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Autore: Klaineinlove    05/02/2012    13 recensioni
Kurt e Blaine a tredici anni diventano amici, ma una decisione, sofferta, di uno dei due, la loro amicizia si romperà. All’età di diciassette anni succederà qualcosa in un giorno speciale che porterà Kurt a mandare delle lettere(in segreto) a Blaine.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kurt aveva sempre avuto problemi riguardo l’amore. Da piccolo ricordava ogni volta chi suoi genitori si baciavano dinanzi a lui, il ragazzo rispondeva con un gesto di disgusto facendo una strana faccia da far ridacchiare i suoi genitori. Aveva guardato tantissimi film che parlavano d’amore ma non riusciva proprio a capire cosa ci fosse di così emozionante nel dirsi “ti amo” o continuare a baciarsi.
Bocche che si scontravano,saliva che si scambiava e lingue attorcigliate.
Un’altra smorfia.
Probabilmente Kurt non era in grado di capire l’amore perché non gli era mai capitato di innamorarsi o di provare qualcosa per qualche bambina della sua età.
Tutto sommato però quando Mark a sette anni lo prese per mano per correre in fretta alla gelateria qualcosa si smosse nel corpo di Kurt. E no, non era lo stomaco che brontolava per la fame.
 Quando Kurt capì che quel gesto, e tutti gli altri gesti a venire, che Mark faceva nei suoi confronti facevano battere un po’ di più il suo cuore, decise di parlarne con qualcuno. Così ormai diventato un po’ più grandicello parlò  attentamente con suo padre, con la madre non poteva dal momento che non era più in vita. E Burt, con molta pazienza cercò di capire i problemi di suo figlio spiegandogli che lui probabilmente non era come tutti gli altri ragazzi.
Kurt principalmente si sentì piuttosto confuso, insomma stava avendo tutte queste informazioni e aveva appena nove anni. Poi suo padre riprese il discorso dell’amore e di come nascevano i bambini, cominciò anche a fare paragoni con animali e suo figlio scoppiò in un pianto isterico perché veramente non riusciva a capire di cosa suo padre stesse parlando.
Quando si chiuse in camera sua e si distese sul suo lettino, cominciò a ragionare.
Infondo lui sapeva di essere diverso da tutti gli altri maschietti.
Ad esempio: le bambine si tenevano per mano, i maschietti no e Kurt desiderava stare tutto il giorno mano nella mano con Mark.
Le bambine prendevano il tè, i bambini scherzavano con finte armi da guerra. Anche Kurt ne aveva qualcuna ma erano buttate infondo al suo armadio e quando qualche volta la vecchina di fronte lo faceva compagnia mentre suo padre era ancora a lavoro, Kurt ne approfittava per giocare con lei a prendere il tè, sfogliare vecchie riviste e raccontare pettegolezzi.
Kurt si sentiva più vicino alle femminucce che ai maschietti.
 
All’età di undici anni, Kurt aveva abbastanza informazioni da sapere che i ragazzi che erano interessati ai ragazzi venivano chiamati omosessuali, gay. Se venivano presi in giro però il nome era molto peggio. Si trasformavano in: checche, finocchi.
Kurt cresceva e il suo corpo cambiava, così come i suoi atteggiamenti.
Incominciò ad interessarsi alla moda e vestirsi in modo più accentuato. Aveva scoperto che gli piaceva cantare e indossare enormi, strani e bizzarri cappelli. Kurt adorava essere se stesso ma qualcun altro non la pensava così.
Cominciarono spintoni, insulti e prese in giro che il ragazzo non avrebbe mai immaginato di riceverne. Ogni sera si ritrovava a tornare a casa e raccontare al padre tutto quello che gli capitava. Gli pregò di non intervenire a scuola perché non voleva stare a centro dell’attenzione di tante bufere e dopo molti disguidi Burt acconsentì. Nonostante il suo appoggio, Kurt sapeva di essere solo.
 
