Mamma aveva in programma varie cose:
-Spedirmi dalla nonna
-Andare tutti i giorni al mare
-Shopping tre volte a settimana

-Andare a new york  

Esigente direi.

Ma per il momento era riuscita solo a spedirmi dalla nonna... Fra esattamente 3 ore e 24 minuti sarebbe partito il treno e io dovevo finire di ultimare la mia valigia. Mancava il filo interdentale, il rossetto, qualche reggiseno. Niente di particolare. Il resto dell'abbigliamento l'avevo già messo.
Avrei passato 3 mesi circa al mare... Come nei film...Avere la spiaggia come cortile, fare qualche metro e vedere la gente intenta a farsi un bagno, a giocare a beach, o ad abbronzarsi la pelle. Praticamente un sogno.
Sarebbe venuta anche Irene, la mia migliore amica, comunemente chiamata Ire.
Il viaggio fù brevissimo... Mi misi a leggere un libro "La notte dei draghi" ed era gia ora di scendere.
Ire non disse una parola in tutto il viaggio.. O forse la disse e io non la sentii... Comunque sia aveva qualcosa. Non so bene cosa...solitamente mi bastava guardarla per capirla...Ma questa volta era difficile.
La nonna ci accolse abbracciandoci... Ire e la nonna si conoscevamo molto bene... Si stavano simpatiche, la nonna sapeva che Ire era come una sorella per me, percui la considerava una nipote.
Ci fece vedere la nostra camera... Era cambiata dall'ultima volta. Ora le pareti erano arancioni... Non si sa bene perchè. Sistemammo le nostre valige e subito dopo ci infilammo il costume e andammo in spiaggia ad abbronzarci la pelle.
Non capisco l'ultilità di avere la pelle più scura...Però lo fanno tutti!
Mi sdraiai sulla sedia a sdraio della nonna...Quella di legno.
Ma a un certo punto sentii una persona accanto a me... Il sole non mi colpiva più la faccia a causa della sua ombra... Aprii gli occhi... Era lì. Che mi guardava. Capelli castani simili agli occhi... Francesco, mio fratello.
Con la mano destra contava alla rovescia partendo da cinque... Significava che dovevo alzarmi e lasciargli il posto altrimenti mi avrebbe cacciata di peso.
"Ire andiamo che persone senza cervello devono sedersi" dissi con aria scocciata.
"Sciò Sciò" Disse lui ridendo.
Così prendemmo le nostre cose e iniziammo a passeggiare sulla spiaggia.
Nell'aria si sentiva l'odore di sale... Non riuscivo a percepire niente...Soltanto il rumore delle pietre che si spostavano mentre camminavamo...Il rumore delle onde che sbattevano contro gli scogli...I gabbiani... L'acqua arrivare a riva e ritirarsi.
Il vento accarezzava i capelli...in quel momento non pensavo a niente...Avevo la mentre completamente libera...Qualsiasi persona mi dicesse qualcosa io non capivo...O forse non volevo capire... A interrompere quel momento fu un ragazzo.
Già un ragazzo. Era seduto sulla spiaggia... guardava un punto fisso... Probabilmente stava pensado a qualche ragazza.
Lo guardavo fisso... Andavo avanti senza sapere dove andare...Guardavo solo ed esclusivamente lui.
Ad un certo punto sentii Ire ridere... Era felice, Non capivo perchè... Ma poi guardava me e lui e rideva sempre di più.
A quel punto capii:
"Daiii lo stavo solo guardando niente di più..." le dissi ridendo
"Sisi ti ho vista... Avevi lo sguardo perso nel nulla..." Mi disse lei come se volesse prendermi in giro
"Eddaiii cosa dovrei guardare sennò?" "Bè... ci sono gli scogli...però di loro non ti puoi innamorare... mentre del ragaz..."
"Shhhh ti sente!!"
"Ops... uuh ma allora te ne importa di luii" Mi disse ridendo...
"Scema!"Le dissi con aria scherzosa e dandole uno spintole amichevole.
E continuammo a camminare e a scherzare in quel modo..stupido.Si,stupido perchè non aveva nessun senso.
A me non piaceva...Non poteva piacermi!
Su insomma non l'avevo mai visto... A quanto pare era più grande... E poi ero da mia nonna, 2/3 mesi e sarei ritornata a casa...Non potevo innamorarmi al mare...