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Autore: Neve noon    04/02/2012    1 recensioni
T.O.P ha dei precisi motivi per cui non vuole una segretaria-manager donna, ma il suo manager, incurante, sceglierà Jo. Come andrà a finire il conflitto tra SeungHyun e Jo?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Omnia vincit amor.

 
Hyun Joong si sentì lievemente in colpa per aver nascosto a Jo la visita di Seung Hyun.
Ma lo temeva così tanto...
In realtà Jo e Hyun Joong non stavano assieme.
Lei passava molto tempo con lui per non stare da sola a rimuginare.
E in parte funzionava.
Si divertivano, erano molto uniti e Jo voleva sinceramente bene a Hyun Joong, ma c'erano momenti in cui si richiudeva in se stessa.
Hyun Joong si premurava di non lasciarla mai senza nulla da fare. Perchè appena si annoiava un po' cadeva nella depressione.
Iniziava a disinteressarsi di qualunque cosa avesse attorno. Smetteva di parlare.
In quei momenti Hyun Joong andava nel panico. Perchè non funzionava niente con lei. Era una testa di coccio.
"è solo stanchezza." gli diceva Jo, ma la stanchezza non ti porta a sopprimere il sorriso.
Così uscivano spesso, suonavano la chitarra assieme e le aveva regalato un bel libro, che Jo aveva divorato in un due giorni, e ora gli aveva comprato una rivista di moda.
Però non aveva controllato se ci fossero cose moleste dentro.
Infatti, mentre Jo stava sorseggiando il suo tè, girò una pagina trovandosi faccia a faccia con un articolo su Seung Hyun.
Lo sorpassò velocemente. Aveva persino evitato di accendere il laptop per non leggere niente che lo riguardasse.
Ma poi la curiosità fu più forte e rigirò la pagina.
L'articolo, come tutti quelli usciti negli ultimi giorni, parlava dell'improvvisa voglia di vita mondana di T.O.P, citando i locali in cui era stato avvistato e riportando alcune testimonianze.
Ora Jo voleva andare a suicidarsi.
Lasciò perdere la colazione e mugolò un: "Oppaaa"
Hyun Joong, preoccupato le chiese quale fosse il problema.
"Leggi qui." rispose Jo lanciandogli il giornale.
Il ragazzo si maledisse di averglielo comprato.
Ora era sicuro che Jo sarebbe stata tutto il giorno con il piccio.
E lui sarebbe andato in paranoia perchè non sapeva come comportarsi.
Sapeva che sarebbe bastato dire: "è venuto a cercarti." per cambiarle l'umore, ma sperava che Seung Hyun fosse passato per un colpo di testa.
Che non avrebbe riprovato a mettersi in contatto con lei.
Infatti per il resto della mattinata non si fece sentire.
Ma questo non rallegrò Hyun Joong, dato che era a stretto contatto con una Jo totalmente depressa e svogliata.
Le parole del ragazzo l'entravano da un orecchio e le uscivano dall'altro.
All'ora di pranzo Jo non toccò cibo. O meglio, provo a masticare un po' di pane, ma le sembrava plastica quindi lasciò perdere e andò a sdraiarsi nel lettone di Hyun Joong.
Il dolce rumore della fontanella sulla veranda accompagnò i suoi singhiozzi.
Se solo avesse acceso il cellulare, avrebbe trovato nove chiamate perse. Tutte di "Tabi Oppa".
 
Era ormai tardo pomeriggio quando Hyun Joong si rese conto che non poteva andare avanti così.
Seung Hyun aveva provato a chiamarlo anche a casa, e lui aveva diligentemente staccato il ricevitore.
Sentiva che presto si sarebbe rivisto il vecchio amico in salotto.
E cosa gli avrebbe detto Jo sapendo che Seung Hyun era venuto anche quella mattina?
L'avrebbe odiato.
E si stava comportando da egoista.
Doveva guardare in faccia la realtà.
Jo non si sarebbe mai innamorata di lui.
Quindi perchè farla soffrire così tanto?
Doveva comportarsi d'adulto.
 
