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Autore: MaryElle54    05/02/2012    1 recensioni
E se Light avesse un'altra sorella, con capacità deduttive che raggiungano il suo livello? Entrerebbe fra i sospettati di essere Kira probabilmente ( non vi preoccupate, non lo è...). E cosa succederebbe fra questa sorella ed..... L?
Magari sono l'uno l'opposto dell'altro, scatterà amore o odio fra questi? Non vi resta che scoprirlo....
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci sediamo ad un tavolo, io nel mio solito modo. Ordiniamo, Light riceve una telefonata da una ragazza ed esce per rispondere dove c'è più campo. Restiamo io ed Elena da soli, l'uno di fronte all'altra.
I nostri sguardi si incontrano nuovamente. Occhi neri ed Occhi blu. Anche se ora la sua iride è più azzurra che blu.
Lei rompe quel silenzio un pò pesante.
< Che buffo modo per sedersi! Come mai sati così? >
< Altrimenti il mio quoziente intellettivo diminuisce del 40%. >
< E... Lo trovi comodo? > Questa domanda non me l'ha mai rivolta nessuno, ed effettivamente non me la sono mai porsa.Ci penso sù un momento.
< Sì, da quel che ricordo mi sono sempre seduto così. Ma torniamo a te, dicevi di essere Italiana e di aver fatto vari viaggi in Italia.. >
< Oh, si. Ma sfortunatamente non in questo periodo. Da quando ho iniziato l'università, ho impiegato quasi tutto il mio tempo allo studio. >
Quest’ultima affermazione è vera, dalle telecamere ho notato che passa molto tempo sui libri.
< Provi malinconia per il tuo paese? > Chiedo.
< Sì, molta. Tu non ne provi per il tuo? Anche tu hai lineamenti occidentali. >
< Infatti sono Inglese. Ma non provo malinconia, non ho mai considerato la mia abitazione come una casa, non ho avuto persone che mi legassero a quel luogo. >
< … Anche tu sei orfano, eh? > Non mi stupisco che l’abbia intuito, ha un quoziente intellettivo molto elevato.
< Sì, ma per curiosità… Come l’hai capito? > In realtà lo so benissimo, solo che vorrei constatare la sua ipotesi.
< Semplice, quando una persona afferma di non essere legata affettivamente a qualcun altro, è probabile che non abbia avuto nessuno con cui essere legato. Ovviamente ‘è anche la possibilità che quella persona odi i suoi genitori, ma è una probabilità scarsa. >
< Lo stesso mio ragionamento. > Rispondo mordicchiandomi l’unghia del pollice. Lei mi guarda interessata, e sorride. Poche persone mi hanno sorriso quando mi hanno conosciuto, mi sembra solo Watari. Gli altri di solito mi guardano come se fossi un alieno. Continuo il discorso.
< Comunque, si dice che gli Italiani, oltre alla cordialità e alla buona cucina, abbiano un ottimo gusto musicale. Tu che ne pensi? >
< Penso che non ci sia da fidarsi di questi detti, anche se non sono offensivi. Non tutti gli Italiani sanno cucinare o sono simpatici. Certo, le culture e le abilità delle persone derivano anche un po’ dalle loro origini, e personalmente molta gente mi hanno detto che corrispondo a questa descrizione, ma non basta conoscere la provenienza di una persona per saperne la personalità. E come dire che tutti i napoletani sono tamarri, o che tutti i fiorentini sono orgogliosi. > Abbozzo un mezzo sorriso, è esattamente la risposta che mi aspettavo.
< E’ la risposta che ti aspettavi, vero? > Mi domanda lei.
< .. Sì, anche se nessuno prima d’ora ha mai capito cosa pensassi. A quanto pare, hai questa capacità. > Dico, non lasciando trapelare la mia sorpresa. Lei continua sorridente:
< forse ce l’ho, eppure mi hai messo in serie difficoltà, sai? Sembri molto esercitato nel nascondere le tue emozioni, forse perché hai qualcosa da nascondere. >
< Infatti. > Le voglio dare corda, in modo da sorprenderla quando le dirò chi sono.
< Mmm…. Nascondi qualcosa di importante, che però non vedi l’ora di dirmi per vedere la mia reazione, altrimenti non avresti risposto positivamente. E non sembri nemmeno il genere di ragazzo che si prende gioco degli altri con inutili scherzi, ma questo era evidente sin dall’inizio.  >
Incredibile, ha un’ottima capacità deduttiva,e a quanto pare delle conoscenze nel campo della psicologia. Eppure, non ha il carattere di Kira. Il 3% di possibilità che sia lei rimane ancora constate.
< Beh, forse è  l’ora di dirti chi sono… > Light entra, interrompendo il mio discorso.
< Ragazzi, scusate se vi ho fatto attendere. >
< Se ci hai fatto attendere?!? Sembrava che dettassi una commedia per telefono! > Risponde la ragazza. Light ridacchia, e si siede. All’improvviso suonano tutti e tre i cellulari. Quello mio e di Light hanno la stessa suoneria, mentre quello di Elena la solita musica Rock che ho sentito sorvegliandola dalle telecamere, di un certo gruppo chiamato”Green” qualcosa..
< Pronto, Sayu, che succede? >
< Mamma, che c’è? >
< Pronto Watari… > Rispondiamo praticamente all’unisono, anche se la notizia a quanto pare è la stessa:
il signor Yagami ha avuto un infarto.

