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Autore: Melisanna    14/09/2006    4 recensioni
Kandrakar sta andando in rovina e l'Oracolo giace morente. Mentre le Witch devono difendersi dalle aggressioni inaspettate di sei sconosciuti guerrieri, un mondo lontano cerca di arrestare la sua inevitabile decadenza. E' tutto collegato? E come? La spiegazione dell'Oracolo è semplice, ma sarà quella vera? Un mistero da risolvere e una guerra da combattere, mentre le cinque ragazze abbandonano l'adolescenza e entrano nell'età adulta attraverso dubbi e turbamenti.
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi tanto per l'attesa! Sono stata via e ho avuto molto da fare. Adesso ho sempre molto da fare, ma mi sono di nuovo installata a Firenze e ho di nuovo disponibile il mio pc.

Questo capitolo mi è costato una gran fatica... In effetti l'ho scritto spinta solo dal desiderio di scrivere quello dopo che invece mi diverte moltissimo già in potenza (visto che vi voglio bene, vi dirò già che parla di un pò tutte, ma soprattutto di una Irma in preda a una semi-crisi di nervi...). Riguardo al presente capitolo, vi prego, perdonatemi! Ha fatto tutto da solo e non sono tanto sicura che abbia preso la direzione giusta, potrei decidere di cambiarlo completamente tra qualche tempo, però volevo evitare di continuare a tenerlo nel cassetto, perchè era ferma già da abbastanza.

MaxT (firmato): spero di esserti stata di aiuto, grazie dei complimenti e della fiducia.

MaxT (anonimo): Sono sempre più confusa... ma suppongo che tu sia arrivato DOPO l'altro MaxT. In ogni caso grazie dei complimenti sull'ultimo capitolo, a cui sono molto affezionata. Credo di aver capito che sei stato tu a scrivere l'unico commento "negativo" firmato MaxT. Mi piacerebbe se mi spiegassi cosa NON ti è piaciuto, ricevere critiche mi aiuta molto.

Miki: le crisi adolescenziali sono fonte di infinita ispirazione ^^ Ho buttato negli ultimi capitoli un po' un mix di esperienze miei e di miei amici, ho frullato il tutto e l'ho esagerato un po', spero che funzioni... Grazie dei complimenti e continua a seguirmi!

Inciampò un'ennesima volta, mentre camminava spedita verso la scuola.

"Ma cosa succede stamattina?" esclamò Hay Lin, tra il lamentoso e il perplesso. Sembrava che quel giorno non riuscisse a mettere un piede dietro l'altro e fin dalla mattina non faceva altro che combinare pasticci; aveva rovesciato il té che beveva sempre a colazione, si era agganciata alla maniglia della porta del bagno, strappando la sua maglietta preferita, le erano cascati i libri mentre preparava lo zaino e tutti i suoi fogli si erano sparsi a giro. Le era persino sfuggita di mano la confezione del gel con cui, ogni mattina, si acconciava accuratamente i capelli, infrangendosi in mille pezzi. Così sfoggiava, invece della sua solita capigliatura da porcospino, un morbido caschetto rosa caramella, corto corto sulla nuca.

Forse le succedeva perchè aveva dormito così poco, quella notte, e non era tanto lucida. In ogni caso, era ben decisa a non permettere che la sfortuna la sconfiggesse. Aveva pensato molto a quello che aveva scoperto sull'Oracolo ed era ben decisa a scoprirne di più e a fare il possibile perchè Haydin, che nella sua immaginazione era improvvisamente diventato una sorta di eroe romantico, si ricongiungesse con la misteriosa giovane Everlaniana. Avevano il diritto di vivere felici e contenti. Secondo Hay Lin tutti avevano il diritto di vivere felici e contenti e, per esserlo, in fondo, bastava trovare l'anima gemella.

Sfortunatamente, lei in particolare, l'anima gemella non l'aveva ancora trovata. O meglio la sua anima gemella non aveva ancora trovato lei. Tutte le sue amiche vivevano più o meno appassionate e appassionanti storie d'amore, che ella seguiva con sentita partecipazione: aveva pianto più di Will, quando lei e Matt si erano separati. Lei però non aveva ancora avuto neanche un ragazzo. In effetti, non aveva nemmeno dato un miserrimo bacino a un esemplare di sesso maschile. Eppure passava gran parte del suo tempo a sospirare d'amore e a fantasticare su romantiche effusioni e abiti da sposa.

Hay Lin dava la colpa della sua solitudine a una sorte avversa. Le sue amiche al fatto che fuggiva a gambe levate appena un ragazzo si avvicinava. In effetti Cornelia aveva crudamente sentenziato che se si fosse data un po' più da fare invece di perder tempo a sognare con il naso per aria e a leggere romanzetti rosa, avrebbe trovato tutti i ragazzi che voleva.