Accese l'I-phone e compose un nuovo messaggio
"Sei a casa?"
poco dopo arrivò un "Sì." di risposta.
Lasciò il cellulare e si diresse avanti alla porta della sua camera da letto.
"Jo-ya, posso?" chiese bussando lievemente.
La ragazza non rispose e Hyun Joong spinse la maniglia verso il basso.
A quanto pare stava dormendo.
Sì sedette sul letto, scuotendole leggermente la spalla.
"Hey, tesoro...svegliati..."
Jo tirò su il viso: "è già ora di cena?" sussurrò nella penombra della stanza.
"No, è solo che..." Hyun Joong fece un respiro profondo "dobbiamo andare in un posto. Per forza. Quindi ora...vestiti e lavati..."
Le dette un bacio sulla nuca e uscì dalla stanza.
Jo mezza frastornata eseguì le istruzioni.
Non si chiese ne come ne perchè. Si lavò e si vestì. Non le interessava sapere dove dovessero andare.
Si fidava di Hyun Joong e se lui aveva voglia di uscire l'avrebbe accompagnato.
Tanto non aveva nulla da fare a casa.
Poco dopo i due erano nella Porsche nera di Hyun Joong.
Il ragazzo guidava silenziosamente.
Le strade di Seoul sfilavano lentamente fuori dal finestrino.
Piano piano Jo si rese conto di che viali stessero percorrendo.
Stavano attraversando Yongsan-gu, poi si diressero verso l'Han, passando sulla riva sud ed entrando a Gangnam-gu.
Solo allora a Jo venne un po' di curiosità.
Si schiarì la voce, poi disse: "Hem...oppa? dove stiamo andando?"
Hyun Joong non rispose, voltò a destra e a Jo quasi venne un colpo.
La conosceva bene, quella strada.
Il ragazzo parcheggiò la Porsche, poi disse a Jo: "Senti...io non dovrei salire...se hai bisogno di me, basta che mi fai uno squillo. Sarò qui il prima possibile."
"Ma...oppa...se Seung Hyun non c'è? o se non vuole vedermi?"
"Non ti preoccupare. C'è. E ti aprirà la porta. Vai serena. E dammi un bacio."
Jo dette un bacino sulla guancia a Hyun Joong poi scese dall'auto. 
I battiti del cuore erano decisamente accelerati quando la voce gutturale di Seung Hyun chiese "Chi è?"
Jo, quasi tremando, rispose: "Io..."
"Co-cosa??" disse Seung Hyun stupito.
"Sono Jo."
Tabi aprì il portone, poi scappò in bagno a lavarsi i denti.
Lato positivo di vivere in un attico: riuscire a sciacquarsi mentre l'ascensore percorre tutti i piani.
Seung Hyun aveva appena mollato l'asciugamano quando Jo uscì dall'ascensore.
Il ragazzo aprì la porta di casa ritrovandosela di fronte, dopo due settimane.
Ok. Quando aveva deciso di vederla, quella mattina, non aveva pensato a cosa dirle.
Non aveva pensato al fatto che rivederla lo avrebbe totalmente spiazzato.
Cazzo. Era così bella.
Con la sua aria fiera...
Fu come se il cuore di Seung Hyun venisse strizzato.
Provò un dolore fisico all'altezza del petto, quasi gli si mozzò il respiro.
Come poteva privarsi di Jo?
Come aveva potuto allontanarla come se niente fosse?
"Io..." disse Seung Hyun "...sono desolato."
Sentire la voce del ragazzo fu una scossa per Jo.
Si era dimenticata di quanto fosse profonda.
Si era dimenticata di quanto fossero belli i suoi occhi.
"Sei una sporca puttana." gli tornò in mente quella frase.
Si ricordò la voce piena di disprezzo e gli occhi impenetrabili.
E si chiese perchè era salita fin la su.