“Dal punto di vista di Elena.. “

“In ospedale.. “

Per un momento ho temuto fosse opera di Kira. Per un momento ho temuto di perdere di nuovo un padre. Per fortuna, non è successo.  Siamo io, Ryuga (che non so perché sia venuto, a quanto pare conosce mio padre.. Strano. ) e Light seduti in questo preciso ordine accanto a papà. E’ così pallido, così visibilmente affaticato… Kira, giuro che se ti prendo…
< Beh, ero ansiosa di vederti al più presto, ma non proprio così… > Cerco inutilmente di rialzare il morale a tutti. Sì, a quanto pare inutilmente.
< Mi dispiace di esser stato via allungo, ma dovevo contribuire alle indagini assieme a Ryuzaki. >
Ryuzaki?!? E chi sarebbe? Mentre diceva questa frase, papà guardava Ryuga. Aspetta.. Questo qui mi ha confermato di nascondere qualcosa, le sue capacità deduttive sono molto superiori alla media, e ora che ci penso mi sembra che abbia ricevuto anche lui la chiamata sull’infarto… Lo guardo, e mi accorgo che lui e Light mi guardano. La percentuale che lui sia questo "Ryuzaki" è sempre più alta. Ma questo Ryuzaki è a capo delle indagini, no? E non era L ad esserlo? Ed... L utilizza probabilmente un nome finto per non fasi riconoscere subito in eventuali intercettazioni. I punti si stanno ricollegando nella mia testa confusa. E'.. semplicemente incredibile. Ma non ne sono sicura, e non posso esserlo finchè non mi daranno tutti conferma di ciò che credo.
< Quindi, tu sei.. > dico rivolta a Ryuga, o Ryuzaki.
< Sì, esattamente. > Anche se c'era un'alta probabilità che rispondesse così, resto comunque sorpresa.
Lui è L. Com’è possibile. Ho bisogno che confermino tutti, non ce la faccio a credere solo alle sue parole.
< Perché, non glielo avevi detto, Ryuga? > Domanda Light. Quindi anche Light lo sapeva… Non posso esserne ancora sicura, anche se le prove sembrano schiaccianti..
< Stavo per dirglielo esattamente quando sei tornato da quella telefonata. > Risponde il moro. Papà mi vede un po’ sconvolta, e quindi conferma:
< Sì Elena. Ryuga, o Ryuzaki, è L. >  … Oramai non ci sono più dubbi. Socchiudo gli occhi, per riordinare la confusione che ho in testa. Beh, perché allarmarsi. Ho desiderato spesso conoscere L, quindi non dovrei reagire così male. Insomma, non è come lo immaginavo ma sapevo che non poteva essere somigliante a Sherlock Holmes. Si, era un immagine davvero cretina… Riapro gli occhi, posandoli su L. Attendono tutti una mia risposta. Non so cosa dire. Cosa si aspettano?!? Un “evviva!”, un “NUOOO”, cosa vogliono?!?
< Beh, è stato un piacere conoscerti. Sono sicura che con te a capo delle indagini, presto Kira sarà solo un lontano ricordo. > Dico sorridendo. In effetti, è ciò che nel profondo dell’animo penso, sono semplicemente sconvolta di averlo conosciuto. Semplice. ASPETTA!! Oh, nonno, idea folle nella testa. Almeno spero sia folle… Mi chiarisco subito il dubbio e mi rivolgo a Ryuga, L o Ryuzaki:
< Senti, ma come mai ti sei presentato così a me ed a Light? Mica sospetti di noi! Hahaha, che idea buffa. Scusa, era una domanda scema. Cioè, non puoi sospettare di noi… > Perché la sua espressione è così seria? Perché NON MI RISPONDE?!? < … Hey, dico a te… M-mica sospetti.. > Anche Light si sta’ facendo più cupo, e a sua volta domanda:
< Ryuzaki, davvero sospetti di noi? >
< Sì. Ma i miei sospetti si riducono per Elena al 2% e per te, Light, al 4%. >
Non è possibile. Rimango di sasso. Io.. sospettata… d-di essere… Quel mostro. Quell'orrido, orrido mostro spacciatosi per Dio. Come può pensarlo! Beh, è anche vero che io e mio fratello siamo abbastanza intelligenti, ma.. NON SIAMO KIRA!!! NON SIAMO DEGLI SPIETATI ASSASSINI!!! … Ok, respiro profondo… calma… concentrazione…. non esplodere Elena, non esplodere… Ahh…
