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Autore: _Terens    04/02/2012    4 recensioni
Dal prologo:
Sono Elisa, ho quattordici anni e domani sarà il mio primo giorno al liceo, precisamente il Ruiz a Roma, eh si, è un linguistico.
Non ho mai avuto delle amiche, perchè a quanto pare le ragazze preferiscono quelle che come loro non fanno altro che spettegolare alle spalle dell'altra.
Non ho ancora avuto un ragazzo, il motivo?? Non voglio averlo. E poi i ragazzi preferiscono le ragazze con chili di trucco in faccia, che si comportano da svitate e gli vanno dietro. Io sono diversa.
E ora passiamo alla mia famiglia...
Mia madre è morta per un incidente in macchina causato da mio padre, Giorgio, che odio profondamente con tutta me stessa.
Vivo con mia sorella maggiore, Stella,che è una ragazza vitale e sempre allegra, al contrario di me. Ho un altro fratello, Simone che però sta in riformatorio per dei piccoli crimini commessi.
Beh, ora potete capire il motivo per il quale nessuna ragazza mi vuole essere amica e nessun ragazzo mi guarda.
Beh, ma a me non importa, se troverò mai un'amica questa mi accetterà per quel che sono.
Per quanto riguarda l'amore, l'amore è soltanto uno spreco di tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non lo sopporto
 
-Di nuovo tu!- esclamiamo all'unisono.
-Che cavolo ci fai qua?- continuiamo non accorgendoci che Martina e Alessio se la stanno ridendo sotto i baffi.
Ad un certo punto scoppiano le risate....
Io e Luca li fulminiamo con gli sguardi. E se gli sguardi potessero uccidere! Be'... loro sarebbero già morti da un pezzo.
Continuiamo a guardarci in cagnesco finchè qualcuno non spalanca la porta facendo saltare in aria me e Martina.
-Scusate. Ero venuta a portarvi i detersivi, vi mancavano solo quelli.-
La bidella... io e Martina siamo saltate in aria per la bidella. Da non crederci!
Se ne va via mentre Luca e Alessio scoppiano a ridere.
-Che cavolo avete da ridere?- sbotto io, più acida che mai.
Luca mi si avvicina e gioca con una ciocca dei miei capelli -Ridiamo perchè siete divertenti... Avete urlato come due ragazzine!-
Sto veramente perdendo la pazienza, Luca mi sussurra all'orecchio -Te l'ha mai detto nessuno che sei davvero carina quando ti arrabbi?-
Questo è davvero troppo!
-Allora devo essere stupenda perchè sono infuriata!- urlo io contro di Luca.
Alessio e Martina ci fissano con uno sguardo indecifrabile.
-Che avete da guardare? Cominciamo a pulire così ce ne andiamo via subito!- ok, quando voglio so essere davvero terribile.
-Propongo di lavorare in coppia. Così faremo prima.- dice quell'idiota di Luca.
-Bene io con Martina così...- poi notanto il suo sguardo di supplica mi correggo -Ripensandoci Martina lavorerà meglio con Alessio, no?-
-Per me va bene. Dove andiamo?- il biondo è davvero gentile, a differenza di quell'altro.
-Io e Luca restiamo a pulire questa classe, voi non lo so.-
Martina mi sorride... mi deve proprio un favore questa ragazza!
Rimaniamo soli io e Luca dentro la classe.
Mi fissa con un sorrisino stampato in faccia.
-Dai mettiamoci a pulire questa classe!- cerco di ignorarlo.
Prendo una scopa, e comincio a spazzare la polvere per terra.
Luca tossisce.
-Che hai?-
-Sono allergico alla polvere!- mi dice lui continuando a tossire.
-Eh no caro mio! Tu sei allergico al lavoro. Lava la lavagna che è tutta bianca!-
Comincia a pulire la lavagna e tossisce più volte...
-Sei davvero allergico?-
-Si certo che...-
Io lo interrompo -Guarda che se scopro che non è così va a finire male!-
Luca mi si avvicina con fare provocatorio -Sentiamo e che vorresti farmi?-
Prendo il secchio con l'acqua e il detersivo e glielo getto addosso...
-Non dovevi farlo!-
Prende il cancellino e mi riempe di gesso .
Comincio a tossire forte.
Io -Questa me la paghi!-
Cominciamo a tirarci a vicenda tutti i detersivi, saponi e altre cose inimmaginabili.
Ad un certo punto scivolo e mi ritrovo sopra di lui... ha proprio degli occhi stupendi... azzurri come il mare.
Qualcuno tossisce... sono Alessio e Martina appena entrati che ci guardano stupefatti...
Io e Luca ci alziamo scivolati e cerchiamo di giustificarci -Siamo scivolati.-
-Si certo!- la rossa non mi da tregua.
-E comunque sia che casino avete combinato qui?- per fortuna Alessio cambia argomento.
Ci guardiamo intorno e effettivamente ha ragione. Abbiamo fatto proprio un casino.
Per terra c'è tutta acqua, il detersivo, la polvere dello gesso... di tutto.
Martina e Alessio si guardano e ci dicono contemporeanamente -Vi diamo una mano!-
Dopo mezz'ora abbiamo finito di sistemare questa classe.
-Bene. Ne abbiamo pulite due. In tutto quante classi ci sono in questa scuola?- chiedo io.