Seung Hyun era uno stronzo. E tutto questo era umiliante.
Che cosa ci faceva lei lì?
Jo lo fissò con odio.
E Seung Hyun percepì la potenza di quello sguardo.
Per una volta fu lui ad essere la vittima di due occhi.
Per la prima volta, si sentì ferito dalla loro profondità.
Sapeva che doveva dire qualcosa, ma il cervello non stava funzionando.
Aveva lo bocca dischiusa, e Jo si stupì che nonostante l'odio e il rancore, la stesse fissando.
Stava ammirando le labbra. E anche i denti storti, in quel momento, furono tremendamente affascinanti.
Il mese scorso, quei denti, le avevano morso la lingua.
Jo scosse lievemente la testa, riprese il controllo di se.
"Se non hai niente da dirmi...posso pure andarmene." fece per girarsi, ma Seung Hyun gridò un "No!"
Jo si fermò.
"Ascoltami...per favore." il tono di Seung Hyun era basso.
Non voleva guardarla negli occhi. 
Così decise di fissare il pavimento.
"Jo...c'è un motivo se mi sono comportato così...è una lunga storia. Entra in casa. Ne parliamo con calma."
Jo deglutì.
Entrare nella tana del lupo...
Seung Hyun, vedendo la diffidenza della ragazza, si avvicinò.
Posò le mani sulle spalle di Jo, e quasi si sentì mancare quando il profumo della ragazza invase prepotentemente le sue narici.
"Ho avuto paura, Jo-ya. Tu...non hai letto la lettera che mi hai dato...parlava di morte. E credimi. So che può succedere. 
è successo.
Di fangirl pazze.
e tu potevi...farti veramente male..."
Ora gli occhi di Seung Hyun erano incatenati a quelli di Jo.
Gli stava trasmettendo tutta la sua preoccupazione. Tutto il suo dolore.
"E allora perchè non me l'hai detto?" chiese Jo a denti stretti.
"Non l'avresti capito. Ne sono certo. Ho pensato che era meglio stroncare in maniera netta. Se mi avessi odiato, sarebbe stato più facile per te dimenticarmi..."
"Perchè mi hai aperto la porta di casa?"
"Perchè...ho scoperto che quella lettera era falsa."
"Che? impossibile-"
"Sì invece. Ho parlato con Byungyung. C'era Papa YG dietro tutto. Voleva farci lasciare...poi ha visto come sono andate le cose, e ora vuole riordinare tutto..."
Jo rimase interdetta. "Quindi..." disse stupita "quindi quelle ragazze..."
"Sì. sono state pagate. E anche il mio appartamento, tutto finto..."
Jo assunse un'aria totalmente schifata.
"Fantastico. Mi sono penata per due settimane per colpa di un Chairman egoista."
Seung Hyun annuì. "Credimi, quando l'ho saputo mi sono trattenuto a stento dal picchiare il manager..."
Jo non disse niente.
Cosa doveva dire? Si sentiva patetica. Perchè ora ci sperava, che tutto tornasse com'era prima.
"Jo..." sussurrò Seung Hyun
"Sono veramente dispiaciuto...ti ho ferita senza un valido motivo..."
Jo allungò una mano sul viso di Seung Hyun, accarezzandogli una guancia.
Il ragazzo non ce la fece più, si abbassò su di lei, baciandola dolcemente.
Jo non sopportò tutta quella tensione, si strinse nell'abbraccio di Tabi mentre calde lacrime le bagnavano il volto.
"Su,su, non fare così..." sussurrò Seung Hyun asciugandole il viso. Poi le chiese: "Ora ti va di entrare?"
Jo annuì, poi si sciolse in un sorriso. Stava riprendendo il tutto, da dove l'aveva lasciato.