E ritorno alla realtà. ASPETTA!!!!! NUO!!! Altra domanda di cui non vorrei conoscere la risposta, ma la curiosità esiste, purtroppo…
< Ryuzaki… Ma come hai fatto a… sospettare di noi? Cioè, dovresti tipo conoscerci per verificare se la nostra psicologia combacia con quella di Kira, no? > Lui mi guarda ancora fisso negli occhi, io fermo la sua risposta che spero non sia quello che penso e dico:
< Aspetta, meglio non parlarne ora, no? >
C’è mio padre, che di sicuro non vorrebbe vedemela prendere con il più grande detective del mondo.
< Sì, concordo. > Conferma Light, che ha capito la probabile risposta del detective e di conseguenza anche la mia reazione a quella possibile risposta.
< Bene.. Allora, signor Yagami, voleva chiedermi altro? > Chiede Ryuga… Cioè, L…. No, Ryuzaki….. Ma come diavolo si chiama! Ahh, che stress...
< Sì, volevo chiederti se hai diminuito i tuoi sospetti parlando personalmente con i miei figli. >
< Un po’. Anche se le tengo presente che Kira ha ucciso 12 agenti dell’ FBI entrati in Giappone con il preciso scopo di pedinare chi aveva un legame con la polizia giapponese, in particolare tra questi agenti c’era un certo Raye Penber, la cui morte presenta diversi punti oscuri. >
< Con questo, vorresti dire che io ed Elena eravamo fra le persone pedinate da Raye Penber? > Chiede Light. < Allora è ovvio che tu sospetti di noi. > Continua.
< Anzi, dovremmo essere  primi sospettati. > Intervengo tristemente, abbassando lo sguardo.
< Sì, esattamente. Le vostre capacità deduttive sono sorprendenti. > conferma L.
Alcuni secondi di silenzio, in cui rifletto quanto detesti Kira. Papà ha avuto un infarto a causa sua, ed io  e mio fratello siamo fra i sospettati di esserlo. Già tutto questo è abbastanza per odiare una persona, senza contare che Kira ha ucciso e continua ad uccidere delle persone, criminali sì, ma comunque persone. Persone che vanno perdonate. Ed aiutate.
Lo odio più di qualsiasi cosa. All’improvviso alzo lo sguardo e mi rivolgo diretta ad L:
< Ryuzaki, vorrei contribuire alle indagini. La devo far pagare a quel killer. >
< Giusto, vorrei dare una mano anch’io Ryuzaki. Per dimostrare che ne’ io ne’ Elena siamo Kira. > Aggiunge Light, con la mia stessa dinamica. Sorrido lievemente, sono orgogliosa del mio fratellino.
< Ragazzi, le vostre priorità sono lo studio e l’entrare nella polizia, dopodiché potrete aiutare nelle indagini. > Interviene papà.
Light controbatte subito.
< Papà, hai idea di quanti anni ci impiegheremmo?? E poi, se non mi sbaglio, te l’avevo promesso. Ti avevo detto che se ti fosse capitato qualcosa avrei mandato Kira sulla forca con le mie stesse mani. > Strano. Sono delle parole bellissime, che solo un figlio devoto saprebbe dire. Eppure, non mi convincono. Sia L che papà sembrano non cogliere questa stranezza… Che sia solo una mia impressione? Papà riprende il discorso. Dice che la malvagità di Kira probabilmente risiede solo nel suo potere, che un essere umano con un dono simile può vivere solo nella miseria qualunque uso ne faccia. Io non sono convinta di ciò, penso che Kira sia assolutamente fuori dal comune, che abbia una psicologia troppo differente da quella della media per essere paragonata a quest ‘ultima.  Forse la prima affermazione è vera, Kira nella vita quotidiana potrebbe essere a posto, ma con la seconda affermazione non mi trovo affatto. Scelgo comunque di non aprire bocca per controbattere, papà è troppo stanco. E ammetto di esserlo un po’ anch’io. Un’infermiera entra nella stanza e ci avverte che l’orario delle visite è scaduto.

