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Autore: LadyBones    04/02/2012    3 recensioni
Questo è il mio primo AU su Supernatural! Amo a dismisura questo genere di storie e non potevo non cimentarmi anche questa volta! Questa storia è piena di sorprese dall'inizio alla fine! Siamo ai giorni nostri in compagnia di personaggi vecchi e nuovi intenti a venire a capo di un nuovo caso! E poi ci sono loro, Dean e Peyton, i nostri protagonisti costretti a vivere sotto lo stesso tetto...per quale motivo?!? Venitelo a scoprire da soli!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Tre settimane dopo.

Seduta sul bordo della finestra osservo la gente muoversi a rallentatore lungo il marciapiede. Resto a fissarli come rapita dai loro movimenti mentre in mano ho ancora il mio foglio bianco. Prima o poi dovrò pur riuscire a scrivere il mio articolo o rischio di essere buttata a calci fuori ancora prima di iniziare.
Mi soffermo ad osservare quel foglio qualche minuto in più e quasi non mi accorgo del mio nuovo coinquilino uscire di casa e mettere in moto la sua auto. È proprio il rombo del motore che attira la mia attenzione. Nel vedere quella scena balzo in piedi tirando un sospiro di sollievo, finalmente avevo il via libera.
Scesi lungo le scale di quella casa enorme e mi  diressi in cucina dove, come ogni mattina, resto delusa nel non ritrovare mia madre intenta a preparare la colazione. Mi avvicino alla credenza afferrando una delle tante tazze versandoci del caffè bollente. Iniziai a sorseggiarlo mentre il mio sguardo continuava a vagare per tutta la cucina. Da quando mi ero trasferita non ero ancora riuscita ad abituarmi a quella nuova vita, volevo tornare a casa ma sapevo che non sarebbe stato possibile finché non avrei trovato una soluzione a tutta quella faccenda e soprattutto fino a quando non mi sarei liberata di Dean una volta per tutte.
Mandai giù anche l'ultima goccia di caffè consapevole di essere in ritardo con il mio appuntamento con Danielle. Lascia la tazza nel lavandino per poi percorrere il corridoio fino alla porta d'ingresso. Afferro la borsa che avevo lasciato lì il giorno prima, mi osservo allo specchio sistemando un ciuffo ribelle e poi finalmente esco alla luce del sole.