 
Quella sera Seung Hyun convinse Jo a rimanere da lui.
Jo non fu molto riluttante, dato che entrambi volevano recuperare tutto il tempo perso.
Fu con un po' d'imbarazzo che si coricò nel grande letto di mogano di Seung Hyun.
Con lui a fianco.
Non voleva sentirsi impacciata in quel momento. Per questo prese una mano del ragazzo, baciandola.
Quando mollò la presa, Seung Hyun fece scorrere le dita sul viso di Jo.
Sentì il profilo delle labbra, del naso, le ciglia lunghe, poi passò la mano tra i capelli della ragazza, sulle orecchie.
Ogni millimetro percepito era una vittoria per Seung Hyun.
Ora che Jo era di nuovo lì vicino a lui era tutto perfetto.
Si avvicinò di più alla ragazza, sdraiandosi su un fianco.
Jo si avvicinò anch'essa, per baciarlo, mentre con la mano gli sfiorava la maglietta a maniche corte.
E mentre le lingue si muovevano in sincrono, Jo potette sentire di nuovo le braccia di Seung Hyun, il suo petto, l'odore di colonia...
"Oppa..." sussurrò 
"Sì Piccola?" gli chiese lui con le labbra ancora posate sulle sue.
Jo fece scorrere la mano dal braccio di Seung Hyun verso il basso. La fermò quando fu sui boxer.
Tabi rise e le morse l'orecchio, lievemente frustrato. "Questa bambina vuole andare oltre eh?".
"Non sono una bambina!" protestò Jo.
"Ah no?" chiese Seung Hyun con sarcasmo. Poi improvvisamente si alzò un po' e con agilità si mise a cavalcioni di Jo.
Con voce bassissima chiese: "Allora, cos'è che voleva fare la mia Piccola?"
Jo capì che non era il momento di tirarsi indietro. Mise da parte l'orgoglio e stette al gioco.
Con voce suadente disse: "Cosa vuole fare il mio Oppa?"
Seung Hyun, con la voce più gutturale che mai, rispose: "con te vorrei fare molte cose..." 
Com'era possibile che quel ragazzo fosse un essere umano? Jo lo trovava divino.
Poi però la nostra "divinità" si fece seria: "Piccola. Vuoi veramente...?"
"Certo." rispose con aria sicura la ragazza.
"Per te sarebbe la prima volta..."
"Mi fido di te." sussurrò Jo.
"Non ti preoccupare." la rassicurò il ragazzo, poi si chinò per baciarla.
Seung Hyun sapeva che doveva distrarla dalla paura.
La cosa che avrebbe funzionato di più era la passione.
Infatti, quando iniziò a spingere la lingua più a fondo, richiamando movimenti arcaici, Jo rispose con forza.
Le tornarono in mente i denti di Seung Hyun.
Com'era possibile che anche i suoi difetti erano così dannatamente sensuali?
Si aggrappò di più a lui. Aveva voglia di sentire il bacino di Seung Hyun contro il suo.
Il ragazzo seppe che era quello il momento giusto.
Fece scorrere la mano sotto la maglia, accarezzandole lo stomaco, poi fece scivolare le dita più giù.
Giocò un po' con l'elastico dei pantaloncini di Jo e lentamente iniziò a sentire i radi peli.
Jo stava già ansimando, una muta richiesta di far scendere ancora di più la mano.
Tabi sorrise, era questo il bello delle ragazze vergini, si eccitavano con poco.
Infatti Jo stava andando a fuoco, era già totalmente bagnata. Sentiva la voglia di spingere il suo bacino in avanti, togliendo la distanza che la separava dall'indice di Seung Hyun.
Lentamente le dita del ragazzo si posarono sull'area più sensibile di Jo.
La ragazza inarcò la schiena e allacciò meglio le dita attorno al collo di Tabi, mordendogli la mascella.
SeungHyun procedette per gradi.: affondò un dito, mentre Jo, ansimando, gli mordeva il collo, chiedendo di più;
poi ne inserì un altro "O-Oppa..più giù.." supplicò Jo mentre si muoveva più forte.
Tabi decise di passare a qualcosa di più..duro..
Un colpo secco e preciso e fu dentro con tutto se stesso. Jo si lasciò sfuggire un "Ahh" mentre Tabi gli sussurrava nell'orecchio: "Brava Piccola..ora segui il mio ritmo..".
e Jo lo fece, guidata dalle mani di SeungHyun che le cingevano i fianchi, spingendola avanti e indietro, iniziò lei stessa a muoversi, accompagnata dai baci di Tabi.
Venne gridando il suo nome, e SeungHyun dopo di lei.
Tabi si sfilò, per buttarsi a pancia all'aria sull'altra piazza del letto.
La tenne per mano, e le sussurrò piano "..tutto bene?"
Jo annuì: "io..non credevo sarebbe stato così..facile.."

Seung Hyun sospirò di sollievo: "Grazie al cielo...avevo paura di regalarti un'esperienza traumatica."
Jo rotolò su un fianco, finendo sul petto di Tabi: "Il mio Oppa è troppo bravo per traumatizzare le fanciulle."
Tabi, compiaciuto la strinse a se, dandole un tenero bacio sulla nuca.
Sentiva il suo cuore pieno e sodo come un uovo.
Si sentiva veramente felice.
Completo.
Era tutto ok. Finalmente il suo cuore era libero

"Piccola?" 
 
"Mmh?" 
 
"Ti amo."
  
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