Comunque per il momento Hay Lin si sarebbe accontentata di darsi da fare per le storie altrui. La sua poteva aspettare: in fondo ormai erano anni che aspettava.

Inciampò nuovamente mentre entrava in classe, crollando catastroficamente addosso a Will e rischiando di trascinare in terra anche lei.

"Ouch" si lamentò l'amica, sbattendo dolorosamente la schiena contro lo stipite "Attenta Hay-Hey, non ti reggi nemmeno in piedi stamattina?"

"In effetti no..." rispose mortificata.

"Dai, non è niente" la consolò Will, subito ammorbidita dalla sua espressione da cucciolo bagnato "Hai già visto le altre?"

"No, non ancora. Irma sarà in ritardo, come al solito, ma Cornelia e Taranee? Dovrebbero essere già arrivate, sono sempre in anticipo!".

Will si strinse nelle spalle "Non so, saranno già in classe, andremo a cercarle a ricreazione, adesso devo assolutamente ripassare, rischio un altro votaccio in matematica".

Hay Lin scrutò l'amica mentre si sistemava al suo posto e tirava fuori i libri con svogliatezza. Will sembrava triste e stanca. E non sembrava studiasse con molto impegno: fissava la pagina con espressione vacua. Hay Lin si sentì in colpa. Si sentiva sempre in colpa quando l'amica era giù, forse se lei avesse fatto qualcosa in più perchè lei e Matt non si lasciassero... ma forse era soltanto preoccupata per l'interrogazione o per la storia di Everlan, magari.

Irma entrò in classe come un ciclone proprio mentre Collins chiudeva la porta, scusandosi confusamente per il ritardo.

Per tutta la durata della lezione, sembrò in preda a una straordinaria agitazione: continuava a levare e mettere i libri nella borsa, a scorrere le pagine del quaderno, giocherellare con la penna e batteva furiosamente un piede sotto il banco, scrutando ogni secondo l'orologio. Hay Lin cercò di interrogarla in proposito, ma lei si rifiutò categoricamente di confessare alcunchè, facendo l'indiano. Poichè Will studiava matematica con il libro nascosto sotto il banco e non le prestava attenzione, Hay Lin si dedicò al suo passatempo preferito: fantasticare. Fortunatamente Collins era occupato a martirizzare uno dei suoi compagni e non se ne accorse. La prof di matematica, invece, se ne accorse subito e la chiamò alla lavagna, sorprendendola del tutto impreparata. Almeno Will l'aveva scampata, si consolò Hay Lin, mentre quella strega le affibbiava implacabile un lapidario quattro.

Dopo le due ore di matematica tortura, finalmente suonò la campanella e giunse l'agognata ricreazione.

Hay Lin si voltò verso le sue due amiche, lieta di poter finalmente mostrare le sue creazioni notturne. Nel farlo, in qualche inspiegabile modo, riuscì a scaraventare praticamente tutti i suoi possedimenti per terra. Mentre la ragazza si precipitava a raccogliere gomme e matite che rotolavano per tutta la classe, Irma, rapida come un fulmine, se la squagliò, ignorando Will che tentava di trattenerla.

Will e Hay Lin si scambiarono uno sguardo allibito, quindi si strinsero nelle spalle. Ogni tanto a Irma prendevano i cinque minuti di follia, poi le passavano sempre.

"Andiamo da Tarane e Cornelia?" propose Hay Lin, decisa a ottenere un minimo di attenzione per la sua fantastica idea: avrebbe fatto anche gli identikit degli altri, con l'aiuto di chi li aveva visti, sicuramente sarebbero stati di una qualche utilità.

"Non ce n'è bisogno" interloquì una voce squillante: Taranee entrava in quel momento dalla porta.

"Cornelia?" chiese Will "Ce l'ha ancora con Irma?".

"Non ne ho idea, non si è fatta viva stamani, forse sta male" rispose l'amica, stringendosi nelle spalle.

"Guardate cosa ho fatto!" esclamò Hay Lin sollevando i suoi disegni. Qualcuno aprì la finestra e l'improvvisa corrente d'aria glieli strappò dalle mani. La ragazza si ritrovò ad eseguire un imbarazzato balletto in mezzo alla classe, nel tentativo di sottrarli alle dita dispettose del vento, ma uno riuscì comunque a sfuggire dalla finestra.

"Vado... Vado a riprenderlo subito" si scusò trafelata con le amiche e saltò precipitosamente il davanzale, per fortuna erano al piano terra, mentre il rossore le saliva alle guancie.

Will e Taranee si scambiarono uno sguardo sorpreso.

"Da quand'è che Hay Lin ha così poco controllo del vento?" domandò cautamente Taranee.

