12.
Winner or loser?
Ressa. Urla di
incitamento. Sudore.
Aria elettrica mentre inizia l’incontro, scosse ad ogni
colpo.
Lui si sfogava, combattendo.
Il collega scommetteva – il suo vizio – e vinceva.
Univano l’utile al dilettevole, dicevano.
Ma non quella sera.
Se avesse vinto i soldi sarebbero stati la sua sconfitta: un
anello di fidanzamento.
Se avesse perso…ma lui non sapeva perdere.
Questi pensieri, quando un pugno lo raggiunse.
Respirò, stordito.
L’avversario divenne, nella mente, Watson.
“Tradirmi dopo anni.
Lasciarmi quando sai…”
Colpì, feroce. Andando a segno.
“Non te lo
permetterò!”
E di nuovo.
“Chi è
l’egoista fra
noi? Rispondi!”
E di nuovo, e di nuovo…
L’avversario crolla, distrutto.
Lui respira ansante, torna lucido.
Aveva perso.