Anche quella mattina avevo finito per fare tardi e già sentivo le urla di Bobby rincorrermi per tutta la stanza. Pigiai ancora di più sull'acceleratore sperando di riuscire a farla franca almeno questa volta. Mi sarei pur meritato un briciolo di comprensione ero pur sempre io quello che si era dovuto sposare con una perfetta sconosciuta.
Parcheggio l'auto nel primo posto libero che trovo e senza perdere tempo entro nel palazzo salendo le scale a tre a tre. Una volta davanti la porta dell'ufficio riprendo fiato forse non ho più l'età per fare certe cose. Giro la maniglia della porta ed entro all'interno venendo investito da un odore di chiuso misto ad alcool.
“Bobby...” lo chiamo non vedendolo da nessuna parte.
“Ce ne hai messo di tempo...” afferma spuntando alle mie spalle come se niente fosse.
Nel sentire la sua voce mi volto sobbalzando per lo spavento.
“Ehi non mi starai per diventare una femminuccia che si spaventa per nulla...” mi dice ridendo sotto i baffi.
“Divertente...” lo fulmino con lo sguardo avvicinandomi alla bottiglia di whisky posata sul tavolo.
“Mentre tu ti facevi attendere io sono riuscito a trovare qualcosa che ci possa aiutare con Sam...” sussurra con la testa immersa in un libro.
“Il matrimonio non è bastato?!?” gli chiedo sarcastico mandando giù un sorso di alcool.
Lui mi guarda con un sopracciglio alzato a mo di rimprovero così alzai le mani in segno di resa.
“Non credi che sia presto per bere?” mi chiede fissandomi in attesa di una mia risposta.
“Berresti anche tu se fossi al mio posto...” sussurro semplicemente andandomi a sedere sul divano verde.
Lui decide di ignorarmi continuando a sfogliare quel libro ormai ingiallito. Gira una pagina dopo l'altra sembrando incredibilmente preso da quello che sta leggendo. Lo guardo inclinando la testa cercando di capire che cosa ci sia di così interessante in quel libro.
“Si può sapere che cosa stai leggendo?!? Quali sarebbero le novità su Sam?” gli chiedo spazientito.
“Oh nulla è solo un libro...allora visto che l'accordo con Crowley è stato mantenuto Sam può tornare ma resta sempre il problema Ruby...lui andrà a cercarla...”
“Lo so...dannazione a Sam! D'accordo vorrà dire che ci inventeremo qualcosa prima che lui torni. Possiamo sempre legarlo ad una sedia...” suggerisco facendo spallucce.
“Lo devo ammettere mi mancavano le tue trovate geniali!” scrolla il capo rassegnato andando nell'altra stanza alla ricerca di un bicchiere.
Nel vederlo allontanarsi il mio sguardo è attirato dal libro che ha lasciato sulla scrivania. Resto due secondi indeciso su cosa fare ma la curiosità ha il sopravvento così mi avvicino silenziosamente alla scrivania sollevando la copertina del libro. Un romanzo.
Leggo meglio il titolo convinto di essermi sbagliato mentre cerco a stento a trattenere un sorriso.
“Che cavolo stai combinando?” tuona la voce di Bobby.
“Da quando leggi romanzi?” gli chiedo divertito.
“Non sono affari tuoi...non avevi del lavoro da fare? C'è ancora un caso che aspetta di essere risolto...non credo che lo faccia da solo rimanendo sulla tua scrivania”
“Non ti starai mica rammollendo?” gli chiedo posando le mani sul tavolo per guardarlo meglio.
Lui mi guarda in cagnesco decidendo di ignorarmi sorseggiando il suo whisky. Io sorrido semplicemente afferrando il fascicolo verde su cui avrei dovuto concentrare tutta la mia giornata.
“Sarà meglio che vada...” sussurro cercando di trattenere le risate.
Sto quasi per uscire quando la voce di Bobby mi blocca costringendomi a voltarmi.
“Dean...come va la situazione con Peyton?” mi chiede senza sollevare lo sguardo.
Faccio spallucce senza sapere bene che rispondere.
“So che questa situazione ti va un po' stretta e che vuoi essere un'anima libera ma pensa che forse anche quella ragazza non avrebbe voluto ritrovarsi in casa con un caso disperato come te...”
“Io non sono...” cerco di controbattere ma mi blocca.
“Quello che voglio dire è che dovresti darle una possibilità...almeno provare a convivere senza soffocarvi nel sonno. Adesso vai che sei in ritardo...” mi dice guardandomi fisso negli occhi.
Annuisco semplicemente facendogli un semplice cenno con il capo per poi uscire per mettermi al lavoro.




Seduta sul divano aspetto l'arrivo di Danielle intenta ad armeggiare in cucina con due bicchieri di tè.
“Allora come va nella nuova casa?” mi urla dall'altra stanza.
“Preferivo la mia ma non mi lamento” sussurro buttando la testa all'indietro.
“E con quel bel fusto di tuo marito?” chiede maliziosa porgendomi un bicchiere azzurro.
“Cerchiamo di evitarci il più possibile...”
Lei mi guarda con un sopracciglio alzato.
“Che c'è?!?” le chiedo non capendo.
“Mi chiedevo...come fai a resiste con un esemplare del genere che ti gira per casa?” sorride mandando giù un sorso di tè.
“Danielle...” l'ammonisco con lo sguardo.
“Oddio non dirmi che è gay!” mi guarda sconvolta.
Scoppia  ridere rischiando di strozzarmi.
“Sei consapevole di essere un caso disperato, si?”
“Si lo so ma tranquilla tu mi segui a ruota!” mi fa l'occhiolino ridendo.
Scrollo la testa divertita decisa ad ignorare la sua frecciatina.
“Comunque scherzi a parte...non ti sembra il caso di...non so...provare a convivere pacificatamene senza evitarvi?”
“Non credo che...” cerco di controbattere ma vengo bloccata.
“Ehi non dico che devi saltargli addosso però magari fartelo amico non sarebbe una cattiva idea...”
Resto un attimo in silenzio riflettendo sulle sue parole. Non aveva poi tutti i torti. In questo periodo non navigo certo in buone acque e sicuramente avere qualcuno dalla mia parte non sarebbe stata un'idea poi così malvagia.
“E poi lo so che muori dalla voglia di sapere perché ti ha sposata...” afferma risaputa Danielle riscuotendomi dai miei pensieri.
“Ma chi io?!?” faccio una faccia incredula.
“Si proprio tu!”
“Bè effettivamente...” cerco di trattenere un sorriso.
“Tesoro mio ormai sei un libro aperto per la sottoscritta!”
Le sorrido mentre in silenzio continuiamo a sorseggiare il nostro tè freddo. Restiamo ancora un po' insieme a parlare del più e del meno sfogliando qualche rivista fino a quando siamo costrette a salutarci.
Sono già fuori dalla porta quando la voce di Danielle mi costringe a voltarmi verso di lei.
“Scopri se è gay....fallo per la tua migliore amica!”
Scuoto la testa in segno di resa riprendendo a camminare mentre con una mano la saluto.




