Chiacchiere in sala d`attesa

-Sono morto?-

Le persone di fronte a lui si limitarono a roteare gli occhi.

-Eccone, un altro-

Qualcuno ridacchio` e molti cominciarono a fissarlo.

-SONO MORTO?-

Questa volta Gary urlo` e non provoco` altro che risatine piu` forti.

-RISPONDETEMI INVECE DI RIDERE-

Si guardo` intorno.

Si trovava in una sala d`attesa, o meglio dire una sala d`attesa di un ospedale.

No, non era un ospedale a detta del cartello scritto a mano di fronte a lui

Questo non e` un ospedale.

Molti altri ridacchiarono per la sua espressione sconvolta.

-E` per facilitare le cose..-

Un uomo dalla pelle scura e sulla cinquantina seduto vicino a lui volse il suo sguardo al cartello, sucitando risatine dei presenti; poi continuo`.

-Come sei morto?-

-Io... io non sono morto.-

Tutti gli altri non poterono fare a meno di ridere.

-Si, certo. Tu sei in un ospedale adesso...- Continuo` in modo sarcastico l`uomo, volgendo lo sguardo di nuovo alla scritta.

-Si, cioe no. Non so.-

Tutti sghignazzarono di nuovo.

Era sempre cosi` quando arrivava uno nuovo.

-Scommetto che adesso muore di attacco di panico.-

Questa volta tutti nella sala risero.

Gary fece finta di niente.

Si uni` alle risate, prima in modo indeciso e dopo in maniera isterica.

Rise.

Rise molto.

E gli altri si fermarono.

-Finalmente l`ha capito-

-Sono morto.-

Gary si guardo` intorno.

Nessuna risata, solo qualche sorrisino trattenuto, e qualche sguardo di intesa alla –siamo sulla stessa barca- e dopo nulla, tutti continuarono con le loro vite.

-Dove sono?-

Dopo qualche minuto si decise a fare qualche domanda.

Tutti lo guardarono ma nessuno rispose.

-Adesso BASTA con i giochi-

Nel dirlo si era alzato in piedi con aria minacciosa.

Lo stesso uomo di prima gli fece cenno di tornare a sedere e comincio` a parlare.

-Qual`e` il tuo ultimo ricordo prima di finire qui?-

Gary sedendosi cerco` di ricordare.

Poi una vaga immagine gli venne alla mente.

-Ero in autostrada. Si, ero in autostrada e guidavo la mia macchina e poi...

E poi una luce.... Sono morto.-

Gary si perse nel vuoto nella sua consapevolezza.

Gli altri cominiarono a guardarlo e uno di loro disse.

-Che morte di merda-

Molti risero.

Gary non rispose, ne` bado a tutto.

Solo chiese.

-E` questo l`inferno?-

Risero.

-Amico, grande, grosso, e morto e credi ancora nelle favole?-

-Io... io non credo alle...-

-Lo hai appena detto.-

-Ok, e allora dove sono?-

-Siamo morti, non ti basta questo?-

-No che non mi basta... Non c`e` un modo per...-

-Per tornare indietro? Amico, hai fatto GAMEOVER, fine del gioco. Non c`e` via d`uscita-

-Per l`ultima volta, dove siamo?-

E per l`ultima volta non gli risposero.

-Chi siete voi?-

-Siamo i morti, uuuuhhhhuh- rispose una ragazza sulla ventina atteggiandosi a fantasma.

Risate.

-Cosi pochi?-

Altre risate.

-Credi davvero che ci avrebbero messo in un`unica stanza, tutti insieme?-

Gary si ammuti`. Non c`era verso di parlare.

Comincio` di nuovo a riflettere.

Si trovava in una specie di sala d`attesa, ed era morto.

Era finito li dopo un incidente?

Cosa lo aveva fatto morire?

Si guardo` il corpo.

Niente.

Nessuna frattura, nessun  muscolo che gli doleva, niente di rotto, niente di niente.

-Sicuro di sentirti bene?-

-Siete sicuri che io sia morto?-

Alcuni rotearono gli occhi mentre altri ridacchiarono.

-Te l`abbiamo detto e te lo ripeteremo fine alla morte.-

Ed inevitabilmente un altro scroscio di risa.

I minuti passavano, se da morti i minuti potevano passare.

