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Autore: myriamsilv    05/02/2012    4 recensioni
La figlia di Candy e Terrence, gli occhi della madre col velo di malinconia del padre, una storia forte
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VI CAPITOLO
VITA FAMILIARE E UN VIAGGIO
Poco dopo il primo compleanno di Ange Candy lesse sul giornale la notizia "Nata a Londra la primogenita del duca Granchester
Il duca Terence Granchester e sua moglie Susanna festeggiano la nascita della loro prima figlia Emily Granchester. " Candy sentì le ginocchia vacillare, aveva letto che Terence aveva sposato Susanna ma, ora la nascita della bambina era proprio una doccia fredda, l'aveva completamente dimenticata e non aveva mai conosciuto la loro bambina, l'uomo che aveva tanto amato, il ragazzo che aveva conosciuto alla Royal Saint Paul School era solo un ricordo, ora lei doveva solo pensare alla sua bambina e all'uomo meraviglioso che aveva accanto, Ange non avrebbe mai saputo la verità Albert era suo padre.
Il tempo passava Ange cresceva serena, Candy era felice nonostante l'ostilità appena velata per mantenere la forma della zia Elroy. Più passava il tempo e più la piccola Ange ricordava suo padre, aveva gli stessi atteggiamenti, gli stessi bronci, quell'aria nobile e quel modo di attirare ogni sguardo come una grande attrice cosa che come Terence aveva ereditato dalla nonna, nonostante tutte queste cose Albert era un padre stupendo, nessuno poteva dire con certezza che lui non era il padre ma, nulla sfuggiva allo sguardo della zia Elroy, ella guardava Ange con ostilità ma, si doveva tenere a distanza perchè era difficile non lasciarsi travolgere dal fascino di quella creatura arrivata da chissà dove. Anche Annie e Archie avevano avuto un bambino, il piccolo Stear aveva pochi mesi meno di Ange, era un bambino timido e delicato, i due erano compagni di giochi inseparabili, erano così diversi Ange sempre pronta a cacciarsi nei guai Stear pauroso e riservato seguiva la sua amica con timore ma, anche con una totale devozione, le due madri sorridevano guardando i due bambini, sembrava loro di fare un viaggio del passato e di rivedere nei bambini la loro infanzia alla casa di Pony.
Nonostante la famiglia fosse contraria Candy non aveva smesso di lavorare come infermiera, non aveva lavorato per i primi due anni di vita di Ange ma, ora che la bambina aveva quattro anni aveva ripreso in pieno il suo lavoro ed era diventata una delle migliori infermiere di Chicago, tutti si stupivano di come riusciva a districarsi tra il suo lavoro e la vita dell'alta società che doveva fare in quanto moglie del capo degli Andrew, non era rimasta neanche l'ombra della ragazzina sbadata di un tempo, era una donna matura e responsabile ma, non aveva perso quella genuinità che aveva fatto innamorare Albert. Da un pò Candy lavorava nel migliore ospedale di Chicago, in breve tempo si era guadagnata la stima dei suoi colleghi e del direttore, restò stupita quando il direttore la convocò nel suo ufficio, Candy finì il suo turno e alla fine percorse i corridoi per arrivare nello studio del direttore chiedendosi cosa dovesse mai dirle, bussò alla porta e la voce del direttore dall'interno le disse -"avanti", lei entrò e disse -"dottore voleva vedermi?" il direttore alzò lo sguardo dalle scartoffie che aveva sulla scrivania e le disse -"Si accomodi Sign.ra Andrew", così dicendo riabbasso lo sguardo sui documenti che stava leggendo, Candy si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania aspettando che le dicesse perchè era stata convocata, dopo un pò il direttore abbassò i documenti e fissando Candy disse -"Sign.ra Andrew lei ama molto il suo lavoro vero?" lei rispose leggermente sorpresa -"certo dottore, non ho mai desiderato fare altro" -"So che lei ha dimostrato un notevole interesse per la chirurgia, vede ci è stato richiesto di inviare una