È sera tardi quando scendo al piano di sotto, un libro in mano e una gran fame. Mi dirigo in cucina decisa a mettere qualcosa tra i denti ma vengo bloccata nel vedere due spalle troneggiare nella stanza.
Ferma sulla soglia sto per tornare indietro quando la sua voce finisce per farmi cambiare idea.
“Ciao...” sussurra senza voltarsi.
Mi mordo un labbro intuendo che è troppo tardi per defilarmi e di certo non sarebbe stata una buona idea vista la fame che continuava a torturarmi.
“Ciao...” dico semplicemente andandomi a sedere su uno dei  tanti sgabelli vuoti.
Lui continua a darmi le spalle concentrato a prepararsi qualcosa mentre io apro il mio libro buttandomici a capofitto o almeno l'intento era quello. Con gli occhi continuo a sbirciare la figura di Dean sperando che non mi noti. Alla fine dei conti Danielle non aveva poi tutti i torti. Distolgo lo sguardo appena in tempo prima che lui si volti nella mia direzione con in mano un piatto con un panino.
Senza dire una parola si siede davanti a me addentando metà del suo panino imbottito fissandomi mentre io cerco di controllare il mio stomaco sempre più irrequieto e al tempo stesso concentrarmi su quello che sto leggendo.
Mi passo una mano dietro il collo agitandomi sulla sedia nel sentire il suo sguardo addosso mentre lui continua tranquillamente a mangiare.
“Deve essere incredibilmente interessante quello che stai leggendo..” sussurra alla fine rompendo il silenzio.
Io sollevo gli occhi guardandolo senza capire il senso delle sue parole.
“E' da quando sei arrivata che leggi sempre la stessa pagina...” specifica con un mezzo sorriso sulle labbra divertito.
“Oh...io...si è molto interessante!” rispondo alzando un sopracciglio e voltando pagina.
Lui continua a sorridere addentando un altro pezzo della sua cena. Aveva un bel sorriso ma quel suo atteggiamento era incredibilmente irritante.
“Se vuoi posso prestartelo quando finisco!” sussurro sarcastica senza guardarlo.
“Non credo che quello che stai leggendo faccia per me...”
“Non sai neanche che cosa sto leggendo!” gli faccio notare chiudendo il libro e fissandolo negli occhi in segno di sfida.
“Scommettiamo che indovino?!?” mi chiede poggiando i gomiti sul tavolo e facendosi più vicino.
“Sentiamo...” sorrido appena consapevole che non sarebbe riuscito a fregarmi.
Almeno non due volte  nella stessa serata.
“E' la solita storia d'amore...lei ama lui, lui ama lei ma sono troppo ostinati per poterlo ammettere e come se non bastasse il destino decide di giocargli qualche brutto scherzo ma finirà sempre e comunque con un lieto fine...” afferma tutto d'un fiato continuando a fissarmi intensamente.
“Però...” sussurro prendendo a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
“Sono bravo in queste cose...” afferma tutto soddisfatto.
“...ad indovinare la trame dei libri?” lo provocai cercando di trattenere una risata mentre l'altra metà del panino iniziava a tentarmi sempre di più.
“Non solo quello...sono un detective privato sono abituato a capire le persone...” sorride facendo bella mostra del suo ego.
Io annuisco appena con la testa non riuscendo più a trattenere un sorriso che finisce per illuminarmi il viso. Lo osservo per un attimo con la testa inclinata facendomi un po' più vicina.
“Mmm...forse però non sei così bravo come credi...” gli sorrido divertita.
“E da cosa lo avresti dedotto?” mi chiede perplesso.
Senza dire nulla con una mano afferro il piatto con la metà del panino rimasta e con l'altro volto il libro dalla parte del copertina con il titolo. Mi sollevo dallo sgabello ed esco dalla cucina salutandolo.
“Grazie per il panino...” sussurro ridendo divertita.
Dean resta in silenzio in cucina guardandomi senza capire che cosa fosse appena successo poi afferra il libro che avevo lasciato sul tavolo.
“Un libro sugli zombie?”
Solleva lo sguardo spostandolo dal libro alla porta della cucina sempre più incredulo rimpiangendo di non aver mangiato prima quella delizia che era riuscito a creare.
“Dean Winchester fregato da una donna?!? Oh no...non se ne parla!”
   
 
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