“Per il corridoio dell’ospedale….”

Ryuzaki si avvicina a me e domanda:
< Senti, ti sembrerebbe inopportuno se mettessi alla prova le tue capacità deduttive con un test? >
< No, ma alla fine voglio sapere se ci hai spiato con altro oltre che facendoci pedinare da quelli dell’FBI. >
< Allora siamo d’accordo. > Detto questo mette una mano in tasca e ne trae tre foto di alcune scritte fatte dai criminali prima di morire.
< Vorrei sapere cosa ne pensi. > Che tono calmo.
Prendo le foto. Non è un test difficile,
leggendo le prime righe di ogni frase si ottiene la frase “L, lo sai che gli Shinigami mangiano solo mele?”Eppure, dietro ogni foto c’è un numero, e leggendo le prime righe di ogni frase in ordine, si ottiene la sconclusionata frase “Mangiano  solo mele. L, lo sai che gli Shiniagami… “. Ripeto la mia riflessione al detective, aggiungendo però la seguente affermazione:
< Eppure, l’ultima frase è troppo sconclusionata, quindi o Kira è un ignorante, o c’è un’altra fotografia di cui non mi hai detto nulla. >
Mi sorride. Non sembra un tipo che sorride molto spesso, eppure a me sorride normalmente... Oh, beh, lasciamo perdere.
Comunque, mi risponde:
< Complimenti, Light non è arrivato a capire la presenza di una quarta fotografia. >
Per un momento rimango soddisfatta, ma poi capisco tutto e mi fermo:
< Oh, no. > Si ferma anche L.
< Che c’è, Elena? >
< Ora che ho risposto bene, le possibilità che io sia Kira sono aumentate, he? >
< Di meno di come sono aumentate a Light. Tu sei al 3%, mentre lui al 7%. > Rimango un po’ stupita da  quell’ affermazione.
< Come mai? >
< Secondo le mie ipotesi sulla psicologia di Kira, lui sarebbe arrivato più o meno dov’è arrivato Light. > Riprendiamo a camminare.
< Sarà, ma io sono sicura al 100% che Light non è Kira. >
< Perché ti condizionano i sentimenti di fratellanza. Se fossi nei miei panni, anche tu appoggeresti queste ipotesi. Anzi, forse avresti trovato qualche indizio in più. >
< Beh, pensala come vuoi. Conosco mio fratello. Cambiando discorso... > Sospiro prima di aggiungere la seguente frase: < …In che altro modo ci hai spiati? > Mi fermo nuovamente e lo guardo negli occhi. Lui ne rimane un pò colpito, avrà notato che quando sono seria ed ansiosa i miei occhi diventano di un azzurro limpido.
Sospira anche lui, e risponde:
< Abbiamo piazzato delle telecamere e delle cimici in casa vostra. > Attende la mia risposta. Io lo guardo a occhi sbarrati. E’ giusto ciò che pensavo. Inarco improvvisamente le sopracciglia e rispondo-urlo arrabbiata:
< LO SAI CHE POTREI DENUNCIARTI PER QUESTO?!? > Lui mi guarda, anche se dai suoi occhi fino ad allora non ho intravisto quasi espressione, ora sembra un tantino sconvolto da questa risposta. Riprende la calma e dice:
< Non lo farai, so che non lo farai. >
< Infatti non lo farò... Sai, esistono svariati modi per vendicarsi, mica solo denunciare una persona. >
< Come... Uccidere? > Risponde con una calma che rischia di contagiarmi. No, devo ricordarmi la gravità della situazione. Comunque, rispondo pensosamente:
< No, potrei.. Oh, ma che ti aspetti, che te lo venga a dire?!? > L'ultima frase la sbotto prima di intraprendere una camminata veloce e decisa verso l'uscita dell'ospedale.
< No, mi aspettavo esattamente questa risposta. > Continua lui. Mi fermo e mi volto per dire:
< Ed io mi aspettavo quest'altra da te. > Dopodichè ri-intraprendo la camminata, o quel che ne resta (tre passi), esco, ma prima di ucire del tutto dalla porta infilo la testa fra le ante e controbbatto un' ultima volta:
< E comunque, mi hai fatto una cattiva prima impressione,sai ?!?! > E me ne vado velocemente. In realtà, oltre a un po’ di rabbia, provo simpatia, ammirazione e interesse per quel tizio. Anche se non può vedermi perché sono ormai distante, gli concedo un mezzo sorriso. So che sa che glielo sto’ facendo. E sa che so che anche lui me lo sta’ facendo. …  Hey , se qualcuno leggesse questi miei ultimi pensieri non ci capirebbe un’emerita mazza!! Beh, continuo il mio tragitto verso casa. Light può arrivarci anche da solo.

