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Autore: Neve noon    04/02/2012    1 recensioni
T.O.P ha dei precisi motivi per cui non vuole una segretaria-manager donna, ma il suo manager, incurante, sceglierà Jo. Come andrà a finire il conflitto tra SeungHyun e Jo?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notti.


*L'uomo alla scrivania stava sfogliando un quotidiano avanti a se con espressione assorta.
Il resto della scrivania era invaso da altri giornali e riviste di gossip. Un Macbook troneggiava a destra.
Sullo schermo luminoso era aperto un sito in hangul.
"Kim Hyun Joong fidanzato?" diceva il titolo dell'articolo. 
"Il cantante a attore Kim Hyun Joong (26 anni) è stato visto più volte a Seoul in compagnia di una ragazza.
Di tale ragazza non sappiamo ancora nessun dato generale. è certo, però, che non fa parte dello showbiz.
Il primo avvistamento è stato al mercato di Dongdaemun (Foto 1). In seguito ai palazzi di Changdeokkung (Foto 2) e Gyeonghuigung (Foto 3); in un ristorante italiano di Hongdae (Foto 4 e 5); nei pressi della cattedrale anglicana (foto 6) e sull'isola Seonyudo (foto 7,8, e 9).
Questi tutti nel giro di dieci giorni.
Abbiamo ascoltato alcune testimonianze:
Una commerciante di una bancarella al mercato di Dongdaeum dice: "Hanno comprato due magliette uguali, con un cuore al centro. Ha pagato lui e le hanno indossate subito."
Una coppia di Busan in vacanza afferma di averli visti al ristorante "Amore Mio" (NB. In italiano), "Erano molto affiatati, hanno scherzato e riso tutto il tempo."
Una ragazza ci mostra una foto sul suo cellulare con Hyun Joong. "La messa era appena finita. Sono uscita dalla chiesa e l'ho visto con una ragazza alta, con i capelli corti. Ho chiesto se potevo fare un foto e lei ce l'ha scattata. L'ho trovata molto carina e gentile. I due poi si sono allontanati sotto braccio."
In fine una signora con sua figlia ci dice: "Gli abbiamo visti nel museo dedicato al fiume Han, sull'isola Seonyudo. Camminavano mano nella mano. Ci sono sembrati una bella coppia."
L'agenzia di Hyun Joong smentisce che ci sia una relazione tra i due: "Sono solo amici intimi. Tra loro intercorre solo un rapporto dongsaeng/oppa."
Intanto le fans sono divise nei due classici grandi blocchi: pro e contro.
Per ora questo è quanto.
Vi terremo aggiornati."
La faccia dell'uomo non era molto amused.
Anzi.
Più i suoi occhi scivolavano verso la fine della pagina del giornale che stava leggendo, più diventava scuro in volto.
L'articolo che che gli stava sottraendo allegria era intitolato: "T.O.P il festaiolo?"
L'inizio dell'articolo diceva: "Choi Seung-Hyun, in arte T.O.P (25 anni a Novembre), noto cantante del gruppo Bigbang, sembra essersi dato alla vita mondana.
Il ragazzo, infatti, è stato avvistato in numerosi club di Hongdae e Apkujong in compagnia di belle ragazze, spesso con un tasso alcolico elevato..."
A quel punto qualcuno bussò alla porta.
L'uomo, disgustato, abbassò il giornale. "Avanti."
L'uomo con la pelata in testa entrò un po' in ansia. Aveva già letto i giornali. Sapeva di non essere in una bella situazione.
Andò a sedersi sulla poltrona di fronte alla scrivania.
"Allora Byungyung. Cos'è tutto questo casino?" chiese l'UomoSedia 
"Io ho solo eseguito le istruzioni..." tentò di difendersi il manager.
Il Ceo avvicinò il viso a quello di Byungyung: "Le hai eseguite male." disse a denti stretti. 
"Guarda qui." Prese il pc e lo girò. "La vedi questa foto?" , fece lo zoom su un immagine di Hyun Joong e Jo con alle spalle il palazzo di Changdeokkung.
"Guarda il viso della ragazza."
Byungyung sapeva a cosa si riferiva PapaYG.
Si vedeva chiaramente la chiazza violacea sulla guancia destra della ragazza.
"Avrebbe potuto risalire a noi." continuò Hyun Suk. "Poteva farsi seriamente male. Poteva cacciarci nei casini più infernali." E aggiunse schiaffeggiando il giornale:"E poi c'è quell'altro!" 
Byungyung si strofinò gli occhi: "Ho provato a parlargli..." sospirò. "Ma non mi da ascolto. Mi evita. Il cellulare è perennemente spento. A casa non lo trovo mai..."
