…

 

 

- E tu senti quest’altro rumore?

- Sì.

- Questo è mio, di cuore, che oggi ha ripreso a battere.

Entrambi trattennero il respiro, quasi come fosse di comune accordo, guardandosi negli occhi… quegli occhi che, poco prima, li avevano ricongiunti.

- Vieni con me, Shinju!

Il volto della Perla ricominciò a brillare, come le lacrime che forzavano per uscire dai suoi occhi, e la gioia le si posò sul viso, insieme al dolce sorriso che rivolse al Diamante.

 

 

I want to hold you in my arms again…

 

Scegli me…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん

 

Qnt mi piace!!!Adoro qst canzone!!! *_______* Mi dispiace di averla rovinata così… T_T …xò, da 1 parte è colpa sua se ho scritto Il Diamante Azzurro, quindi…

Avevo da tanto l’idea di farne una SongFiction… e finalmente l’ho terminata!

La fine è un po’ così… [Xké? Pensi ke il resto sia meglio? ù_ù N.d. Kongou-chan] [T_T N.d.K.] …xò mi piaceva qst termine… Ok! Non è vero! È ke nn sapevo + ke scrivere… @_@

 

Grazie a ki ha letto e, magari, commenterà!

 

Kinpa-chan

  
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