Kurt Hummel riuscì a capire cosa voleva dire essere innamorati all’età di tredici anni quando nella sua vita entrò un ragazzo: Blaine Anderson.
La famiglia Anderson si trasferì accanto agli Hummel dopo che il trasferimento dei Robinson fu completato. Kurt era felice che quella famiglia si fosse trasferita in Canada, non sopportava il loro figlio che ogni volta lo spingeva nella piscina di sabbia nel parco giochi o lo faceva cadere dall’altalena per poi dire che non voleva veramente farlo.
Per Kurt fu un vero sollievo vedere l’ultimo scatolone posarsi nel camion per poi salutare dalla sua finestra la famiglia Robinson con un sorriso a trentadue denti.
Ma quando arrivarono gli Anderson il problema fu molto peggio.
Kurt vide aprirsi la portiera dell’auto e un ragazzino di bassa statura e capelli, troppo ricci, uscire di corsa per acciuffare il suo cane che scappava per la strada. Il ragazzo inciampò maledicendo il suo animale e Kurt che lo osservava dalla finestra ghignò divertito. Fu quel momento che il ragazzo che a terra si controllava il ginocchio graffiato, alzò gli occhi verso Kurt. Due paia di occhi color miele si fusero in quelli celeste cielo di Kurt. Quest’ultimo imbarazzato si nascose dietro al muro della camera e sperò che il ragazzo non si fosse offeso per la piccola risata che si era fatto sfuggire.
Quando Burt tornò da lavoro non ci pensò due volte ad andare dai vicini per dargli il benvenuto e Kurt, nonostante le proteste, dovette seguirlo.
Quando si presentarono agli Anderson, il loro figlio non era presente e per Kurt fu un momento di sollievo perché sicuramente dinanzi a lui avrebbe cominciato ad arrossire ed a balbettare.
I grandi restarono a chiacchierare fin quando a Kurt non si drizzarono le orecchie quando Melanie Anderson disse “anche nostro figlio andrà al McKinley, lui e Kurt potrebbero diventare degli ottimi amici”
 Beh agli occhi di Kurt, quella sembrava una bella prospettiva, insomma dopo l’imbarazzo iniziare i due ragazzi sarebbero potuti diventare veramente amici.
Quando gli Hummel lasciarono la casa dei vicini, Kurt si chiuse nella sua stanza a riflettere.
Avere un nuovo amico sarebbe stato divertente, soprattutto ora che avrebbe dovuto affrontare le scuole superiori e magari quel Blaine era gentile. Avrebbero condiviso il pranzo e si sarebbero aiutati nelle lezioni. Agli occhi di Kurt sembrava veramente un bel piano.
Quando la domenica mattina Kurt uscì per gettare la spazzatura, vide la porta di casa Anderson aprirsi e il cane uscire fuori velocemente.
“Shane, aspettami!” urlò Blaine.
Wow Blaine aveva una voce magnifica per come suonò alle orecchie di Kurt.  Shane si avvicinò a quest’ultimo e cominciò a gironzolargli tra i piedi. Kurt si immobilizzò spaventato: era un Labrador dalle dimensioni veramente enormi.
“Scusami, mi dispiace, ma non mi ascolta mai. Vieni qui bello!”
Kurt, con ancora il sacchetto tra le mani, rimase a fissare il ragazzo che cercava di mettere,in modo impacciato, il guinzaglio al suo cane. Quando la missione terminò i loro occhi si incontrarono di nuovo.
“Piacere mi chiamo Blaine”
“Kurt”
“Sei il figlio di Burt Hummel vero? Non è che potrebbe ripararmi la bici? Purtroppo con il trasloco si è un po’ danneggiata e mia madre mi ha detto che tuo padre ripara macchine quindi pensavo…”
“I-io” diede come risposta Kurt. Ovviamente Blaine non riuscì ad intuire, così si affrettò a correggersi.
“Posso sistemartela io, insomma il mio papà fa il meccanico”
Blaine esultò e i suoi occhi si spalancarono ancora di più e Kurt improvvisamente si dimenticò come respirare.
“Mia madre mi ha detto che andremo a scuola insieme, sembra grandioso. Almeno il primo giorno non saremo soli ad orientarci” continuò Blaine sempre con lo stesso entusiasmo.
“già” borbottò Kurt. Lo stomaco gli faceva terribilmente male.
“Io ora devo andare” senza aspettare una risposta da Blaine, Kurt si infilò in casa sbattendo la porta violentemente.
Sarebbe stato difficile. Molto difficile.
 