"Devi risolvere la situazione." disse il Ceo risoluto.
Byungyung si agitò:"E come?"
"Trova un modo. Adesso ho da fare." e lo liquidò.
 
Okkei. doveva per forza parlargli faccia a faccia. Il problema era che sembrava essersi dileguato nel nulla. Anche il manager dei Bigbang aveva difficoltà a vederlo.
Ma se Byungyung non sistemava la situazione, questa sarebbe degenerata.
Un cantante così di spicco non poteva permettersi comportamenti del genere.
Sarebbe stato tagliato fuori dallo Star Sistem, criticato dagli stessi fan e avrebbe dato ottimi spunti di conversazione agli antis.
Un totale disastro per l'immagine dei BigBang e per tutta l'etichetta YG.
Doveva per forza parlargli.
Riprovò a chiamarlo per la sesta volta e per la sesta volta gli rispose la segreteria telefonica.
Innervosito, decise di cambiare tattica.
Chiamò il manager dei ragazzi, gli chiese di avvisarlo se vedeva Seung Hyun.
Byungyung passò il giorno in apprensione. La chiamata dell'altro manager giunse solo la mattina dopo.
"Byungyung-ah! Stamattina ho sentito la porta che scattava, mi sono affacciato alla finestra e l'ho visto salire su un taxi...Mi dispiace non essere riuscito a fermarlo..."
"Fa niente Hyung, almeno sappiamo che la notte torna..."
"Bhè, non sempre. Ieri ad esempio non l'ho sentito..."
"Arasso. Comunque stasera mi faccio un bel caffè forte e mi pianto sotto casa vostra."
"Tranquillo, puoi aspettare dentro e fare come se fosse casa tua."
E così Byungyung aspettò tutta la notte Seung Hyun. 
Alle sei di mattina crollò sul divano; il ragazzo non era tornato a casa.
Ma il manager non si perse d'animo.
Aspettò anche la notte seguente. Di nuovo senza ottenere risultati.
Fino a quando un rumore alle dieci di mattina non lo svegliò.
Si sentì un po' infastidito dal fatto che il manager dei BigBang facesse tutto quel casino a quell'ora, sapendo che era stato sveglio tutta la notte.
Comunque ormai il sonno era andato.
Si tirò su dal divano e si diresse in cucina per fare colazione.
Quello che vide di spalle, intento a spazzare per terra i resti di un bicchiere infranto, non era di certo il manager dei BigBang.
"Seung Hyun-ah!" esclamò sorpreso Byungyung.
Anche il ragazzo sembrava sorpreso di vedere il manager. Era troppo stanco per accorgersi del fagotto mezzo addormentato sul suo divano.
Però la stanchezza non gli impedì di vedere le occhiaia dell'uomo.
E l'altro, dal canto suo, notò come gli zigomi di Seung Hyun erano più sporgenti che mai. 
L'ombra scura sotto gli occhi faceva a pugni con la carnagione pallida, l'abbigliamento era decisamente easy per i suoi standard: jeans blu e maglietta bianca.
Era quasi difficile capire chi dei due fosse più sciupato.
Però quella maglietta bianca faceva decisamente vincere Seung Hyun, quasi s'intravedevano le costole.
"Buon giorno, festaiolo." disse il manager sbadigliando.
Il ragazzo lo ignorò, spostando con la scopa i pezzi di vetro nella paletta.
"Ti stavo aspettando." riprese Byunyung.
Seung Hyun aveva aperto la pattumiera e stava buttando il contenuto della paletta.
"Vuoi fare colazione con me?" chiese il manager lievemente innervosito dal silenzio di Tabi.
"No." rispose il ragazzo. Poi prese il cellulare dal tavolo e fece per andarsene.
Ma Byungyung lo bloccò.
"Senti. Ho passato due notti in bianco per te. Ora ti siedi e parliamo."
Seung Hyun lo fulminò con lo sguardo. 
Anche lui aveva passato due notti in bianco. Evitandolo.
Qualche giorno prima Byunyung era andato fino al Vogue per parlargli e tutto ciò che gli aveva detto erano rimproveri.
Poteva pure andarsene al diavolo, il manager. Lui e tutta la YG.
Però la stretta al polso non gli permetteva di piantarlo in asso.
Decise di sedersi e non ascoltare una parola di quello che gli avrebbe detto. La glacialità era sempre l'arma migliore.
Byungyung riempì una tazzina di caffè anche per lui: "Ecco, prendine un po' anche tu."
Ah! Doveva pure servirgli il caffè a casa sua! 