“Dal punto di vista di L…”

< E comunque, mi hai fatto una cattiva prima impressione, sai?!? > E se ne va’ velocemente. Le sorrido, anche se non può più vedermi, perché so che sa che le sto’sorridendo, e lei sa anche che io so che lei a sua volta mi sta’ sorridendo. Chiunque non capirebbe niente di questi pensieri.
Ecco Watari, sto per salire in macchina quando Light mi domanda qualcosa:
< Ryuzaki, non esiste un modo per provarti che io ed Elena non siamo Kira una volta per tutte? >
< Se non siete Kira credo che voi non abbiate bisogno di fare proprio un bel niente, non ti pare? > Lui mi guarda un po’ arrabbiato e risponde:
< Ma perché non la pianti! Mettiti nei nostri panni, cosa credi che si provi nel sentirsi sospettati di essere Kira?! > A queste parole, provo ad immedesimarmi in Light o in Elena. Dopo poco gli dico:
< Immagino che sia una pessima sensazione. >
< E allora prova a tenerci sotto completa sorveglianza per un mese, tienici in un luogo dove non potremmo accedere ne’ alla tv ne’ ad altri mezzi d’informazione. Immagino che anche Elena sarebbe d’accordo se non fosse corsa a casa. > Ma è normale giungere a tanto pur di vedere chiariti i dubbi sul proprio conto e su quello della sorella?
< Non lo farò, perché sarebbe solo una violazione eccessiva dei vostri diritti. E soprattutto, non ha senso che io segua il consiglio di un indiziato. >Rispondo, ed  entro in macchina.
< Certo, capisco > continua lui, ritrovando la solita calma.
< Non preoccuparti > gli rispondo dal finestrino < Se nessuno di voi due è Kira presto lo capirò, ed il precedente scambio di parole fra te, Elena e tuo padre mi fa pensare che voi non lo siate. Ora vado, tu prenditi cura di tua sorella e di tuo padre. >
< Ah, ancora una cosa. > Aggiunge lui. < Io ed Elena ci siamo offerti di collaborare alle indagini, ma temo che ne’io ne’mia sorella potremmo fare qualcosa fino a quando nostro padre non si sarà ripreso del tutto. >
< Va bene, capisco. Ciao. > La macchina parte. Light non mi ha dato l’impressione di fingere quando ha parlato con suo padre, e nemmeno Elena. A quanto pare, lei non mi sembra essere Kira. Light invece è ancora incerto, ma una cosa è sicura: Elena in certi campi è più sveglia di Light e di me, soprattutto nel capire la psicologia delle persone. Sono sicuro che ci sarà molto d’aiuto.
E  non vedo l’ora di incontrarla nuovamente.


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Angolino di chi vi tortura perpetuamente.

"Allora, per prima cosa non intendo affatto scusarmi di non aver aggiunto capitoli per due settimane e più. Eh.
Cioè, voi proprio non date conto ai doni del divino.
Ragazzi, 2 settimane senza questa storia del c***o è un dono.
Voi dovreste essere grati per tutto quello che avete ogni giorno, ed essere grati perchè per 2 settimane vi siete potuti riposare...
MA LA PACCHIA E' FINITAAAAAA!!!!
"
Ammetto di aver usato la battuta di "nonapritequestotubo".Ah, non sapete chi sia? Ma come!! E' uno youtuber, cioè uno che fà video comici su youtube, inseme a "willwoosh" e a "canesecco". E personalmente li trovo grandiosi.
Ok, dopo il momento di pubblicità, ringrazio tutti coloro che hanno recinsito i capitoli e che hanno aggiunto la storia o nelle preferite o nelle ricordate. Spero di non aver sbagliato la grammatica, anche se ho usato World questa volta ( ho imparato a usare World, SONO UN GENIO!! )
, e spero di aver fatto un capitolo interessante, anche se le probabilitàche sia interessante sono come al solito al disotto del 5%.  :D
E niente, non ho più niente da dirvi. Quindi anche per oggi la tortura è finita.
Ma non adagiatevi sugli allori, TORNERO' !!! MUAHAHAHAHAHAHA!!!


MeryElle, la persecutrice.

  
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