Il primo giorno di scuola, Kurt non riuscì ad aspettare Blaine, era troppo imbarazzato e aveva passato la notte a pensarlo,sognarlo e adorarlo quindi sapeva che vederlo sarebbe stato completamente un disastro.
Riuscì a riconoscere tra la marmaglia di gente che popolava quella scuola, una sua vecchia amica, Rachel Berry, così gentilmente le chiese se potevano pranzare insieme.
Quando alla fine delle lezioni Kurt si ritrovò a chiudere l’armadietto sentì una voce chiamarlo.
“Kurt, hey Kurt. Non ti ho visto stamattina” Blaine si avvicinò a lui tenendo tra le braccia un’enorme quantità di libri e una matita ancora infilata tra l’orecchio e i capelli. Davanti agli occhi di Kurt era tremendamente adorabile.
“Ho fatto tardi” diede come risposta Kurt, fissandosi nello specchietto per un secondo.
“Torniamo insieme a casa?” propose Blaine. Kurt semplicemente annuì ma sgranò gli occhi quando due ragazzi gettarono a terra i libri che Blaine reggeva tra le mani.
“Hey sfigato ti sei fatto già contagiare dalla gayte di Hummel?” domandò uno dei ragazzi ridendo.
“Fatina ci incontriamo di nuovo eh? Alle medie non abbiamo potuto prenderti in giro abbastanza così eccoci qui”
Blaine rimase a fissarli immobile mentre Kurt si accovacciò per raccogliere i libri caduti per poi restituirli ad un Blaine piuttosto confuso.
“Che-che stavano dicendo quei tizi lì?” domandò Blaine sorridendo a Kurt per ringraziarlo di aver raccolto i suoi libri.
“Non è niente, sul serio. Meglio andare via”
Il ritorno a casa fu piuttosto silenzioso da parte di Kurt mentre Blaine raccontava armoniosamente la sua giornata. Sembravano aver frequentato due scuole completamente diverse.
Quando arrivarono sotto casa di Blaine, Kurt fece per allontanarsi ma il ragazzo lo invitò per una limonata fresca.
Era metà settembre ed il caldo si faceva ancora sentire.
“Scusami ci sono ancora alcuni scatoloni in giro e-”
“Blaine sei a casa?” urlò la madre mentre scendeva velocemente le scale e sorridendo alla vista di Kurt.
“Ciao ragazzi che fate?”
“Io e Kurt ci prendiamo una limonata” fece notare Blaine alzando la brocca.
“Okay fate con comodo e Blaine ricorda che devi finire di ordinare le cose nella tua stanzetta.”
Il ragazzo roteò gli occhi sotto lo sguardo divertito di Kurt.
“Vieni te la mostro”
Blaine istintivamente prese la mano di Kurt e lo tirò con se. Oh, tenere per mano Blaine era molto meglio che tenere per mano il vecchio amico Mark.
“Eccola qui” disse Blaine con un tono un po’ imbarazzato mostrando la camera con più disordine di quello che ricordava.
Kurt rimase immobile qualche istante per costatare quello che c’era intorno: notò una chitarra con accanto degli spartiti, uno scatolo che conteneva una stampante e il computer con i fili ancora staccati. C’erano più macchine fotografiche di quanto un ragazzo ne potesse avere e una moltitudine di premi regnavano su un mobiletto. L’attenzione di Kurt si fermò ad una pila di Cd. Si avvicinò per osservarli.
“Katy Perry, P!nk….bella musica!”
“Ti piace? Davvero?”
Kurt annuì. Certo lui era più attratto ai musical ma le canzoni di queste donne non erano per niente male.
“E’ questi?” domandò Kurt vedendo dvd di alcuni film Disney “hai qualche sorellina o fratellino?” domandò alzando gli occhi e puntandoli verso Blaine che si grattava il collo nervosamente.
“No, sono miei. Ho un fratello più grande ma lui non li guarda”
“Oh” fu tutto quello che uscì dalle labbra di Kurt. Blaine sorrise e scrollò le spalle poi si sedette sul letto.
“Kurt cosa intendevano quei due ragazzi oggi?Li conosci?”
Kurt cominciò a balbettare qualche frase sconnessa che Blaine non riusciva a recepire.
“Hey calma Kurt. Qualsiasi cosa io non ti giudicherò. Magari siamo più simili di quello che credi.”
Kurt non riuscì a comprendere perfettamente cosa intendesse Blaine ma decise di andare via.
“Scusami Blaine devo veramente andare è tardi e ho dei compiti da fare e…e…” Kurt uscì velocemente per poi ritornare poco dopo e poggiare il bicchiere di limonata che stava portando con se e poi filò via.
Ora si che Kurt stava capendo cosa vuol dire "essere innamorati"
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Note: Okay rieccoci. Proprio non riesco a star lontano da questo sito.
Allora fatemi spiegare un po’ di cose: qui Blaine e Kurt hanno appena cominciato le scuole superiori e in questo capitolo e nel prossimo vedremo la loro amicizia svilupparsi. Ovviamente Kurt ora sta scoprendo l’amore quindi comincia solo adesso ad apprendere il significato.
Poi Kurt prenderà una decisione e loro si separeranno. Dal momento che loro due si divideranno passeremo ai nostri Klaine all'età di diciassette anni. Succederà qualcosa di particolare in un giorno speciale che porterà Kurt a mandare delle lettere (in segreto) a Blaine.
Okay ho parlato troppo ma volevo anticiparvi meglio la storia.
Spero che con questo capitolo e questa spiegazione abbia attirato un po’ la vostra attenzione.
Recensioni ben accette, come sempre!


   
 
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