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Autore: Minari OppaRi    05/02/2012    2 recensioni
Lui, non faceva altro che pensare alle sue torte.
Lei, non sapeva come fare per diventare speciale per il ragazzo.
L'unica soluzione?
Usare una maledizione.
[ Mitsukuni Haninozuka x Reiko Kanazuki ]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Mitsukuni Haninozuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa vicenda si svolgeva al Liceo Ouran.
Un graziosa fanciulla dai lunghi capelli neri e un piccolo ragazzo biondo erano l’uno davanti all’altro.
Lei, Reiko Kanazuki.
Lui, Mitsukuni Haninozuka soprannominato “Honey”.
Due persone semplicemente diverse.
Due persone che mai sarebbero riuscite a stare insieme.
 
“Haninozuka….”
La ragazza teneva lo sguardo puntato sugli occhi marroni del giovane.
“Devi chiedermi qualcosa, Kanazuki?”
Mitsukuni sorrise facendo cosi arrossire Kanazuki.
“S-si..”
Per qualche secondo scese il silenzio.
“H-Haninozuka…oggi…ti andrebbe di…stare….”
“Honey! Sono arrivate le tue torte”
La voce di Tamaki, il re dell’Host Club interruppe la ragazza.
“Torte?”
Gli occhi del biondino brillarono e di corsa andò via lasciando sbigottita Kanazuki.
Non ci poteva credere.
Era scappato via solo per delle torte?
Gli occhi della corvina diventarono lucidi.
Aveva un gran voglia di piangere.
Possibile che il giovane non capisse nulla dei suoi sentimenti?
“Kanazuki….che ci fai qui?”
La ragazza si girò.
“Fujioka….”
“Hey, ci siamo anche noi”
I fratelli Hitachiin apparvero da dietro Harui.
“Kanazuki, va tutto bene? Hai gli occhi lucidi.”
Kanazuki si strofinò gli occhi sospirando.
“S-sto bene…è solo che…”
“E’ solo che Honey ne ha combinata un'altra delle sue, giusto?” Chiese Kaoru.
La corvina annuì iniziando a spiegare.
“Non ci posso credere. Certo che è davvero insensibile”
Borbottò Hikaru.
“Non cambierà mai”
Reiko fissò un punto vuoto sul pavimento.
“Forse Haninozuka….mi detesta?”
“Non credo che sia cosi. Honey non è in grado di odiare qualcuno”
“Senti un po’, Kanazuki. Se vuoi ricevere attenzioni da lui perché semplicemente non diventi sua cliente qui al Host Club?”
Domandò il maggiore (Hikaru) dei due Gemelli.
La corvina scosse la testa.
“No. Non sarebbe la stessa cosa. Io voglio che lui mi veda come una ragazza non come una cliente con cui essere per forza gentile”
I due gemelli non capirono.
Fujioka scosse la testa.
“Voi due non capite proprio niente. Kanazuki vuole semplicemente che Honey la consideri speciale, giusto?”
La ragazza annuì.
Ma come si faceva a diventare speciali per una persona?
Soprattutto se la persona in questione non faceva altro che pensare alle torte diventava ancora più difficile capire come fare.
“Credo che sia impossibile…”
Borbottò lei.
Sopra la testa di Hikaru si accese una lampadina.
“Tu sai fare le maledizioni, no? E allora maledici le torte di Honey”
Maledire le torte?
Era un idea strampalata ma poteva funzionare.
“E’ un ottima idea, Hitachiin.”
“Ma sei impazzito, Hikaru? Honey andrebbe su tutte le furie”
Lo contraddisse Kaoru.
In effetti chiunque toccasse il cibo di Honey finiva sempre preda della sua furia.
“Si ma non penso che potrebbe far del male a Kanazuki.”
Harui sorrise.
Infondo sapevano tutti che il biondino era una brava persona e quindi non sarebbe mai riuscito a far del male ad una ragazza.
Kanazuki estrasse il suo libro sulle maledizioni.
Come si faceva a maledire le torte?
Trovò subito la formula giusta.
“Ecco qua. Chiunque mangi le torte maledette….finirà per…..odiare per sempre tutti i dolci”
I tre ragazzi si fissarono scoppiando poi a ridere.
“Questa si che sarà una maledizione per lui”
“Già. Honey che odia i dolci? Sarebbe la fine per lui”
La corvina fissò il libro pensierosa.
Era davvero giusto fare una cosa del genere?
Non sarebbe stata troppo crudele?
“Torte! Torte!”
Dall’aula di musica di sentiva la voce allegra di Haninozuka.
Ma insomma! Non sapeva pensare a nient’altro?!?
“E va bene….”
Reiko strinse un pugno.
“Te la sei cercata, Haninozuka. Diventerò speciale per te maledicendo le tue torte”
La ragazza aprì la porta della stanza.
Mitsukuni la fissò.
“Mitsukuni Haninozuka! Io maledico tutte le tue torte! Non le potrai mai più mangiare!”
……
L’ultima cosa che si sentì fu un urlo del biondino. 

  
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