"Non ne ho idea... oggi sembra che vada tutto al contrario!" rispose Will.

Hay Lin sarebbe atterrata con leggerezza sul prato, ma, nel salto, la gonna le si sollevò e, nel tentativo di tirarla giù, finì lunga distesa. Per un attimo le salì un magone alla gola: perchè le andava tutto storto?

Due scarpe da tennis rosse apparvero davanti al suo naso. Hay Lin trattenne il respiro: conosceva quelle scarpe. C'era una sola persona in tutta la scuola che le portava di quella misura, quella marca e quel colore... e soprattutto sdrucite in quel modo e piene di firme. Qualcuno che aveva finito il liceo, ma che frequentava l'università annessa all'istituto.

"Immagino che questo sia tuo, Hay Lin" mormorò la voce morbida e pacata di cui la ragazza conosceva ogni sfumatura. Il suo disegno le comparve davanti al naso insieme alle scarpe.

Hay Lin, in preda alla confusione, ma perchè, tra tutti, doveva essere proprio lui a vederla in quella situazione? Allungò una mano per ricevere il foglio. Fu invece afferrata dalla presa sicura del suo interlocutore che la tirò in piedi.

"Sei più leggera di un uccellino" disse sorridendo Matt Olsen "Forse dovresti imparare a volare!"

E Hay Lin pensò che era il ragazzo più meraviglioso del mondo.

E come tutte le volte che lo pensava fu assalita dai sensi di colpa. Era il ragazzo di Will... Va bene, tecnicamente non lo era più da un bel pezzo, ma Hay Lin era sicura che Will fosse ancora innamorata di lui, altrimenti si sarebbe interessata a qualche altro ragazzo, in tutto quel tempo! E sicuramente anche lui era ancora innamorato di lei, un amore come il loro non poteva svanire così, senza una ragione. Prima o poi avrebbero preso coscienza dei sentimenti che ancora li legavano e sarebbero tornati insieme, felici e contenti per sempre.

Avrebbe dovuto salutarlo e andarsene rapidamente: erano così vicini. Decisamente troppo vicini. Qualcuno avrebbe equivocato.

"Io penso, penso che dovrei... DEVO, scappare! Ciao! "

Un brezza tiepida e profumata di ciliege li sfiorò dolcemente. Matt inspirò profondamente con gli occhi socchiusi. E poi successe una cosa che Hay Lin non avrebbe immaginato nemmeno nei suoi sogni più folli.

"Aspetta" Matt la trattenne gentilmente per il polso. Hay Lin gli rivolse un'occhiata di puro terrore. Non voleva aspettare! Non lì, non con lui! E se si fosse accorto di quello che ella provava? Sarebbe morta di vergogna, lì, sul posto! Tanto non c'era neanche la più vaga possibilità di poter essere ricambiata e, in ogni caso, NON voleva essere ricambiata dal ragazzo, va bene Ex-ragazzo, di Will.

"Ti è rimasta una foglia tra i capelli" continuò il ragazzo gentilmente. Allungò l'altrò braccio e le sfiorò delicatamente una ciocca. "Ecco qua!" esclamò mostrando una piccola foglia rotondeggiante che Hay Lin fissò come inebetita. "Sai, ti stanno bene i capelli così".

Matt sorrise, scostandosi un ciuffo di capelli dal viso, in un gesto che gli era sempre stato abituale e continuò, guardandola negli occhi:

"Mi piacerebbe se ti occupassi della grafica del nuovo Cd dei Cobalt Blue, Hay Lin. Non conosco nessuno che disegni bene come te!"

La ragazzina arrossì di piacere. Lei sapeva fare bene così poche cose... E sentirsi lodata per l'unica di cui si sentiva orgogliosa era sempre così gratificante.

"Io... certo, mi piacerebbe, pensi che sarei all'altezza? Siete così bravi..."

"Non te lo chiederei se non ne fossi sicuro. Perchè non ci incontriamo oggi pomeriggio per parlarne?" rispose il ragazzo con tono convinto e convincente.

Hay Lin si azzardò a rispondere al suo sguardo con un'occhiata furtiva.

"Davvero? Mi piacerebbe tanto...". E se Will fosse stata gelosa? Se la fosse presa con lei? Non voleva rischiare di ferirla.

"Forse, però... magari meglio un'altra volta, anche con gli altri membri della band. Dovrete parlarne tutti insieme, no?" aggiunse convinta.

"Ah, d'accordo, stasera ci troviamo per suonare, dopo cena, se ti va di venire..." . Sembrava un po' deluso, pensò Hay Lin, ma probabilmente era solo una sua impressione.

"Io allora vado, devo tornare in classe, ciao!" Hay Lin scappò via, prima che lui potesse rispondere alcunchè.

  
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