-Cosa aspettiamo?-

-Non ti zittisci mai, tu?-

-IO? Perche dovrei zittirmi? Non dovrei neppure parlare, sono morto, ricordi?-

Tutti risero.

-Me l`hai fatta, allora non sei cosi` scemo.-

Risatine.

-Vedo che vi piace ridere.-

-Impressionante, Sherlock.-

Tutti risero.

Era stata una ragazza a parlare.

L`aveva notata solo adesso.

Bionda, occhi azzurri, bella, la tipica...

-La tipica ragazza da portarsi a letto-

Continuo` lei come se avesse letto nei suoi pensieri, non che il suo sguardo nascondesse qualcosa.

Gary  arrossi` provocando...

-Ok, smettetela di ridere!-

Ma tutti risero ancora di piu`.

-Comunque io sono Maggie, piacere.-

-Piacere, sono Gary!-

-Non possiamo uscire da quella porta?-

Chiese, indicando una porta di legno a cui prima, preso dalla consapevolezza di essere morto, non aveva notato.

-Quale porta?-

Tutte le risate scomparvero.

-Quella porta.-

Disse spazientito, alzandosi ed indicandola, facendo due occhi, come se lo stessero prendendo di nuovo in giro.

-AAAAh quella porta...-

-SI, QUELLA PORTA!- Ripete` Gary come se fosse solo una stupida porta.

-Secondo te Tyler sarebbe rimasto qui per venti anni se quella porta fosse stata aperta?-

Bene, lo stavano di nuovo prendendo in giro.

-Beh...-

Gary si diede dello stupido.

Tutti risero.

-E allora a cosa serve?-

Maggie fece finta di  non aver sentito. La trovava titubante ed impreparata.

-Su, ditemi!-

-Serve per non abbandonare mai la speranza...

Una donna sulla sessantina aveva parlato.

-La speranza...-

Ripete` guardando fisso in mezzo al vuoto, sembrava pazza, ma in qualche modo tutti si zittirono e se ne stettero per un po` tra i propri pensieri.

-Insomma, tu lo sai come sono morto??-

Maggie roteo` gli occhi.

-Ancora con questa storia? Sei proprio un tipo che vuole tutta l`attenzione...-

-IO?-

-Si, tu. Come sei morto? Non lo so... Un camion fuori strada ti avra` travolto, oppure un attacco di cuore, comunque sia sei qui.

E non fai che parlare di te.. sei un tipo egocentrico, sai?

E poi siamo in una posizione di stallo, a dirla tutta.-

-Cosa significa?-

Maggie guardo` prima l`uomo e dopo di nuovo Gary.

 -Be, non sei proprio morto...  Tyler, e` in coma da venti anni, voleva solo spaventarti! E cosi tutti gli altri... Non abbiamo molti divertimenti qui!–

Tyler gli fece un occchiolino.

Quindi non era morto.

Loro tutti aspettavano.

Li guardo` scannerizzandoli uno alla volta.

C`era chi leggeva una rivista, un bambino che giocava al suo nintendo, una signora cuciva a maglia, chi ascoltava musica, un altro si fissava le mani spazientito, qualcuno batteva il piede per terra con le braccia conserte.

Tutti erano affeccendati ad aspettare.

Erano tutti impazienti, come se da un momento all`altro quella porta si fosse aperta e loro fossero tutti libe...

-LIBERA.-

-LIBERA!-

-LIBERA!-

La porta si apri`.

Gary con un ampio respiro apri` gli occhi e si senti` vivo.

Era su un lettino e molti uomini in camice lo circondavano.

L`uomo piu` vicino a lui si tolse la mascherina.

-Bentornato tra i vivi, Gary.-

Note:

Che dire?

Mi e` uscita cosi.

Una domanda –sono morto?- e poi tutta la storia e` venuta da se...

Spero vi sia piaciuta almeno un pochino J

MA spero sopratutto che si capisca qualcosa O.O

Spero anche di aver azzeccato il genere e la categoria O.O`xD

:D

E` la mia prima originale che scrivo, spero che mi facciate notare dove ho sbagliato o semplicemente spero che mi diate un parere sincero.

Mi fareste moooolto contenta :D

Buona giornata a tutti ! : )

Silvia