Martina -Noi stiamo nella N e siamo l'ultima classe in questa scuola, contando le prime, le seconde, le terze, le quarte e le quinte. Chi è bravo in matematica?-
Sbuffiamo tutti e quattro.
Qualcuno entra in classe, di nuovo la bidella -Ragazzi dai andate a casa. Qui ci pensiamo io e le mie colleghe.-
-Sul serio?- non sono mai stata così grata a una bidella.
-Si andate. Siete giovani uscite un po'.-
Martina rivolgendosi alla bidella -Grazie!-
Usciamo dalla classe, io prendo una bottiglia d'acqua, e Martina mi trascina da una parte per il braccio -Senti... Io e Alessio pensavamo di uscire.-
-Ma è fantastico!- sono davvero contenta per lei.
Alessio e Luca si girano verso di me, quest'ultimo ride.
Io all'orecchio di Martina -Però...- poi prende coraggio e continua -Però Alessio ha pensato di uscire tutti insieme. Io e lui, tu e Luca...
Sputo tutta l'acqua che avevo messo in bocca -Che cosa? Sei completamente impazzita? Non ci penso proprio!-
-Per favore. Fallo per me, la ragazza che ti è stata vicina il primo giorno di scuola, che...-
Alzo gli occhi al cielo rassegnata -Ok. Vengo. Ma finiscila con questa lagna!-
Usciamo da scuola e Alessio dice -Dove si va?-
Mi arriva un messaggio da Stella:
Vieni immediatamente a casa. Stella
Martina -Tutto bene?-
-Scusate ma non posso venire. Mia sorella mi ha mandato un messaggio, devo andare a casa...-
E' successo qualcosa?- mi chiede Luca, non sembra preoccupato, solo curioso.
-Non lo so, per questo devo tornare subito. Scusate.-
Luca si rivolge a Martina e Alessio -Forse è meglio che usciate da soli. Io accompagno Elisa a casa.-
Mi giro verso di lui -Grazie ma posso andare a casa benissimo da sola.-
Martina mi guarda sorridente e interviene -Sul serio Elisa, è meglio che ti fai accompagnare a casa da Luca. Non vedi che il cielo è nero.-
Alzo lo sguardo verso il cielo e dico a Martina -Veramente il cielo non è mai stato così sereno.-
Crollano tutte le sue speranze, ma non si arrende -Non fa niente. Abiti lontano, fatti accompagnare.- 
Ci conosciamo da sei ore, non sa neanche dove abito! E' tremenda!
Sbuffo e seguo Luca -Come si va a casa?-
Luca -Con il motorino.-
Mi lancia il casco che afferro al volo, me lo metto subito.
Salgo dietro di lui e mi aggrappo alla schiena.
Parte...
Dopo venti minuti non siamo ancora tornati a casa.
-Ti avevo detto di girare a sinistra.-
Luca -Ma lì è senso unico. Vuoi andare contro qualcuno?-
Sbuffo e dopo avergli dato altre indicazioni ci ritroviamo davanti casa mia.
Scendo dalla moto e gli tiro il casco -Grazie del passaggio. Ciao.-
Luca -Potresti essere meno fredda, lo sai? Insomma, ti ho pure accompagnato a casa.-
Vado verso di lui -Primo, sono stata costretta ad accettare il tuo passaggio. Secondo, avrei fatto prima a venire a piedi. E terzo, io mi comporto come voglio, ok?-
-Come siamo acide.-
Non lo sto ad ascoltare ed entro in casa...
Stella mi chiede preoccupata -Finalmente. Che è successo?-
Io alzo le spalle -Niente. Piuttosto che è successo qui?-
-Non puoi andare avanti così. Sabato prossimo andiamo insieme in carcere a trovare papà, ok?-
-Non ci penso proprio. Non lo voglio più vedere Giorgio!-
-Non chiamarlo per nome! E' tuo padre!-
-Dopo quello che ha fatto... riesci ancora a chiamarlo papà?-
-Non si discute. Sabato andiamo insieme.- la sua voce è dura, così capisco che non riuscirò mai a convincerla.
Scoppio in lacrime e corro nella mia stanza. Quando Stella ci si mette è più testarda di me, ed è irremovibile.
Come può pensare che lo possa perdonare dopo quello che ha fatto? Se quella sera non si fosse ubriacato, mamma sarebbe ancora qui con noi.
Prendo una foto dove stiamo tutti insieme. Io, mia madre, mio padre, Stella e Simone. Prendo delle forbici e taglio la parte dove c'è mio padre.
Se non fosse stato per lui mamma sarebbe ancora viva.
Prendo gli auricolari e comincio a sentire musica... non mi va di pensare di nuovo a questo.
Comincio a pensare al mio primo giorno di scuola... c'è stata Martina che mi ha aiutata subito.
Veronica e Samantha che non le sopporto più.
Alessio, il ragazzo che piace a Martina... e il suo migliore amico, Luca... non lo sopporto.
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Salve a tutte! Eccomi tornata!
Grazie a Saphira96 per la recensione del capitolo scorso. Grazie anche a Giorgia__, sara99 e Bouquet94 per aver messo la storia tra le seguite. 
Se vi va recensite, fate come volete. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Besos <3
  
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