Seung Hyun ignorò la tazzina.
"Senti, Seung Hyun-ah. Lo so che la scorsa volta sono stato un po' duro...Però non puoi passare una vita del genere. Non è per niente salutare."
Tabi sentì di essere profondamente schifato dal fatto che, come sempre, la YG usava la carta della "salute dell'artista".
Certo. Perchè era molto più salutare privare una persona di una vita sociale, non tutelarla quando è coinvolta in una relazione...
Questo lo convinse ancora di più a starsene zitto.
Byungyung lo conosceva.
Sapeva che avrebbe messo su l'aria indifferente.
Doveva dire qualcosa che l'avrebbe smosso.
Mentre sorseggiava il suo caffè penso che questa era tutta colpa di quel dannato Yang Hyun Seok. Se solo avesse lasciato in pace il ragazzo a quest'ora sarebbe tutto perfettamente regolare.
Però lui, Byungyung, cosa aveva fatto per impedire tutto questo?
Niente.
Non si era opposto.
Non aveva tentanto di convincere il Ceo.
Aveva eseguito immediatamente i suoi ordini.
"Seung Hyun. Ti sta facendo trascinare dagli eventi. Tu devi essere più forte!"
Tabi, che fino ad allora aveva fissato un angolo del tavolo, sollevò lo sguardo puntandolo su Byungyung, incenerendolo.
Poi si mise una mano nella tasca degli jeans.
Tirò fuori un pezzo di carta sgualcito e lo buttò al manager.
Quello lo lesse preoccupato.
Era una lettera.
E di certo non di cortesia.
L'inchiostro rosso diceva:
"Salve, TabiOppa. Sei un traditore. E pure egoista.
Non ti è bastato che ti mettessimo la casa a soqquadro per capire che devi lasciare quella troietta?
Osserva bene la sua faccia. Ci auguriamo che quel livido le rimanga per sempre.
Sai cosa succederà se non ti lascia? Farà la stessa fine di Park Mihae" e qui la lettera finiva di essere scritta con l'inchiostro.
Sotto il nome della ex c'era scritto MORIRà a caratteri cubitali.
La cosa inquietante era che non era scritto a penna.
Sembrava avessero usato sangue...e non un sangue qualunque.
C'erano alcuni peli pubici neri e ricciolini incrostati sul foglio...
Byunyung li fissò disgustato.
Aveva scelto un gruppo di pazze maniache per eseguire quella mansione.
A sorpresa Seung Hyun parlò: "Vedi, ManagerHyung, non me ne può fregar di meno della YG. In questo momento, se la mia immagine è distrutta e posso ritirarmi a vita privata mi faccio solo un favore.
Questo posto è uno schifo. Non si può avere una cazzo di relazione con qualcuno. Se non è PapaYG a fare storie allora sono le fans.
E devo vivere con il terrore per la persona che amo.
Fanculo. Ho passato anni come un'ameba. L'unica emozione era salire sul palco. Ma un uomo non può vivere solo per il lavoro.
Un uomo non può accontentarsi di una sveltina in un locale a luci rosse.
Quando ho capito che mi piaceva Jo, la mia vita è lievemente cambiata.
Avevo un motivo più che valido per svegliarmi. Avevo la voglia di andare a lavoro anche se ero stanco morto.
Ogni notte pianificavo qualcosa di divertente per il giorno dopo, immaginando già il suo sorriso.
Ogni volta che dovevamo lasciarci ero letteralmente assalito dalla depressione.
E va bene, non è durato molto. Ma una volta che hai assaggiato queste sensazioni...Non vuoi più abbandonarle. è qualcosa di più forte.
è la voglia di rendere le giornate interessanti, diverse.
Anche se c'erano momenti di gelosia, in cui volevo solo ubriacarmi e rompere tutto, poi tornava di nuovo il sole.
Capivo che non c'era alcun motivo di dubitare di lei.
Perchè lo so. So che le manco. So che l'ho ferita profondamente stroncando così.
Ma è meglio una ferita ora, che si può curare, che un domani, quando non ci sarà più niente da fare.
Non voglio rivivere l'incubo di Mihae.
Non quando la stavo veramente dimenticando.
Penso solo che l'unico che debba morire qui, sono io.
Non ce la faccio più. Sul serio."
Se la voce di Seung Hyun era partita con freddezza, piano piano era passata ad arrabbiata, poi amorevole e in fine disperata.
Byungyung desiderò che in quel momento ci fosse il Ceo lì, a vedere quanto dolore stava causando.
Stava distruggendo la vita di un ragazzo.
Stava ammazzando un giovane uomo.