nostra infermiera per un corso intensivo di chirurgia, ho pensato a lei", Candy non poteva crederci era il suo sogno da quando aveva iniziato la scuola per infermiere rispose -"ne sarei onorata"il dottore la fissò e disse -"il corso ha una durata di tre mesi e si svolgerà a Londra, so che lei ha una bambina piccola, vada a casa, ne parli con suo marito, ci pensi bene e mi dia una risposta lunedì, vorreì darle più tempo ma, non ne abbiamo". Candy tornò a casa e trovò Albert impegnato a giocare con Ange, la bambina corse da lei con un foglio tra le mani e disse -"mamma hai visto? L'abbiamo dipinto io e papà", solo in quel momento Candy si rese conto che erano entrambi tutti sporchi di pittura e scoppiando a ridere disse -"mi sembra di avere due bambini, cosa penserebbe la gente se vedesse il capo di una delle famiglie più nobili d'America seduto a terra sporco di pittura? Immagino già la faccia e le parole della zia Elroy, Albert Wiliam Andrew, hai forse dimenticato chi sei?" A queste parole Candy fece una smorfia per imitare la zia e tutti e tre scoppiarono a ridere. A cena Candy spiego ad Albert perchè aveva fatto tardi, Albert le disse -"Lo so è il tuo sogno, non è giusto che rinunci" lei rispose -"ma, significherebbe lasciare Ange per sei mesi" -"Mi prenderò un aspettativa a lavoro e starò io con la bambina, tu vai noi staremo qui ad aspettarti" gli occhi di Candy si riempirono di lacrime, aveva sposato veramente un uomo meraviglioso, si alzò lo baciò dolcemente sulle labbra e gli disse -"Ti amo", lui le accarezzò dolcemente la schiena e sorridendo rispose -"anch'io piccola".
Le due settimane successive passarono velocemente trai preparativi per la partenza di Candy, quando l'accompagnò al porto Albert la strinse forte e fissandola negli occhi le disse -"promettimi che torneraì da noi" lei subito rispose -" certo che tornerò, non potreì stare senza di voi" lui disse sotto voce -"A Londra c'è..." non riuscì a continuare perchè Candy lo fulminò con lo sguardo e disse -"A Londra non c'è nessuno, tu sei mio marito e il padre di Ange". Albert restò sulla banchina del porto a guardare la nave allontanarsi, teneva Ange tra le braccia che salutava frenetica con la mano d'un tratto mentre la nave si perdeva nell'orizzonte ebbe una strana sensazione, come se quello fosse un addio, avrebbe voluto fermare la nave.
Candy arrivò a Londra il viaggio fu estenuante ma, non c'era il tempo di riposare, spendeva il suo tempo trai corsi e il tirocinio in ospedale e quando aveva un momento libero lo spendeva per scrivere ad Albert ed Ange. Come al solito il destino fa degli strani scherzi, uno degli ultimi giorni a Londra mentre era di turno al pronto soccorso chirurgico arrivò in ospedale Terence con la sua bambina tra le braccia accompagnato da Susanna, la bambina aveva la febbre alta dovuto ad un infezione dell'appendicite e toccò proprio a Candy di assisterla, così i due si trovarono l'uno affianco dell'altro, lei fu fredda come mai con nessuno, lui voleva parlarle così nel corridoio le afferrò il braccio ma lo sguardo glaciale che lei gli lanciò lo fece desistere e restò paralizzato senza il coraggio neanche di dire il suo nome mentre la vedeva andare via, ormai avevano le loro famiglie lui non sapeva che cosa ci facesse li a Londra lei ma, ormai per loro era tardi, doveva tornare da sua moglie e sua figlia che avevano bisogno di lui.
A casa Andrew Albert era in agitazione, aveva ricevuto un telegramma da Candy dove gli comunicava che sarebbe arrivata di lì a due settimane, a un tratto gli fu consegnato un telegramma, lui sgranò gli occhi mentre lo leggeva, per la prima volta nella sua vita tutte le forze gli vennero meno, mise il telegramma sulla scrivania e fissò lo sguardo nel vuoto, gli occhi gli si riempirono di lacrime, pensò -"non può essere vero, deve esserci un errore".
 
   
 
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