La stanchezza di quei giorni, la tensione di quel momento, giocarono un brutto scherzo a Seung Hyun.
Il ragazzo si portò le mani sul viso mentre gli occhi bruciavano.
Le lunghe dita si bagnarono di lacrime, mentre i singhiozzi scuotevano quel corpo troppo magro.
I sensi di colpa assalirono Byunyung.
Tabi si stava disperando per una cosa totalmente fasulla...
"Calmati, per favore." sussurrò il manager "Non c'è motivo di disperarsi."
Seung Hyun si asciugò le lacrime.
"A no?" chiese con aria di sfida.
"No." Byungyung inspirò quanta più aria poteva.
Temeva la reazione di Seung Hyun.
Era un ragazzo imprevedibile. Avrebbe potuto rispondergli "ok." o avrebbe potuto rompergli il naso.
"Dietro questa lettera..." disse il manager sollevando la carta sgualcita "...ci sono io. E ovviamente Hyun Seok. Lui mi ha detto che dovevo trovare un modo...per stroncare la vostra relazione..."
Seung Hyun era livido.
Sentiva il sangue pulsare nelle vene. La mascella era serrata mentre gli occhi erano ridotti a due fessure scure.
Si alzò di scatto, facendo grattare rumorosamente la sedia sul pavimento.
Byungyung indietreggiò un po' con la sua, preparandosi a difendersi.
Ma Seung Hyun, anche se senti la voglia di pestarlo a sangue, si trattenne.
Il suo sguardo si posò su un mazzo di chiavi posato sul tavolo.
Allungò rapidamente la mano e lo afferrò, poi uscì di corsa dalla cucina e varcò la porta d'ingresso del suo appartamento.
Byungyung lo inseguì spaventato. Ma questa volta non riuscì a fermarlo.
Era già dentro l'ascensore.
Seung Hyun individuò subito l'auto del manager (una Mercedes Classe B grigia metallizzata), premette il pulsante delle chiavi e fu dentro l'auto.
Il fatto che non avesse la patente non voleva dire che non sapesse guidare.
Cioè. Non sapeva guidare bene. Però si arrangiava.
Sistemò subito il sedile e lo specchietto, poi mise le mani sul volante, sentendo le rifiniture di pelle scorrere sotto le sue dita.
Fece un respiro profondo e si decise a partire.
Tutte le volte che aveva guidato c'era sempre stato qualcuno vicino a lui che lo sapeva fare.
Questa volta era da solo.
Lungo i grandi viali di Seoul.
Seung Hyun maledisse il fatto che la casa di Jo fosse dall'altro lato di Seoul, ma dopo due stop non osservati, una rumorosissima inchiodata per non investire un'anziana Ajumma e numerosi clacson da parte di automobilisti patentati riuscì ad arrivare -sanoesalvo- chez Jo.
Peccato che la mamma lo informò che Jo non era a casa ("Mi dispiace caro, ha passato la notte da Hyun Joong, prova a vedere a casa sua...").
Così, colto dal fastidio oltre che da una fitta di gelosia, si rimise alla guida della Mercedes conducendola a Mapo-Gu, sotto casa del suo ormai Rivale.
 
"Chi è?" chiese Hyun Joong.
"Apri." rispose Seung Hyun.
Con uno scatto metallico il portone si aprì.
 
Hyun Joong non era poi così diverso da Seung Hyun.
Lui era un altro di quelli bravi ad adottare l'aria fredda-e-distaccata.
Seung Hyun trovò la porta del suo candido appartamento aperta.
La richiuse dietro di sè e si avviò in cucina.
Hyun Joong lo stava aspettando seduto al tavolino con due tazze di thè avanti.
"Accomodati" gli disse indicandogli una sedia.
Seung Hyun, senza farlo a posta si sedette proprio su quella preferita di Jo.
"Sei qui per Lei, vero?" chiese il padrone di casa.
Seung Hyun annuì.
"Non c'è. è appena andata a lavoro."
Seung Hyun sorseggiò il suo thè caldo.
"Vorrà dire che riproverò più tardi." buttò giù l'ultimo sorso e senza dire una parola se ne andò.
Mentre Hyun Joong stava sciacquando le due tazze da thè, la porta della sua camera da letto si aprì.
Ne uscì una Jo in pigiama e con i capelli scompigliati.
"Buon giorno Oppa" lo salutò abbracciandolo da dietro.
"'Giorno Tesoro. Dormito bene?"
"Nee. Ho sentito il citofono prima..."
"Era Hyung Jun, è passato a salutarmi."
"Carino da parte sua." commentò Jo "Per caso c'è un altro po' di thè?".
  
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